In una recente intervista, Stefano Antonio Dejak, ambasciatore italiano a Kampala (Uganda), invita gli imprenditori italiani ad investire in un paese che, a suo dire, nei prossimi cinque anni, attraverserà un periodo di crescita economica senza precedenti, soprattutto nell’agricoltura e nell’energia.
Ecco alcuni stralci dell’intervista, qui la versione integrale.
[...] «Aprirsi a nuovi mercati è un modo efficace di superare la crisi: i nostri prodotti e il nostro know-how non hanno ragione di continuare a soffrire» spiega Dejak. «L’Uganda – prosegue – sia come paese che come area economica, garantisce una precondizione fondamentale per l’espansione: la stabilità».
Ma c’è dell’altro. C’è il petrolio. Tanto petrolio. Più che sufficiente per condizionare nei prossimi anni una vera e propria rivoluzione dell’economia locale. Nell’area del lago Alberto, lungo il confine con la Repubblica Democratica del Congo, è stata accertata la presenza di qualcosa come 3,5 miliardi di barili di greggio. E, fino ad ora, come spiega l’ambasciatiore italiano, «è stato sondato solo il 40% dell’intera area petrolifera».
[...] Un enorme mercato tutto da conquistare, per l’appunto, ma ancora poco conosciuto dalle nostre parti. Quasi un paradosso, se si considera che qui, come nel resto dell’Africa subsahariana, la presenza italiana è stata importantissima fino agli anni ‘80: «Marchi come Fiat, Agip e Pirelli erano conosciuti da tutti» dice il nostro rappresentante diplomatico. Poi, il crollo della Cortina di Ferro e l’apertura dei mercati orientali ha portato molte imprese a dirottare i propri interessi verso l’Europa dell’est e l’estremo oriente. Adesso, dice Dejak, il momento è propizio per tornare ad investire da queste parti. E chi già lo sta facendo ne vede i risultati positivi.
[...] Nell’enorme ventaglio di opportunità, quali potrebbero essere quelle più significative nel prossimo futuro? Secondo l’ambasciatore, tra i settori potenzialmente trainanti figurano agricoltura ed energia.
[...] Proprio in campo energetico, la compagnia italiana Salini ha recentemente completato la realizzazione della grande diga di Bujagali, destinata alla produzione di energia idroelettrica. E nel settore agricolo le potenzialità sono pressoché sconfinate…
SALINIPS lo ripeto da sempre che il futuro e' in Africa!!!