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Post - paperettalafurbetta

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Perché ce ne vogliamo andare? / Re:Mi vergogno di essere italiana
« il: 08 Ottobre 2012, 15:37:54 »
Cari signori,

in questi giorni ho letto i vostri taglientissimi commenti nei miei riguardi.... non vi siete proprio fatti mancare niente !! La "furbetta" piena di pretese.... che si lamenta ecc....
Evidentemente non sono stata abbastanza chiara nell'esprimere il mio pensiero, sono stata fraintesa in tutto, insomma ho dato l'impressione esattamente contraria di ciò che sono...
Mi dispiace molto di tutto questo.
Non vi preoccupate per me, cercherò di risolvere i miei problemi come ho sempre fatto.
Se avrò diritto a ricevere qualcosa si vedrà con il tempo.... fra una decina o ventina d'anni forse, se sarò fortunata, prenderò qualche Euro....
Gli anni di lavoro sono pochi?? Sarà anche così, ma non vedo perchè dovrei regalare 22 anni di contributi versati allo Stato... mi spiegate perchè dovrei??
Quando si tratta di prendere, non ci sono misure.... se si deve pagare anche 1 Euro si deve!!
Quando si tratta di dare, lo Stato ha il braccino corto, e non parlo solo di me, ma di moltissime altre situazioni simili alla mia.....quindi non vedo il motivo di tutto questo astio contro di me.
Non sono certo venuta qui a chiedere aiuti economici, o per fare i "capricci", la mia intenzione era solo quella di aprire una discussione pacifica!!
A questo punto non ho più voglia di aggiungere altro, di giustificarmi, di dare chiarimenti.... Continuo la mia vita così come ho sempre fatto, tutto qui, ed auguro a tutti voi una vita ricca di soddisfazioni.
 

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Perché ce ne vogliamo andare? / Re:Mi vergogno di essere italiana
« il: 20 Settembre 2012, 09:34:34 »
Il suo ragionamento non fa una piega e lo condivido, anche se non completamente. Prendo atto di ciò che è stato.... ormai è andata cosi: rimango sempre convinta però che la colpa di come sono andate le cose non sia completamente mia.
Nella vita bisogna purtroppo prendere delle decisioni. Io sono una "tosta" come ho già detto e non mollo, anche se ultimamente ho perso moltissimo la fiducia e non vedo vie d'uscita, almeno a breve scadenza.
Come anche lei stesso afferma, anch'io in passato sono stata molto fortunata. Quando ero nel mondo del lavoro mi sono sempre impegnata al massimo ed ho conosciuto persone eccezionali, ho avuto modo di lavorare con persone meravigliose, colleghi gentili e rispettosi, ed avere come responsabili anche personaggi di grosso calibro.
Ho lavorato per anni con un gruppo di ingegneri e tecnici americani che hanno collaborato con la nostra Società per la costruzione della più grande piattaforma petrolifera italiana.... quindi, non robetta da poco.
Sono stati anni belli e laboriosi, il lavoro non mi è mai pesato e mi sono sempre data da fare per portare avanti la mia vita in modo onesto e dignitoso.
Ma gli anni passano ed eccomi qui a fare la figura della donnetta noiosa che non capisce un c.... e parla a sproposito !!
Certamente sono una donna matura, di mezza età diciamo ....  ;D che però non si sente vecchia e che potrebbe dare tanto e tanto ancora.
Ho esperienza da vendere, non sono malata (grazie a Dio) non ho problemi mentali e sono perfettamente in grado di lavorare..... perciò perchè questo silenzio ??
So già che la mia è una battaglia persa, non posso cambiare il mondo, figuriamoci se potrò cambiare l'Italia.....
E' più facile che un cammello passi nella cruna di un ago, che trovare italiani solidali fra loro !!
Io comunque insisto e vado avanti. Se riuscirò a migliorare la mia situazione attuale, può darsi che questo sia un piccolissimo passo che aiuterà anche tante altre donne come me.





