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Post - manicomic

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Vorrei trasferirmi in..... / Re:Dove posso trasfermi in Italia?
« il: 18 Gennaio 2013, 23:16:36 »
Albatros mi piacerebbe approfondire il discorso fatto da te.
Io non sono appena maggiorenne come l'altro ragazzo, ho qualche anno in piu' 29 e dopo 9 anni di lavoro questo mese la cooperativa dove lavoravo ha chiuso i battenti per fallimento.
Tra le varie opportunità pensavo di trasferirmi in un paese anglofono piu' ricco dell'Italia, dove poter trovare maggiori sbocchi lavorativi o alla peggio dopo 6 mesi a lavar piatti (che è molto meno edificante di quello che ho fatto fino ed un paio di settimane fa, ma neppure tanto visto che ho spesso fatto lavori di fatica), con un buon inglese potrei riciclarmi in altri lavori che adesso mi vedo preclusi.
Mi hanno parlato bene del Canada, dell'Australia, meno bene di Inghilterra e USA, te hai esperienza sul campo (ma anche alcune persone con cui mi sono confrontato) e consigli altro, in pratica un paese in via di sviluppo, immagino ti riferisca ad alcuni paesi del centro/sud america o del sud est asiatico giusto?
Che sbocchi pensi possano dare questi paesi? considera e parlo almeno con me, che di lavoro agricolo alle spalle non ne ho... le uniche volte che ho usato pala e zappa è stato per passare cavi elettrici o tubi d'irrigazione... e l'agricoltura per quanto ritenuto un lavoro poco nobile, non si improvvisa certo da un giorno all'altro.
Per quanto riguarda l'aggregazione ho gli stessi dubbi di carlo, è difficile aggregarsi quando si sa vita morte e miracoli dei propri compagni di viaggio, figuriamoci con dei perfetti sconosciuti, fin quando si tratta di compagnia di viaggio e dividere l'affitto ci puo' anche stare... ma quando si tratta di mettere in comune le poche migliaia di euro risparmiate in anni di lavoro non è di certo facile.... anche se sulla carta è un idea che stuzzica.
Ci sono solo 2 problemi immagino, se si apre una attività con piu' soci (diciamo 4-5) almeno in Italia, c'è necessità di avere un giro di clienti/affari molto elevato, altrimenti ha poco senso... a meno che... non si punti ad investire soldi e fatica soltanto per portare a casa lo stipendio come se si fosse dei dipendenti.. con pero' rischi e problemi da imprenditore.
Oltre ovviamente al problema di andar sempre tutti daccordo e di riuscire a prendere decisioni insieme e dare il massimo fidandosi degli altri e dalla mia esperienza lavorativa molti colleghi se ti possono dare una pugnalata alle spalle te la danno... anche per ritorni di poco valore.
Certo immagino che con 10/15.000 euro a testa, un gruppetto di ragazzi, con una buona idea e tanta voglia, in paesi in via di sviluppo possono davvero tentare di creare qualcosa....


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Vorrei trasferirmi in..... / Re:Dove posso trasfermi in Italia?
« il: 16 Gennaio 2013, 21:09:11 »
Le multe e le tasse sono equivalenti, il Canone si paga anche qui, anzi se vuoi ti mando il bollettino da pagare anche per me, idem il casco in moto... che poi i vigili talvolta sono piu' permissivi ok, ma poco c'entra con il costo della vita medio, prova a parcheggiare sulle strisce blu senza tagliandino del parcheggio e vedi come ti arriva subito la multa anche qui... ti ripeto non ti aspettare miracoli anche se ci vedete così lontani e diversi, viviamo sempre in Italia e vi assicuro che le differenze poi non sono così tante.

