Autore Topic: Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?  (Letto 16131 volte)

SergioBalacco

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E visto che nessuno ha provato a confutare con dati scientifici la ragione per cui a Parigi e in parte anche a Londra faccia piu' caldo d'inverno rispetto a Milano o Venezia o Torino allora ecco la spiegazione.

E' a causa del fenomeno detto Gulf Stream che noi conosciamo come Corrente del Golfo.

cito (da wikipedia):

La Corrente del Golfo, insieme alla Corrente nord-atlantica, sua estensione in Europa, è una potente corrente oceanica calda. Nasce nel golfo del Messico ed è di vitale importanza per la mitigazione del clima dei paesi europei che si affacciano sull'oceano Atlantico: Portogallo, Spagna, Francia, Irlanda e Gran Bretagna; la sua influenza si estende fino alla Scandinavia e oltre.
Il nastro trasportatore è un'enorme corrente che trasporta l'acqua calda del golfo del Messico attraverso l'Atlantico; essa poi, quando si raffredda in prossimità del circolo polare artico, si inabissa. Dopodiché il ciclo ricomincia sino ad arrivare all'influsso del movimento terrestre.


In Europa la Gulf Stream riscalda soprattutto le isole britanniche (la verde Irlanda deve il suo aspetto alla GS) poi si insinua nel mare del nord raggiungendo Capo Nord e addirittura le coste siberiane ma con effetti minori, una consistente parte invece si insinua nel canale di Guernsey e lambisce la costa britannica e francese e quindi ridiscende lungo la Francia. Ma la cosa più importante è che la GS attraversa da parte a parte l’oceano. Gli effetti benefici non si limitano alla corrente calda marina ma anche ai venti che si riscaldano lambendo la superficie del mare e approdano sulle coste lasciando tutto il loro benefico effetto. Venti che arrivano anche e in parte nel nord Italia quando riescono a superare la barriera naturale costituita dalle Alpi, prova ne e' la Liguria e parzialmente la costa toscana che mostrano un micro clima con temperature ben superiori a quelle delle rgioni immediatamente a nord e est. I venti infatti si insinuano attraverso la Francia e la Spagna, vedasi figura 1 e attraverso il Golfo del Leone entrano nel mediterraneo lambendo prima le Baleari, dove si sta bene anche d'inverno e successivamente le coste liguri e toscane. 

Sulla Senna e nella zona dove abito io l'inverno si trovano spesso stormi di gabbiani.
Questo e' dovuto al fatto che Parigi dista dal mare piu' vicino circa 140 km in linea retta. Distanza abbastanza insignificante per gli uccelli che nel corso delle migrazioni ne coprono di maggiori.
Ma non e' la distanza che va osservata ma perche' arrivano fin li, del resto il cibo che cercano lo troverebbero anche e ben piu' vicino al mare, elemento essenziale per la loro alimentazione dati gli organismi che contiene.
Ancora una volta la ragione e' data dalle correnti e dai venti caldi che spingono gli uccelli anche a considerevoli distanze lontano dal mare e apparentemente senza fatica.

A supporto di questo faccio notare che le coordinate geografiche di Parigi sono 48o51'35.91"N e 02o21'42.98"E cioe' leggermente superiori a quelle di Montreal in Canada (solo la latitudine), e sappiamo benissimo che a Montreal fa decisamente piu' freddo che a Parigi, nemmeno da mettere in paragone, quindi e' evidente che il Nord America rimane più freddo in inverno rispetto all'Europa perche' non lambito o comunque marginalmente dalla Gulf Stream e in particolare dai venti da essa generata che surriscaldano, e' il caso di dirlo le coste europee che vanno a lambire. I modelli meteorologici studiati in particolar modo da Richard Seager della Columbia University, suggeriscono un raffreddamento di circa da 4,5o a 6o C alle medie latitudini, e circa 20o C in Norvegia in caso di cessazione del trasporto di calore oceanico da parte della GS, ma anche distribuito sulle sponde Atlantiche con prevalenza di quelle europee. Le stesse temperature che si osservano nelle citta' situate a pari distanza dal mare ma sulla sponda opposta.
Tanto per chiarire un concetto, Napoli e New York hanno la stessa latitudine, sappiamo pero' che a Napoli il clima e' tendenzialmente caldo, non nevica praticamente mai e a NY invece esattamente il contrario, almeno l'inverno, poi e' esposto a uragani che a Mapoli (a parte Maradona :) non sanno nemmeno cosa sono.


Figura 1


Figura 2


Figura 3


Figura 4: In questa tabella si vedono anche i flussi dei venti caldi generati da correnti marine.


Figura 5


Figura 6: in questa immagine (giusto per far tacere la solita claque di criticoni) si vede la corrente che approccia l'Europa.