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Perché ce ne vogliamo andare? / Re:Mi vergogno di essere italiana
« il: 19 Settembre 2012, 10:41:17 »
Visto che non sai un cavolo, preciso che sono sempre andata in scuole private a spese della mia famiglia: e allora? come la mettiamo?? Visto che non viaggio mai in autobus, sei caduto in un'altra minchiata. Forse sei tu quello che viaggia a scrocco, ma come ti salta in mente di pensare che abbia mai preso un autobus senza pagare il biglietto?? Per quanto riguarda le medicine non ne prendo. Sono contraria e non prendo niente, nemmeno l'aspirina.
Va bene, sei una persona difficile? Non sei l'unica.
Non per questo e' corretto ritenere sia iniusto che ti attacchino. Io penso che dal modo come ti sei presentata, da quello che hai esposto e come lo hai esposto e' anche normale essere criticata.

Le informazioni che hai fornito, ma erano informazioni o volevi solo sentirti compresa?, non sono di aiuto a capire chi sei, cosa fai, cosa vuoi o vorresti.

Che ti vergogni di essere italiana l'abbiamo capito ma le tue scelte sono all'origine del male che ti affligge e ti pone in contrasto con chi ci prova a darti una risposta.

L'Italia fa schifo? Adesso te ne accorgi? Quando andava tutto bene l'avresti detto?
Non ho detto che faccia schifo veramente, e' il mio paese, ci sono nato e sono affezzionato, e diciamocelo francamente, mi da pure fastidio che la si definisca schifosa.
Come ti permetti? I tuoi diritti finiscono dove cominciano i miei.

Che diamine, tutti hanno problemi, si e' capito, tu per prima.
Ma da qui ad accusare la RI di averti dimenticata, bistrattata, maltrattata ce ne corre.
L'Italia e' quello che noi siamo, non e' un'entita' a se stante, l'Italia e' composta da Italiani, e' il modo di vivere di questa gente che determina i comportamenti di tutto il Paese, politica compresa.

Un paese giovane, 150 anni di storia sono niente al confronto dei 1500 anni circa della Francia o ai circa 1200 dell'Inghilterra per non parlare di quasi tutte le repubbliche o reami europei tutti piu' antichi del nostro stivale con poche esclusioni.
E allora?
Sei andata alle scuole private e pagava la famiglia?
Non e' un pregio, dalle mie parti lo chiamiamo in altro modo.
Non hai mai usato un autobus in vita tua?
Sempre quell'altro modo di cui sopra a cui riferirsi.
Non usi curarti con le medicine?
E' una tua scelta, puo' piacere o non piacere, e' comunque una tua scelta, come tua e' stata quella di lasciare il lavoro anzitempo sperando di poter ricominciare. Non puoi adesso accusare i professori al governo e ridicolizzare l'Italia perche' a 57 anni non hai la pensione e per averla devi attendere fino ai 60.
Illusa.
Sul mio CV avevo dodici mesi di vuoto fra un'attivita' e un'altra.
All'inizio spiegavo che era il mio anno sabbatico, che avevo staccato la spina per farmi una crociera in barca a vela attorno al mondo. Wow, non ci credeva nessuno. Ho dovuto riempire lo spazio vuoto inventandomi consulenze da indipendente per poter giustificare tale periodo inutile.

Bisogna sapersi adattare agli eventi, scavare in noi stessi e vedere cosa di buono c'e' ancora e provare a usarlo per ottenere quello che vogliamo e se non ci si riesce ci si ricicla, una due tre volte fino a trovare la nostra quarta dimensione e vivere sereni gli anni che mancano al trapasso.
Ti sei comportata da cicala tutta la vita e non da formica?
Non accusare gli altri, e' stata una tua scelta, addossare ad altri le conseguenze delle proprie scelte e' sbagliato, opprimente, denota insensibilita' poca attenzione ai problemi altrui, mio padre aggiungerebbe anche... ma lui non c'e' piu'...

Io alla pensione non penso mai. Mio padre non faceva altro, e' andato in pensione a 65 anni (era un dirigente), a 68 se n'e' andato, non resisteva al dolce farniente, si sentiva inutile. Un ictus e buonanotte. La pensione di mio padre (reversibilita') mia madre l'ha goduta per altri 19 anni. Troppi, se fosse cosi' per tutti allora l'INPS fallirebbe, insostenibile. 
Io lavorero' finche' posso, altro che pensione, lavorare serve a tenermi attivo, vivo, efficace, sveglio.
 
Ti auguro di trovare quella pace e serenita' che ti serve per andare avanti, fermati qualche volta a pensare, fa bene all'anima ma se non te la senti ti posso capire.

