Autore Topic: Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.  (Letto 179722 volte)

sergio_ganassini

  • Apprendista
  • **
  • Post: 93
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #255 il: 09 Ottobre 2012, 14:59:41 »
Sergio,
          dove stai in Vietnam ? Mio genero è vietnamita di Saigon  e  qui sta facendo architettura a Trento, l'anno entrante dovrò venirci per forza poiché si sposaranno anche col loro rito. Mi farebbe piacere scambiare quattro chiacchiere di persona. Ciao

SergioBalacco

  • Maestro
  • *****
  • Post: 1.158
  • Ingegnere, Scrittore e Blogger
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #256 il: 09 Ottobre 2012, 16:11:02 »
Non volevo di certo scatenare una "guerra" con la mia affermazione ... "non mi piacciono"
Ok, chiarito

Citazione
perchè comunque sono IMMIGRATI CONTRO LA PROPRIA VOLONTA', lo erano/sono i nostri connazionali, lo sono chi questa esperienza la sta vivendo nel 2012 da qualsiasi provenienza continentale ... nazionalità, razza, religione e credo politico per quanto mi riguarda non hanno rilevanza.
Scusa ma non ti seguo, come sarebbe a dire CONTRO LA PROPRIA VOLONTA'? Non erano dei deportati, gli emigranti emigrano perche' decidono loro di farlo, allora, cioe' oltre un secolo indietro come adesso. Nessuno obbliga nessuno. Semmai sarebbe il concetto de "la nave affonda i topi scappano" non si offenda nessuno, non e' dispregiativo, e' che lo vediamo tutti quello che succede, con un'Italia che sta lentamente andando a fondo sono le classi sociali meno ricche, meno benestanti, a lasciare e cercare lidi piu' accoglienti, il paragone e' evidente fra l'uomo, gradino piu' basso di una scala sociale a piu' livelli, e il topo anch'esso gradino piu' basso di una popolazione (quella di una nave) anch'essa organizzata a piu' livelli. E dopo le classi sociali meno abbienti iniziano a lasciare gli imprenditori, adesso mollano quelli maggiormente in difficolta' ma non sono pochi quelli che non accettano di dover pagare piu' tasse e guadagnare di meno, preferiscono trasferire i milioni di euro all'estero e poter continuare come prima, meglio di prima, alla fine sulla nave Italia resteranno i ricchi, quelli che spendono in un giorno quello che tu guadagni in un anno, quelli a cui la crisi e' filo di vento, e pure invitante, perche' significa speculare sulle disgrazie altrui e pure guadagnarci. Quando caleranno in mare le scialuppe per quella gente allora a bordo non ci restera' nessuno, il comandante come Schettino se ne sara' gia' andato e il nostro bel paese sara' in mano a chi se lo prende.... che tristezza
Citazione
PS : Mentre scrivevo hai postato una replica, Sergio.
Proprio il raffronto del cittadino filippino considerato per quanto è in Qatar rispetto alla terra d'origine, ti fa pensare quanto similare è la situazione italiana.
Pensa quant'è l'espressione di meritocrazia in Italia ...
Secondo me hai un concetto dell'espatriato o emigrante errato.
L'italiano di una volta andava all'estero perche' in Italia faceva la fame, perche' le risorse erano quelle che erano e la famiglia bisognava nutrirla (leggiti questo articolo a proposito dell'emigrazione italiana.
Col tempo le esigenze sono diventate altre, non era piu' il bisogno di sfamare la prole ma quello di lavorare per risparmiare piu' rapidamente e potersi costruire la casa in Italia, hanno fatto cosi' migliaia di italiani, gli stessi che hanno costruito opere gigantesche in Africa, Asia, America. Certo alcune decine di migliaia di questi espatriati temporanei poi restava nel luogo dove andava a lavorare, ma stiamo parlando sempre di piccoli numeri, il grosso ritornava al paesello suo. Ti parlo dei bellunesi, trevigiani, veneziani, di gente del nord Italia ma annche del sud, del centro. Ma tu sai quanti ne ho visti io che lavoravano nei cantieri dove pure ero io? In 35 anni di lavoro ne ho incontrati a migliaia, solo una piccola parte di questi sono rimasti. Il tuo e' bel discorso ma ometti certe situazioni, stravolgi la realta', cambi le situazioni per fare scopa con la situazione filippina. Non stiamo parlando della stessa cosa.