Il costo della vita comunque è personale (esistono delle cose che vengono prese come punto di riferimento in genere), ma se ad esempio volete farvi 40 giorni di mare... è ovvio che vivendo a Reggio Calabria spendere meno che a Milano, ma se ad esempio vi piacciono le mostre di artisti importanti, le fiere... spenderete meno a Milano avendole a portata di mano o raggiungibili in un paio di ore (nella maggior parte dei casi) che vivendo a Reggio vi potete solo sognare, poi altro esempio le stazioni sciistiche del nord sono molto piu' care di Gambarie (località sciistica di Reggio Cal)... va anche detto che sono mille volte piu' belle, le vostre località piu' brutte sono certamente meno care delle piu' rinomate... se parliamo di elementi BASE per vivere vi assicuro che tutta questa differenza non c'è, vivendo pero' alla PARI, non confrontiamo l'appartamento in un quartiere residenziale di torino, riscaldato e rifinito con una casetta fredda e con ancora i mattoni in vista in provincia di cosenza o di reggio calabria... oppure la pizzeria aperta nello scantinato del quartiere popolare con la pizzeria di Torino centro. Vi assicuro (io ho vissuto al sud, poi al nord e poi di nuovo al sud), che se ci si sa adattare le spese non sono molto diverse di quello che si dice.

Per quanto riguarda Pietroluca, pensaci bene, vivere a Torino (e di certo non nelle zone belle) ti costerà nella migliore delle ipotesi (casa in condivisione, no auto, poche spese) almeno 700 euro al mese, difficilissimo andare sotto una cifra del genere (anzi direi impossibile piu' facile avvicinarsi ai mille, poi dipende da te). E che a Torino non aspettano i calabresi per dargli il posto di lavoro, il tuo amico è banchiere nel senso che è direttore di una banca? o lavora allo sportello... oggi per una buona raccomandazione serve rivolgersi alla chiesa, alla mafia o ad un politico... oppure bisogna essere molto fortunati o nella peggiore delle ipotesi almeno.... molto bravi e preparati, ho il sospetto che tu non abbia queste fortune e/o qualità.
Nel triveneto ci sono fabbriche... ma c'è anche molta manodopera specializzata... e molta di questa manodopera è in cerca di lavoro in quanto ha perso il proprio causa crisi.
Io non ti dico non andare, resta a casa, ma ti consiglio di valutare molto, molto bene, perchè è durissima.

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Cerco lavoro / Cerco lavoro in un paese anglofono
« il: 16 Gennaio 2013, 17:25:21 »
Data la mia attuale situazione di disoccupato, sono interessato a farmi una esperienza lavorativa all'estero con lo scopo principale di imparare la lingua inglese.
Sono disposto a fare qualunque lavoro, purchè serio, pagato a sufficienza per mantenermi (valuto anche proposte vitto+alloggio e piccolo extra).
In breve le mie esperienze lavorative sono queste:
Nel settore ristorazione ho lavorato un pò durante gli studi, ristorante e cornetteria notturna.
Ho lavorato in un call center in bound e nella gdo.
Ho lavorato in una cooperativa sociale dove ho svolto varie mansioni: installazione impianti fotovoltaici, edilizia, tecnico hw, commerciale, logistica ed altre attività.
Ho avuto un negozio di vendita hw e arredi per ufficio.
Ho 29 anni ed una conoscenza dell'inglese ridotto (valuto queste esperienze appunto per migliorare il mio inglese).
Sono disponibile a trasferirmi in Gran Bretagna, Irlanda, Canada, Usa, Australia, eventualmente valuterei altre alternative.
Se qualcuno ha proposte interessati o consigli utili, io sono qui.
Francesco

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Novità Giò?