Gentile Signor Balacco,

purtroppo ho avuto la "malaugurata" idea di venire a raccontare il mio momento di difficoltà su questo Forum.
Non so perchè l'ho fatto, ma mi sembrava il posto giusto per raccontare, in un momento di sconforto, quello che penso e quello che ho dentro di me.... Ho fatto male perchè, come diceva un vecchio, i problemi sono di chi ce l'ha ed agli altri non è che alla fine interessa un granchè.
Comunque, visto che Lei è uno dei pochi che mi ha dato un minimo di risposte sensate, voglio rispondere ancora su questo argomento.
1- Non mi sono licenziata di mia volontà, ma è stata come ho spiegato bene nel mio post iniziale, una scelta quasi obbligata, dovuta ad una serie di circostanze negative (chiusura della Sede di Milano, spostamento di tutte le attività a Roma).
Avevo anche due ragazze adolescenti e, non avendo modo di contare su nonni o parenti vari, ho pensato in qualità di madre di occuparmi un pò anche di loro.
Comunque, non mi va di entrare nei dettagli della mia vita privata..... visto com'è l'andazzo da queste parti ,immagino già quanto fango mi verrà scaricato ancora addosso perciò metto un punto qui.
Delle mie scelte mi prendo tutta quanta la responsabilità, che poi a voler vedere tutta mia non è.... pazienza.... è andata così.
Per quanto riguarda il lavoro, altro punto dolente, pensa che non abbia fatto niente per ritrovarlo??
Sono più di dieci anni che ci provo.... che devo fare oltre a fare domande, mandare e-mail e curriculum?
Ho fatto anche dei corsi, certamente... non sono una che sta a casa con le mani in mano.
Ho frequentato a spese mie un corso per Agente Immobiliare. Ho speso 700 Euro ma fino ad ora nessuna agenzia si è degnata di chiamarmi.... la scusa è che c'è crisi immobiliare.
Potrei fare la badante? Anche qui si deve frequentare un corso, naturalmente a pagamento, mi sono già informata: il costo? Più di mille Euro (ma però con il patrocinio della Provincia  ;D)
Ora, non so se si è capito: in questo momento non posso permettermi di spendere altri soldi.
Colpa mia anche per questo?
Per quanto riguarda il frequentare la scuola privata, lo sapevo che sarebbe arrivata puntuale la solita risposta: si chiama in un altro modo.
Mi può dire come si chiama? Ricchezza? I miei genitori hanno fatto molti sacrifici per mantenermi, non erano miliardari ed hanno sempre vissuto del loro lavoro, ma una volta i tempi erano diversi, c'era il lavoro stabile e sicuro.... perciò non mi sento affatto in colpa.
Se c'è gente gelosa od invidiosa problemi suoi.
Addirittura mi si accusa di non pagare l'autobus, di vivere alle spalle dello Stato. Questo non l'accetto assolutamente. Attenzione a fare di tutta l'erba un fascio....
Non prendo mezzi pubblici perchè vivo in campagna. Non uso l'auto blu e non ho l'autista, perciò prima di scrivere cavolate dovete conoscere la realtà di ogni persona.
Mi meraviglio moltissimo della piega che sta prendendo il mio post. Non pensavo, e lo ripeto, di essere al centro di tanti attacchi che sfiorano quasi l'incredibile e mi viene anche un pò di tristezza pensando che se questa è la solidarietà fra italiani siamo proprio mal messi!!
Penso che questi chiarimenti erano necessari e chiudo. Se vuole possiamo continuare la discussione, ma sempre su toni pacati, propositivi e costruttivi.
Cordiali saluti




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Perché ce ne vogliamo andare? / Re:Mi vergogno di essere italiana
« il: 18 Settembre 2012, 20:29:18 »
non ha mai speso un euro? ahahahah scusa la risata, ma basta che sali su un autobus, ammettendo che paghi il biglietto, già lì lo stato spende più di un euro per consentirti la corsa, visto ceh lavorano in perdita.

E poi non sei andata a scuola? non hai mai fatto una visita medica o un intervento magari? detesto la gente che parla tanto per paralre senza nemmeno informarsi... se lo stato non avesse speso un euro, come dici, probabilmente tu saresti si e no alfabetizzata grazie ai tuoi genitori, di certo non potevi andare in una scuola privata (a meno di poter spendere molte migliaia di euro annui), per non paralre dei costi di medicinali convenzionati e visite. Alcune medicine, ti faccio un esempio di mia madre che deve prenderne con continuità, costano più di cento euro a confezione, eppure vengono passate GRATIS, anche perché se così non fosse non potrei permettermele. E quindi non è questione di essere contenti e soddisfatti, ma neppure di dire caxxate solo perché oggi è tanto in voga dare addosso allo stato.

