Autore Topic: Mi vergogno di essere italiana  (Letto 28733 volte)

Gabriele79

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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #15 il: 13 Settembre 2012, 20:01:28 »
non ha mai speso un euro? ahahahah scusa la risata, ma basta che sali su un autobus, ammettendo che paghi il biglietto, già lì lo stato spende più di un euro per consentirti la corsa, visto ceh lavorano in perdita.

E poi non sei andata a scuola? non hai mai fatto una visita medica o un intervento magari? detesto la gente che parla tanto per paralre senza nemmeno informarsi... se lo stato non avesse speso un euro, come dici, probabilmente tu saresti si e no alfabetizzata grazie ai tuoi genitori, di certo non potevi andare in una scuola privata (a meno di poter spendere molte migliaia di euro annui), per non paralre dei costi di medicinali convenzionati e visite. Alcune medicine, ti faccio un esempio di mia madre che deve prenderne con continuità, costano più di cento euro a confezione, eppure vengono passate GRATIS, anche perché se così non fosse non potrei permettermele. E quindi non è questione di essere contenti e soddisfatti, ma neppure di dire caxxate solo perché oggi è tanto in voga dare addosso allo stato.

Sul fatto che tu possa esprimere opinioni niente di male, ma anche gli altri possono, e di solito sarebbe meglio, se si vuole essere credibili, dire opinione sensate e non solo dettate dall'ira perché non si ha la pensione dopo soli 20 anni di lavoro.

SergioBalacco

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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #16 il: 13 Settembre 2012, 23:51:07 »
Mi era sfuggito questo post.
Caso emblematico il tuo, originato da una scelta molto poco lungimirante.
Lasciare il lavoro e' una scelta personale, quando si prende una decisione come la tua significa che prima si sono valutate tutte le possibilita' e le alternative per non dover soffrire in seguito a causa della mancanza di un reddito che negli anni puo' anche pesare.
La pensione poi...
L'Italia dopo anni di indipendenza ha dovuto uniformarsi agli standard europei.
L'aspettativa di vita media per le donne va oltre gli 80 anni, nessun paese puo' permettersi di pagare la "pensione" per 20 anni. Andare in pensione a 60 anni significava ricevere la pensione per piu' di vent'anni, qualcosa doveva esser fatto, questo e' il motivo trainante perche' il governo tecnico dei "professori" ha rialzato l'eta' per ritirarsi. E questo e' uno dei motivi per cui tu, come altri, dovrai attendere a lungo prima di iniziare a percepire l'agognato assegno mensile.
Diverso e' il discorso del lavoro.
Per una ragione che mi sfugge, in Italia chi perde il lavoro dopo i 50 anni si ritrova letteralmente uin mezzo ad una strada se insiste a voler continuare con l'attivita' precedente.
Ricordo il caso del padre di una mia cara amica, fu lasciato a casa dalla societa' che stava fallendo, un bel premio di anzianita', un altro di buonauscita, qualche mese di follia e poi il baratro. Perche' lasciare il lavoro che ormai non gli apparteneva gia' piu' fu un dramma non maggiore di quello di trovare un'alternativa per mantenere la famiglia (moglie e due figlie).
Lui non si perse d'animo, piuttosto che niente fece anche lavori umili, lo scaricatore ai mercati generali, l'imbianchino, il mulettista lui che era laureato con 25 anni di esperienza. Strinse i denti e continuo' a lavorare finche' trovo' qualcuno di cui fidarsi. Insieme aprirono uno studio da commercialista e il cielo torno' a risplendere dopo anni di grigiore.
Tu che ti lamenti cosa hai fatto per cercare di uscire dall'assurda situazione in cui ti sei volontariamente trovata?
Segretaria di direzione per vent'anni, ok, ma poi? se non trovavi quel lavoro hai mai cercato un'alternativa magari a livelli inferiori, d'altronde non sono i titoli importanti bensi un lavoro e la possibilita' di accumulare denari per mantenere famiglia e orgoglio.
Hai realmente cercato un'alternativa o ti sei seduta nell'attesa che qualcuno potesse offrirti nuovamente titoli e stipendi di un passato morto e sepolto?
Lamentarsi e' facile, lo fanno tutti, rimboccarsi le maniche piu' difficile, darsi da fare per guadagnare abbastanza da elevare la qualita' della propria vita e mettere un paletto utile per la pensione di domani. Non sei stata formichina, hai goduto della liberta' di quel presente senza pensare a quella di un certo futuro. Che non hai piu'.
Hai ragione a dire che dovevi pensarci bene, che hai sbagliato i conti.
Adesso non ti resta altro che piangere sulle tue miserie oppure dare un calcio al passato e ricominciare. 57 anni non sono poi molti ce la puoi fare, basta che ricominci da zero. Le badanti di persone anziane e incapaci di badare a se stesse sono una continua richiesta, ce ne sono cosi' poche che siamo costretti a chiederle dall'estero, l'assistenza sociale di malati e infermi e' un lavoro socialmente utile, potresti impegnarti anche in quello, basta guardarsi attorno senza piangersi addosso, rimboccarsi le maniche e ripetersi "se la posso fare" perche' la vita e' una sola e va vissuta al meglio delle nostre disponibilita', rimpaingere o accusare altri causa nostri errori fa solo male al cuore.
Rimboccati le maniche e ricomincia a vivere.
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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #17 il: 18 Settembre 2012, 20:29:18 »
non ha mai speso un euro? ahahahah scusa la risata, ma basta che sali su un autobus, ammettendo che paghi il biglietto, già lì lo stato spende più di un euro per consentirti la corsa, visto ceh lavorano in perdita.

