Circa 10 anni fa decisi di intraprendere una nuova attività nella Villa della mia Famiglia. Ero stufo di lavorare come Istruttore di nuoto e Guida Escursionistica, presso i Villaggi Turistici.
Pensai, di aprire “qualcosa” a casa mia. Ora, a distanza di 10 anni, posso dire di aver sicuramente costruito qualcosa, di essermi “arricchito”professionalmente ed umanamente, ma di essermi clamorosamente “rotto” di tutte le difficoltà che mai, mai e poi mai, avrei immaginato di trovare lungo il percorso. Alcune cose le trovavo allora semplicemente allucinanti, e ripensandoci oggi, le trovo ancora più allucinanti. Cose senza senso, imposte dalla burocrazia, e dai burocrati (che non ci scordiamo, sono pagati da me, con le tasse prodotte dal mio lavoro….) cose che di fatto, tendono solo a farti dire “basta!”, perché prive di qualsiasi funzionalità e senso logico. Provo ad esporle per Capitoli, nel modo più chiaro possibile…..
Il Catering:
Tutto inizia con l’idea (prima nel suo genere qui nella zona) di affittare la Villa per Ricevimenti. Mi accordo (dopo due anni di approfondimenti “qualitativi”) con un Catering. Io affitto la Villa agli sposi, ed il Catering provvedeva all’allestimento ed alla cucina. Dopo un solo anno arriva la USL che mi dice che non ho le regolari autorizzazioni dei Locali dove si cucina. Spiego che i Locali sono privati e che le autorizzazioni ci sono, perchè le cucine sono del Catering e quindi autorizzate. (Il Catering effettuava ovviamente Ricevimenti in Castelli, su delle barche, sulle spiagge, cucinava nelle Piazze delle maggiori città Italiane per importanti meeting, insomma dappertutto. Appunto perché dotati di cucine autorizzate!) Ma per la USL non andava bene. Pazienza, pensai…. Metterò in regola i locali dove si cucina…. Tradotto circa 30.000.000 di Lire di allora. Ok, pensai… Adesso posso fare i Matrimoni tranquillo… Sbagliavo! Si ripresenta la USL e mi dice che gli Ospiti non possono mangiare in Locali non autorizzati! Faccio notare che gli Ospiti mangiano nel Parco della Villa. All’aperto o, se piove sotto a dei Gazebo… Non sia mai! Impossibile! Non si può!! Ma come non si può?? NO! Non si può! Serve l’autorizzazione per il Parco!! Non sapendo che esistesse una autorizzazione sanitaria per un Parco, domandai a Loro come si facesse… Noi non lo sappiamo! Non è compito nostro! Noi dobbiamo solo controllare! Infatti, l’autorizzazione non esisteva. Praticamente la inventai io con il mio Geometra dopo circa quattro mesi di telefonate, quesiti, mezze risposte, dritte, intuizioni ed ovviamente bolli, e spese varie…. Pagata l’Autorizzazione per il Parco (non ricordo quanto pagai…) continuai a fare i Ricevimenti, sicuro che adesso stava tutto a posto. Ovviamente mi sbagliavo. Arrivò la Finanza! Ed arrivò per ben quattro (4) matrimoni consecutivi! Feci ogni volta vedere il regolare contratto di affitto della Villa e le regolari fatture del Catering. Non andava bene…. Mi chiesero la Licenza… Ma quale Licenza??? La Licenza è del Catering!! Io affitto la Villa! Niente da fare. Mi beccai un avviso di garanzia per “esercizio abusivo della professione” Quindi avvocato e via in Tribunale! Ovviamente fui assolto perché il fatto non sussiste… Però intanto l’Avvocato lo pagai, mi sentii umiliato come un ladro, e sorvolo sulle rotture di co****ni!…. Ok, pensai… Andiamo avanti! E sbagliai ancora! Arrivò il Comune. Mi disse che non ero in regola con la Tassa sui rifiuti. Obbiettai, facendo presente che i Rifiuti venivano prodotti dal Catering, che poi li caricava sui loro furgoni e che venivano smaltiti presso la loro sede. Il Catering, ovviamente, pagava la Tassa sui Rifiuti nel Suo Comune. Io affitto solo la Villa…. Niente da fare… Per evitare una nuova denuncia e l’inevitabile trafila Giudiziaria, decido di pagare … E quanto vorrà essere una Tassa sui Rifiuti? Bè… me la calcolarono sull’intera superficie del Parco, che misura 4.500 mq. Fatevi i conti….
B&B o Country house? Dimora Storica?
