E' una proposta molto seria la tua, considerando che il mercato italiano e' saturo di pizzerie.
Per decidere dove andare non c'e' che l'imbarazzo della scelta, certo che se tu avessi indicato delle preferenze sarebbe stato molto meglio per chi vorrebbe suggerire.
Una localita' piu' profittevole di altre non esiste, ovunque trovi la pizza italiana, credo manchi tra gli esquimesi e al polo sud. E' ovvio che prima di dire "armiamoci e partiamo" una piccola analisi e' d'obbligo se non altro per evitare il classico buco nell'acqua.
Allora si evidenziano alcune considerazioni:
1. Chi mangera' la mia pizza?
Come gia' detto la pizza la mangiano tutti, pero' alcuni popoli meno di altri. In genere i cultori della pizza sono gli occidentali per cui la scelta del paese piu' adatto e' in virtu della presenza piu' o meno importante di espatriati di varie nazionalita' compresi gli italiani.
Personalmente la pizza migliore fuori dai confini italiani l'ho mangiata a Kuwait City, un italiano aveva aperto una pizzeria nel quartiere Salmiya e devo dire che ogni sera c'era sempre il pienone, dovevi prenotare per poter mangiare.
Tralasciando il Kuwait per ora potresti considerare il Qatar, non ricordo buone pizzerie, ce n'era una discreta, nel centro commerciale BenchMark a Doha, ma gestita da un indiano che aveva imparato a prepararla in Italia. Non faceva mai il pienone ma ai qatarini la pizza piace.
L'occidente sta rapidamente decadendo, i consumi si stabilizzano, tutti sono impegnati a spendere di meno e far pagare di meno i propri prodotti, lascerei perdere l'auropa dove il prodotto "pizza" viene considerato tutto sommato popolare ma con prezzi a volte da gioielleria e prenderei in considerazione l'africa:
Tanzania, Kenya, Uganda, South Africa (in questi paesi si parla l'Inglese), Mozambico, Madagascar (si parla il portoghese). Personalmente ti consiglio la Tanzania, dove gli europei sono molti e il prodotto pizza attualmente ha molta richiesta ma poca offerta ed il South Africa per lo stesso motivo, rimanendo legato alla regione del Western Cape che orbita attorno principalmente a Cape Town.
Non bisogna dimenticarsi di altre nazioni e vanno considerati altri mercati per esempio l'Indonesia, la Corea del Sud, il Messico, le Filippine, la Turchia che aspira ad entrare in Europa e vanta una serie di servizi all'avanguardia, molti europei residenti, gente locale che apprezza la pizza, alla lista aggiungerei anche il Vietnam dove mi trovo attualmente. A Da Nang c'e' una sola pizzeria decente dove vanno un po' tutti gli espatriati ma il locale la sera e' affollato anche da locali segno che il prodotto attrae un po' tutti.
2. Quanto dovro' investire?
Questo dipende dal Paese dove alla fine decidi di aprire il tuo esercizio commerciale.
Alcune nazioni richiedono un investimento minimo, altre solo delle garanzie, altre ancora hanno sistemi legali che possono rendere piu' facili il cammino dell'imprenditore che voglia espatriare. Le soluzioni sono tante, partendo dalle disponibilita' economiche si verifica il tipo di investimento considerando anche che una pizzeria ha necessita' di attrezzature dedicate, primo fra tutti il forno a legna, col forno elettrico ce ne sono tante e la differenza si sente.
3. Quanto personale locale dovro' assumere
Paese che vai usanze che trovi! Dipende dalle tue scelte, sapii che +/- tutti ti richiederanno di assumere personale locale, guardando bene nella regola e' evidente che permetterti di intraprendere un'attivita' non deve essere solo un mezzo per far arricchire te ma anche per creare nuovi posti di lavoro e far crescere la comunita' altrimenti ti basterebbe solo investirli quei soldi, magari in azioni no?
Un consiglio piu' dettagliato puo essere in funzione anche di tue indicazioni piu' precise, che riguardano anche l'entita' (spannometrica) dell'investimento che intendi fare, questo per restringere la lista dei desideri che si adatta a quella delle regole per entrare con un business in uno stato estero.
Spero di averti aiutato.
Nel caso sono qui, chiedi pure.