Sul fatto che tu possa esprimere opinioni niente di male, ma anche gli altri possono, e di solito sarebbe meglio, se si vuole essere credibili, dire opinione sensate e non solo dettate dall'ira perché non si ha la pensione dopo soli 20 anni di lavoro.

Senti, se pensi si mettermi all'angolo solo perchè non ti è piaciuto ciò che ho scritto, o perchè sono una donna, hai sbagliato persona.
Ma che ne sai della mia vita?? Ma come ti permetti di offendere senza sapere nemmeno chi sono, come ho vissuto, e cosa ho fatto in tutti questi anni ??
Visto che non sai un cavolo, preciso che sono sempre andata in scuole private a spese della mia famiglia: e allora? come la mettiamo??
Visto che non viaggio mai in autobus, sei caduto in un'altra minchiata. Forse sei tu quello che viaggia a scrocco, ma come ti salta in mente di pensare che abbia mai preso un autobus senza pagare il biglietto ??
Per quanto riguarda le medicine non ne prendo. Sono contraria e non prendo niente, nemmeno l'aspirina.
Perciò prima di parlare senza sapere informati meglio.


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Perché ce ne vogliamo andare? / Re:Mi vergogno di essere italiana
« il: 11 Agosto 2012, 18:13:52 »
Se ti sembro "polemica e pure permalosa" un motivo ci sarà... ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, ed io sono libera di rispondere come meglio credo.
Se non ti sta bene e non sei d'accordo con me tanto piacere. Vivo lo stesso.....
Ci sono tantissime persone che sono scontente come me, non sono l'unica....anzi ti dirò che sono molto più incaxxate di quanto puoi immaginare.... altro che storie!!
Evidentemente ho "beccato" un Forum di gente contenta... beati voi...
Nota:
Non chiedo regali, non ho mai chiesto niente a nessuno, ho sempre vissuto onestamente del mio lavoro, ho sempre pagato tutto di tasca mia e lo Stato per me non ha mai speso un euro, hai capito??
Spero solo che le cose vadano sempre peggio in Italia, altro che cittadini.... siamo diventati un popolo di "sudditi"...

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Perché ce ne vogliamo andare? / Re:Mi vergogno di essere italiana
« il: 02 Agosto 2012, 11:03:56 »
Tanto per chiarire, il mio è stato un modo (forse dovuto al momento) per esprimere la mia insoddisfazione per il "trattamento" riservato a chi è nato e da generazioni è sempre vissuto in questo Paese.
Naturalmente tutta la mia solidarietà ed ammirazione per chi lavora e porta in giro per il mondo l'intelligenza, la cultura e l'operosità italiana e per chi lavora al servizio dello Stato nelle missioni di pace internazionali.
Per quanto riguarda la politica ci sarebbe tanto da dire e da fare, ma purtroppo credo che una gran parte degli Italiani non sia ancora pronta a fare grandi cambiamenti (nonostante tutto ciò che subiscono).
Beh, che dire.... non mi aspettavo anche attestati di solidarietà !! Grazie mille a chi condivide almeno in parte ciò che ho voluto esprimere!!
Quasi quasi resto con voi .... mi siete simpatici !!  ;D ;D

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Perché ce ne vogliamo andare? / Re:Mi vergogno di essere italiana
« il: 30 Luglio 2012, 15:15:22 »
Rispondo alle vostre gentili risposte in modo breve.
Non mi va di fare polemiche, non sono una persona che ama "lamentarsi" e non sono venuta qui in questo Forum per annoiare o tediare le Vostre menti con i miei problemi.
Se raccontare delle storie vere dell'Italia di oggi vi infastidisce, tolgo immediatamente il disturbo.
Odio la supponenza e non sopporto chi si atteggia a "professore" sulle spalle dei problemi altrui, evidentemente ho sbagliato sito... cercherò altrove non c'è nessun problema.




