Autore Topic: Come si fa a diventare imprenditori ?  (Letto 56387 volte)

Free_SDR_67

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Come si fa a diventare imprenditori ?
« il: 15 Aprile 2007, 23:14:40 »
E' da tanto tempo che mi ripeto e racconto che il mio obietivo è diventare imprenditore, avere un'azienda con cui esprimere quello di cui mi sento capace e avere successo. Lavoro come dipendente da 13 anni, a breve diventerò dirigente, ma la cosa non mi motiva più di tanto. Ho realizzato innovazioni fondamentali nel mio ambito di lavoro, ricevuto costantemente riconoscimenti soprattutto dai clienti, in azienda mi sono mosso dal primo giorno agendo un po' come fossi davvero l'imprenditore.
Ho avuto molte idee, nel corso degli anni, circa nuovi business da avviare e molti di questi li ho visti nascere per opera di altri (l'ultimo il sistema internet based medici-farmacie-pazienti recentemente lanciato negli USA), ma mai sono riuscito a passare dal pensiero all'azione. Nel corso della mia esperienza professionale ho anche incontrato piccole aziende (fino a 2,5 mln euro fatturato) in vendita: per una in particolare (era il 97), non mi perdono di non aver cercato in qualche modo di diventarne titolare. Nel frattempo chi l'ha comperata (nel 2001 parliamo di 3 - 4 Mln) ha fatto un affare colossale.
Il punto è: come si fa ? Cosa deve succedere nella propria testa e nel proprio cuore per decidere di buttarsi ? Quali sono i segnali da riconoscere ? Bisogna davvero essere degli squali spregiudicati, pronti anche a cose non del tutto pulite ? E come fare se se hanno idee e competenza ma non soldi, magari con un mutuo e una famiglia a carico ? Che dire del tempo: come si riesce a stare in equilibrio sul proprio lavoro e nello stesso tempo lavorare per fare il grande salto ? Come trovare compagni di viaggio quando i propri amici sembrano stare bene come e dove sono, considerando i discorsi del tipo "diventare imprenditore" come delle amenità ? E' sbagliato pensare di partire acquisendo un'azienda esistente, magari una delle tante in crisi per problemi di successione o per banale inavvedutezza gestionale (ricorrente) ?
Grazie sin d'ora a chi vorrà condividere le proprie considerazioni o esperienze su queste domande. Ovviamente, chi scrive, è ogni giorno con la mente alla ricerca di idee, possibilità, Magari ce la posso fare.

viking117

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Re: Come si fa a diventare imprenditori ?
« Risposta #1 il: 16 Aprile 2007, 17:32:44 »
Caro Free,

