Fai bene a ricavarci qualcosa se ci sai fare, il lavoro andrebbe sempre onorato...
Il fatto è che la gente è pigra non è che non sa cercare, lo saprebbe pure fare ma vuole sempre il piatto servito lo sai come sono gli italiani, brutta razza....io incluso eh...e forse pure tu perché resti sempre italiano dentro e non te lo scrolli facilmente anche se vivi all'estero da secoli, l'italianità è nelle cose belle ma anche in quelle brutte.
A me è capitato più volte di cercare informazioni nei forum per qualcosa, non l'ho trovata e poi mi sono sbattuto coi motori di ricerca e ho risolto tutto, capito come siamo? Siamo fatti un po' così, bisogna accettarci per quello che siamo, d'altronde abbiamo tutti anche lati positivi, pensiamo a quelli che è meglio, soffermiamoci sul positivo e lasciamo perdere il negativo, proiettiamoci verso l'altro con intenti di scoprire i lati buoni senza attaccarci inutilmente, perché sono fatiche letteralm. sprecate, ai lati degli altri che ci stanno scomodi, c'è sempre il contraltare positivo in ognuno, cerchiamo di attingere da quello e cresceremo tutti, altrimenti si sa come va a finire, e a che serve? A niente....proprio a un bel niente...
Domani quando mi sveglierò dovrò attendere ancore non molte ore prima di partire, cmq parto lunedì, che può sembrare lontanissimo per chi l'aspetta e vicinissimo per chi è fuori contesto.
In questi giorni sto lavorando pochissimo al libro porco giuda, perché sta storia delle Canarie mi tiene molto impegnato mentalmente, ho bisogno di vita equilibrata cerebralmente per andare avanti coi miei ritmi nella scrittura, è un casino in questi giorni per me, spero di ritrovare presto l'equlibrio di una volta, devo ritrovarlo per forza, ma mi sa che se prima non parto non accade, dovrò partire e pure sistemarmi con la casa e allora i miei equilibri interiori torneranno quelli di una volta e parallelamente la bilancia esteriore funzionerà a meraviglia, sta tutto lì il discorso, mens sana in corpore sano, se la mente non è in salute le dita sul pc non producono sinfonie e io se non produco quelle quando scrivo qualcosa che intendo pubblicare allora c'è qualcosa che non va nel mio io, io come essenza e non come ego, l'ego è meglio non considerarlo affatto, è solo un'invenzione l'ego, un'invenzione della nostra mente, invece l'essenza siamo noi quello che abbiamo dentro, il maestro interiore, l'eternità universale che mai nasce e mai muore, con quella dovremmo fare i conti tutti i giorni x 24 ore al dì, noi invece ci mettiamo a coccolare e alimentare il nostro ego, non facciamo che quello, e così esistono alterchi, diverbi, battaglie, guerre e genocidi, l'essenza invece è pura, pulita, scevra del bene e del male, della dualità, queste sono cose dell'ego che in noi ha preso lo scettro comandando sull'essenza pura consapevolezza della cui ricerca strenua dovremmo fare lo scopo della nostra vita, laddove noi viviamo perennemente nelle grinfie del nostro ego che ci comanda a bacchetta creandoci solo infinità di problemi, quando lo capiremo sapremo sconfiggerlo e vivere di pura essenza perché quello siamo in realtà, pura essenza, di quello nasciamo uscendo dal ventre delle madri, di pura consapevolezza, ma poi però, col passare degli anni immettiamo informazioni nelle nostre menti a migliaia e a milioni e così ci trasformiamo e diventiamo solo puro ego, ecco cosa siamo noi ora, degli ego viventi che camminano per emergere sugli altri, mostrare che siamo più bravi, i migliori, magari calpestare pure qualcuno per farglielo capire bene se non vuole capirlo ecc. io questo penso che siamo noi uomini e donni, mediamente siamo così tutti chi più e chi meno, ed ecco perché c'è chi è obeso e chi muore d'inedia nel nostro bel pianeta il quale chissà a quanti pianeti alieni viventi farebbe invidia, perché ragazzi il nostro globo terrestre è proprio bello, vario e affascinante a 360°, chiunque sarebbe in grado di trovarvi il proprio angolino ideale se il proprio ego non fosse attaccato al possesso delle cose e degli uomini stessi, quanti capitalisti, industriali soffrono lavorando e chissà cosa darebbero per scomparire da dove si trovano ma non possono perché perderebbero tutti gli introiti milionari e poi ne soffrirebbero di più, perciò per loro meglio soffrire gudagnando, scelgono il male minore praticamente ma vivono soffrendo e frustrati, quando la vita è bella e visognerebbe solo saperla vivere liberi dal caos mentale instillato quotidianamente dall'attaccamento, la più brutta bestia dell'uomo, senza si sente perduto, non sapendo che è proprio l'attaccamento (a tutto, alle cose e alle persone) il male incurabile, per fortuna incurabile non per tutti, molti ce l'hanno fatta e ce la fanno ad allontanarsi dalla piaga del possesso a tutti i costi altrimenti tagliamoci le vene, e lì muta lo scenario, l'esistenza diventa altra ai nostri occhi, quasi appartenente a una dimensione ultraterrena e lì si arriva a comprendere quanto male ci fa l'ego a cui diamo da mangiare e da bere ogni secondo che passa e lui tutto satollo sempre più in forma ci gestisce la vita e a volte crea suicidi antipatie nemici mortali come pure simpatie amici divertimenti sfrenati ecc. noi viviamo nel campo della dualità ed è questo il nostro errore, la dualità è una nostra invenzione, l'universo non ha dualità, il cosmo è unità, ma noi vogliamo dividere per forza le cose, per procurarci problemi e vivere male. Perciò, secondo me si dovrebbe tornare all'immersione nella natura che non ci tradirà mai perché ne siamo parte integrante, e lasciar perdere le beghe metropolitane che ci mettono in competizione l'uno con l'altro, cosa da evitare assolutamente perché è sempre l'ego a comandare e a farci finire così con liti, guerre, genocidi ecc, per la supremazia, per il possesso, per l'attaccamento e tutte queste cose qua. Si potrebbe vivere tutti planetariamente bene, non dovrebbe esserci la fame nel mondo, se c'è IO SO A CHI DARE LA COLPA, non certo all'uomo in sé perché l'uomo non ha idea di quello che fa né delle proprie potenzialità inespresse se sapesse far a meno dell'ego, ma all'uomo che non comprende che l'esteriorità è tutta illusione perché effimera e lascia il tempo che trova.
A volte immagino come dev'essere orrendo morire da ultramilionario, perché tutti i milioni che sono lì in attesa di essere spesi non potranno più essere consumati ma dovranno essere lasciati tutti fino all'ultimo centesimo per saltare dall'altra parte nudi, pure i vestiti e le scarpe dovremo lasciare, pure le calze e la mutanda, allora che vi accumulate, non sanno i milionari quanto dovranno soffrire durante le ultime ore, non se ne rendono conto i paperon de' paperoni, saranno i momenti più brutti della lorovita, invece io so già che non essendo ricco quando arriverà quel momento sarò ben lieto di abbracciare il mio Dio per immergermi con esso nella totalità dell'Uno e tornare semplice essenza pura.