Il philippino lascia la terra d'origine per tante ragioni, perche' non potra' mai aspirare a scalare una certa barricata sociale che lo separa dai ricchi che evidentemente non hanno nessuna voglia di dividere la loro straripante ricchezza con lui, perche' guarda la tv e vuole provare a vivere come quella gente che recita, perche' vuole farsi la casa e sa che a casa propria non riuscira' mai a guadagnare abbastanza. La meritocrazia in Italia non esiste e ti diro' che in pochi paesi del pianeta l'ho notata.
Nei paesi arabi sei bravo finche' fai comodo agli arabi, il giorno che la tua bravura e' messa in discussione da un altro arabo di bianco vestito ti ritrovi messo su un aereo il giorno stesso o al massimo quello dopo, con tanti saluti!

Per favore, lasciamo perdere questo discorso.
L'italiano di adesso lascia la terra d'origine perche' ha rinunciato a battersi, preferisce subire piuttosto che risolvere i problemi che ha, e siccome ormai non si cambia, o almeno crede di non poter cambiare, ecco che se ne va.
Certo lavoro non c'e', gli Spagnoli e i Greci stanno anche peggio, da noi i giovani senza lavoro sono al 49% tantissimi cavolo, pero' se andiamo a vedere per cosa hanno studiato quei giovani senza lavoro, per cosa si sono impegnati ecco che si scoprono pletore di laureati in materie che nessuno conosce, che il mondo del lavoro italiano non potra' mai assimilare. E quei laureati si ritrovano a doversi mettere gli abiti magari dismessi di facchini, camerieri, lavapiatti ecc e allora per non subire se ne vanno.

Qualche settimana fa parlavo al telefono con un amico, di vecchia data, mi diceva che il figlio era senza lavoro, laureato a pieni voti in fisica, un genio, una mente ma senza lavoro. Perche' gli ho chiesto non lo mandi in USA, magari a seguire un Master, con la sua laurea avrebbe grandi possibilita' di lavorare...
Mi dice che c'e' gia' andato, che il Master lo ha gia', che in america voleva restarci ma non trovava il lavoro adatto ai suoi studi. Gli offrivano solo posti da assistente e lui voleva posti da manager, da ricercatore, da direttore.... diamine ha studiato per 18 anni e' giusto!
E' giusto un paro de pa...e la gavetta la deve fare lui come tutti e se dimostra capacita' ecco che si va avanti. Il merito e' una conquista non un diritto acquisito!
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.

Stratos58

  • Esordiente
  • *
  • Post: 4
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #257 il: 15 Ottobre 2012, 15:11:49 »
Credo che nella sostanza diciamo le stesse cose, ed ho la sensazione che non ci comprendiamo.
Quoto nella gran parte il tuo "corposo" intervento, che non vedo così diverso da quanto conosciuto, vissuto e condiviso dal sottoscritto.

Nell'ultima parte, quella in cui riferisci dello "scienziato", trovo il sunto di quanto discutiamo.
Non è il "genio" che dopo 18 anni di studi "rifiuta" il posto di assistente, è il padre stesso, peraltro tuo conoscente ed immagino nostro coetaneo, che lo fa rifiutare.
In altre parole .... il padre ha assunto la funzione di "ammortizzatore sociale" nell'attesa che il genio avrà il ruolo che gli spetta, o meglio, presume che gli spetti, o ha imparato dal padre nel presumere  ... ... no xè el fio ch'el deve ciapar 'na scarpà in tei cojoni, ma xè so pare inveze.
Questa è l'Italia di oggi, e se saranno questi concittadini che se la piglieranno, non ne avrò nostalgia.