ho letto la tua domanda e cercherò di risponderti attraverso la mia esperienza personale.  La mia avventura come imprenditore è nata circa 8 anni fa ed ora che di anni ne ho 32 ho capito che nella mia vita ho sempre fatto le cose anticipando i tempi che la nostra società giudica tempi canonici.
Mi sono sposato presto, sono diventato padre per la prima volta a 22 anni e per la seconda a 29 penso che questo dipenda esclusivamente dal mio carattere e probabilmente dal fatto di aver trovato le condizioni ed il momento per farlo.
Ti faccio questa premessa per farti capire che adesso dopo quasi 10 anni di attività la mia azienda fattura penso un decimo dei fatturati che tu consideri da aziende "piccole" e questo non mi crea nessun tipo di problema.
Faccio questo lavoro con amore e dedizione ed ho capito che il motivo principale che mi ha spinto a lasciare un posto di vice direttore degli acquisti del più grande gruppo Italiano del settore del legno era l'incontenibile necessità di sentirmi libero.
Libero di construire ma anche libero di distruggere, di fare bene o di sbagliare il resto è relativo.
Credo che la domanda che ti dovresti fare è questa, lo faccio per sentirmi libero o lo faccio per fare i soldi ?
Se lo fai per sentirti libero allora puoi farlo da domani mattina (quando lo ho fatto io avevo una moglie disoccupata ed una figlia nata da poco e non era sicuramente il momento per certi colpi di testa) se invece lo fai per i soldi allora prepara bene la cosa e preparati ad essere squalo e spietato perchè al giorno d'oggi se non lo sei difficilmente arrivi ai fatturati che hai riportato nella tua mail.
Come già ti ho detto io mi sento felice e realizzato, lavoro più di quando ero dipendente ma sempre con il sorriso, ho un lavoro che mi gratifica e mi permette di trascorrere parte della mia vita all'estero, quando all'estero mi chiamano businnessman la cosa mi fa inorridire.....non credo di essere un imprenditore come la gente se lo immagina fatta eccezzione per la capacità di decidere in fretta.
Anche di questo devi tener conto ci sono persone che fin che rischiano con i soldi degli altri sono dei veri e propi maestri ma quando li metti a "giocare" con il loro soldi allora esitano, sono indecisi e fanno dei veri e propi casini.
Tu dici che sono 13 anni che sei dipendente un periodo un po' lunghetto per non essere già diventato un non dipendente, chiediti che cosa ti ferma, è veramente il mutuo o il fatto che magari il rischio non è uno degli ingredienti della tua vita ?
Ci sono persone nate per essere dirette ed altre nate per dirigere e questo non determina in nessun modo la qualità dell'individuo, la differenza stà semplicemente nel fatto che probabilmente le prime tendono a relativizzare tutto e considerano un possibile crack o insuccesso come posso dire........una semplice mancaza di liquidità per le seconde invece può diventare una totale rovina da cui non riprendersi mai più.
Penso di averti tediato a sufficenza con i miei discorsi pseudo filosofici spero con tutto il cuore che tu riesca a prendere la decisione più giusta per te e per la tua famiglia e ti auguro un radioso futuro ! ;D

pablo68

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Re: Come si fa a diventare imprenditori ?
« Risposta #2 il: 03 Maggio 2007, 04:40:45 »
Vorrei dire due parole anch'io sulla questione. Viking ha perfettamente ragione. E' un problema di Dna. Anch'io ho fatto la scelta piu' difficile nel momento apparentemente meno indicato. Perche' e' ho dentro di me la volonta' di mettermi in gioco e di sentirmi libero di decidere, nel bene e nel male. Non solo nel lavoro, ma anche nella vita. E' una questione di responsabilita'.
Chi lavora per se' va a dormire con i problemi e si risveglia con le soluzioni, chi e' dipendente, staccato il lavoro ha tutt'altro per la testa. Conosco molti dipendenti che mossi da ragioni economiche sognano di diventare imprenditori. Tutti loro a tutt'oggi sono ancora dipendenti.
Se hai lasciato passare tutti questi anni e ancora non hai deciso vuole dire che non fa per te.
Le decisioni un imprenditore le prende in un istante, o poco piu'. A volte calcolatore, ma molto piu' spesso decide d'istinto, per fiuto. Sono stato cresciuto in una azienda famigliare e a 25 anni con una figlia a carico, moglie disoccupata e affitto da pagare mi sono trovato senza lavoro. Avevo due scelte, ho preso la piu' difficile ed ho messo su una ditta individuale, senza un soldo da parte. Questo piu' o meno 13 anni fa'. Ho lavorato sempre, anche la domenica a fare preventivi e fatture. Ero piccolo e dovevo fare da solo, ma mi sono riempito di soddisfazioni, perche' ce l'avevo fatta, ero uscito dal tunnel. Se la molla che ti spinge a diventare imprenditore sono il denaro ed il successo credo sia meglio non rischiare.
Potresti andare incontro a cocenti delusioni senza esserne preparato.
Come i pugili, se vuoi salire sul ring devi mettere in conto la possibilita' di incassare anche molti pugni, non solo di darli.
Cordiali saluti.
spiaggefilippine.com
Cambiare vita naturalmente.