Qualche buon link per leggere qualcosa al proposito:
http://daltonsminima.altervista.org/?p=19549
http://www.johnchaple.co.uk/climate.html
http://www.alertes-meteo.com/vague_de_chaleur/stream.htm
http://www.wofrance.fr/reports/wxfacts/North-Atlantic-Drift-Gulf-Stream.htm
« Ultima modifica: 20 Novembre 2012, 05:06:12 da SergioBalacco »
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Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.

Ghibbli

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Re:Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?
« Risposta #1 il: 20 Novembre 2012, 07:30:11 »
Cmq è vero che sei un motore di ricerca umano, ha ha ha, sei grande quando ti ci impegni con le tabelle, potresti farlo fruttare in soldini se ti riesce con tanta facilità,  potresti aprire un'agenzia telematica, davvero non scherzo...

Cmq, per quanto mi riguarda: manca pocoooooooooooooooooooooooooo

alla metaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

 :o ::)

SergioBalacco

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Re:Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?
« Risposta #2 il: 20 Novembre 2012, 09:09:05 »
Cmq è vero che sei un motore di ricerca umano, ha ha ha, sei grande quando ti ci impegni con le tabelle, potresti farlo fruttare in soldini se ti riesce con tanta facilità,  potresti aprire un'agenzia telematica, davvero non scherzo...
Cmq, per quanto mi riguarda: manca poco alla meta
 :o ::)
Vedi caro Rob, io faccio un sacco di cose per, diciamo, arrotondare le entrate.
Non resto con le mani in mano dopo le sole otto ore di lavoro che poi non sono 8 ma meno visto che quando mi trovo in Vietnam se ne lavorano solo 6 e quando viaggio, e io per lavoro viaggio molto, nemmeno quelle.
Per esempio negli ultimi due mesi ho percorso il tratto Hanoi/Sydney e ritorno almeno 4 volte, con tappa intermedia a Brisbane dove un paio di volte ho anche pernottato. E questo con conseguenti tempi morti anche lunghi all'inizio di ogni trip. Tempi che sfrutto a mio vantaggio facendo delle ricerche di mercato per conto terzi per le quali mi compensano. Adesso non voglio entrare nel dettaglio perche' non sarebbe corretto, pero' molti clienti miei hanno goduto delle informazioni fornite.
Se tutti facessero quello che faccio io non avrebbero senso i forums, non per chiedere informazioni perche' quelle ci sono tutte sul web, basta saperle cercare, e non sai cosa si trova in giro!!!  ??? ??? ??? Eppoi ci sono i motori di ricerca: il classico google ma anche bing, ask.com, dogpile.com, archive.org, clusty.com, yahoo.com e molti altri minori.
Saper cercare e' un'arte, bisogna inserire i giusti termini, sapere come determinate parole sono scritte in altre lingue, avere un'idea anche se vaga di quello che si cerca e poi i risultati vengono da soli.

Quando parti? Il 26 vero?
Auguri fratello, in bocca al lupo per tutto!
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Re:Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?
« Risposta #3 il: 20 Novembre 2012, 22:09:44 »
Fai bene a ricavarci qualcosa se ci sai fare, il lavoro andrebbe sempre onorato...

Il fatto è che la gente è pigra non è che non sa cercare, lo saprebbe pure fare ma vuole sempre il piatto servito lo sai come sono gli italiani, brutta razza....io incluso eh...e forse pure tu perché resti sempre italiano dentro e non te lo scrolli facilmente anche se vivi all'estero da secoli, l'italianità è nelle cose belle ma anche in quelle brutte.

A me è capitato più volte di cercare informazioni nei forum per qualcosa, non l'ho trovata e poi mi sono sbattuto coi motori di ricerca e ho risolto tutto, capito come siamo? Siamo fatti un po' così, bisogna accettarci per quello che siamo, d'altronde abbiamo tutti anche lati positivi, pensiamo a quelli che è meglio, soffermiamoci sul positivo e lasciamo perdere il negativo, proiettiamoci verso l'altro con intenti di scoprire i lati buoni senza attaccarci inutilmente, perché sono fatiche letteralm. sprecate, ai lati degli altri che ci stanno scomodi, c'è sempre il contraltare positivo in ognuno, cerchiamo di attingere da quello e cresceremo tutti, altrimenti si sa come va a finire, e a che serve? A niente....proprio a un bel niente...

Domani quando mi sveglierò dovrò attendere ancore non molte ore prima di partire, cmq parto lunedì, che può sembrare lontanissimo per chi l'aspetta e vicinissimo per chi è fuori contesto.