Dopo 6 anni di Matrimoni decido di aprire la Villa per ospitalità. L’ho ristrutturata completamente. Due anni di lavoro per un importo di 600.000 euro. Comincio l’iter per informarmi sotto quale forma aprire…. Dunque, ho sei Camere…. Il B&B ne prevede tre…. Potrei aprire due B&B…. però non mi sembra corretto… Allora…vediamo… Ahh, ecco! Apro come Country House! Decido di aprire quindi una Partita IVA. Sarò perfettamente in regola! Ecco che, prima di aprire, arriva il dovuto controllo da parte dell’USL per vedere che tutto sia in regola. L’Ispettore, persona molto maleducata, entra e comincia ad elencare tutte le cose che non vanno bene: il frigorifero non ha la temperatura visibile dall’ esterno, la cappa non è in alluminio, mancano i ripiani in alluminio dove mettere le bottiglie. (Ma perché devo leggere la temperatura del frigorifero senza aprire la porta? Perché devo mettere la cappa in alluminio in una Dimora Storica? Perché devo appoggiare le bottiglie su un ripiano in alluminio e non in ferro??) Comunque sia, faccio questi “aggiustamenti” (circa 5.000 euro) e richiamo la USL per rifare il sopralluogo. Per tutta risposta mi scrivono che non verranno a fare il sopralluogo finchè non metterò un ascensore per i portatori di Handicap…. Ma come lo metto un ascensore in una Villa dell’800 vincolata come Dimora Storica?? Impossibile…. Come posso fare?? Allora mi dicono di aprire come B&B. Ed in effetti come B&B non ho problemi. (Ma il problema è garantire l’ingresso ai portatori di handicap, o come chiamare una struttura??) Capisco quindi che i portatori di handicap si attaccano se lo chiamo B&B, mentre mi attacco io se lo voglio chiamare Country House… (Ma non si dovrebbero tutelare i loro diritti a prescindere??). Apro quindi come B&B e affittacamere. Presento tutte le carte al Comune, alla Camera di Commercio, ai vari uffici. Sembra tutto in regola. Ma dopo un (1) anno mi scrive la Camera di Commercio che non accetta la mia iscrizione perché, secondo loro, il B&B NON deve avere la Partita IVA. Ma come?? Voglio essere in regola, pagare le tasse e loro mi dicono che non si può?? Allora inizio una trafila per vedere come posso aprire, e scopro che la Regione ha previsto una Legge per le Dimore Storiche, che prevede l’apertura di una Partita IVA. Rifaccio da capo (con le inevitabili spese) tutte le procedure, rivado alla Camera di Commercio, e presento le carte per “Dimora Storica”. Dopo due mesi, la Camera di commercio mi scrive che non può accettare l’iscrizione perché esiste già un’attività con la stessa Partita IVA…. (?). Vado chiedere delucidazioni, e mi spiegano che si erano sbagliati, nella precedente comunicazione. In effetti potevo aprire come B&B! Si erano dimenticati di comunicarmelo!!!
Il Ristorante.
Dopo otto anni di Cerimonie, decido che era meglio, con l’avvenuta apertura delle Camere, di abbandonare i Matrimoni, per aprire un Ristorante. In fondo i Locali autorizzati ce li ho già, devo solo allestire delle cucine ed arredare le Sale. Chiedo, ovviamente l’Autorizzazione Sanitarie per le sale e, stranamente, non incontro ostacoli, se non i “soliti” tempi lunghi (mesi) per ottenere un semplice timbro. Niente, in confronto a ciò che mi aspetterà!!
Volendo aprire un Ristorante di Alta Ristorazione, si opta per l’acquisto di una Cucina ipertecnologica. Costruita in Germania, viene realizzata “su misura” per i locali dove poi verrà montata. Funzionamento a corrente elettrica, gestita da un Computer centrale. In Italia ce ne sono solamente sei. Costo 230.000 Euro. Quanto di meglio il mercato oggi possa offrire. Presentiamo il progetto alla USL che, dopo due mesi, lo boccia. Come mai? Perché i Locali non sono autorizzati! Ma come non sono autorizzati?? Avevo speso 30.000.000 di Lire per Autorizzarli!! Si, ma erano autorizzati per le cucine del Catering, non per le cucine del Ristorante!! (Ma non sono sempre cucine??) No! Non sono sempre cucine! Allora si rispendono altri 25.000 euro per rendere autorizzati i locali già autorizzati, Si aspettano i canonici due mesi per avere le risposte, e si ripresentano i progetti della Cucina. Passati due mesi il progetto viene di nuovo bocciato. Perché?? Perché manca il rubinetto per lavarsi le mani!! Ora, faccio presente che nella Cucina ci sono ben otto (
rubinetti computerizzati, per lavare la carne, il pesce, per i piatti, per le verdure, e tutto il lavabile, ma per la USL manca un rubinetto. Il rubinetto per lavarsi le mani!! Su una cucina da 230.000 Euro!!!. Rimandiamo il progetto in Germania, dove i tecnici, ovviamente, ci prendono per deficienti. Rispediscono il progetto nuovo (aggiunta di un rubinetto!) e lo ripresentiamo alla USL. Passano i soliti due mesi, e lo bocciano. Perché? Perché mancano gli scarichi dei fumi. Allora chiamiamo i tecnici dalla Germania, per far spiegare agli “scienziati” della USL che le cappe sono autoventilanti ed autopulenti, e che quindi non hanno bisogno di scarichi. Passano altri due mesi, ed alla fine approvano. Quando vengono per il controllo della cucina montata, gli Ispettori della USL rimangono senza parole. “Non abbiamo mai visto una cucina così!! Ma come funziona??” Queste le loro parole. Le parole di chi mi ha tenuto un progetto fermo per otto mesi!!!
Pensate che siano mai venuti a controllare se sputiamo sui piatti che poi serviamo? Sono venuti a controllare se usiamo merce scaduta? Hanno mai controllato che vengano osservate le basilari norme igieniche? Importa a qualcuno se un Portatore di handicap non può entrare?
In definitiva, torno a ribadire che questo non è un paese libero, dove viene premiata la bravura, la voglia di lavorare, l’efficienza, l’ essere intraprendenti.. L’apparato burocratico serve solo a rendere tutto più difficile, e a “mungerti” per poter dar da mangiare a tutti quelli che alla fine del mese hanno uno stipendio, e che affollano gli Uffici. Dopo dieci anni sono veramente stufo di tutte queste ca**ate. ca**ate che non servono a niente se non a buttare soldi. Per questo, e per altri motivi, peraltro anche più seri, ho deciso che appena posso vendo tutto.
E con il ciufolo che riapro una attività in Italia!!