CLAUDIO59

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Re: Come si fa a diventare imprenditori ?
« Risposta #3 il: 08 Luglio 2007, 21:53:41 »
Caro Free,
i due amici Viking e Pablo hanno già commentato in modo esaustivo, io mi permetto solo di aggiungere due cose veloci, la mia storia è simile nell'inizio, ovvero ho lavorato per 17 anni in una multinazionale che ti dava grandissima libertà d'azione (grande illusione, lavori come se fosse tua l'azienda ma alla fine ti accorgi che sei comunque un numero), e ad un certo punto l'insoddisfazione è arrivata ad un punto tale che devi per forza scegliere, vista l'impossibilità di creare qualcosa nel mio settore in Italia, ho optato per una scelta di pancia, ho quindi deciso di fare ciò che mi appassionava veramente, ma questa volta da imprenditore di me stesso.
Sono 10 anni che pur non guadagnando una fortuna mi diverto, ho la possibilità di conoscere moltissima gente interessante e sono in un posto magnifico.
Le scelte purtroppo vanno fatte quando è il momento ed i soldi il più delle volte non sono importanti quanto la qualità della vita.
 :D

larucciad

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Re: Come si fa a diventare imprenditori ?
« Risposta #4 il: 02 Settembre 2007, 17:23:15 »
ciao, prima di tutto non sentirti in nessuna maniera giudicato dalla mia risposta, e ti prego di non esser severo con te stesso, ma quel che voglio dire e':
lo spirito imprenditoriale nasce con l individuo non puoi inventarlo ne' improvvisarlo, probabilmente un giorno la tua maturazione personale potra' farti raggiungere un livello di confidenza nei tuoi mezzi tale da farti lanciare, ma piu' generalmente l imprenditore nasce tale poiche' e' qualcuno che mal vive l'essere impiegato, i suoi paletti, i suoi limiti, la mancanza di repsonsabilita'o l impossibilita' d esprimersi in toto, per mezzo del lavoro e della propria attivita' e spesso nasce come mezzo di incanalamento di passioni (anche quelle non si inventano o improvvisano, ma nascono spontanee) e/o di talenti ( e anche quelli nascono con l individuo e vanno solo trovate, perche' bene o male ognuno di noi ha del talento, anche apparentemente banale o inutile, pero se correttamente  incanalato / contestualizzato, puo' apparire in concreto).
Per cui chi fa impresa spesso non e' capace di non farla , non ha alternativa.
Io personalmente ho lavorato da impiegato solo meno di 2 anni (ne ho 37), ovvero da dicembre 2005 a giugno 2007, ed ho molto sofferto, davvero, fisicamente, pur cambiando 4 lavori e raggiungendo un buon livello (tempo a disposizione, una certa indipendenza, un ottimo livello salariale, alcune responsabilita') in un ambito assai profesionale,  e ho mollato perche' sfinito, consumato e azzerato da quello stile di vita passivo ( a mio vedere e per come lo sentivo, o meglio subivo),
mentre    aprendo la mia P.IVA sin dai miei 21 anni, e sino ad oggi, pur tra mille e mille problemi (clientela, collaboratori, investimenti, TASSE e BUROCRAZIA, leggi, etc) ritengo che il lavoro debba essere, per me, un mezzo di espressione ancor prima di un mezzo per sostentarsi, e soprattutto se si fa  Lavoro del proprio talento e della propria passione: il sacrificio che costa non e' piu'sacrificio, ma parte integrante della nostra vita e passo dovuto e gratificante,
e
 il successo , piu' o meno raggiunto, e'  obbligatorio, facile, spontaneo, poiche' le energie vengono ben profuse, ovvero nel giusto canale , con scarsa dispersione, senza necessita' di limitarsi negli orari (perche' il lavoro diventa anche divertimento, pur nella fatica o nel sacrificio)
spontaneo e obbligatorio) e negli sforzi (fisci o mentali), insomma ci si distingue obbligatoriamente.
Certamente, pero', e' facile commettere errori, trovare ostacoli enormi, rischiare di dover rinunciare, ma chi lo fa sull onda della passione (e non solo dell entusiasmo inziale o fittizio) e del proprio effettivo talento per quell'attivita' o settore, allora non potrai ritornare  a tentarci sino a che il minimo successo  gratificante, non sia raggiunto.
Per successo intendo Gratificazione, e non solo riconoscimento  altrui o economico.
Da quanto scrivi forse e' proprio questo che intravedo, una mancanza di un terreno preferito e preferenziale, ovvero l espressione di una passione (che non deve obbligatoriamente essere una che sia una, ma sono certo che, per esempio, io avrei avuto ugual successo in altri 3 o 4 settori che mi appassionano particolarmente).
Cio' che in genere noto far la differenza tra chi riesce a sganciarsi dai luoghi comuni del lavoro e chi no, sono i 2 fattori gia' citati ("Passione per"  e "Talento per"), poiche' moltissima gente piu' dotata di me spesso si perde semplicemente perche' non sa da dove iniziare ovvero "cosa fare", mentre chi ha passione per qualcosa, sa bene  cosa fare , dove iniziare ad applicare le proprie energie e capacita' e migliorarle, perche' e' proprio la "passione per" quel settore  (ecologia, tessuti, investimenti, arte)   o quel lavoro (medico, etc)che ti porta a spendere il tempo libero e non in quello e magari sin da tempi non sospetti.
Non rinunciare, pero' a trovare quel ke puo' accendere la tua passione, poiche' non e' mai troppo tardi, e piuttosto sgombra la mente da luoghi comuni e eccessive influenze altrui e esterne.
In tutti i casi, forse un lungo (il piu' lungo che puoi) viaggio (non parlo di hotel e villaggi, ma di appartamenti o semplici ritrovi) puo' aiutare tantissimo a ritrovarsi, il vedere come si reagisce a nuovi scenari, difficolta' e stimoli, certamente puo' aiutare a rendere tutto chiaro, se non dovesse, almeno avrai con te il ricordo di uno spaccato di vissuto che esce dalla ripetitivita' e dall ovvio,e  comunque ti arricchira'.
ciao.
DL
« Ultima modifica: 03 Settembre 2007, 01:30:02 da larucciad »