In questi giorni sto lavorando pochissimo al libro porco giuda, perché sta storia delle Canarie mi tiene molto impegnato mentalmente, ho bisogno di vita equilibrata cerebralmente per andare avanti coi miei ritmi nella scrittura, è un casino in questi giorni per me, spero di ritrovare presto l'equlibrio di una volta, devo ritrovarlo per forza, ma mi sa che se prima non parto non accade, dovrò partire e pure sistemarmi con la casa e allora i miei equilibri interiori torneranno quelli di una volta e parallelamente la bilancia esteriore funzionerà a meraviglia, sta tutto lì il discorso, mens sana in corpore sano, se la mente non è in salute le dita sul pc non producono sinfonie e io se non produco quelle quando scrivo qualcosa che intendo pubblicare allora c'è qualcosa che non va nel mio io, io come essenza e non come ego, l'ego è meglio non considerarlo affatto, è solo un'invenzione l'ego, un'invenzione della nostra mente, invece l'essenza siamo noi quello che abbiamo dentro, il maestro interiore, l'eternità universale che mai nasce e mai muore, con quella dovremmo fare i conti tutti i giorni x 24 ore al dì, noi invece ci mettiamo a coccolare e alimentare il nostro ego, non facciamo che quello, e così esistono alterchi, diverbi, battaglie, guerre e genocidi, l'essenza invece è pura, pulita, scevra del bene e del male, della dualità, queste sono cose dell'ego che in noi ha preso lo scettro comandando sull'essenza pura consapevolezza della cui ricerca strenua dovremmo fare lo scopo della nostra vita, laddove noi viviamo perennemente nelle grinfie del nostro ego che ci comanda a bacchetta creandoci solo infinità di problemi, quando lo capiremo sapremo sconfiggerlo e vivere di pura essenza perché quello siamo in realtà, pura essenza, di quello nasciamo uscendo dal ventre delle madri, di pura consapevolezza, ma poi però, col passare degli anni immettiamo informazioni nelle nostre menti a migliaia e a milioni e così ci trasformiamo e diventiamo solo puro ego, ecco cosa siamo noi ora, degli ego viventi che camminano per emergere sugli altri, mostrare che siamo più bravi, i migliori, magari calpestare pure qualcuno per farglielo capire bene se non vuole capirlo ecc. io questo penso che siamo noi uomini e donni, mediamente siamo così tutti chi più e chi meno, ed ecco perché c'è chi è obeso e chi muore d'inedia nel nostro bel pianeta il quale chissà a quanti pianeti alieni viventi farebbe invidia, perché ragazzi il nostro globo terrestre è proprio bello, vario e affascinante a 360°, chiunque sarebbe in grado di trovarvi il proprio angolino ideale se il proprio ego non fosse attaccato al possesso delle cose e degli uomini stessi, quanti capitalisti, industriali soffrono lavorando e chissà cosa darebbero per scomparire da dove si trovano ma non possono perché perderebbero tutti gli introiti milionari e poi ne soffrirebbero di più, perciò per loro meglio soffrire gudagnando, scelgono il male minore praticamente ma vivono soffrendo e frustrati, quando la vita è bella e visognerebbe solo saperla vivere liberi dal caos mentale instillato quotidianamente dall'attaccamento, la più brutta bestia dell'uomo, senza si sente perduto, non sapendo che è proprio l'attaccamento (a tutto, alle cose e alle persone) il male incurabile, per fortuna incurabile non per tutti, molti ce l'hanno fatta e ce la fanno ad allontanarsi dalla piaga del possesso a tutti i costi altrimenti tagliamoci le vene, e lì muta lo scenario, l'esistenza diventa altra ai nostri occhi, quasi appartenente a una dimensione ultraterrena e lì si arriva a comprendere quanto male ci fa l'ego a cui diamo da mangiare e da bere ogni secondo che passa e lui tutto satollo sempre più in forma ci gestisce la vita e a volte crea suicidi antipatie nemici mortali come pure simpatie amici divertimenti sfrenati ecc. noi viviamo nel campo della dualità ed è questo il nostro errore, la dualità è una nostra invenzione, l'universo non ha dualità, il cosmo è unità, ma noi vogliamo dividere per forza le cose, per procurarci problemi e vivere male. Perciò, secondo me si dovrebbe tornare all'immersione nella natura che non ci tradirà mai perché ne siamo parte integrante, e lasciar perdere le beghe metropolitane che ci mettono in competizione l'uno con l'altro, cosa da evitare assolutamente perché è sempre l'ego a comandare e a farci finire così con liti, guerre, genocidi ecc, per la supremazia, per il possesso, per l'attaccamento e tutte queste cose qua. Si potrebbe vivere tutti planetariamente bene, non dovrebbe esserci la fame nel mondo, se c'è IO SO A CHI DARE LA COLPA, non certo all'uomo in sé perché l'uomo non ha idea di quello che fa né delle proprie potenzialità inespresse se sapesse far a meno dell'ego, ma all'uomo che non comprende che l'esteriorità è tutta illusione perché effimera e lascia il tempo che trova.

