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Topics - Mambo Blanco

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Salve, sono un professionista 40enne alla ricerca di nuovi challenges e con tanta voglia di saggiare nuove esperienze.
Sono laureato, ho una ottima esperienza commerciale maturata in 15 anni di professione di successo, possiedo diverse proprieta' sia in Italia che in Svizzera e sono tutte affittate quindi mi procurano un reddito piu' che convincente per poter vivere anche senza lavorare. Per questo motivo sono interessato a rimettermi in gioco. L'Italia ma anche l'Europa sono avviati verso una recessione importante, sara' difficile per tutti anche per chi ha quattrini da investire come me.
Non sono comunque interessato a proposte di acquisto case all'estero, di case ne ho abbastanza, ne tantomeno ad imbarcarmi in rischiose operazioni di costruzione e vendita di immobili. Sono esperienze ed investimenti gia' tentati in passato, ora mi interessa altro.
Cerco proposte vincenti e nello stesso tempo semplici che considerino in primo luogo la qualita' della vita!
Ho buone disponibilità economiche e a 40 anni non miro certo ad arricchirmi piu' di quello che sono.
Ho anche una famiglia con due figli in eta' scolare, la proposta deve anche tener conto delle loro esigenze in tema di istruzione, nessuna proposta in mezzo al bosco o al nulla, deve essre a non piu' di 20km da una citta' abbastanza grande da possedere scuole fino almeno al college. Non amo il freddo e amo il caldo, a casa mia tutti i condizionatori sono sempre in off, anche d'estate, soprattutto d'estate, quindi, come tanti cerco un posto dove si possa vivere con piu' tranquillita' ma al caldo 

Ho viaggiato praticamente solo in sud america, ma non ho delle preferenze ben definite anche se, del brasile per esempio posso dire di conoscere quasi tutto.
Parlo molto bene il portoghese e lo spagnolo, bene anche l'inglese e parlicchio il tedesco ed il francese, piu' per necessita' lavorative che altro.

In Europa, prendo in considerazione solo le isole mediterranee (Baleari) e quelle atlantiche (Canarie e Madeira).
Vorrei solo precisare che cerco contatti con persone concrete e serie, i perditempo stiano alla larga.
Preferisco proposte circostanziate di persone che vivono gia' da tempo nella realta' dove intendono intraprendere oppure che la conoscono molto bene ed hanno gia' un progetto ben definito ma necessitano di un socio di capitali. Valuto con attenzione le proposte che abbiamo gia' un business plan ben definito, non mi interessa sviluppare l'idea, il proponente deve avere le idee gia' ben chiare, io metto solo i capitali e partecipo in seguito alla gestione.

Potete contattarmi alla mia email: mobl77@live.com

Grazie per l’attenzione e buona fortuna a tutti.

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Cerco lavoro / IL LAVORO NON SI TROVA, SI CERCA
« il: 11 Maggio 2012, 18:31:16 »
Un tempo il lavoro si trovava.
Oggi si cerca. 
Non è un è più una risorsa liberamente disponibile, come l’aria, l’acqua, la luce; e' una risorsa che nelle tipologie piu' qualificate si cerca , investendo in energia, determinazione, intraprendenza, strategia, ovvero incessante e mutevole ricerca di congruenza fra fini e mezzi.  I media propongono quotidianamente ricette di una deludente ovvieta' su come cercare lavoro; ma questo e' il punto : una siffatta ovvieta' non e' praticata.
Basta intervistare un po’ di candidati alla ricerca di un lavoro, per accorgersi che quei banalissimi consigli sono seguiti per niente o in parte. Non datemi consigli, so sbagliare da solo, recita l’arguto calembour di un famoso scrittore; ma qui non siamo in presenza di alternative strategie di job searching praticate in alternativa a scontati ed erronei consigli,
qui siamo in presenza della frustazione, della attesa, dell’inazione, della speranza in un futuro migliore.

Un credente si lamenta con Dio perche' non lo fa vincere alla lotteria; potresti almeno comprarti il biglietto risponde Dio. Presentiamo qui un decalogo per acquistare quel biglietto. Siamo certi che questi consigli vi daranno la possibilita' di aggiudicarvi la vincita con un livello di probabilità infinitamente superiore a quello dell’enalotto.

1. Lavorare prima. La gente chiude il proprio ciclo di studi senza avere mai lavorato.
Risultato: non sa cosa fare nella vita. A meno di precoci illuminazioni sulle propria vocazione,  la gente non sa cosa vuole se prima non ha mai lavorato. Se ho venduto, so se mi piace vendere; se ho contato so se se mi piace fare il controller; se ho gestito, organizzato, so se mi piace gestire e organizzare. Le inclinazioni e le capacità non si divinano nel chiuso della propria cameretta con il calendario di Alessia Marcuzzi attaccato al muro; si comprendono provando. Chi ha compreso le proprie inclinazioni e capacità nel lavoro prima che abbia concluso il proprio ciclo di studi parte avvantaggiato.

2. Do you speak English? Ecco uno dei casi in cui l’ovvieta' non corrisponde al comportamento.
Se una azienda in Italia cerca un neolaureato, non  ha problemi , se lo cerca che parli l’inglese, ne deve scartare due su tre. Non e' cosi in Europa, dove in olanda, in scandinavia, in germania, l’inglese lo sanno tutti.
E partono avvantaggiati.
Per studiare l’inglese non perdete tempo. Andate sei mesi in Inghilterra soli come cani. Lasciate a casa la mamma, la fidanzato, il fratello e anche il telefono. Sprofonderete negli abissi della solitudine e della precarietà, ma imparerete l’inglese. Un ultima cosa: mi vergogno di dedicare un punto di questo decalogo all’utilizzo del computer .