« Ultima modifica: 15 Ottobre 2012, 15:31:46 da Stratos58 »

SergioBalacco

  • Maestro
  • *****
  • Post: 1.158
  • Ingegnere, Scrittore e Blogger
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #258 il: 15 Ottobre 2012, 15:37:49 »
Credo che nella sostanza diciamo le stesse cose, ed ho la sensazione che non ci comprendiamo.
Quoto nella gran parte il tuo "corposo" intervento, che non vedo così diverso da quanto conosciuto, vissuto e condiviso dal sottoscritto.

Nell'ultima parte, quella in cui riferisci dello "scienziato", trovo il sunto di quanto discutiamo.
Non è il "genio" che dopo 18 anni di studi "rifiuta" il posto di assistente, è il padre stesso, peraltro tuo conoscente ed immagino nostro coetaneo, che lo fa rifiutare.
In altre parole .... il padre ha assunto la funzione di "ammortizzatore sociale" nell'attesa che il genio avrà il ruolo che gli spetta, o meglio, presume che gli spetti, o ha imparato dal padre nel presumere  ... ... no xè el fio ch'el deve ciapar 'na scarpà in tei cojoni, ma xè so pare inveze.
Questa è l'Italia di oggi.
Conosco il figlio quasi quanto il padre, l'ho visto crescere, ho condiviso seppur da lontano gli anni dell'universita', gli studi fin quasi alla laurea, mi sono un po' perso gli utlimi anni e il master, a volte si scelgono strade diverse che ci portano lontano dalle nostre origini.

Io tirerei una scarpata a entrambi, ben piazzata, proprio in mezzo.
Il padre e' un pezzo di pane, uno che s'e' fatto con le sue  mani, che a 62 anni va a tagliar legna in legnaia anche se fora ci sono 10 gradi sotto zero. Un uomo tutto d'un pezzo. La scarpata se la merita perche' concede troppo al figlio.
Il figlio non e' il padre, e' uno che ha sempre preteso, che vuole arrivare a spese degli altri, che non guarda mai ai sacrifici che pure suo padre ha fatto per arrivare dove e' arrivato (e' un imprenditore che si e' fatto da se).
Un figlio che ha sempre schifato il dover lavorare nell'azienda paterna ma non i quattrini che da quella provenivano.
Non so se e' colpa del padre, forse si perche' gliele da tutte vinte.
« Ultima modifica: 15 Ottobre 2012, 15:50:12 da SergioBalacco »
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.

sergio_ganassini

  • Apprendista
  • **
  • Post: 93
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #259 il: 01 Dicembre 2012, 19:06:23 »
SIETE SPARITI TUTTI, o siete emigrati? :o

SergioBalacco

  • Maestro
  • *****
  • Post: 1.158
  • Ingegnere, Scrittore e Blogger
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #260 il: 01 Dicembre 2012, 19:22:59 »
Emigrati a cercar l'olio col bilancino  :laugh:
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.

roby62

  • Apprendista
  • **
  • Post: 86
  • fai presto che è tardi
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #261 il: 02 Dicembre 2012, 13:57:49 »
Dopo tre anni ancora a parlarne...............................

se le chiacchere avessero anche loro un prezzo se ne farebbero molto ma molto meno.





Prego tutti di leggere con molta attenzione, credo lo sforzo verrà ripagato. Lo so, mi sono dilungato troppo!

