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L'Italia / Re:vorrei andare a vivere in italia?
« il: 07 Marzo 2014, 00:10:05 »
Secondo me l'italiano è fondamentalmente un autolesionista e con senso di inferiorità verso tutto ciò che viene dall'estero. Chi parla più delle eccelenze italiane? Basta citare; ad esempio, lo IEO, Istituto Europeo di Oncologia di Milano, fondato dal prof. Veronesi, da cui vengono a farsi curare da tutto il mondo. Io stessa sono una paziente oncologica e non mi sognerei mai di abbandonare questo Istituto qualificato per andarmi a fare curare chissà dove e con quali servizi, anche nei restanti Paesi europei.
La tanto decantata Londra ha un servizio sanitario che fa schifo e la mia amica che viveva a Londra è stata curata malissimo quando ha scoperto di avere un tumore, è rientrata in Italia, in cura dal figlio del Prof. Veronesi, ma ormai non c'era più nulla da fare. La compagna scozzese di mio zio per un intervento che gli ha maciullato una gamba in Scozia, è venuta a farsi operare nuovamente quì in Italia, al nord, e ora sta riprendendo a camminare. Quindi smettiamola di sputare sul piatto in cui mangiamo. Che dire di arte, cibo e luoghi meravigliosi come i borghi ricchi di storia sparsi per l'Italia? E' nelle città principali che le cose non funzionano, ma se sapessimo valorizzare quello che abbiamo, saremmo un gioiello da fare invidia a molti Paesi e al mondo intero. La mia ex compagna di corso OSS, sta facendo un'esperienza di lavoro da 1 anno in Svezia, certo: stipendio migliore, servizi garantiti, ma riferisce una povertà di relazioni, di freddezza, di clima inclemente da far paura e questo per lei è un grosso sacrificio ed un handicap. Sta scivolando nella depressione. Purtroppo in Italia tutti si lamentano, ma non hanno coscienza e responsabilità individuale, ci si aspetta che qualcuno dall'alto risolva tutto e così si dà adosso alla politica, allo Stato, ecc., ma se ognuno facesse la sua piccola parte, anche solo nel non posteggiare la macchina in seconda fila, sarebbe già una gran cosa. Gli Italiani fondamentalmente non amano il proprio paese, tutti che vogliono scappare, sogno infantile dei bambini nel circo delle meraviglie, fermo restando il fatto che l'italiano medio all'estero non sa neanche come comportarsi. Tutti che sognano palme, sole, mare per far cosa? Per trovare un escamotage e non lavorare o come ha scritto qualcuno più su farsi comandare dal primo pachistano (con tutto il rispetto dei pachistani) e trottare come asinelli. Se la stessa cosa avvenisse in Italia, si grida allo scandalo. Quando l'italiano inizierà a camminare con la testa alta e la schiena dritta, come fanno ad esempio i tedeschi, ai quali non abbiamo proprio nulla da invidiare, forse questo disamore e senso di disfacimento inizierà dissolversi. Ma c'è molto da lavorare.. bellissimo il post che hai lanciato e anche vero: nel mondo c'è un sacco di gente che vorrebbe venire ad abitare in Italia, siamo noi che ce ne vogliamo andare. Ciao, Barbara
La tanto decantata Londra ha un servizio sanitario che fa schifo e la mia amica che viveva a Londra è stata curata malissimo quando ha scoperto di avere un tumore, è rientrata in Italia, in cura dal figlio del Prof. Veronesi, ma ormai non c'era più nulla da fare. La compagna scozzese di mio zio per un intervento che gli ha maciullato una gamba in Scozia, è venuta a farsi operare nuovamente quì in Italia, al nord, e ora sta riprendendo a camminare. Quindi smettiamola di sputare sul piatto in cui mangiamo. Che dire di arte, cibo e luoghi meravigliosi come i borghi ricchi di storia sparsi per l'Italia? E' nelle città principali che le cose non funzionano, ma se sapessimo valorizzare quello che abbiamo, saremmo un gioiello da fare invidia a molti Paesi e al mondo intero. La mia ex compagna di corso OSS, sta facendo un'esperienza di lavoro da 1 anno in Svezia, certo: stipendio migliore, servizi garantiti, ma riferisce una povertà di relazioni, di freddezza, di clima inclemente da far paura e questo per lei è un grosso sacrificio ed un handicap. Sta scivolando nella depressione. Purtroppo in Italia tutti si lamentano, ma non hanno coscienza e responsabilità individuale, ci si aspetta che qualcuno dall'alto risolva tutto e così si dà adosso alla politica, allo Stato, ecc., ma se ognuno facesse la sua piccola parte, anche solo nel non posteggiare la macchina in seconda fila, sarebbe già una gran cosa. Gli Italiani fondamentalmente non amano il proprio paese, tutti che vogliono scappare, sogno infantile dei bambini nel circo delle meraviglie, fermo restando il fatto che l'italiano medio all'estero non sa neanche come comportarsi. Tutti che sognano palme, sole, mare per far cosa? Per trovare un escamotage e non lavorare o come ha scritto qualcuno più su farsi comandare dal primo pachistano (con tutto il rispetto dei pachistani) e trottare come asinelli. Se la stessa cosa avvenisse in Italia, si grida allo scandalo. Quando l'italiano inizierà a camminare con la testa alta e la schiena dritta, come fanno ad esempio i tedeschi, ai quali non abbiamo proprio nulla da invidiare, forse questo disamore e senso di disfacimento inizierà dissolversi. Ma c'è molto da lavorare.. bellissimo il post che hai lanciato e anche vero: nel mondo c'è un sacco di gente che vorrebbe venire ad abitare in Italia, siamo noi che ce ne vogliamo andare. Ciao, Barbara