E' un dato di fatto che le spese connesse alla sessualita' - sia che si decida di metter su famiglia o di fare il puttanier gaudente - costituiscono circa l'80% del budget di spesa di un individuo maschio nell'arco della sua esistenza.
Pertanto il voler cambiare paese per "poter conoscere piu' ragazze" (tradotto = "poter finalmente trombare tutti i giorni") non solo e' una motivazione valida, ma e'
la piu' valida perlomeno tra quelle inerenti il costo della vita (resta purtroppo da considerare il problema di procurarsi un reddito).
I rentier parassiti della societa' come il sottoscritto il cui reddito non dipende dal lavoro hanno tutto l'interesse a trasferirsi in luoghi - come la Thailandia - dove i costi della sessualita' sono infinitamente piu' bassi rispetto all'Italia.
E non sto parlando solo di cene regalini fiori e pu***nate varie, ma anche di tutta una serie di costi di immagine che in Italia si e' costretti a pagare , mentre qui no. Ad esempio in Italia devi possedere un'auto e possibilmente anche una bella casa, mentre io qui giro in autobus e vivo in un monolocale, ma ho la coda delle zoccole fuori dalla porta.
Chiaro che se uno invece deve lavorare per vivere trasferirsi in paesi che non gli offrono alcuna possibilita' in tal senso costituisce un suicidio.
Insomma vale sempre la solita vecchia massima: "essere poveri e' costoso ... essere ricchi invece costa pochissimo"