Salve son il figlio di Sognatore nik Incubo
ho fregato la password a mio padre
sta informandosi x il Venezuela
tutti i giorni ci rompe le balle
ma io leggendo queste esperienze e col cavolo che vado là-
ps.che ci vada lui cosi me ne libero definitivamente
Vacanza Venezuelana-
Insieme ad altri due miei amici, Angelo e Andrea, ho fatto un viaggio in Venezuela circa due mesi fa, ed esattamente dal 13 ottobre 2011 al 15 novembre 2011, visitando diversi posti come Caracas, Maracay, Valencia, Choronì e l'isola di Margarita.
Purtroppo non è stata una bella vacanza, mai e poi mai avrei creduto di trovare tanta delinquenza, ma soprattutto di essere bersaglio della polizia!
Infatti oltre ad essere stati rapinati dai delinquenti comuni, ad esempio una sera a Choronì un ragazzo ha preteso i nostri soldi facendoci vedere che aveva una pistola sotto la maglia, la cosa più disgustosa e sconcertante che ci ha lasciato amareggiati è la corruzione della Polizia!
Per diverse volte siamo stati fermati dalle forze dell'ordine venezuelane, molto probabilmente perché riconoscevano che eravamo turisti, e dopo averci chiesto i documenti hanno sempre preteso dei soldi ! Motivazione ? Dobbiamo identificarvi al comando, i documenti che avete non vanno bene, però se avete qualcosa da darci ce ne andiamo… Naturalmente essendo turisti e non conoscendo nessuno, e sapendo che potevamo rischiare la vita, abbiamo sempre preferito pagare! Tutto questo avveniva dopo essere stati perquisiti come dei delinquenti con le mani in alto e le pistole puntate addosso, anche se loro sapevano che eravamo turisti in vacanza.
La nostra paura principale era però che questi bravi poliziotti potevano metterci addosso anche della droga e poi dire che ci apparteneva, infatti quando siamo arrivati a Caracas la prima cosa che ci hanno detto era proprio di stare attenti alla polizia, che spesso mette in mano a qualche turista sprovveduto sostanze stupefacenti, per poi accusarlo di possedere droghe; il tutto si risolve dando tutti i soldi che si possiedono a questi signori poliziotti.
Fortunatamente questo non è successo, hanno semplicemente preteso i soldi e poi se ne sono andati, ma come potevamo stare tranquilli dopo quello che ci era successo e quello che ci avevano detto?
Sono state 3 settimane di terrore, ovunque andavamo avevamo sempre il terrore del pericolo imminente, c'è pericolo dappertutto! Anche quando siamo stati all'isola di Margarita,dove pensavo potesse essere più sicuro visto che si tratta di una località turistica, ci hanno detto di stare molto attenti alla polizia, e soprattutto di non uscire mai soli, ma sempre chiamando un taxi, perché il pericolo di delinquenza e di poliziotti corrotti è in agguato!
Ma anche chiamando il taxi non è stato sufficiente, infatti un pomeriggio ci hanno fermato proprio mentre eravamo in taxi; una pattuglia della polizia ci ha sorpassato, ci ha guardato, e poi ci ha fermato, perquisito come al solito in mezzo alla strada con le mani in alto e le pistole puntate e con tutta la gente che passava che ci guardava ,ci hanno contestato i documenti e poi la solita storia per i soldi…
Ma la cosa più ignobile delle forze dell'ordine venezuelane, è stata l'ultima sera che ci trovavamo a Caracas prima di ritornare in Italia.
Erano circa le 8 di sera, stavamo all'hotel Bruno, scendiamo per andare a fare cena, appena usciamo dall'ascensore ci piombano addosso 8/10 persone, alcuni erano vestiti da poliziotti, altri in borghese.
Ci spingono dentro l'ascensore, urlano, ci puntano le pistole sulle tempie, ci strappano le chiavi delle camere dalle nostre mani, noi non capiamo, cerco di chiedere cosa era successo, il mio amico Angelo stava per scoppiare a piangere, mi dicono che noi abbiamo della droga!
Io sono relativamente tranquillo,certo avere un a pistola puntata sulla tempia non è proprio bello, ma non avevo nulla da nascondere, l'unica mia preoccupazione era che avevamo da poco prelevato circa 2.500.000 Bolivari per comprare dei regali da portare in Italia, penso tra me che ce li avrebbero rubati.
Scendiamo dall'ascensore, aprono le porte delle nostre camere ed iniziano a ribaltare tutto, cercando non so cosa…
Ci fanno inginocchiare con la faccia rivolta al muro nei corridoi, poi ammanettano Angelo insieme ad Andrea e li portano in una stanza, io resto solo, mi faccio coraggio ed entro nella mia stanza per controllare che non rubassero nulla. Loro sono impazziti,urlano e ribaltano tutto, uno di loro prende il mio portamonete che conteneva circa 500 euro e se lo mette in tasca, allora io gli dico : " Amigo, mio dinero…' e lui lascia il portamonete. Dopo un po' entra nella mia stanza il mio amico Andrea, gli avevano tolto le manette, ma lo avevano fatto spogliare lasciandogli solo le mutande! Dopo circa 10 /15 minuti che hanno cercato non so cosa, ci fanno mettere le impronte digitali su un quaderno dove c'era scritto qualcosa, ma non so cosa, perché non me lo fanno leggere! Non ci fanno parlare,provo a chiedere qualche spiegazione ma mi urlano in faccia parole che non riesco a capire, riesco solo a comprendere che dicono tra di loro che sono arrabbiati perché non hanno trovato quello che si aspettavano, dicevano infatti : " Porca…qui non c'è nulla'.
Se ne vanno, hanno distrutto le nostre camere,noi siamo terrorizzati, non abbiamo capito perché mai siano venuti da noi, chi mai li aveva potuti mandare, eravamo solo tre turisti in vacanza.
Fortunatamente sembra che non ci hanno rubato i soldi, ma guardando bene hanno rubato i miei occhiali da sole! Nella confusione sono riuscito a salvare i soldi ma non gli occhiali.
Non ho mai capito perché siano venuti da noi, abbiamo chiesto alla reception dell'albergo, ma non hanno saputo dirci nulla… forse qualcuno ci aveva visto prelevare 2.500.000 Bolivari in banca?
Il mattino seguente ho chiamato l'ambasciata Italiana a Caracas, racconto l'episodio che ci era successo, e la signora dell'ambasciata mi chiede se ci avevano rubato dei soldi, io dico di no, e lei mi dice che siamo stati fortunati, perché la settimana precedente ad un gruppo di Italiani dei poliziotti avevano rubato circa 6.000 euro! Lei mi consiglia di prendere il primo aereo disponibile e rientrare in Italia, perché questi episodi sono 'normali' in Venezuela!
Quello che non riesco ancora a capire è perché qui in Italia non si è a conoscenza del pericolo che esiste in quel paese. Credo che tutti gli Italiani, anzi tutti i cittadini del mondo, dovrebbero essere messi a conoscenza dell'alta percentuale di criminalità e corruzione che esiste in Venezuela, dove la percentuale di rischio per la propria vita è altissima!
Inoltre non credo che ai cittadini Venezuelani che vengono nel nostro paese gli venga servito lo stesso trattamento che hanno usato su di noi!
Una cosa comunque è sicura : NON METTERO' MAI PIU' PIEDE IN VENEZUELA.