A SERGIOBALACCO
Perchè Lei non si fa affari i suoi. Se Lei non sa nemmeno dove è e cosa offre la Nigeria. Chieda alle numerose famiglie Italiane ed Europei che vivono qui anche da anni. Quello che si guadagnano qui non possono guadagnarlo vivendo in Italia. Capisco la paura del Signore che ha messo questo annuncio. Ma non la cosa è ben diversa. I conflitti che vedete e sentite ogni giorno in TV, succede in una regione del Nord dominata dalla religione musulmana ed estremist islamici. Ma tutto sud è tranquillo, infatti l'economia della Nigeria è basata sulle risorse del Sud. Perciò prima che Lei inizia a dire delle cose che non sa, è meglio che si informi meglio. I consulati sono fatti per chiarire questi dubbi. Quindi Lei contatti il consulato Italiano in Nigeria per avere chiarire i suoi dubbi.
Cosa offre la Nigeria?
Per esempio chiediamo al Ministero degli Esteri Italiano che sconsiglia viaggi in Nigeria a meno di improrogabili impegni di lavoro e a proprio rischio e pericolo.
http://www.viaggiaresicuri.it/?nigeriaHome > I Paesi > Nigeria
Avvisi particolari
Diffuso il 21.09.2012. Tuttora valido.
Sicurezza
Si sconsigliano viaggi nel Paese che non siano dettati da ragioni di necessità e si raccomanda di tenere strettamente conto della situazione della sicurezza nel Paese nelle decisioni relative agli alloggiamenti e agli spostamenti.
Si raccomanda ai connazionali presenti in Nigeria di contattare l'Ambasciata d'Italia ad Abuja (ambasciata.abuja@esteri.it, www.ambabuja.esteri.it; Tel.: 00234 9 4602970/1/2; solo per casi di emergenza cell.: 00234 8035235848) o il Consolato Generale a Lagos (consolato.lagos@esteri.it, www.conslagos.esteri.it Tel.: 00234 1 4485751 / 4485696; solo per casi di emergenza cell. 00234 8129121605 / 8025366205/ 8129121606), comunicando eventuali spostamenti sul territorio e attenendosi scrupolosamente, durante la permanenza, ai suggerimenti forniti. Si consiglia, inoltre, di registrare i dati relativi al viaggio sul sito Dove siamo nel mondo - ove nella sezione “residenti temporanei” è possibile indicare l’ubicazione del proprio alloggio su un’apposita mappa.
La situazione della sicurezza è caratterizzata, in generale, da diffusi atti di criminalità ed e’ concreto, presente ed attuale il rischio di atti di terrorismo e di violente sommosse in varie aree del Paese, tra le quali si evidenziano il centro (cosiddetta “middle belt”), il nord e, specialmente, il nord est. Permane elevato il rischio di incremento di azioni ostili, con particolare riferimento a rapimenti a danno di stranieri sia da parte della criminalità comune che da parte di gruppi terroristici, anche con esiti letali, come ampiamente ripreso dai mezzi d’informazione italiani ed internazionali.
Tale pericolo aumenta notevolmente soprattutto nelle aree più remote e più difficilmente controllabili da parte delle Autorità (si veda anche il sito dell’Ambasciata d'Italia in Nigeria www.ambabuja.esteri.it).
Fra le zone a rischio la regione del delta del Niger, - IL DELTA E' A SUD, NON A NORD - ove le condizioni di sicurezza sono estremamente precarie sotto vari profili. Il rischio di sequestri a danno di stranieri è elevato e, fino a tempi recenti, si sono susseguiti attacchi a strutture ed installazioni di imprese presenti in loco. Si segnalano inoltre crescenti atti di pirateria che interessano sia piattaforme petrolifere off-shore che imbarcazioni commerciali e civili in prossimità delle coste del Paese, in generale, e, in particolare, nelle acque del delta del Niger.
Nel 2009 la gran parte dei capi delle milizie locali ha aderito ad un’offerta di amnistia varata dal Governo Federale: da tale data è in corso una fragile tregua. Permane, pertanto, la raccomandazione agli italiani che operano nella citata regione di attenersi scrupolosamente alle norme di comportamento impartite dalle rispettive Società di impiego, direttamente responsabili dell’organizzazione di un’adeguata cornice di sicurezza per i propri lavoratori.
