Le piace parlare da solo?
Non ha piu' il collante che ha portato a oltre 100 mila visite; lei percepisce il mondo come un ammasso di cose non di fatti, slegati gli uni dagli altri.
Questo vale anche per il suo contestuale e continuo monologo che si stacca dalla testa come la pioggia dai capelli, forse non si sente piu' di appartenere a questo mondo, se dovessi scegliere un’immagine direi che lei somiglia al fumetto che contiene cio' che sta dicendo (e pensando) il personaggio, in questo caso erotangoS, con la esse finale maiuscola in quanto emblematico a ricordo di un famoso alter ego, famoso nel forum e non nella vita vissuta, Venezuela a parte.
La voce che cerca di diffondere non coincide con il suo personaggio: e' esterno o estremizzato in un diverso contesto che la fa sembrare tale ma che forse non lo e', tutto e' esterno, e niente si conette, niente rimane fermo. A quanto pare lei per andare avanti, per progredire, ci informa o tenta di informarci con notizie fuori dal tempo, sconnesse, direi che provo un sentimento d’irrealta' nei suoi scritti che si puo' tradurre con l'incapacita' di introdurre informazioni o di ricavarne dal contesto.
In qualche modo, suppongo, che la psicosi, lo stadio finale, si possa sperimentare con l’inibizione totale di entrata e di uscita del segnale. I pezzi che rimangono si connettono attraverso salti illogici, scoordinati, fuori da ogni principio di realta'. Parliamo di fatti veri e non di sogni, i sogni sono illogici nel momento che avvengono in un contesto virtuale, la realta' e' cio' che viviamo ogni giorno, con lei ci dobbiamo confrontare e se abbiamo deciso di fuggirle allora la ricerca del paradiso sara' reale e non virtuale.
Si ricicli alla fine, le gioverebbe.