E poi non sei andata a scuola? non hai mai fatto una visita medica o un intervento magari? detesto la gente che parla tanto per paralre senza nemmeno informarsi... se lo stato non avesse speso un euro, come dici, probabilmente tu saresti si e no alfabetizzata grazie ai tuoi genitori, di certo non potevi andare in una scuola privata (a meno di poter spendere molte migliaia di euro annui), per non paralre dei costi di medicinali convenzionati e visite. Alcune medicine, ti faccio un esempio di mia madre che deve prenderne con continuità, costano più di cento euro a confezione, eppure vengono passate GRATIS, anche perché se così non fosse non potrei permettermele. E quindi non è questione di essere contenti e soddisfatti, ma neppure di dire caxxate solo perché oggi è tanto in voga dare addosso allo stato.

Sul fatto che tu possa esprimere opinioni niente di male, ma anche gli altri possono, e di solito sarebbe meglio, se si vuole essere credibili, dire opinione sensate e non solo dettate dall'ira perché non si ha la pensione dopo soli 20 anni di lavoro.

Senti, se pensi si mettermi all'angolo solo perchè non ti è piaciuto ciò che ho scritto, o perchè sono una donna, hai sbagliato persona.
Ma che ne sai della mia vita?? Ma come ti permetti di offendere senza sapere nemmeno chi sono, come ho vissuto, e cosa ho fatto in tutti questi anni ??
Visto che non sai un cavolo, preciso che sono sempre andata in scuole private a spese della mia famiglia: e allora? come la mettiamo??
Visto che non viaggio mai in autobus, sei caduto in un'altra minchiata. Forse sei tu quello che viaggia a scrocco, ma come ti salta in mente di pensare che abbia mai preso un autobus senza pagare il biglietto ??
Per quanto riguarda le medicine non ne prendo. Sono contraria e non prendo niente, nemmeno l'aspirina.
Perciò prima di parlare senza sapere informati meglio.