Coyote

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Re: Come si fa a diventare imprenditori ?
« Risposta #5 il: 07 Maggio 2009, 00:39:00 »
Salve, vorrei riaprire questa discussione perchè mi sembra molto interessante.
Concordo con l'idea che vi sono delle caratteristiche di personalità (o di Dna, a cui si fa riferimento sopra) che giocano un ruolo chiave nel far diventare imprenditore una persona. Tuttavia la questione posta in questi in termini mi appare un pò restrittiva. Vorrei cercare di approfondirla ponendovi una domanda. Quante tipologie di imprenditori conoscete? ovvero quante diverse personalità possono stare dietro allo stesso ruolo di imprenditore? Personalmente non ne conosco molti, tuttavia ipotizzo che gli imprenditori siano molto dissimili fra di loro. Nelle riflessioni proposte nei post precedenti sono state descritte quelle caratteristiche che appartengono all'imprenditore per antonomasia, tuttavia penso che anche altre tipologie di personalità possano diventare imprenditori anche se non con quella naturalezza con la quale lo hanno fatto altri. Forse proprio una persona come Free Sdr 67, che ha manifestato il bisogno di avere qualche sicurezza in più per intraprendere e che sembrerebbe essere naturalmente portato alla gestione, potrebbe ugualmente cominciare a fare l'imprenditore e poi ritrovarsi ad esserlo in modo più brillante rispetto ad altri.   

flaviaWiN

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Re: Come si fa a diventare imprenditori ?
« Risposta #6 il: 12 Maggio 2009, 14:22:24 »
bene. intanto  piacere sono flavia ho 19 anni e faccio quello che vorresti fare tu.
se vuoi veramente essere imprenditore di un azienda che è partita adesso e che sta avendo un grande successo, e che ha qualcosa che non ha nessuno.. qualcosa di stupendo possiamo parlarne. possiamo sentirci telefonicamente se vuoi ci scambiamo i numeri tramite mail. rispondimi qua ti farò sapere. :D