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Vorrei trasferirmi in..... / Re:Dove posso trasfermi in Italia?
« il: 16 Gennaio 2013, 16:43:13 »
Il costo della vita tra nord e sud non è così diverso come sostiene chi vive al nord.
Ovviamente non si può confrontare l'affitto di Milano centro con quello della provincia di Cosenza... Anche a Posillipo(Napoli) le case costano care. La provincia di Cs la puoi confrontare ad esempio con la provincia di BG, dove si trovano case o stanze a prezzi accessibili, simili ai prezzi del sud (differenze minime).
I riscaldamenti li abbiamo anche qui, perchè è vero che la temperatura media è piu' alta ma le case sono costruite molto peggio, ad esempio la mia pur non essendo in altura (200 metri) durante l'inverno c'è la stessa temperatura che c'era in inverno in casa a BG...  In pratica fa piu' freddo in casa che fuori. Io la sera indosso pile e piumino (in casa) perchè non uso i riscaldamenti, e non sono uno che soffre il freddo.
Le case essendo meno isolate hanno necessità di piu' energia per riscaldarsi (anche se l'escursione termica è minore), inoltre gli impianti spesso sono meno efficienti.
La qualità media delle abitazioni è inferiore, è vero che ci sono case "economiche" ma abitazioni curate, esternamente ed internamente pari a quella di un condominio di zona residenziale  costa quasi quanto costa nella media provincia del nord Italia (ripeto non si possono confrontare le grandi città, perchè anche Napoli è piu' cara di Cs o RC).
Non è assolutamente vero che la spesa è piu' cara, anzi il rapporto qualità prezzo di alcuni supermercati del nord qui non c'è: esselunga, Coop... quello di orio al serio... non ricordo come si chiama. Forse costano meno le verdure di stagione? puo' essere ma cmq non c'è differenza nemmeno sul pesce... a meno che non parliamo di pesce del mediterraneo che costa pochissimo in meno da noi, ma quello importato noi lo paghiamo di piu'. E dire che vivo in una città di mare.
Le assicurazioni auto sono molto piu' care da noi: auto 1.100 per neo assicurato (non 18enne) ben oltre i 2000 euro, io in prima classe mai un incidente pago 800 solo rca tutto escluso auto 1.100.
I divertimenti hanno un prezzo simile, al nord ci sono piu' locali "esclusivi" ma volendo ci si diverte spendendo quanto si spende al sud, esistono discoteche con ingresso Open, pub da 10-12 euro a persona che offrono anche spettacoli come concerti live o disco.
Trattorie e pizzerie hanno prezzi simili, non è vero che al sud la pizza costa 3 euro e non è vero che la pizza al nord costa 8 euro, poi se confrontiamo un singolo locale della provincia del sud che realmente ha quel prezzo (la margherita da noi costa mediamente 4 euro), con una pizza farcita al nord o pizzerie costose... allora non so di cosa parlate. Altrimenti qui al sud non avrebbero tanto successo catene come Rosso pomodoro, Fratelli la bufala che hanno prezzi uguali in tutta Italia e Fratelli la Bufala è la pizzeria che ha piu' successo a Reggio Calabria.

Il problema è che oggi al nord senza qualifiche e specializzazioni è difficile trovare lavoro, non quanto lo è al sud, ma comunque piu' difficile che in passato... quindi se non hai: appoggi, conoscenze, titoli di studio richiesti, esperienze richieste, soldi da parte... sappi che fai un salto rischiosissimo e che almeno dai tuoi mangi... poi mi spieghi se non lavori da 3 anni come ti mantieni Auto e moto cmq...
Credimi le tue esperienze sono 0, formattare un pc lo fa anche una ragazzina di 13 anni, assemblare un pc quasi... e poi oggi si vendono quasi solo portatili. La passione per l'elettronica e la fotografia è la piu' comune in europa... io ho sempre lavorato, purtroppo curriculum poco spendibile, ma ho fatto tecnico pc, corriere, installazione impianti fv, muratore, commerciali, logistica, operatore in bound call center, fotografo e sono tornato via da bergamo perchè mi offrivano solo contrattini di un paio di mesi e poi a casa... ho resistito meno di un anno per poi capire che se proprio devo fare la fame a sto punto la faccio a casa mia e con il mare di fronte.
Sto valutando l'esperienza all'estero, dove magari farei pure il lavapiatti ma magari 6 mesi a fare il lavapiatti li' mi imparo l'inglese e posso riciclarmi in altri settori.