A volte immagino come dev'essere orrendo morire da ultramilionario, perché tutti i milioni che sono lì in attesa di essere spesi non potranno più essere consumati ma dovranno essere lasciati tutti fino all'ultimo centesimo per saltare dall'altra parte nudi, pure i vestiti e le scarpe dovremo lasciare, pure le calze e la mutanda, allora che vi accumulate, non sanno i milionari quanto dovranno soffrire durante le ultime ore, non se ne rendono conto i paperon de' paperoni, saranno i momenti più brutti della lorovita, invece io so già che non essendo ricco quando arriverà quel momento sarò ben lieto di abbracciare il mio Dio per immergermi con esso nella totalità dell'Uno e tornare semplice essenza pura.
« Ultima modifica: 20 Novembre 2012, 22:17:53 da Ghibbli »

rickb

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Re:Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?
« Risposta #4 il: 20 Novembre 2012, 23:09:06 »
auguri per il libro.

La cosa preoccupante e' che anche per i libri non si riesce a capire cosa vuole la gente.
Ancora non mi capacito del fatto che fifty shades of gray abbia fruttato milioni e milioni ad una casalinga annoiata che non era nemmeno scrittrice.

rickb

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Re:Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?
« Risposta #5 il: 20 Novembre 2012, 23:18:04 »
E visto che nessuno ha provato a confutare con dati scientifici la ragione per cui a Parigi e in parte anche a Londra faccia piu' caldo d'inverno rispetto a Milano o Venezia o Torino allora ecco la spiegazione.

E' a causa del fenomeno detto Gulf Stream che noi conosciamo come Corrente del Golfo.

cito (da wikipedia):

La Corrente del Golfo, insieme alla Corrente nord-atlantica, sua estensione in Europa, è una potente corrente oceanica calda. Nasce nel golfo del Messico ed è di vitale importanza per la mitigazione del clima dei paesi europei che si affacciano sull'oceano Atlantico: Portogallo, Spagna, Francia, Irlanda e Gran Bretagna; la sua influenza si estende fino alla Scandinavia e oltre.
Il nastro trasportatore è un'enorme corrente che trasporta l'acqua calda del golfo del Messico attraverso l'Atlantico; essa poi, quando si raffredda in prossimità del circolo polare artico, si inabissa. Dopodiché il ciclo ricomincia sino ad arrivare all'influsso del movimento terrestre.


In Europa la Gulf Stream riscalda soprattutto le isole britanniche (la verde Irlanda deve il suo aspetto alla GS) poi si insinua nel mare del nord raggiungendo Capo Nord e addirittura le coste siberiane ma con effetti minori, una consistente parte invece si insinua nel canale di Guernsey e lambisce la costa britannica e francese e quindi ridiscende lungo la Francia. Ma la cosa più importante è che la GS attraversa da parte a parte l’oceano. Gli effetti benefici non si limitano alla corrente calda marina ma anche ai venti che si riscaldano lambendo la superficie del mare e approdano sulle coste lasciando tutto il loro benefico effetto. Venti che arrivano anche e in parte nel nord Italia quando riescono a superare la barriera naturale costituita dalle Alpi, prova ne e' la Liguria e parzialmente la costa toscana che mostrano un micro clima con temperature ben superiori a quelle delle rgioni immediatamente a nord e est. I venti infatti si insinuano attraverso la Francia e la Spagna, vedasi figura 1 e attraverso il Golfo del Leone entrano nel mediterraneo lambendo prima le Baleari, dove si sta bene anche d'inverno e successivamente le coste liguri e toscane. 

Sulla Senna e nella zona dove abito io l'inverno si trovano spesso stormi di gabbiani.
Questo e' dovuto al fatto che Parigi dista dal mare piu' vicino circa 140 km in linea retta. Distanza abbastanza insignificante per gli uccelli che nel corso delle migrazioni ne coprono di maggiori.
Ma non e' la distanza che va osservata ma perche' arrivano fin li, del resto il cibo che cercano lo troverebbero anche e ben piu' vicino al mare, elemento essenziale per la loro alimentazione dati gli organismi che contiene.
Ancora una volta la ragione e' data dalle correnti e dai venti caldi che spingono gli uccelli anche a considerevoli distanze lontano dal mare e apparentemente senza fatica.