studente_007

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Re: Come si fa a diventare imprenditori ?
« Risposta #7 il: 19 Novembre 2009, 18:40:28 »
salve a tutti...mi chiamo simone e ho 17 anni quest'anno faccio 4 superiore e l'idea di andare a lavorare sotto qualcuno o in qualche azienda o officina nn mi va affatto giu....ho sempre sognato fare l'imprenditore.....sin da piccolo mi sono posto dei problemi inerenti a qualsiasi ambito e gli ho risolti.... conosco qualsiasi cosa.... di tipo quotidiano e ho in mente moltissimi progetti da fare....secondo voi uno dopo aver preso un diploma in "istituto tecnico nell'ambito meccanico" puo senza un paparino che lo sostiene e un capitale che lo regge ...riuscire ad affrontare con tanto impegno e buona volonta(dovessi lavorare 24 ore su 24 e dovessi lavorare anche tutte le domeniche...il giorno di natale,pascqua,nn mi interessano le vacanze....) riuscire a far partire un progetto che non renda tantissimo .....ma almeno essere soddisfatto di avere un'azienda o un'attivita in proprio .....che riesca ad andare avanti anche con questa crisi... a chi mi devo riferire ? c'è ancora qualcuno che crede in noi giovani? e sopratutto problema piu grande...con tutte le discriminazioni che ci sono un marocchino puo fare un lavoro del genere...se ha carsma,buona parola e affidabilità?     


cosa ne pensate?                                      grazie               

shark9990

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Re: Come si fa a diventare imprenditori ?
« Risposta #8 il: 05 Dicembre 2009, 14:55:59 »
ciao vorrei diventare insieme a dei miei amici imprenditori di auto ( ferrari mercedes porsche maserati lamborghini ecc) come posso fare ?

SergioBalacco

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Re:Come si fa a diventare imprenditori ?
« Risposta #9 il: 28 Ottobre 2012, 14:12:34 »
Era un vecchio topic tornato evidentemente di attualita' ora che l'Italia e' quella che e' e che riciclarsi, inventandosi una nuova attivita' piuttosto che continuare a fare il dipendente, sembra sia la migliore soluzione per guadagnare punti nella vita.

Chi vuole affrontare questo discorso?
« Ultima modifica: 28 Ottobre 2012, 14:13:37 da SergioBalacco »
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.

Tiber

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Re:Come si fa a diventare imprenditori ?
« Risposta #10 il: 30 Ottobre 2012, 19:11:17 »
Direi che in Italia non esistono affatto una cultura e una formazione che educhino al 'fare impresa'. La scuola forma con un approccio da "dipendente": il docente fornisce nozioni, istruzioni e direttive, gli allievi eseguono; scarsa competitività: si sta tutti nella stessa barca, dato che le prestazioni migliori di pochi non danneggiano gli altri che si mantengono su livelli di mediocrità. Si arriva quasi tutti insieme alla meta (promozione all'anno successivo). Si insegna a far bene le cose e i compiti, si seguono le procedure standard, evitando approcci alternativi (o situazioni di sovraccarico di attività, ritenute antididattiche per i ragazzi). Non si insegna affatto a decidere in fretta e a far fronte agli imprevisti.
E l'università (per chi ci va) non presenta scenari differenti: la didattica la decide il docente, gli allievi seguono il corso, si attengono al programma e alle domande più frequenti agli esami e il gioco è fatto.
Nel migliore dei casi, l'università forma per la ricerca assai più che per la libera professione.
Nel peggiore, è solo un esamificio, con didattica obsoleta o troppo teorica, da dimenticare subito dopo la laurea.
Strategie di visibilità e servilismo si sprecano, ma tuttavia non ci sono lotta per la sopravvivenza e  competizione sfrenata che si trovano nel mercato vero, anzi tra studenti c'è molta collaborazione per 'far fessi' i prof agli esami. Non esiste un approccio al rischio: se un esame va male, si ripete come nulla fosse il mese dopo.
La competizione viene fuori dopo la laurea, quando alcuni possono contare su una impresa di famiglia, dove si impara davvero il mestiere. Allora viene alla luce il corporativismo: e il figlio del medico fa il medico e quello dell'avvocato l'avvocato, come avviene da secoli, già da studenti si fa pratica e si imparano i trucchi del mestiere, quel mestiere che non si impara davvero sui libri.
La professione diventa ereditaria, come già lo era prima degli atenei di massa.