Dal 31 dicembre2011 al 18 luglio 2012 le Autorità hanno imposto lo Stato di Emergenza in diverse aree di Governo Locale (LGA), maggiormente interessate da eventi terroristici o violenze settarie negli Stati di Borno, Yobe, Plateau e Niger. Si riporta l’elenco delle “Local Government Area” interessate: Borno State: 1. Maiduguri Metropolitan; 2. Gamboru Ngala; 3. Banki Bama; 4. Biu; 5. Jere / Yobe State: 1. Damaturu; 2. Geidam; 3. Potiskum; 4. Buniyadi-Gujba; 5. Gasua-Bade / Plateau State 1. Jos North; 2. Jos South; 3. Barkin-Ladi; 4. Riyom / Niger State: tutte le aree. La misura è stata revocata il 19 luglio 2012.
Sono adottate misure di coprifuoco, con diverse modalità di attuazione, nelle capitali degli Stati di Adamawa, Borno, Gombe, Kano, Niger, Oyo, Plateau, Yobe e Zamfara, nonche’ nella citta’ di Okene nello Stato di Kogi. E’ sempre opportuno informarsi sul posto in relazione allo stato di tali misure di sicurezza.
Sono, al momento, fortemente sconsigliate visite negli Stati di Plateau, Borno, Bauchi, Yobe, Kano e Kaduna, se non per motivi di necessità e con particolari cautele. A Jos, nello Stato di Plateau sono ricorrenti violenze etnico – religiose. A Maiduguri (Borno), a Damaturu (Yobe), a Bauchi (Stato omonimo), a Kaduna (Kaduna), a Suleja e Madalla (Stato di Niger) e ultimamente a Kano (Stato omonimo) si sono registrate frequenti violenze settarie e numerosissimi attentati, anche rivendicati dalla setta integralista islamica Boko Haram.
Nella capitale Abuja si sono registrati diversi attentati di matrice terrorista: il primo ottobre 2010, in occasione della celebrazione del 50mo anniversario dell’Indipendenza, il 16 giugno 2011, ai danni del Quartier Generale della Polizia, il 26 agosto 2011, alla sede delle Nazioni Unite ed il 26 aprile 2012 contro il giornale This Day. In occasione di ricorrenze particolari, principalmente legate a festività, religiose o laiche, si registrano allarmi su possibili attentati ad edifici pubblici, centri commerciali, mercati e agli alberghi che ospitano clientela internazionale della capitale.
Anche nel centro - nord del Paese si sono registrati numerosi attacchi di matrice terrorista, di cui si citano i più recenti: il 20 gennaio 2012 una serie di attacchi multipli a Kano ha determinato almeno 180 vittime e numerosissimi feriti; il 26 aprile 2012 un’autobomba ha colpito la sede di Kaduna del quotidiano “This Day” e di altre testate giornalistiche, lo stesso giorno dell’attacco al medesimo giornale ad Abuja. Le Autorità nigeriane hanno assicurato di aver adottato misure aggiuntive di prevenzione e protezione.
Si stima che le violenze settarie e di matrice terrorista abbiano causato circa mille morti nel 2011 e che centinaia di vittime all’anno siano state causate da episodi di violenza interetnica.
Si ricorda che nelle ore serali e notturne sono da evitare spostamenti non necessari. Si consiglia di muoversi solo in auto, tenendo sempre chiusi i finestrini ed abbassate le sicure delle portiere, non lasciando borse, cellulari ed oggetti di valore in vista sui sedili.
Si segnalano, in prossimità delle coste, crescenti atti di pirateria a danno sia di piattaforme petrolifere off-shore che d’imbarcazioni commerciali e civili specie ed in particolare nelle acque del delta del Niger.
Permane, pertanto, la raccomandazione ai dipendenti italiani che operano in tutto il Paese di attenersi scrupolosamente alle norme di comportamento impartite dalle rispettive Società, direttamente responsabili dell’organizzazione di un’adeguata cornice di sicurezza per i propri lavoratori, come disposto dalla legge 389/’87.