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L'Italia / Re:vorrei andare a vivere in italia?
« il: 16 Gennaio 2013, 02:14:05 »
Beh non è che in Italia si stia così male eh... abbiamo tanti problemi, ma chi non ne ha?
Poi sai una cosa è fantasticare un'altra è agire... con la fantasia vogliono andare tutti a vivere in brasile... immaginando di stare tutto il giorno a prendere il sole.
Io in Italia sto bene, valuterei l'ipotesi di andare via solo perchè da circa un mese sono senza lavoro e non vedo buone opportunità, ma non credo che all'estero stiano aspettando me, tuttavia quando le cose vanno male, provare è piu' facile e la novità ha sempre il suo appeal

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Perché ce ne vogliamo andare? / Re:motivo dell'emigrazione
« il: 15 Gennaio 2013, 14:13:42 »
E puoi permetterti di tornare in Italia?
Il locale cosa faresti? lo chiudo immagino.
L'immobile è di proprietà?
Credo che hai avuto risposte molto precise, li' fuori non c'è il paradiso, hai scritto di non conoscere la lingua e di non avere una laurea/specializzazione appetibile, cosa andresti a fare all'estero? che lavoro fanno gli stranieri che vengono in Italia con queste qualifiche?
Io nella tua posizione (un locale avviato), non muoverei il culo se non davanti a proposte SUPERIORI e sicure.

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Voglio... ma non posso! / Re:Vorrei, ma sono confuso.
« il: 15 Gennaio 2013, 13:02:42 »
Ci terrei a precisare che l'esperienza estero, data la mia situazione è vista solo come ultima spiaggia e soprattutto vista per la possibilità di imparare l'inglese che potrebbe tornarmi utile, sia per eventuali lavori in Italia (settore alberghiero ad esempio), sia per avere la possibilità di cercare un lavoro dignitoso in un paese anglofono, ovviamente una volta raggiunto un certo livello di confidenza con la lingua.
La stessa ipotesi di imbarcarsi un una nava (almeno di crociera, mercantile non saprei proprio) senza avere ALMENO un buon inglese... beh farei ridere solo il tipo delle risorse umane che leggerà il mio cc.
Sul pensare senza agire sono daccordo, effettivamente al momento non sto agendo o comunque mi sto limitando a seguire le strade piu' semplici quelle di cercare lavoro in zona, chiaro aprire una attività o partire per l'estero è una scelta che va ponderata... e fatta con le giuste basi.
Ho vagliato anche una opportunità che mi era stata proposta, quella di aprire un negozio di e-sig (le sigarette elettroniche), mi sono studiato un pò la situazione e non sembra rosea, o meglio nel breve si possono fare buoni incassi vista l'elevata marginalità, ma nel medio termine tutto dipende da quando verrà regolamentata la vendita e tassata dal monopolio, un semplice cambio della legge potrebbe portare alla chiusura: io prevedo che a breve verranno vendute da tabacchi (dalle farmacie sono già vendute) e quindi non ha senso un punto vendita esclusivo.
Certo lavorare per 2 pound l'ora non ha senso, sinceramente ho letto altre cifre, ad esempio in Canada di circa 8-9 dollari l'ora, in caso di full time una cifra con cui vivere, fare questi 5-6 mesi e poi valutare.
Comunque mi confermate che all'estero da italiano o si ha una specializzazione migliore di quella che si trova in loco in un settore "richiesto" oppure si è ricercati piu' che altro nella ristorazione.
Io come detto non faccio parte di nessuna delle 2 classi, ho lavorato poco nella ristorazione quando studiavo (cornetteria-ristorante), poi ho fatto questo lavoro a dir poco particolare con tossicodipendenti, svolgendo attività sempre diverse, dall'installazione di impianti fotovoltaici, all'edilizia, alla logistica, il corriere, tecnico pc, nelle altre strade intraprese ho avuto una attività di vendita di hw ed arredi per ufficio, ho lavorato in un call center in bound (vodafone 190) e nella gdo, recentemente mi sono dato alla fotografia.
Tutte esperienze relativamente brevi e che ora che mi trovo a cercare lavoro hanno poco significato, se avessi (ad esempio) fatto il tecnico di pc o l'installatore di impianti fv per 5-6 anni... avrei avuto almeno un punto fermo, poter dire so fare questo... è la mia prima scelta, poi eventualmente valuto altro.
Per dirne una con una buona conoscenza dell'inglese avrei potuto cercare lavoro in un call center in bound con piu' facilità (turismo, bancario è richiesto un buon inglese parlato), oppure fare il fotografo in villaggi/crociere di un livello medio-alto dove mi sembra che la proposta economica sebbene non alta sia comunque interessante per fare una prova e fare comunque un lavoro che a me piace. (ho fatto degli esempi). Mentre in quelli di basso prezzo la selezione è piu' di bocca buona, ma i guadagni un pò oscuri. E sinceramente penso che la mia abilità (sebbene non elevatissima) sia sufficiente a fare foto di una certa qualità ed all'occorrenza anche qualche cerimonia per chi volesse farla durante le vacanze (mi sembra di aver letto su qualche sito che fa parte di questo lavoro, ma magari sono solo fandonie) fotografare a caso con un 18-200 per vendere le foto ad 1 euro ciascuna... direi che è un pò poco.