Ciao a te che leggi, mi chiamo Andrea e sono un giovane Italiano che ha sempre avuto la convinzione che nella vita l'unica cosa che valga la pena di fare è lottare per raggiungere i propri sogni. Per certe persone questo vuole dire trovare l'amore della propria vita, per altri ad esempio raggiungere il maggiore riconoscimento professionale, per altri fare una famiglia.
Per me sogno vuole dire raggiungere una buona stabilità economica innanzitutto, conservando però una grande libertà personale, avendo il tempo e le energie per assaporare le bellezze della vita e della natura. Non crediate però che io sia l'ultimo arrivato che vuole "mollare tutto, partire e poi si vedrà...". Da anni coltivo e progetto l'idea (e non il sogno irraggiungibile) di trasferirmi all'estero, non tanto per fuga, piuttosto l'insopportabilità dello stile di vita della nostra società (ma parlo soprattutto dell'italia) in cui per un'intera vita lotti per emergere, ma alla fine ti ritrovi lo stesso ad arrancare per quei 1500€ al mese.
Diciamo che un essere umano che pratica lo stile di vita del lavoratore per otto ore al giorno e dopo queste ha solo poco piu di nulla per investire tempo e soldi nel viere davvero a vita, è come chiedere a un'aquila di vivere in una gabbietta. 
Ma fidatevi, dico questo perchè viaggiando negli anni ho capito che ogniuno di noi dovrebbe vedere quante altre diverse realtà esistono, perchè probabilmente c'è sempre qualcosa di meglio là fuori per ogniuno di noi. E' da un po' di tempo che mi frulla in mente un'idea niente male. Mi sono recentemente interessato alle filippine e in particolare a questo sito # .

Fateci un giro, e capirete che ci sono delle opportunità veramente eccezzionali, inoltre lo stesso sito è già di persè un'opportunità nel senso che è il "ponte fondamentale" di aiuto che ogni persona che vuole trasferirsie cambiare vita dovrebbe avere per avere successo.
Qui e non solo troverete alcune importanti informazioni tra le quali:

1) E' possibile acquistare proprietà e terreni nelle filippine e veri e propri sogni a prezzi abbordabili. E sono tutti liberamente edificabili.
2) La cittàdinanza è ottenibile in soli 5 anni di residenza + 1 di burocrazia.
3) La burocrazia che vieta l'acquisto di proprietà da parte di stranieri puo' essere aggirata accordandosi con gli stessi operatori immobiliari, ottenendo in un primo momento la proprietà in affitto (con un contratto da 25 o 99 anni) e immettere una clausola di automatico passaggio di proprietà all'ottenimento della cittadinanza. Procedimento già noto agli stranieri alle filippine e di ottima efficacia.
4) Il costo della vita è molto più basso che da noi in italia. Con 250€/mese si ha tutto il necessario, senza farsi mancare nulla.
5) Il costo del lavoro è molto basso. Al massimo 100€/mese.
6) Le possibilità di turistiche immense, e la libera edificabilità di bungallow, case, ville e attività economiche da facili possibilità di creazione di centri turistici immersi nella natura splendida con capitali relativamente ridotti.
7) Clima tropicale, ritmi di vita tranquilli, natura incontaminata.

Non vi ricordate "The Beach"? Splendido...  ::)

Ora immaginate di riuscire ad organizzarvi, con un gruppetto ristretto al massimo di 3-4 persone, e comprare un terreno di pochi ettari con 200mt di spiaggia bianca davanti a un mare cristallino, di edificarci 5/6 bungalow, con bar, abitazioni private, diving club, barca da pesca per escursioni mozzafiato... E non si parla di milioni di dollari. L'acquisto di un terreno fronte mare al massimo a 90 minuti dall'aeroporto può costare al massimo 100.000-125.000€ per un lotto da 5 ettari in posizione splendida. Abbastaza spazioso da accogliere un beach resort completo.
La costruzione di un piccolo resort sulla spiaggia, completo di 5/6 cottages, ristorante - bar, propria abitazione, arredato e completo, puo' costare da un minimo di 70.000 euro per la soluzione tradizionale ed economica in legno e bamboo.

Comunque, se la spesa e l'idea di un attività turistica non vi attrae, con poche decine di migliaia di euro sarebbe possibile creare un vero e proprio resort privato, per una o piu' famiglie, adibito solo all'uso privato magari in compropietà. 