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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #18 il: 19 Settembre 2012, 01:56:43 »
Visto che non sai un cavolo, preciso che sono sempre andata in scuole private a spese della mia famiglia: e allora? come la mettiamo?? Visto che non viaggio mai in autobus, sei caduto in un'altra minchiata. Forse sei tu quello che viaggia a scrocco, ma come ti salta in mente di pensare che abbia mai preso un autobus senza pagare il biglietto?? Per quanto riguarda le medicine non ne prendo. Sono contraria e non prendo niente, nemmeno l'aspirina.
Va bene, sei una persona difficile? Non sei l'unica.
Non per questo e' corretto ritenere sia iniusto che ti attacchino. Io penso che dal modo come ti sei presentata, da quello che hai esposto e come lo hai esposto e' anche normale essere criticata.

Le informazioni che hai fornito, ma erano informazioni o volevi solo sentirti compresa?, non sono di aiuto a capire chi sei, cosa fai, cosa vuoi o vorresti.

Che ti vergogni di essere italiana l'abbiamo capito ma le tue scelte sono all'origine del male che ti affligge e ti pone in contrasto con chi ci prova a darti una risposta.

L'Italia fa schifo? Adesso te ne accorgi? Quando andava tutto bene l'avresti detto?
Non ho detto che faccia schifo veramente, e' il mio paese, ci sono nato e sono affezzionato, e diciamocelo francamente, mi da pure fastidio che la si definisca schifosa.
Come ti permetti? I tuoi diritti finiscono dove cominciano i miei.

Che diamine, tutti hanno problemi, si e' capito, tu per prima.
Ma da qui ad accusare la RI di averti dimenticata, bistrattata, maltrattata ce ne corre.
L'Italia e' quello che noi siamo, non e' un'entita' a se stante, l'Italia e' composta da Italiani, e' il modo di vivere di questa gente che determina i comportamenti di tutto il Paese, politica compresa.

Un paese giovane, 150 anni di storia sono niente al confronto dei 1500 anni circa della Francia o ai circa 1200 dell'Inghilterra per non parlare di quasi tutte le repubbliche o reami europei tutti piu' antichi del nostro stivale con poche esclusioni.
E allora?
Sei andata alle scuole private e pagava la famiglia?
Non e' un pregio, dalle mie parti lo chiamiamo in altro modo.
Non hai mai usato un autobus in vita tua?
Sempre quell'altro modo di cui sopra a cui riferirsi.
Non usi curarti con le medicine?
E' una tua scelta, puo' piacere o non piacere, e' comunque una tua scelta, come tua e' stata quella di lasciare il lavoro anzitempo sperando di poter ricominciare. Non puoi adesso accusare i professori al governo e ridicolizzare l'Italia perche' a 57 anni non hai la pensione e per averla devi attendere fino ai 60.
Illusa.
Sul mio CV avevo dodici mesi di vuoto fra un'attivita' e un'altra.
All'inizio spiegavo che era il mio anno sabbatico, che avevo staccato la spina per farmi una crociera in barca a vela attorno al mondo. Wow, non ci credeva nessuno. Ho dovuto riempire lo spazio vuoto inventandomi consulenze da indipendente per poter giustificare tale periodo inutile.

Bisogna sapersi adattare agli eventi, scavare in noi stessi e vedere cosa di buono c'e' ancora e provare a usarlo per ottenere quello che vogliamo e se non ci si riesce ci si ricicla, una due tre volte fino a trovare la nostra quarta dimensione e vivere sereni gli anni che mancano al trapasso.
Ti sei comportata da cicala tutta la vita e non da formica?
Non accusare gli altri, e' stata una tua scelta, addossare ad altri le conseguenze delle proprie scelte e' sbagliato, opprimente, denota insensibilita' poca attenzione ai problemi altrui, mio padre aggiungerebbe anche... ma lui non c'e' piu'...

Io alla pensione non penso mai. Mio padre non faceva altro, e' andato in pensione a 65 anni (era un dirigente), a 68 se n'e' andato, non resisteva al dolce farniente, si sentiva inutile. Un ictus e buonanotte. La pensione di mio padre (reversibilita') mia madre l'ha goduta per altri 19 anni. Troppi, se fosse cosi' per tutti allora l'INPS fallirebbe, insostenibile. 
Io lavorero' finche' posso, altro che pensione, lavorare serve a tenermi attivo, vivo, efficace, sveglio.
 