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Beh io sarei disposto a fare questi lavori, in molti ho 0 esperienza, in alcuni una vaga esperienza, se accompagnati da uno stipendio adeguato a vivere.
Il fatto è che spesso alcune di queste offerte consistono nella ricerca di persone che hanno una buona esperienza ma disposti a lavorare per uno stipendio da apprendista.
Altre volte invece si tratta di breve durata (3-6 mesi) per cui devi anche fare uno o piu' colloqui preliminari ed in tal caso considerando quanto costa spostarsi e prendere una casa ma anche una stanza in italia diventa proibitivo.
Oggi per sopravvivere con uno stipendio mediamente basso c'è la necessità che questo sia costante, pagato in tempo e vicino casa... altrimenti semplicemente... non riesci a sopravvivere.
Il volantinaggio da 400 euro al mese per 2 ore al giorno sembra interessante, bisognerebbe capire dove e come deve essere svolto, io accetterei anche subito (attualmente sono senza lavoro) ma se i volantini devo metterli un giorno a gioia tauro e quello dopo a melito (2 comuni a caso della città in cui abito), non mi conviene perchè i 400 euro li spendo tra benzina e manutenzione dell'auto.

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Voglio... ma non posso! / Re:Vorrei, ma sono confuso.
« il: 15 Gennaio 2013, 00:50:42 »
Qualcosa devo pur farla. Aspettare e pregare non serve a molto. Aggiungici che sono anche ateo...
Purtroppo non si tratta di scegliere tra la strada sicura e l'incerto... ma tra tanti varie ed oscure mulatterie.