Che ne pensate?
roby62

sergio_ganassini

  • Apprendista
  • **
  • Post: 93
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #262 il: 04 Dicembre 2012, 10:23:53 »
Ciao Sergio, vedo che anche tu ogni tanto passi di qui per vedere se qualcuno scrive qualcosa  ;D

roby62  ........ si, dopo tre anni ne parliamo ancora. Vedo però che tu non hai letto tutto  :o   Di "Spiaggefilippine" qui se ne è parlato diverse volte, anzi, per tua informazione, Pablo (che troverai nelle prime pagine)  è il proprietario di quel sito !! 
Le chiacchiere, però, oltre a fare piacere potrebbero anche valere qualcosa (o molto) dipende a cosa portano o possono portare.
Ciao

sergio_ganassini

  • Apprendista
  • **
  • Post: 93
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #263 il: 08 Dicembre 2012, 23:28:27 »
Ciao a tutti, vi auguro un   :angel: Buon Natale e felice Anno Nuovo :angel:
Spero di risentire qualcuno di voi su qualche altro forum perché da ora mi AUTO SOSPENDO.
Restare in un posto dove si tolgono risposte e domande solo perché a qualcuno non fa comodo vengano lette non è il posto dove mi interessa stare.
Cambio Vita !!
Ciao


Marrone

  • Amministratore
  • Esperto
  • *****
  • Post: 387
  • Meglio provare e sbagliare, che rimpiangere.
    • Mostra profilo
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #264 il: 08 Dicembre 2012, 23:56:32 »
Sergio, se vuoi abbandonare il forum, ti auguriamo tutti buona fortuna.

Ma non accusare il forum di censura, per cortesia, quando le cose stanno diversamente.

Se vuoi dei chiarimenti a riguardo, chiedili pure a me o a castax, ma in privato, non in questa discussione.

Grazie
« Ultima modifica: 09 Dicembre 2012, 09:24:59 da Marrone »

roby62

  • Apprendista
  • **
  • Post: 86
  • fai presto che è tardi
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #265 il: 02 Gennaio 2013, 14:37:35 »
Castax,
perchè ogni volta che qualcuno chiede info per post che spariscono dici di continuare in privato?

sarebbe più logico che anche tutti gli altri sapessero cosa sta succedendo.
roby62

michele sub

  • Esordiente
  • *
  • Post: 3
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #266 il: 02 Gennaio 2013, 15:00:55 »
Ciao a tutti mi chiamo Michele e io anche se solo per 6 mesi il sogno delle filippine l ho già vissuto.
Lo scorso inverno ho lavorato su due isole delle filippine come istruttore di sub.
Esperienza bellissima gente bellissima posti bellissimi.
Ovviamente per chi è interessato a investire la le considerazioni più importanti da fare riguardano il clima e la situazione politica entrambi ma sopratutto il clima (urgani ecc) possono trasformare il sogno in un incubo.
le possibilità cmq da quello che ho visto io ci sono e con la mia ragazza potrei essere interessato a ripartire alla ricerca di qualcosa di stabile nelle Filippine.
Anche io ho contattato Paolo sul sito spiaggiefilippine e devo dire che è interesante..

be se qualcuno ha intenzioni serie battete un colpo.

Michele

gioviale1956

  • Esperto
  • ****
  • Post: 476
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #267 il: 02 Gennaio 2013, 16:09:29 »
Costo della vita com'è? , Sanita discreta? saluti.

michele sub

  • Esordiente
  • *
  • Post: 3
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #268 il: 03 Gennaio 2013, 18:34:54 »
Costo della vita piuttosto basso; sanità dipende...... se sei sano non cè nessun problema se ti ammali e hai i soldi come in tutti i posti del mondo trovi ospedali efficienti se sei povero è molto più problematico

castax

  • Amministratore
  • Maestro
  • *****
  • Post: 586
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Vivere il sogno nelle Filippine, occasione unica.
« Risposta #269 il: 03 Gennaio 2013, 19:55:00 »
Castax,
perchè ogni volta che qualcuno chiede info per post che spariscono dici di continuare in privato?

sarebbe più logico che anche tutti gli altri sapessero cosa sta succedendo.

Puoi spiegarti meglio ?