Ti auguro di trovare quella pace e serenita' che ti serve per andare avanti, fermati qualche volta a pensare, fa bene all'anima ma se non te la senti ti posso capire.


 
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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #19 il: 19 Settembre 2012, 08:42:49 »
Frutta il tempo che stai a casa per inventarti una fonte di rendita alternativa, avrai una passione che puoi trasformare in qualcosa di remunerativo?

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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #20 il: 19 Settembre 2012, 10:41:17 »
Visto che non sai un cavolo, preciso che sono sempre andata in scuole private a spese della mia famiglia: e allora? come la mettiamo?? Visto che non viaggio mai in autobus, sei caduto in un'altra minchiata. Forse sei tu quello che viaggia a scrocco, ma come ti salta in mente di pensare che abbia mai preso un autobus senza pagare il biglietto?? Per quanto riguarda le medicine non ne prendo. Sono contraria e non prendo niente, nemmeno l'aspirina.
Va bene, sei una persona difficile? Non sei l'unica.
Non per questo e' corretto ritenere sia iniusto che ti attacchino. Io penso che dal modo come ti sei presentata, da quello che hai esposto e come lo hai esposto e' anche normale essere criticata.

Le informazioni che hai fornito, ma erano informazioni o volevi solo sentirti compresa?, non sono di aiuto a capire chi sei, cosa fai, cosa vuoi o vorresti.

Che ti vergogni di essere italiana l'abbiamo capito ma le tue scelte sono all'origine del male che ti affligge e ti pone in contrasto con chi ci prova a darti una risposta.

L'Italia fa schifo? Adesso te ne accorgi? Quando andava tutto bene l'avresti detto?
Non ho detto che faccia schifo veramente, e' il mio paese, ci sono nato e sono affezzionato, e diciamocelo francamente, mi da pure fastidio che la si definisca schifosa.
Come ti permetti? I tuoi diritti finiscono dove cominciano i miei.

Che diamine, tutti hanno problemi, si e' capito, tu per prima.
Ma da qui ad accusare la RI di averti dimenticata, bistrattata, maltrattata ce ne corre.
L'Italia e' quello che noi siamo, non e' un'entita' a se stante, l'Italia e' composta da Italiani, e' il modo di vivere di questa gente che determina i comportamenti di tutto il Paese, politica compresa.

Un paese giovane, 150 anni di storia sono niente al confronto dei 1500 anni circa della Francia o ai circa 1200 dell'Inghilterra per non parlare di quasi tutte le repubbliche o reami europei tutti piu' antichi del nostro stivale con poche esclusioni.
E allora?
Sei andata alle scuole private e pagava la famiglia?
Non e' un pregio, dalle mie parti lo chiamiamo in altro modo.
Non hai mai usato un autobus in vita tua?
Sempre quell'altro modo di cui sopra a cui riferirsi.
Non usi curarti con le medicine?
E' una tua scelta, puo' piacere o non piacere, e' comunque una tua scelta, come tua e' stata quella di lasciare il lavoro anzitempo sperando di poter ricominciare. Non puoi adesso accusare i professori al governo e ridicolizzare l'Italia perche' a 57 anni non hai la pensione e per averla devi attendere fino ai 60.
Illusa.
Sul mio CV avevo dodici mesi di vuoto fra un'attivita' e un'altra.
All'inizio spiegavo che era il mio anno sabbatico, che avevo staccato la spina per farmi una crociera in barca a vela attorno al mondo. Wow, non ci credeva nessuno. Ho dovuto riempire lo spazio vuoto inventandomi consulenze da indipendente per poter giustificare tale periodo inutile.