A supporto di questo faccio notare che le coordinate geografiche di Parigi sono 48o51'35.91"N e 02o21'42.98"E cioe' leggermente superiori a quelle di Montreal in Canada (solo la latitudine), e sappiamo benissimo che a Montreal fa decisamente piu' freddo che a Parigi, nemmeno da mettere in paragone, quindi e' evidente che il Nord America rimane più freddo in inverno rispetto all'Europa perche' non lambito o comunque marginalmente dalla Gulf Stream e in particolare dai venti da essa generata che surriscaldano, e' il caso di dirlo le coste europee che vanno a lambire. I modelli meteorologici studiati in particolar modo da Richard Seager della Columbia University, suggeriscono un raffreddamento di circa da 4,5o a 6o C alle medie latitudini, e circa 20o C in Norvegia in caso di cessazione del trasporto di calore oceanico da parte della GS, ma anche distribuito sulle sponde Atlantiche con prevalenza di quelle europee. Le stesse temperature che si osservano nelle citta' situate a pari distanza dal mare ma sulla sponda opposta.
Tanto per chiarire un concetto, Napoli e New York hanno la stessa latitudine, sappiamo pero' che a Napoli il clima e' tendenzialmente caldo, non nevica praticamente mai e a NY invece esattamente il contrario, almeno l'inverno, poi e' esposto a uragani che a Mapoli (a parte Maradona :) non sanno nemmeno cosa sono.


Figura 1


Figura 2


Figura 3


Figura 4: In questa tabella si vedono anche i flussi dei venti caldi generati da correnti marine.


Figura 5


Figura 6: in questa immagine (giusto per far tacere la solita claque di criticoni) si vede la corrente che approccia l'Europa.

Qualche buon link per leggere qualcosa al proposito:
http://daltonsminima.altervista.org/?p=19549
http://www.johnchaple.co.uk/climate.html
http://www.alertes-meteo.com/vague_de_chaleur/stream.htm
http://www.wofrance.fr/reports/wxfacts/North-Atlantic-Drift-Gulf-Stream.htm

sergio se tu leggessi bene le isobare che ci sono nei tui link vedresti a chiare linee che parigi e' piu' fredda. La metereologia non e' soggettiva.

Cippalippo

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Re:Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?
« Risposta #6 il: 21 Novembre 2012, 02:25:31 »
Fai bene a ricavarci qualcosa se ci sai fare, il lavoro andrebbe sempre onorato...

Il fatto è che la gente è pigra non è che non sa cercare, lo saprebbe pure fare ma vuole sempre il piatto servito lo sai come sono gli italiani, brutta razza....io incluso eh...e forse pure tu perché resti sempre italiano dentro e non te lo scrolli facilmente anche se vivi all'estero da secoli, l'italianità è nelle cose belle ma anche in quelle brutte.

A me è capitato più volte di cercare informazioni nei forum per qualcosa, non l'ho trovata e poi mi sono sbattuto coi motori di ricerca e ho risolto tutto, capito come siamo? Siamo fatti un po' così, bisogna accettarci per quello che siamo, d'altronde abbiamo tutti anche lati positivi, pensiamo a quelli che è meglio, soffermiamoci sul positivo e lasciamo perdere il negativo, proiettiamoci verso l'altro con intenti di scoprire i lati buoni senza attaccarci inutilmente, perché sono fatiche letteralm. sprecate, ai lati degli altri che ci stanno scomodi, c'è sempre il contraltare positivo in ognuno, cerchiamo di attingere da quello e cresceremo tutti, altrimenti si sa come va a finire, e a che serve? A niente....proprio a un bel niente...

Domani quando mi sveglierò dovrò attendere ancore non molte ore prima di partire, cmq parto lunedì, che può sembrare lontanissimo per chi l'aspetta e vicinissimo per chi è fuori contesto.

