io stamattina sono andato a vedere, con un agente immobiliare, 3 locali da affittare supercentrici. Bhè gli affitti sono alti, quelli che ho visto erano di 4500 - 7500 - 9000€ al mese. Metrature fin troppo grandi per le mie esigenze. Ma posti molto molto centrici. e fortunatamente non chiedevano nemmeno la buona uscita.
Certo, se trovassi un locale sui 90 mq sarebbe molto meglio... proseguirò le miei ricerche.. intanto sto continuando a seminare...
azz che affitti, questa è la conferma che la crisi non ferma MALAGA
x seminare Andrea attento con preacuzioni sennò ti mettono direttamente in una CORRIDA
vestito tutto di rosso
Ma veniamo a noi, ecco qua i nostri ultimi governi
e il debito pubblico che ci ammazza di tasse e di attacchi speculativi
L'incremento conosciuto con i governi Andreotti III, IV e V (rispettivamente nel 1976, nel 1978 e nel 1979) - dal 54 al 65% - subisce nel 1980 la prima frenata, con il rapporto debito/Pil che torna al 55% sotto il governo Cossiga. Stabile con Forlani, Spadolini e Fanfani, ritorna a salire intorno alla metà degli anni '80. Una crescita rapida e repentina che, tra il 1983 e il 1987 vede il rapporto passare dal 60 all'88,6%. E' il quadriennio di governo Craxi, il primo a dare una brusca virata verso l'innalzamento del debito pubblico italiano.
Sulla scia delle politiche del primo governo a guida Psi, gli anni '80 si chiudono con il rapporto debito/Pil in crescita costante anche se con numeri più contenuti. Così si arriva al 1992, ultimo governo Andreotti e tramonto della Prima Repubblica con il debito che raggiunge il 98% rispetto al Pil.
Ed ecco il secondo scossone, che giunge proprio mentre la vecchia politica sta crollando sotto i colpi di Tangentopoli. Tra il 1992 e il 1994, quando arriverà il primo governo Berlusconi, il rapporto debito pubblico/Pil s'impenna e sotto la guida di Amato e Ciampi passa dal 98% al 121,8%, record assoluto per l'Italia.
Il primo governo Berlusconi si riduce a una meteora, cui seguono vari governi di centrosinistra guidati da Lamberto Dini, Romano Prodi, Massimo D'Alema e nuovamente Giuliano Amato. Tra il 1995 e il 2000 il debito pubblico finalmente scende, arrivando nel nuovo millennio a toccare il rapporto di 109,8% rispetto al Pil.
Nel 2001 torna al governo Silvio Berlusconi e per la prima volta porta a termine la legislatura con i governi Berlusconi II e III. In questi cinque anni, tra il 2001 e il 2006 il rapporto debito/Pil è sempre in costante diminuzione, nel 2005 tocca il 103,9% per risalire nel 2006 a 105,9%.
Nel 2006 le elezioni vengono vinte da Romano Prodi e nei due anni di governo di centrosinistra vi è prima un aumento al 106,6% e poi un calo al 103,6%. Nel 2008, anno di transizione da Prodi a Berlusconi il debito pubblico risale al 106,3%, ma sono gli ultimi due anni ad aver visto un nuovo balzo.
Complice la crisi economica e le politiche di governo, infatti, il rapporto tra debito pubblico e Pil nel 2009 si è attestato al 116% e al 119% nel 2010. Come detto, le previsioni vedono un'ulteriore crescita al 120,4% per quest'anno, anche se la conferma arriverà dai numeri ufficiali.
Edit.Azz Amari.By X TUTTI