Bisogna sapersi adattare agli eventi, scavare in noi stessi e vedere cosa di buono c'e' ancora e provare a usarlo per ottenere quello che vogliamo e se non ci si riesce ci si ricicla, una due tre volte fino a trovare la nostra quarta dimensione e vivere sereni gli anni che mancano al trapasso.
Ti sei comportata da cicala tutta la vita e non da formica?
Non accusare gli altri, e' stata una tua scelta, addossare ad altri le conseguenze delle proprie scelte e' sbagliato, opprimente, denota insensibilita' poca attenzione ai problemi altrui, mio padre aggiungerebbe anche... ma lui non c'e' piu'...

Io alla pensione non penso mai. Mio padre non faceva altro, e' andato in pensione a 65 anni (era un dirigente), a 68 se n'e' andato, non resisteva al dolce farniente, si sentiva inutile. Un ictus e buonanotte. La pensione di mio padre (reversibilita') mia madre l'ha goduta per altri 19 anni. Troppi, se fosse cosi' per tutti allora l'INPS fallirebbe, insostenibile. 
Io lavorero' finche' posso, altro che pensione, lavorare serve a tenermi attivo, vivo, efficace, sveglio.
 
Ti auguro di trovare quella pace e serenita' che ti serve per andare avanti, fermati qualche volta a pensare, fa bene all'anima ma se non te la senti ti posso capire.

Gentile Signor Balacco,

purtroppo ho avuto la "malaugurata" idea di venire a raccontare il mio momento di difficoltà su questo Forum.
Non so perchè l'ho fatto, ma mi sembrava il posto giusto per raccontare, in un momento di sconforto, quello che penso e quello che ho dentro di me.... Ho fatto male perchè, come diceva un vecchio, i problemi sono di chi ce l'ha ed agli altri non è che alla fine interessa un granchè.
Comunque, visto che Lei è uno dei pochi che mi ha dato un minimo di risposte sensate, voglio rispondere ancora su questo argomento.
1- Non mi sono licenziata di mia volontà, ma è stata come ho spiegato bene nel mio post iniziale, una scelta quasi obbligata, dovuta ad una serie di circostanze negative (chiusura della Sede di Milano, spostamento di tutte le attività a Roma).
Avevo anche due ragazze adolescenti e, non avendo modo di contare su nonni o parenti vari, ho pensato in qualità di madre di occuparmi un pò anche di loro.
Comunque, non mi va di entrare nei dettagli della mia vita privata..... visto com'è l'andazzo da queste parti ,immagino già quanto fango mi verrà scaricato ancora addosso perciò metto un punto qui.
Delle mie scelte mi prendo tutta quanta la responsabilità, che poi a voler vedere tutta mia non è.... pazienza.... è andata così.
Per quanto riguarda il lavoro, altro punto dolente, pensa che non abbia fatto niente per ritrovarlo??
Sono più di dieci anni che ci provo.... che devo fare oltre a fare domande, mandare e-mail e curriculum?
Ho fatto anche dei corsi, certamente... non sono una che sta a casa con le mani in mano.
Ho frequentato a spese mie un corso per Agente Immobiliare. Ho speso 700 Euro ma fino ad ora nessuna agenzia si è degnata di chiamarmi.... la scusa è che c'è crisi immobiliare.
Potrei fare la badante? Anche qui si deve frequentare un corso, naturalmente a pagamento, mi sono già informata: il costo? Più di mille Euro (ma però con il patrocinio della Provincia  ;D)
Ora, non so se si è capito: in questo momento non posso permettermi di spendere altri soldi.
Colpa mia anche per questo?
Per quanto riguarda il frequentare la scuola privata, lo sapevo che sarebbe arrivata puntuale la solita risposta: si chiama in un altro modo.
Mi può dire come si chiama? Ricchezza? I miei genitori hanno fatto molti sacrifici per mantenermi, non erano miliardari ed hanno sempre vissuto del loro lavoro, ma una volta i tempi erano diversi, c'era il lavoro stabile e sicuro.... perciò non mi sento affatto in colpa.
Se c'è gente gelosa od invidiosa problemi suoi.
Addirittura mi si accusa di non pagare l'autobus, di vivere alle spalle dello Stato. Questo non l'accetto assolutamente. Attenzione a fare di tutta l'erba un fascio....
Non prendo mezzi pubblici perchè vivo in campagna. Non uso l'auto blu e non ho l'autista, perciò prima di scrivere cavolate dovete conoscere la realtà di ogni persona.
Mi meraviglio moltissimo della piega che sta prendendo il mio post. Non pensavo, e lo ripeto, di essere al centro di tanti attacchi che sfiorano quasi l'incredibile e mi viene anche un pò di tristezza pensando che se questa è la solidarietà fra italiani siamo proprio mal messi!!
Penso che questi chiarimenti erano necessari e chiudo. Se vuole possiamo continuare la discussione, ma sempre su toni pacati, propositivi e costruttivi.
Cordiali saluti