In questi giorni sto lavorando pochissimo al libro porco giuda, perché sta storia delle Canarie mi tiene molto impegnato mentalmente, ho bisogno di vita equilibrata cerebralmente per andare avanti coi miei ritmi nella scrittura, è un casino in questi giorni per me, spero di ritrovare presto l'equlibrio di una volta, devo ritrovarlo per forza, ma mi sa che se prima non parto non accade, dovrò partire e pure sistemarmi con la casa e allora i miei equilibri interiori torneranno quelli di una volta e parallelamente la bilancia esteriore funzionerà a meraviglia, sta tutto lì il discorso, mens sana in corpore sano, se la mente non è in salute le dita sul pc non producono sinfonie e io se non produco quelle quando scrivo qualcosa che intendo pubblicare allora c'è qualcosa che non va nel mio io, io come essenza e non come ego, l'ego è meglio non considerarlo affatto, è solo un'invenzione l'ego, un'invenzione della nostra mente, invece l'essenza siamo noi quello che abbiamo dentro, il maestro interiore, l'eternità universale che mai nasce e mai muore, con quella dovremmo fare i conti tutti i giorni x 24 ore al dì, noi invece ci mettiamo a coccolare e alimentare il nostro ego, non facciamo che quello, e così esistono alterchi, diverbi, battaglie, guerre e genocidi, l'essenza invece è pura, pulita, scevra del bene e del male, della dualità, queste sono cose dell'ego che in noi ha preso lo scettro comandando sull'essenza pura consapevolezza della cui ricerca strenua dovremmo fare lo scopo della nostra vita, laddove noi viviamo perennemente nelle grinfie del nostro ego che ci comanda a bacchetta creandoci solo infinità di problemi, quando lo capiremo sapremo sconfiggerlo e vivere di pura essenza perché quello siamo in realtà, pura essenza, di quello nasciamo uscendo dal ventre delle madri, di pura consapevolezza, ma poi però, col passare degli anni immettiamo informazioni nelle nostre menti a migliaia e a milioni e così ci trasformiamo e diventiamo solo puro ego, ecco cosa siamo noi ora, degli ego viventi che camminano per emergere sugli altri, mostrare che siamo più bravi, i migliori, magari calpestare pure qualcuno per farglielo capire bene se non vuole capirlo ecc. io questo penso che siamo noi uomini e donni, mediamente siamo così tutti chi più e chi meno, ed ecco perché c'è chi è obeso e chi muore d'inedia nel nostro bel pianeta il quale chissà a quanti pianeti alieni viventi farebbe invidia, perché ragazzi il nostro globo terrestre è proprio bello, vario e affascinante a 360°, chiunque sarebbe in grado di trovarvi il proprio angolino ideale se il proprio ego non fosse attaccato al possesso delle cose e degli uomini stessi, quanti capitalisti, industriali soffrono lavorando e chissà cosa darebbero per scomparire da dove si trovano ma non possono perché perderebbero tutti gli introiti milionari e poi ne soffrirebbero di più, perciò per loro meglio soffrire gudagnando, scelgono il male minore praticamente ma vivono soffrendo e frustrati, quando la vita è bella e visognerebbe solo saperla vivere liberi dal caos mentale instillato quotidianamente dall'attaccamento, la più brutta bestia dell'uomo, senza si sente perduto, non sapendo che è proprio l'attaccamento (a tutto, alle cose e alle persone) il male incurabile, per fortuna incurabile non per tutti, molti ce l'hanno fatta e ce la fanno ad allontanarsi dalla piaga del possesso a tutti i costi altrimenti tagliamoci le vene, e lì muta lo scenario, l'esistenza diventa altra ai nostri occhi, quasi appartenente a una dimensione ultraterrena e lì si arriva a comprendere quanto male ci fa l'ego a cui diamo da mangiare e da bere ogni secondo che passa e lui tutto satollo sempre più in forma ci gestisce la vita e a volte crea suicidi antipatie nemici mortali come pure simpatie amici divertimenti sfrenati ecc. noi viviamo nel campo della dualità ed è questo il nostro errore, la dualità è una nostra invenzione, l'universo non ha dualità, il cosmo è unità, ma noi vogliamo dividere per forza le cose, per procurarci problemi e vivere male. Perciò, secondo me si dovrebbe tornare all'immersione nella natura che non ci tradirà mai perché ne siamo parte integrante, e lasciar perdere le beghe metropolitane che ci mettono in competizione l'uno con l'altro, cosa da evitare assolutamente perché è sempre l'ego a comandare e a farci finire così con liti, guerre, genocidi ecc, per la supremazia, per il possesso, per l'attaccamento e tutte queste cose qua. Si potrebbe vivere tutti planetariamente bene, non dovrebbe esserci la fame nel mondo, se c'è IO SO A CHI DARE LA COLPA, non certo all'uomo in sé perché l'uomo non ha idea di quello che fa né delle proprie potenzialità inespresse se sapesse far a meno dell'ego, ma all'uomo che non comprende che l'esteriorità è tutta illusione perché effimera e lascia il tempo che trova.

A volte immagino come dev'essere orrendo morire da ultramilionario, perché tutti i milioni che sono lì in attesa di essere spesi non potranno più essere consumati ma dovranno essere lasciati tutti fino all'ultimo centesimo per saltare dall'altra parte nudi, pure i vestiti e le scarpe dovremo lasciare, pure le calze e la mutanda, allora che vi accumulate, non sanno i milionari quanto dovranno soffrire durante le ultime ore, non se ne rendono conto i paperon de' paperoni, saranno i momenti più brutti della lorovita, invece io so già che non essendo ricco quando arriverà quel momento sarò ben lieto di abbracciare il mio Dio per immergermi con esso nella totalità dell'Uno e tornare semplice essenza pura.

non vedo l'ora di leggere il libro...