3. Il lavoro è nel mondo.
Non è il lavoro che deve andare da te, sei tu che devi andare verso il lavoro. In un topic in questo forum un ragazzo scrive: certo lavoro a NewYork o Chicago, contattatemi a questa email.
E chi lo dovrebbe contattare? Signori in America, ammesso che ci sia qualcuno che questo forum lo legga, si parla inglese, santodio, inglese. In italiano pensate che lo legga qualcuno? Nel web ci sono contenitori di inserzioni di chi la gente la cerca, se vuoi lavorare sei tu che devi andartelo a cercare il tuo posto in paradiso, non il contrario. Se aspetti sdraiato in spiaggia sotto l'ombrellone sperando che il lavoro ti cada in testa sono certo diventi vecchio e decrepito perche' non accadra' mai.
Detta cosi, sembrerebbe che voglia caldeggiare la ferocia di mandare uno di Montecchio  a lavorare sull’altipiano del Tibet. Non e' cosi: siamo cosi abituati alla piena occupazione in Veneto che il problema e' di mandare uno di Montecchio ad Arzignano. Non possiamo pretendere di avere il lavoro sottocasa: questa generazione di giovani intraprendenti deve ascoltare il racconto dei padri, che hanno profuso intelligenza e capacita' in italia e nel mondo. La mobilita' non e' un dislavoro. E' cultura. Apre gli orizzonti, ci fa conoscere persone nuove e diverse

4. L’istruzione e la cultura servono. Voglio porre il problema della istruzione e della cultura in chiave anti intellettualistica, e anti esistenziale: la cultura serve. E’ utile. Ci da dei vantaggi concreti. Il mondo e' sempre piu' complicato, serve l’azione per stare a galla, e la cultura per non affondare, con il diploma ci si pulisce il deretano, con la laurea a malapena si comincia a lavorare.

5. Penetrate le fonti. Dovete inviare cv e richiedere interviste a tutti le aziende che assumono ma anche che non assumono ora, assumeranno dopo e al momento giusto il vostro CV sara' gia' li sul tavolo di chi conta, di chi dovra' prendere una decisione. Rivolgetevi anche ad agenzie di lavoro sul web, agli head hunters. Date disponibilita' al trasferimento. Telefonate per farvi ricevere, insistete, rompete, provocate e guadagnatevelo quel posto. Partecipate a concorsi, premi, coinvegni, borse di studio.

6. Siate voi stessi nelle interviste di selezione. Un tempo i selezionatori prendevano le persone che fingevano bene. Oggi prendono quelli che sono se stessi. La autenticita' ha preso il posto della finzione come criterio di reclutamento delle persone. Per un motivo banalissimo: una volta nel business era importante il conformismo (le regole sono fatte le devi solo rispettare), oggi ci vuole l’innovazione (le regole sono da reinventare ogni giorno).
Quando si innova, ci vuole gente vera.
Quando si esegue, e' sufficiente una routinaria finzione di ruolo.
Mi raccomando: quando avete finito un colloquio, chiedete sempre al selezionatore di dirvi quali sono i punti di forza e di debolezza che ha visto in voi. Vi servira' per il prossimo colloquio. Come in tutte le cose, si impara con l’esercizio e il feed back.

7. Siate visibili. Se siete bravi e nessuno lo sa, non siete niente.
Siate visibili.
Mettetevi in mostra. Nella scuola, nei convegni, nei media, nel comune, nella associazione , in discoteca, su internet, su linked-in tralasciando pero' i social network e i forum, tempo sprecato.
Essere e' essere notati.

8. Meglio la Laurea al Diploma. Prepara di piu', serve a crearvi il futuro. Il diploma e' una stazione di arrivo, la laurea una stazione di partenza, se vi e' chiaro il concetto avrete perlomeno gia' capito.
Dopo la Laurea, meglio l’esperienza che nuovi titoli.  Se avete una Laurea, a meno che non vogliate intraprendere una carriera specialistica, non vi rimpizzate di master nella speranza che questo aumenti le vostre quotazioni nel mercato nel lavoro. Il master in Business Administation (per favore, solo quelli qualificati), se avete una Laurea in economia o ingegneria, va fatto dopo una qualificata esperienza di lavoro.
Se avete una Laurea diversa dalle predette, si puo' discutere.

9. Il lavoro lo si cerca meglio quando lo si ha. Questo e' il punto migliore dei dieci. Pensateci.
I cinesi vanno dal medico quando stanno bene.

10. L’Italia e' una repubblica fondata sulle relazioni.
Questo punto non e' una amara concessione al clientelismo.
E' la constatazione che una quota rilevante del lavoro in Italia lo si trova, oltreche' rispondendo ad un annuncio sul giornale, anche attraverso le reti informali (famiglia, amicizie, parrocchia, colleghi, volontariato, associazioni, internet, soprattutto internet per allargare l'orizzonte). Chi e' dentro più reti, aumenta le probabilità...

A maggior ragione se dovete o avete deciso di andare all'estero, star li ad attendere che il lavoro vi cada nelle braccia dal cielo e' pura follia, non lo troverete mai. Ma quale datore di lavoro si prenderebbe mai in casa un lavoratore che non e' intaprendente, che non si attiva, che non prova tutte le strade possibili per trovare un lavoro. Mai nessuno, credetemi e pensateci bene. Si lavora per vivere, non si vive per lavorare.

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