Ciao Michele,
La penso esattamente come te ed e' piu' di 9 anni che sembro una molecola impazzita spostandomi di paese in paese per cercare di fare il mio lavoro (faccio pubblicita') e dimostrare al resto del mondo che non ho buttato al cesso tutti questi anni...specialmente ai miei genitori...
Ma la verita' e' che a me non importa niente del mio lavoro e se una pubblicita' vende piu' di un'altra,ne' tantomeno di tutto l'environment circostante basato sul dimostrare quanto sei piu' figo di altri, che e' poi in parole povere il meccanismo su cui si basa tutta la societa' moderna industrializzata...
Quindi la soluzione io non l'ho ancora trovata, secondo me non esiste un vero paradiso terrestre dove si e' esonerati dalle etichette sociali ed in cui essere semplicemente liberi di essere felici...ci sono sempre compromessi da fare...
Io credo che gia' rendersi conto del disagio che la nostra societa' sta affrontantando, sia in qualche modo una presa di responsabilita' da parte nostra perche' in questo modo si sa dove non si vuole andare, inteso come direzione di stile di vita. E con la consapevolezza si possono cercare di cambiare le cose o quantomeno reagire a questo sistema malato, ma non e' facile perche' la massa e' addormentata dai media e da chi comanda. Prendere e partire non cambiera' lo stato attuale delle cose. Prendersi le proprie responsabilita' e reagire costruttivamente si.
Ciao