SergioBalacco

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Re:Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?
« Risposta #7 il: 21 Novembre 2012, 06:19:30 »
Fai bene a ricavarci qualcosa se ci sai fare, il lavoro andrebbe sempre onorato...
Sempre, quoto.
Citazione
A me è capitato più volte di cercare informazioni nei forum per qualcosa, non l'ho trovata e poi mi sono sbattuto coi motori di ricerca e ho risolto tutto, capito come siamo?

Solo gli italiani? Ma va, la maggior parte dei miei clienti non e' italiana, il problema e' che la maggior parte ignora totalmente la potenzialita' del web. Proprio ieri su questo forum mi hanno fatto notare come io prenda le informazioni dal web e le incolli sul forum distorcendo, a modo loro, la realta'.
Ma quel'e' la realta? quella che leggiamo su internet? quella che ci raccontano i vicini, colleghi, famiglia? quello nella quale siamo bene o male coinvolti? e siamo sicuri che si tratti di realta' o forse si tratta solo di artificio, una situazione creata a uso e consumo di chi ci crede?
Guarda, io ricevo tante email, 70% sono spam, ho delle caselle email in alias. Quando lo spam e' troppo semplicemente la cancello e ne creo un altro. Molte delle email che rimangono contengono richieste e consigli, suggerimenti. Gente, come dici tu, che vuole avere un parere a risolvere i problemi esistenziali lavorativi o personali, in genere rispondo a tutti, poi ci sono quelli che ti chiedono la luna, finiscono generalmente nel cestino, poi quelle professionali, il 50% di quelle che restano. A parte quelle congrue, molte sono per il mio secondo 'lavoro' sempre fra virgolette. Anche li alcune sono banali, altre complicate, una buona meta' si risolve semplicemente cercando sul web, ma l'uomo e' pigro o forse preferisce che siano altri a farlo per se, almeno in caso di errore sa a chi dare la colpa.

Citazione
Domani quando mi sveglierò dovrò attendere ancore non molte ore prima di partire, cmq parto lunedì, che può sembrare lontanissimo per chi l'aspetta e vicinissimo per chi è fuori contesto.

E domani e' un altro giorno che se ne va, allunga la vecchia vita, e allunga anche quella nuova, perche' la speranza di una vita migliore allunga sempre la vita.
Ogni giorno che passa hai quindi un bonus da utilizzare quando servira', di che ti lamenti?

Citazione
A volte immagino come dev'essere orrendo morire da ultramilionario, perché tutti i milioni che sono lì in attesa di essere spesi non potranno più essere consumati ma dovranno essere lasciati tutti fino all'ultimo centesimo per saltare dall'altra parte nudi, pure i vestiti e le scarpe dovremo lasciare, pure le calze e la mutanda, allora che vi accumulate, non sanno i milionari quanto dovranno soffrire durante le ultime ore, non se ne rendono conto i paperon de' paperoni, saranno i momenti più brutti della lorovita, invece io so già che non essendo ricco quando arriverà quel momento sarò ben lieto di abbracciare il mio Dio per immergermi con esso nella totalità dell'Uno e tornare semplice essenza pura.

I milioni si accumulano non solo per bisogno ma anche, e soprattutto dico io, per sete di potere. Il denaro rende forti, e potenti, rende l'uomo capace di comprare tutto meno che allungarsi la vita. Quando e' arrivata l'ora tua non c'e' denaro che tenga. Gli ultramilionari lo sanno, sanno anche che la fortuna passera' ai figli e se saranno capaci ai loro figli e... avanti in una catena che non dovrebbe mai avere fine.


Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
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Re:Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?
« Risposta #8 il: 21 Novembre 2012, 08:04:20 »
Grazie Cippa, non mancherò di dirtelo quando uscirà, purtroppo mi sono un po' incartato con i preparativi per questo viaggio ma che sono finiti da tempo eppure mentalmente resto un po' bloccato e ho perso la mia marcia usuale che spero di ritrovare al più presto. Mi restano da rileggere le ultime 50 pagine e poi dovrò rileggerle tutt'e trecento ma suppongo sarà una lettura veloce perché già il linguaggio vedo che fila abbastanza, non nelle 50 pagine finali, quelle saranno da aggiustare parecchio e da perderci quindi del tempo. La mia previsione è che entro un paio di mesi avrò terminato tutto, poi il libro lo passerò a una mia cara amica milanese che gli butterà sopra il suo terzo occhio (di cui uno scrittore ha sempre bisogno) facendomi capire dove ci sono incongruenze o periodi di stanca o magari mi aggiiunge qualche vocabolo carino lì dove necessita ma io non posso vederlo perché solo il terzo occhio può farlo, magari mi dà dei suggerimenti su delle espressioni che andrebbero meglio impostate differentemente, insomma piccole o grandi cose che devono essere ancora verificate sia da me che dalla mia amica che è un'esperta di romanzi, non scrittrice ma esperta nel senso che ne legge a valanghe dalla nascita ed è molto addentro al linguaggio romanzato, forse più di me. Questo è tutto. Per la prossima estate spero di poterlo proporre in giro agli editori che setaccerò finché non ne troverò uno, altrimenti via con l'e-book, insomma il librò dovrà vedere la luce, questo è certo, poi non so che cosa potrà succedere, se dovrò scapparmene in Brasile o in uno stato dove non c'è per noi l'estradizione per le denunce penali che mi prenderò, o se si rivelerà un fallimento totale che nessuno lo leggerà perché non gliene fregherà niente delle argomentazioni che tratto, o se, speriamo, avrà almeno un piccolo successo da vendere qualcosina e far capire all'Italia e agli italiani come funzionano certi settori professionali nella nostra cara e bella madrepatria.

