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Post - Mambo Blanco

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Cerco lavoro / Re:coppia-couple
« il: 11 Maggio 2012, 19:16:25 »
I miei migliori auguri, ne avete tanto bisogno.
Accept my best wishes, I believe that right now are really the only thing that might help you.

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Cerco lavoro / IL LAVORO NON SI TROVA, SI CERCA
« il: 11 Maggio 2012, 18:31:16 »
Un tempo il lavoro si trovava.
Oggi si cerca. 
Non è un è più una risorsa liberamente disponibile, come l’aria, l’acqua, la luce; e' una risorsa che nelle tipologie piu' qualificate si cerca , investendo in energia, determinazione, intraprendenza, strategia, ovvero incessante e mutevole ricerca di congruenza fra fini e mezzi.  I media propongono quotidianamente ricette di una deludente ovvieta' su come cercare lavoro; ma questo e' il punto : una siffatta ovvieta' non e' praticata.
Basta intervistare un po’ di candidati alla ricerca di un lavoro, per accorgersi che quei banalissimi consigli sono seguiti per niente o in parte. Non datemi consigli, so sbagliare da solo, recita l’arguto calembour di un famoso scrittore; ma qui non siamo in presenza di alternative strategie di job searching praticate in alternativa a scontati ed erronei consigli,
qui siamo in presenza della frustazione, della attesa, dell’inazione, della speranza in un futuro migliore.

Un credente si lamenta con Dio perche' non lo fa vincere alla lotteria; potresti almeno comprarti il biglietto risponde Dio. Presentiamo qui un decalogo per acquistare quel biglietto. Siamo certi che questi consigli vi daranno la possibilita' di aggiudicarvi la vincita con un livello di probabilità infinitamente superiore a quello dell’enalotto.

1. Lavorare prima. La gente chiude il proprio ciclo di studi senza avere mai lavorato.
Risultato: non sa cosa fare nella vita. A meno di precoci illuminazioni sulle propria vocazione,  la gente non sa cosa vuole se prima non ha mai lavorato. Se ho venduto, so se mi piace vendere; se ho contato so se se mi piace fare il controller; se ho gestito, organizzato, so se mi piace gestire e organizzare. Le inclinazioni e le capacità non si divinano nel chiuso della propria cameretta con il calendario di Alessia Marcuzzi attaccato al muro; si comprendono provando. Chi ha compreso le proprie inclinazioni e capacità nel lavoro prima che abbia concluso il proprio ciclo di studi parte avvantaggiato.

2. Do you speak English? Ecco uno dei casi in cui l’ovvieta' non corrisponde al comportamento.
Se una azienda in Italia cerca un neolaureato, non  ha problemi , se lo cerca che parli l’inglese, ne deve scartare due su tre. Non e' cosi in Europa, dove in olanda, in scandinavia, in germania, l’inglese lo sanno tutti.
E partono avvantaggiati.
Per studiare l’inglese non perdete tempo. Andate sei mesi in Inghilterra soli come cani. Lasciate a casa la mamma, la fidanzato, il fratello e anche il telefono. Sprofonderete negli abissi della solitudine e della precarietà, ma imparerete l’inglese. Un ultima cosa: mi vergogno di dedicare un punto di questo decalogo all’utilizzo del computer .

3. Il lavoro è nel mondo.
Non è il lavoro che deve andare da te, sei tu che devi andare verso il lavoro. In un topic in questo forum un ragazzo scrive: certo lavoro a NewYork o Chicago, contattatemi a questa email.
E chi lo dovrebbe contattare? Signori in America, ammesso che ci sia qualcuno che questo forum lo legga, si parla inglese, santodio, inglese. In italiano pensate che lo legga qualcuno? Nel web ci sono contenitori di inserzioni di chi la gente la cerca, se vuoi lavorare sei tu che devi andartelo a cercare il tuo posto in paradiso, non il contrario. Se aspetti sdraiato in spiaggia sotto l'ombrellone sperando che il lavoro ti cada in testa sono certo diventi vecchio e decrepito perche' non accadra' mai.
Detta cosi, sembrerebbe che voglia caldeggiare la ferocia di mandare uno di Montecchio  a lavorare sull’altipiano del Tibet. Non e' cosi: siamo cosi abituati alla piena occupazione in Veneto che il problema e' di mandare uno di Montecchio ad Arzignano. Non possiamo pretendere di avere il lavoro sottocasa: questa generazione di giovani intraprendenti deve ascoltare il racconto dei padri, che hanno profuso intelligenza e capacita' in italia e nel mondo. La mobilita' non e' un dislavoro. E' cultura. Apre gli orizzonti, ci fa conoscere persone nuove e diverse

4. L’istruzione e la cultura servono. Voglio porre il problema della istruzione e della cultura in chiave anti intellettualistica, e anti esistenziale: la cultura serve. E’ utile. Ci da dei vantaggi concreti. Il mondo e' sempre piu' complicato, serve l’azione per stare a galla, e la cultura per non affondare, con il diploma ci si pulisce il deretano, con la laurea a malapena si comincia a lavorare.

