Forse ti confondi con Giza. Maadi e' abbastanza centrale.
Sul futuro dell' Egitto sono fiducioso. Poi che ne pensi dei tassi che offorno sui depositi (14%)?
Comunque Giza e Maadi sono vicini, uno sta a nord dell'altro. Maadi mi sa che sta a sud e Giza piu' vicina al Cairo...
Anyway poi quando vai ci racconti...
Non investo mai per principio nell'economia di un paese arabo, lo feci qualche anno fa per la prima volta a Dubai e me ne pento ancora oggi.
Per me capitolo chiuso.
L'Egitto non si e' ancora stabilizzato, e' passato da un dittatore a un altro, Morsi lo vedremo sulla scena egiziana per i prossimi 20 anni se qualcuno non si decide a mandarlo via subito. All'inizio tanti baci e abbracci adesso che son passati pochi mesi se ne sono gia' pentiti, segno eclatante sono le rinate proteste in piazza Tahrir. Io andrei cauto con gli investimenti, imho l'Egitto piombera o ripiombera' nell'ennesima recessione galoppante per effetto crisi ma anche per l'incrudimento delle relazioni con Israele che dall'alto delle proprie influenti amicizie, leggi USA, in passato riusciva a foraggiare di armi e quattrini il potente vicino.
Morto lui (politicamente) Morsi ha dovuto arrangiarsi e il risultato non e' dei migliori.
14% si sembra buono, ma l'inflazione a quanto sta?
l'inflazione e' alta. A meta anni novanta si viveva da nababbi li'. Una cena in un ristorante di lusso la pagavi si e no 15000 delle vechcie lire.
Adesso un ristorante di lusso li' paghi come la trattoria dei Fori a Roma.
La benzina costa pochissimo.
Per il resto costa abbastanza se vuoi vivere all' occidentale. La carne devi comprare quella neozelandese importata se non vuoi prendere qualche schifo nello stomaco. La carne locale che vendono e' la stessa che pende sul gancio nei camion aperti con l'inquinamento e i batteri che fanno un party sulla carne che poi mangi a casa......
I prezzi del carrefeour sono piu' o meno gli stessi dei nostri supermercati.
Poi da straniero paghi il 150% di quello che paga un locale solo per il fatto di essere straniero....
Ma qui l'equazione la fa l'expat package anche esso non piu' quello di meta anni novanta ma comunque vantaggioso.
Guarda che l'Egitto lo conosco, ero li al Cairo quando e' scoppiata la rivolta in piazza tahrir, piazza che avevo visitato il giorno prima e non c'era nulla.
Quel giorno era la festa della polizia, non lavorava nessuno, prenotai una limo per andare a mangiare pesce al Marriott (io stavo all'Intercontinental Semiramis), e me la presi comoda, la mattina lavorai tutto il giorno, relazioni varie, sarei dovuto rientrare in un paio di giorni, la mia missione volgeva al termine.
All'ora prevista mi cambio e scendo nella hall, tutti gli ospiti dell'hotel sono li, schiamazzi, donne che piangono, mi spavento, chiedo in giro, nessuno dice nulla, finche' un direttore con un microfono ci prega di rientrare nelle camere, una comunicazione verra' presto data.
Io che non sapevo nulla, pur essendo fronte pzza Tahrir avevo tenuto le finestre chiuse, le tende tirate e l'a/c al massimo, non avevo sentito nulla col sibilo assordante del condizionatore. Chiesi della mia limo e mi fu risposto che mi sconsigliavano vivamente di prendere la limo per andare a mangiare in un altro hotel, anzi che era meglio mi mettessi immediatamente in contatto con la mia ambasciata.
E poi il resto lo sappiamo, figurati ho passato il resto della serata attaccato al telefono.
La mia azienda mi dice che ha preparato una serie di prenotazioni, mi inviano una dozzina di eTickets, prendere il primo disponibile. Dopo un frenetico scambio di telefonate e sms con l'azienda e l'ambasciata si decide per la scorta. due blindati gommati ci scortano in aeroporto, io ero l'unico per la mia azienda ma c'era altra gente che voleva rientrare al piu' presto, anche la moglie dell'ambasciatore. Prendo un KLM, via amsterdam, seduto a fianco a me un imprenditore italiano noto nel campo dei media (non era Berlusconi). Volo tranquillo e addio egitto.
Non credo di volerci tornare, non c'e' due senza tre ma le mie tre volte si sono esaurite, la prossima non sapra' la 4.