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Voglio... ma non posso! / Vorrei, ma sono confuso.
« il: 15 Gennaio 2013, 00:28:36 »
Inizio con il presentarmi.
Francesco, 29 anni, Vivo a Reggio Calabria, non laureato, 9 anni di esperienze lavorative poco spendibili, tra soldi realmente disponibili in banca e crediti da riscuotere ho qualche euretto da parte, soldi sudati(nel vero senso della parola)... non piovuti dal cielo.
Dopo 9 anni, la mia barchetta, quella che ho abbandonato un paio di volte per intraprendere strade piu' attraenti, ma fallite miseramente: attività in proprio quando ero troppo giovane, troppo inesperto ed in un settore troppo inflazionato, e trasferimento al nord quando la crisi si faceva già sentire, è affondata, direi quasi senza accorgermene, a Novembre si respirava aria di fine (non dico brutta aria perchè bella non è mai stata), ma pensavo in un periodo di bassa, per quanto profonda e nella peggiore delle ipotesi irreversibile... invece è successo proprio che è affondata del tutto e mi ritrovo praticamente senza lavoro, riesco a raggranellare (pochissime) giornate con lavori che mi danno assolutamente 0 (giusto qualche decina di euro in nero al giorno, ma 0 interesse, 0 formazione), soldi che comunque considerando le mie spese non sono nemmeno sufficienti a sopravviere. E qualche giornata come fotografo, attività intrapresa quasi per caso all'inizio dello scorso anno e su cui ho vivacchiato senza investirci particolarmente tempo e denaro.
Mi sono dilungato appunto per far capire la mia situazione, e cioè quella di oltre ad essere senza lavoro, non ho nemmeno un bel curriculum spendibile ne in italia ne all'estero, inoltre le mie conoscenze dell'inglese sono pari a 0, riesco giusto a comprendere testi semplici, ma non riuscirei a reggere una conversazione nemmeno di basso livello. Altre lingue mai studiate.
Preso atto della situazione adesso devo trovare il modo di uscirne o almeno provarci.
1    Trovare lavoro dove vivo (ok ho spese, ma cmq posso stare a casa dei miei e ridurle di molto... rimane l'auto e le solite spese di igiene, mangiare... per il resto ho chiuso tutte le uscite).
Il problema è che lavoro qui non ce ne sta, soprattutto se non si è specializzati in qualcosa e comunque è alta la possibilità di rimanere in una situazione di stallo.
2    Aprire una attività qui... ok non è detto che potrei, esistono dei fondi, volendo troverei il modo per ehm... limare il mio corrispettivo, investire tutti i soldi che ho da parte e farlo... ma fare cosa... qui non si vende nulla, ci vorrebbe un idea superrivoluzionaria... ma non sono mai stato così intelligente, mi piacerebbe aprire un locale, non ho propriamente esperienza nella ristorazione, ma ho buone conoscenze, saprei dove appoggiarmi per tutto, avrei anche un idea particolare... ma qui di locali ce ne sono così tanti in rapporto alla popolazione... che fatico a capire come facciano a sopravvivere tutti (considerando quante tasse si pagano in italia).
3    Mi metto a fare il fotografo sul serio... boh... certo iniziare a 29 anni... non è presto... lo so fare? beh sinceramente... non è che sono questo grande fotografo (la parola artista non la pronuncio nemmeno, per me si possono definire artisti pochissimi fotografi al mondo... di certo non un matrimonialista), ho pochissima esperienza... c'è tantissima concorrenza... non sono conosciuto, di pro c'è che la qualità a mio parere non è elevatissima (tranne alcune eccellenze) e che i prezzi medi sono molto elevati.


Altra cosa, tutte e 3 scelte, potrebbero essere riportate su Napoli (i miei hanno un monolocale dove potrei andare a vivere senza pagare l'affitto), teoricamente potrei tentare una di queste strade li'.


Escluderei l'ipotesi di trasferirmi in altre città d'Italia, a meno di avere una base o una proposta lavorativa (anche di crescita) interessante. Ed al momento non ne ho.


L'altra alternativa è vendere l'auto (non vale nulla), chiudere tutte le spese che ho qui, prendere l'aereo, andare in un paese Anglofono, piu' ricco dell'Italia, e cercare lavoro.
Adesso io penso (ma gli esperti siete voi) un italiano all'estero... a meno di avere un ottima esperienza in un campo specifico, per cosa puo' essere richiesto? io direi... nella ristorazione. Mie esperienze nella ristorazione? quasi nulla.
Così da totale ignorante in materia di trasferirsi all'estero mi viene da pensare... vado li'... cerco un lavoro di quelli terra terra, dove non è necessaria una buona conoscenza della lingua... e... mi faccio 5-6 mesi arrangiando cercando di imparare bene la lingua... e poi vedere cosa fare. (cercare lavoro li' una volta presa la padronanza della lingua?).
Farmi un corso (a trovarne uno e sempre serva a qualcosa) tipo... pizzaiolo? ed andare a fare un lavoro del genere all'estero...
Pro: mi piacerebbe farmi un esperienza all'estero, mal che vada imparo un pò la lingua. Contro... beh un trasferimento del genere non è poi così semplice, adattamento, possibilità di trovare lavoro?
Ok... ho messo nero su bianco la confusione che ho in testa in questo momento... sono graditi commenti ed osservazioni.
Francesco

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