5. Penetrate le fonti. Dovete inviare cv e richiedere interviste a tutti le aziende che assumono ma anche che non assumono ora, assumeranno dopo e al momento giusto il vostro CV sara' gia' li sul tavolo di chi conta, di chi dovra' prendere una decisione. Rivolgetevi anche ad agenzie di lavoro sul web, agli head hunters. Date disponibilita' al trasferimento. Telefonate per farvi ricevere, insistete, rompete, provocate e guadagnatevelo quel posto. Partecipate a concorsi, premi, coinvegni, borse di studio.

6. Siate voi stessi nelle interviste di selezione. Un tempo i selezionatori prendevano le persone che fingevano bene. Oggi prendono quelli che sono se stessi. La autenticita' ha preso il posto della finzione come criterio di reclutamento delle persone. Per un motivo banalissimo: una volta nel business era importante il conformismo (le regole sono fatte le devi solo rispettare), oggi ci vuole l’innovazione (le regole sono da reinventare ogni giorno).
Quando si innova, ci vuole gente vera.
Quando si esegue, e' sufficiente una routinaria finzione di ruolo.
Mi raccomando: quando avete finito un colloquio, chiedete sempre al selezionatore di dirvi quali sono i punti di forza e di debolezza che ha visto in voi. Vi servira' per il prossimo colloquio. Come in tutte le cose, si impara con l’esercizio e il feed back.

7. Siate visibili. Se siete bravi e nessuno lo sa, non siete niente.
Siate visibili.
Mettetevi in mostra. Nella scuola, nei convegni, nei media, nel comune, nella associazione , in discoteca, su internet, su linked-in tralasciando pero' i social network e i forum, tempo sprecato.
Essere e' essere notati.

8. Meglio la Laurea al Diploma. Prepara di piu', serve a crearvi il futuro. Il diploma e' una stazione di arrivo, la laurea una stazione di partenza, se vi e' chiaro il concetto avrete perlomeno gia' capito.
Dopo la Laurea, meglio l’esperienza che nuovi titoli.  Se avete una Laurea, a meno che non vogliate intraprendere una carriera specialistica, non vi rimpizzate di master nella speranza che questo aumenti le vostre quotazioni nel mercato nel lavoro. Il master in Business Administation (per favore, solo quelli qualificati), se avete una Laurea in economia o ingegneria, va fatto dopo una qualificata esperienza di lavoro.
Se avete una Laurea diversa dalle predette, si puo' discutere.

9. Il lavoro lo si cerca meglio quando lo si ha. Questo e' il punto migliore dei dieci. Pensateci.
I cinesi vanno dal medico quando stanno bene.

10. L’Italia e' una repubblica fondata sulle relazioni.
Questo punto non e' una amara concessione al clientelismo.
E' la constatazione che una quota rilevante del lavoro in Italia lo si trova, oltreche' rispondendo ad un annuncio sul giornale, anche attraverso le reti informali (famiglia, amicizie, parrocchia, colleghi, volontariato, associazioni, internet, soprattutto internet per allargare l'orizzonte). Chi e' dentro più reti, aumenta le probabilità...

A maggior ragione se dovete o avete deciso di andare all'estero, star li ad attendere che il lavoro vi cada nelle braccia dal cielo e' pura follia, non lo troverete mai. Ma quale datore di lavoro si prenderebbe mai in casa un lavoratore che non e' intaprendente, che non si attiva, che non prova tutte le strade possibili per trovare un lavoro. Mai nessuno, credetemi e pensateci bene. Si lavora per vivere, non si vive per lavorare.

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L'Italia / Re:Come si fa a salvare l'Italia?
« il: 11 Maggio 2012, 17:49:50 »
Ci vuole un bel repulisti a livello politico, non c'è altra soluzione!
Per questo motivo il 48% degli italiani e' andato a votare lo scorso weekend, per fare repulisti? :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :-[ :D :D :D :D :D :D :D

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Cerco lavoro / Re:Lavoro estivo nelle fattorie
« il: 11 Maggio 2012, 16:59:08 »
Quanti anni hai?
Se meno di 30 l'Australia fa per te.
 