Si segnala che in tutto il Paese è elevato il rischio di truffe, anche via internet. Si è avuta notizia di casi nei quali sedicenti imprese locali sono giunte ad inviare biglietti aerei ad operatori economici europei, nell’ambito di false trattative commerciali, sequestrando gli stessi successivamente all’arrivo in Nigeria, a scopo di estorsione. Si invita pertanto a verificare con l’Ambasciata eventuali proposte del tipo sopra descritte prima di aderirvi, ove non si abbia già diretta e personale conoscenza dell’impresa locale.
Lei sembra che la TV non la guardi, che in Nigeria i mussulmani ammazzano senza pensarci su troppo i cristiani, che il paese soffre di una corruzione strisciante a tutti i livelli.
Fino a Novembre dello scorso anno un collega era a Suleja, costruivano una strada fra Suleja e Abuja.
Confinati nel campo, viaggi a Abuja proibiti, scorta della polizia anche per andare a lavorare.
Questa me la chiama democrazia?
Ma mi faccia il piacere!
Ho vissuto in Nigeria quasi 4 anni, la conosco molto bene, ho partecipato alla costruzione del progetto Bakolori, a quella di Suleja, anche a Abuja e poi la raffineria di Warri, e a Port Harcourt avevamo la base, gli uffici, sempre guardati a vista dall'esercito e non vent'anni fa, adesso. Nessuno si muove dal campo. Per andare a Warri la nostra Toyota V8 aveva gli schermi d'acciaio spessi dieci mm saldati davanti e dietro, si viaggiava a tutta velocita' in colonne a stretto contatto per sorprendere le gangs che bloccano le auto e ammazzano tutti gli occupanti e prendersi quello che hanno addosso, non vent'anni signor N. Isdore O., lo scorso anno.
Aggiungiamoci che il livello dei servizi dei principali aeroporti del Paese (Abuja e Lagos) è medio - basso, con controlli onerosi per i passeggeri ma di dubbia efficacia. Gli aeromobili utilizzati dalle compagnie nigeriane per voli interni sono talvolta in cattive condizioni. Si consiglia a coloro che dovessero fare uso di voli interni di verificare scrupolosamente, prima del viaggio, anche l'agibilità degli aeroporti. Si suggerisce di utilizzare compagnie di trasporto referenziate, in particolare per i trasferimenti presso gli aeroporti che sono, spesso, fuori città. Si segnala che la Compagnia aerea “Arik Air” non sta - al momento - operando voli nel Paese, a seguito di una controversia con le Autorità nigeriane non ancora risolta. Sono di fatto interrotti la maggior parte dei collegamenti aerei interni, di cui la “Arik Air” e’ operatrice. Possono periodicamente presentarsi difficoltà di approvvigionamento di benzina e gasolio. La sanità poi non e' da meno, si registrano periodicamente casi di colera, endemico nel Paese anche a motivo della scarsa igiene della popolazione delle aree rurali. Si consiglia a coloro che dovessero recarsi nel Paese, di consultare preventivamente un medico o la propria ASL, attenendosi durante la permanenza nel Paese alle misure sanitarie ed igienico/alimentari suggerite e di sottoscrivere una assicurazione che copra anche le spese sanitarie e l’eventuale trasferimento aereo in altro Paese o il rimpatrio del malato.
Mi son fatto dieci miglia in palude a Bonny Island per sfuggire a una banda di assassini che ha sparato e ucciso venti espatriati miei colleghi, nel 1999 al campo della Chevron, forse e' per questo che hanno abbandonato la Nigeria? Non so cosa faccia di mestiere lei, anzi si lo so, lavora per WCCRM-Europe.
Non mi faccio i fatti miei, un collega troppo ingenuo ha creduto ad uno scammer nigeriano alcuni anni fa, gli avevano detto che se pagava 20000euro gliene davano 20milioni, lui ha perso i 20 mila e poi e' andato in Nigeria a Port Harcourt per farseli ridare indietro ed e' tornato in Italia dentro un bara di zinco. Lo avevo avvisato, non sono stato abbastanza duro da convincerlo a non partire, non permettero' a nessuno di cadere nelle grinfie di certe persone, ovunque ma non in Nigeria.
Lei e' onesto?