Oggi c'è una nuova forma di pensiero, perchè gli scenari sono cambiati drammaticamente: la mentalità statalista, quella dei concorsi pubblici di massa, è crollata, le tutele e i diritti dei lavoratori dipendenti si sono frantumati, sono rimaste "oasi protette" nella pubblica amministrazione, dove è difficile licenziare i lavativi e gli incompetenti, ma nelle aziende private si arriva a forme di schiavismo e totale discrezionalità del management su incentivi e licenziamenti.
C'è oggi la consapevolezza di non voler più favorire col proprio talento la carriera del capo arrogante e incompetente in cambio di uno stipendio da fame. Si comincia ad accettare di dover convivere con il rischio, l'instabilità e l'incertezza che comporta il lasciare un "posto sicuro", ma non gratificante e mal retribuito, per l'incognita del 'mettersi in proprio'.
Se vogliamo fare un parallelo culturale, mi viene in mente il periodo della Roma dei Cesari, quando molti liberti (ex schiavi liberati dai loro stessi padroni) dal nulla si fanno commercianti e imprenditori in generale. E molti di loro con grande successo e ricchezze.

Il grosso guaio di oggi è che manca il 'know how' per formare un giovane aspirante imprenditore, per i motivi visti: i fattori psicologici e caratteriali contano, ma l'azienda di famiglia e la pratica sul campo precoce e prolungata sono determinanti. E non tutti ce l'hanno.

Paolo_RD

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Re:Come si fa a diventare imprenditori ?
« Risposta #11 il: 21 Gennaio 2013, 23:25:27 »
Ciao,
voglio rispondere alla tua domanda con la mia esperienza personale, d´altro canto se vuoi approfondire questo tema ti consiglierei di leggere un libro molto interessante come Padre Ricco e Padre Povero o Perché Volgiamo che tu sia Ricco di Robert Kiyosaki. TI diranno molte cose utili e ti scriveranno cose anche riguardanti la rete multilivello che in fondo è un base di lancio dell´imprenditoria.

Io vivo a Santo Domingo purtroppo anch´io ho fatto degli investimenti sbagliati e mi sono trovato con il culetto per terra, ero disperato e senza soldi, non avevo neanche i soldi per rientrare in Italia. Beh ho scoperto una società di rete multilivello ed essendo la mia ultima spiaggia mi ci sono buttato. Lo so gli italiani pensano eccola li, la solita truffa, anch´io ero della vostra opinione fino a quando non ho testato che questa attività è eccezionale e molto meglio di un lavoro dipendente. Purtroppo in Italia non c´è l´informazione corretta in merito e pensiamo che tutte siano frodi dove, come ad esempio in america latina, molta gente vive di questo perché gli stipendi sono minimi e quindi si buttano in questa attività che poi alla fine è davvero interessante e soddisfacente.
Ora dopo cinque mesi io guadagno i miei quasi 2.000$ al mese e mi sto organizzando per triplicare le mie entrate, ho tempo libero, posso occuparmi di altre cose e posso viaggiare, anche per diffondere la mia attività.

Pero non con quello che ti propongono, che ti basta lavorare un paio di ore al giorno e sarai ricco, no! devi farti il culo imparando tecniche di vendita, contattare continuamente gente e ricevere continui “no” però per proporre un´attività che cambierà la tua vita e risolverà i tuoi problemi.
Oltretutto, oltre ai soldi ci sto guadagnando anche in salute perche i prodotti che sto vendendo per il benessere del proprio corpo sono eccezionali li sto provando tutti!!!
Non avrei mai pensato di trovare un opportunità così completa in tutta la mia vita!
Non ho dovuto investire niente, solamente 35$. Beh mi riferivo al denaro, perché mi è costato molto tempo e dedizione.

Ah, non voglio convincerti, puoi startene nella tua Italia piena di problemi e frustrazioni mentre io mi gozzoviglio nelle spiaggie dominicane. Beh, non sempre, devo pur anche incrementare la mia attività. Continuate quindi a darvi le martellate sui co****ni ( in senso figurativo perché vale anche per le donne.) mentre molta altra gente forse anche più ignorante di voi sta facendo soldi con questa opportunità.

Ho fatto tesoro comunque della mia esperienza e sto incominciando ad insegnare cos´è realmente la rete multilivello, se vuoi sapere qualcosa in più leggimi www.paolonet.com

Un saluto a tutti, Paolo


woodlawn

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Re:Come si fa a diventare imprenditori ?
« Risposta #13 il: 02 Gennaio 2023, 10:34:49 »
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