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L'Italia / Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« il: 11 Maggio 2012, 16:57:55 »
Se gli eletti stanno li e' proprio perche' qualcuno li ha eletti non credi?
Potevate evitare di andare a votare, invece il 58% lo ha fatto nonostante tutto.
Continuate a lamentarvi, per quello che serve.

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Vorrei trasferirmi in..... / Re:vorrei vivere alle Canarie
« il: 11 Maggio 2012, 16:51:38 »
In questo momento ho individuato un ristorante in affitto di gestione a 3mila euro al mese posizionato davanti a LAS CANTERAS, oltre a questo ci sono altre situazioni interessanti.
Se volete scrivetemi e ne parliamo.  toni.torregrossa@libero.it
Sono tanti 3000euro al mese anche per le Canarie e in tempi di crisi.
La Spagna e' vicina al default, l'Italia pure, la Grecia accelera il processo e poi la Francia e al tuo ristorante chi verra' a mangiare?
L'hai preparato il business plan? Vediamolo potrebbe essere interessante scoprire che c'e' una fetta di mercato per il risto, se c'e' mi puo' interessare.
Scrivimi a mobl77@live.com

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quanti anni avete? se meno di 31 si puo' provare, provateci, che avete da perdere?

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1500 euro mese netti sono buoni per un ventenne, una miseria per un cinquantenne.
Speculare sulla disperazione della gente non e' corretto.

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Ciao, sono nuovo e da poco iscritto ma leggo tutto da alcuni mesi.
Che bel nome babi.
Nella prima parte di voglio vivere cosi' ci sono le interviste e le esperienze di chi ha saputo gestire un sogno e riuscire a realizzarlo.
Nessuno di loro vive con poco, tutti si sono realizzati: chi ha aperto un ristorante, chi una finanziaria, chi aiuta i bambini, chi ha un resort, chi un lavoro da architetto e la lista e' lunghissima.
Voglio dire che per andare a vivere fuori dall'Italia ci vuole si coraggio e fortuna ma anche le capacita' imprenditoriali se si pensa di voler seguire quella strada o quelle manageriali se l'obbiettivo e' continuare a lavorare da dipendente.
nessuno, ma proprio nessuno racconta una storia di privazioni, di sacrifici, di risparmi, di vita povera ma dignitosa.
Il motivo e' facile: andare all'estero da poveracci significa essere rispediti al mittente in pochissimo tempo, chi si illude sia possibile e' giusto un illuso. Nessuna nazione permettera' mai ad uno straniero di andar li e fare il poveraccio magari ridursi a chiedere l'elemosina o vivere in ristrettezze ma libero.... siamo seri, siate seri, e' questo il sogno della vostra vita? E quando poi ci si innamora e si vuole metter su famiglia?
Al massimo va bene per un pensionato, un poveruomo che ha perso tutto, a cui la vita ha tolto tutto allora vale la pena per sentirsi libero ma un giovane che aspira ad una vita da poveraccio io proprio non lo vedo.

La mia storia in qualche modo puo' essere presa ad esempio.
A 23 anni con il quarto anno di matematica in tasca ma niente esame di laurea ho lasciato genitori e fidanzata per andarmene in sudamerica, prima in Venezuela e poi in Colombia. Ci sono rimasto 3 anni, mai nello stesso luogo, mai nella stessa citta'. Dopo 3 mesi piu' altri tre di rinnovo il visto scade e devi uscire, puoi entrare ed uscire al massimo una volta nell'arco di un anno, puoi rinnovare una volta sola. Quando passavo il limite prendevo la corriera e sconfinavo in panama o se avevo abbastanza soldi a trinidad e cosi' per 3 anni. Ad un certo punto ho detto basta, quella non era la vita libera che sognavo, pane e amore e sole e liberta', quella per me era diventata la galera e se non uscivo rischiavo di rimanerci coinvolto per tutta la vita.
Avevo conosciuto dei ragazzi spagnoli che avevano acquistato un vecchio veliero in legno, con quello pensavano di attraversare l'atlantico, cercavano qualcuno che li aiutasse durante la traversata, mi sono offerto, ci siamo "piaciuti" e sono rientrato in europa. Mi sono finalmente laureato ho anche trovato moglie e nel frattempo sono arrivati i gemelli.
E lavoro, libero professionista, creo sistemi di calcolo per le aziende, sono realizzato ma senza rimpianti.
In Italia?
No di sicuro, ho scelto la svizzera per ora poi vedremo.

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