SergioBalacco

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Re:Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?
« Risposta #9 il: 21 Novembre 2012, 09:43:24 »
Per la prossima estate spero di poterlo proporre in giro agli editori che setaccerò finché non ne troverò uno, altrimenti via con l'e-book

Attento con gli editori, se il libro e' roba troppo forte che sconquassa l'establishment potrebbe anche non prender mai la strada della stamperia, ergo te lo comprano e lo buttano in un cassetto. Tu non hai piu' l'esclusiva e il libro va a marcire da qualche parte.

Io fossi in te lo pubblicherei PRIMA su eBook, per esempio con Amazon, poi se si vende saranno loro stessi a proporti la pubblicazione su carta, oppure la proponi tu dopo le prime centomila copie vendute.

Vedi che ha fatto John Locke, dopo aver bussato alla porta di tutti gli editori d'America e sentito ripetersi che come scrittore non valeva una cicca, ha pubblicato con Amazon e venduto in 5 mesi 1 milione di copie del suo primo libro, a seguire tutti gli altri, e oggi se non vado errato ne ha gia' vendute sei milioni di copie per una decina di suoi libri.

Citazione
insomma il librò dovrà vedere la luce, questo è certo, poi non so che cosa potrà succedere, se dovrò scapparmene in Brasile o in uno stato dove non c'è per noi l'estradizione per le denunce penali che mi prenderò

Attento che.... questa te la dico in privato, hai visto mai che c'e' gente sensibile qui....

Citazione
o se si rivelerà un fallimento totale che nessuno lo leggerà perché non gliene fregherà niente delle argomentazioni che tratto, o se, speriamo, avrà almeno un piccolo successo da vendere qualcosina e far capire all'Italia e agli italiani come funzionano certi settori professionali nella nostra cara e bella madrepatria.

Quello sicuro, da mettere sempre in conto nella vita, mai illudersi, potrebbe anche andar male, l'importante e' la salute e (come diceva Manfredi) un paro de scarpe nove.... :D :D
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Re:Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?
« Risposta #10 il: 21 Novembre 2012, 13:01:09 »
Ve bè io un giro di editori lo dovròsempre fare, e non gli do proprio niente che poi prendono e buttano, a meno che non me lo paghino molto salato e poi possono pure bruciarlo, ma non credo che si possa verificare, perché se un editore sgama la denotazione che potrebbe fare a livello nazionale, è uno sciocco se non se ne accapara la vendita intascando tanti quattrini.

L'idea e-book con Amazon è ottima, se gli editori se la fanno sotto è quello che farò, dai poi quando si avvicina il momento ne riparliamo meglio ok Sergio e mi dai qualche consiglio? Tanto adesso ci vogliono mesi ancora perché non è pronto.

Ma la luce dovrà vederla, appunto tramite e-book se gli editori se la fanno addosso.

Sì è una bomba di racconti di storie e storielle (VERE) contro l'establishment accademico, perciò devo stare molto attento, d'altronde tutto quello che ho scritto chi ha lavorato con me (e ne sono tanti) sanno che è tutto vero. Nel mio libro menzogne zero. L'Italia dovrà sapere cosa succede in certi ambienti, poi basta che se ne parli in un tg nazionale e scoppia la bomba capito qual è il problema o forse la fortuna? A quel punto non so se saprò gestire la cosa, devo andarci cauto e prendere ogni cautela a riguardo, poi che ne viene viene, il Brasile sarà sempre lì al massimo quando lo pubblico lo faccio da lì che se succedono cose strane io me ne sto bello lontanuccio.  :angel:


woodlawn

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Re:Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?
« Risposta #11 il: 24 Dicembre 2022, 12:16:45 »

woodlawn

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Re:Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?
« Risposta #12 il: 02 Gennaio 2023, 09:26:27 »
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Re:Perche' a Parigi e a Londra fa meno freddo che a Milano o Venezia?
« Risposta #14 il: 02 Aprile 2023, 11:52:36 »
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