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Perché ce ne vogliamo andare? / Re:Mi vergogno di essere italiana
« il: 29 Luglio 2012, 21:41:29 »
Non è la prima volta che mi sento dire questa simpatica e magica frase: tu sei fortunata, almeno hai un marito che mette le pezze.... fa la spesa, paga luce, gas, telefono .... è tanto bravo che è riuscito anche a pagare l'IMU (prima rata) di quest'anno ....
E' talmente bravo che fa più miracoli di San Gennaro, ma fino a quando sarà possibile?
Io sono un tipo tosto, e devo ammettere, anche testardissimo, (forse)una delle poche donne in Italia che odia farsi mantenere.....
Dipendere in tutto e per tutto mi fa diventare matta.... ma evidentemente vivo in un'altra realtà. Sogno un Paese diverso, più giusto e civile.

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Perché ce ne vogliamo andare? / Mi vergogno di essere italiana
« il: 29 Luglio 2012, 15:38:55 »
Ciao a tutti, sono nuova di questo Forum. Ho deciso di iscrivermi perchè ho bisogno di sfogarmi......mi auguro di poter esprimere un pò dei miei pensieri... spero di poterlo fare al meglio e di trovare se non una soluzione, almeno un pò di comprensione.
Spero inoltre di esservi simpatica e mi presento brevemente: sono un'italiana ed ho 57 anni. Sono diplomata come Insegnante (un tempo si chiamava Maturià Magistrale  ;D), ho due figlie ormai grandi ed un marito pensionato.
Ho lavorato per oltre vent'anni come Segretaria di Direzione in grandi Società Multinazionali italiane. Sono nata ed ho vissuto a Milano fino al 2000, anno in cui la Società per cui lavoravo decise di chiudere la Sede e trasferire il tutto a Roma.
Si chiamano ristrutturazioni Aziendali, ma io le definirei più "ridimensionamenti" autorizzati, motivo per cui non ho potuto seguire i pochi, anzi pochissimi colleghi destinati e riciclati nella Sede romana e mi sono ritirata.
Pensavo di aver fatto una scelta di vita giusta, finalmente ero libera dalla "schiavitù" del lavoro.... potevo dedicarmi di più alle mie figlie allora adolescenti ed alla mia famiglia...
Invece ora, a distanza di anni, mi accorgo che ho sbagliato tutti i miei conti: dopo i primi anni di libertà e di tranquillità, eccomi qui a mangiarmi le mani per la mia decisione !!
Dopo qualche anno pensavo di poter rientrare nel mondo del lavoro con una certa facilità... in fin dei conti l'esperienza che avevo alle spalle poteva giustificare ampiamente un nuovo posto di lavoro, se non uguale almeno simile.... 
Evidentemente il mondo del lavoro cambia, e negli ultimi dieci anni talmente velocemente da non riuscire nemmeno a capire....  ???
Ed eccomi qua ora, delusa ed amareggiata. Dopo anni ed anni di ricerche ed inutili tentativi di rientrare, mi ritrovo ormai alla mia età con un pugno di mosche in mano.
Niente stipendio, niente pensione, niente di niente !!
Che bella ed amara sorpresa, ritrovarmi a fare la casalinga a tempo pieno (lavoro che odio), dipendente per ogni necessità da mio marito, spernacchiata dal Governo e da tutte le istituzioni.
Grazie a questi professori che io definisco dei "pazzi", mi sono ritrovata a dover aspettare la bellezza di altri 10 anni per vedere un briciolo di pensione (se mai ci arriverò) e se mai queste leggi del cavolo che hanno approvato, mi daranno la possibilità di ricevere ciò che mi spetta di diritto e per cui ho lavorato e versato contributi.
Che schifo di paese è l'Italia !! Piena di bellezze e di cultura, ma "matrigna" con i propri figli !!
Mi sento una cittadina di serie B.... meglio trattati di me anche gli extracomunitari ....almeno loro possono rivolgersi e vengono aiutati, io a chi mi rivolgo?
Solo per avere ancora una casa di proprietà sono ricca, solo per avere superato gli "anta" sono vecchia, ma non tanto da poter accedere alla pensione....
Ma che schifo di posto è diventato l'Italia??
Veramente mi vergogno di essere italiana... la mia casa è già in vendita perchè ormai con la piccola pensione di mio marito non riusciamo ad arrivare a fine mese.... se potessi scapperei via ma è più facile a dirsi che a farsi.... almeno per me che non ho appoggi o punti di riferimento...
Mi fermo qui, per ora. Sono molto triste e delusa e non so che fare...

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