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Post - july0907

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Ciao Sasy, grazie per i tuoi consigli...Sono tornata qui a leggervi proprio in un momento così particolare. Il trasferimento si avvicina (è previsto a fine anno) e avevo bisogno proprio di osservare altre esperienze ed è apparsa la tua frase: "Non devi ascoltare gli altri, solo tu sai cosa provi"...Ieri sera ho passato una serata con gli amici di sempre, i più intimi e due dei miei 5 fratelli...A volte mi sono sentita estranea, anche esasperata dal cambiamento che i loro bambini hanno portato nel nostro modo di relazionarci (loro parlano continuamente dei figli, io vivo la mia relazione con la mia compagna e non ho la loro stessa esperienza). Il modo di stare insieme è completamente cambiato, ma rimane il fatto che li sento come una famiglia, qualunque cosa faccia o sono loro mi vogliono bene. Al lavoro ho già annunciato che andrò via e li sto aiutando ad organizzarsi per questo evento e so che non sarà assolutamente facile abituarsi all'idea (di solito il preavviso in un posto di lavoro si da di un paio di settimane, a loro l'ho dovuto dare di quasi un anno). Leggendo la tua esperienza mi raggelo un po'...So che tutto non dura per sempre, ma io sto facendo questo passo pensando che nulla cambierà tra me e la mia compagna...Non tutto dura per sempre, neanche quanto vivo qui oggi e allora perchè preservarsi?...E come se non bastasse i commenti dei miei amici restano sempre: Ma non sentirai la mancanza di serate come questa con noi?". Un po' mi innervosisce che lo dicano perchè in fondo lo sento un pensiero egoistico, se davvero avessero capito mi avrebbero incoraggiato e semplicemente sostenuta. Ho l'impressione invece di metterli difronte ad un distacco triste per loro. Sono un po' pensierosa in questi giorni, ho il difetto di provare ogni cosa e se dovessi ascoltare me più degli altri sarebbe una confusione di emozioni. Forse potrebbe essere diverso dal momento che non parto con l'idea che sarà tutto straordinario e fantastico! Sento di essere già realista e di essere a conoscenza di quanto una scelta importante possa essere anche una sofferenza per essere qualcosa di più di quello che vivo oggi...Grazie per i vostri pensieri, continuate a scrivere, mi farà sempre piacere leggervi...

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Grazie per le tue belle parole Ely, mi  saranno molto d'aiuto...e la descrizione dei tuoi sogni già realizzati, l'ho trovata davvero incoraggiante. Noi amiamo anche tanto viaggiare, chissà che un giorno non visiteremo anche Panama...Vivere realizzando i propri sogni, almeno in parte, è ciò che davvero voglio fare. Un saluto a te e a Massimo...

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Ciao a tutti, ho trovato per caso questo sito interessante digitando quella che è una domanda costante in questo periodo della mia vita "Quando è giusto cambiare lavoro e vita?"...e mi sono imbattuta nelle vostre davvero interessanti esperienze di vita, ognuna diversa dall'altra.

Vi racconto la mia piccola storia del momento.

Sono una donna di 34 anni e vivo e lavoro da 10 anni nella mia città natale, Foggia, in Puglia. Non so se qualcuno la conosce come città, ma molti la tengono presente perchè è capoluogo di provincia di San Giovanni Rotondo paese conosciutissimo legato a Padre Pio. Nonostante questa particolarità, non c'è molto da stare contenti qui.
Decisamente la vita non è entusiasmante, combatto ogni giorno con la mancanza di rispetto civico e anche semplicemente con la scortesia delle persone, comportamento assicurato anche nei negozi ed esempio colto anche dai bambini di ogni età e dagli anziani. Foggia è tra le classiche città del sud che per quanto voglia sforzarsi di migliorare non riesce a farlo perchè la maleduzione e la mancanza di senso civico regna sovrana quasi in ogni famiglia e neanche se ci fosse uno tra i più potenti che lealmente potrebbe fare qualcosa cambierebbe in meglio. E' anche vero che ci sono persone splendide e realtà, come quella religiosa, che regala almeno uno spiraglio di benessere per il proprio spirito, ma non è abbastanza questo, io lo so. Comunque sia, qui ho un lavoro come impiegata di assicurazioni (che fra l'altro mi mette spesso in contatto con persone davvero insopportabili e imbroglione oltre che cafone) e la sento tuttavia una fortuna essendo la disoccupazione uno dei grossi nei del tacco del nostro stivale. Ho una famiglia davvero bella, sono l'ultima di cinque figli, e i miei fratelli sono via da Foggia chi per scelta, chi per necessità e ora ci sono soltanto io con i miei genitori pronti a farmi vivere la vita che scelgo. In questo quadro aggiungo di avere una compagna di 40 anni, situazione che vivo apertamente e con l'appoggio della mia famiglia e dei miei amici e che vive e lavora in un albergo stagionale a conduzione familiare in una cittadina in provincia di Venezia. Dopo aver visto quella cittadina, me ne sono innamorata all'istante, così come mi ha sorpreso positivamente lo stile di vita e il rispetto comune. La proposta di vivere insieme è venuta dopo qualche mese che eravamo insieme avendo lei una sua casa carina ed accogliente e ormai sono passati quasi due anni da allora, solo che una scelta definitiva andava concretizzata con un mio lavoro lì. Lasciare il mio sarebbe realmente da pazzi, e sto aspettando che la mia compagna realizzi con i fratelli un progetto che mi darà la possibilità di lavorare proprio per loro come contabile...Una cosa è certa, i miei amici non sono riusciti a cambiar vita andandosene da Foggia e allora trovano azzardata una mia scelta del genere per cui le loro domande frequenti sono "lavorare per lei? E se poi vi lasciate?"...una probabilità esistente anche per loro dal momento che essere sposati non vuol dire più sicurezze e nulla è più certo per loro piuttosto che per me. E ancora "Ma qui hai la famiglia, noi amici, lì siete da sole"...passo più tempo a lavorare e qui a casa invece che con loro impegnati con i piccolissimi figli fra l'altro. E in ultimo: "Ma sei sicura di voler lasciare il tuo lavoro? Perchè non ti trovi qualcuna a Foggia?"...come se l'amore fosse una libera scelta.
Naturalmente non è semplice mettere sulla bilancia quanto dicono i miei amici, che conosco da una vita, e la proposta di cambiamento che mi viene dalla mia compagna persona seria e molto posata nelle sue scelte. A volte mi sento pronta ad andare a vivere lì, altre volte mi vengono in mente i loro poco incoraggianti commenti...altri ancora, come stamattina, cammino per fare una passeggiata per Foggia e sogno invece di trovarmi sulle spiaggie ora deserte per l'autunno di quella splendida città per guardare il mare. Non so se faccio bene, ma matura sempre di più il desiderio di darmi la possibilità di cambiare vita.
Ditemi che cosa ne pensate...se per amore avete avuto la stessa esperienza. Ma non si tratta solamente di stare con la mia compagna, qui in ballo c'è tantissimo di più...

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