SergioBalacco

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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #21 il: 19 Settembre 2012, 12:14:36 »
Gentile paperetta
Evito di quotare altrimenti serve una pagina solo per un post.
Tutto il discorso si riduce a poche e semplici deduzioni.
Uno nella vita fa delle scelte, giuste o sbagliate che siano sono scelte proprie e vanno rispettate.
Nella vita cerca di vivere a modo suo e anche qui niente da dire.
Poi ad un certo punto la vita si vendica, nessun motivo preciso, coglie a caso, e la sfortuna nera si abbatte sul malcapitato, allora tutto va storto ed il castello di carta si abbatte su chi l'ha costruito.
bene venire a piangere sul forum se questo contribuisce a scaricare le tensioni ma bisogna aspettarsi le critiche di chi non capisce che certe scelte sono private, dettate da uno stile di vita che difficilmente si cambia.
Io sono stato fortunato nella vita. Sono in salute, ho una bella famiglia, la casa dove vivo e' mia (anche in SA e' mia), pero' ho avuto un momento della mia vita difficile, ho perso il lavoro, un lavoro da 15 anni sempre con la stessa azienda che e' stata venduta a un gruppo inglese che ha pensato bene di lasciare a casa tutti quelli non inglesi (io ero l'unico italiano, altri erano irlandesi). Un brutto colpo, quando non si e' piu' giovani fa male, sono rimasto 16 mesi senza lavorare, prendendo a piene mani dai risparmi quello che serviva per continuare a vivere, senza ridurre troppo lo stile di vita, risparmiando quello che potevo. A un certo punto sono diventato imprenditore di me stesso, inizi difficili, duri, c'era la crisi (la prima), poi e' andata meglio e sono qui a raccontare come ci sono riuscito, io sono piu' vecchio di te paperetta, e se ci sono riuscito io ci puoi riuscire anche tu, a volte vale la pena riciclarsi, partire da un gradino piu' basso. Oggi che sono ritornato al mio vecchio amore lavorativo, guadagno la meta' di quello che guadagnavo dieci anni fa, e sono comunque bei soldini, eccezionali italicamente parlando, ma non mi lamento perche' ho quello che serve per mantenere la famiglia anche considerando le mie fatiche imprenditoriali che comunque continuano a rendere, poco ma rendono.
Mia moglie si e' inventata un lavoro online, fa import di oggettini dall'asia e li vende online, non sono tante entrate, non e' per quello che lavora le sue brave tre ore al giorno, ma sono sufficienti per restare attiva, viva, e per finanziare le sue passioni (le solite di tutte le donne o quasi).

Riciclati paperetta, lavorare online rende bene, anche a chi non ha mai lavorato in quel campo in tutta la vita. Perche' non provarci?
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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #22 il: 20 Settembre 2012, 09:34:34 »
Il suo ragionamento non fa una piega e lo condivido, anche se non completamente. Prendo atto di ciò che è stato.... ormai è andata cosi: rimango sempre convinta però che la colpa di come sono andate le cose non sia completamente mia.
Nella vita bisogna purtroppo prendere delle decisioni. Io sono una "tosta" come ho già detto e non mollo, anche se ultimamente ho perso moltissimo la fiducia e non vedo vie d'uscita, almeno a breve scadenza.
Come anche lei stesso afferma, anch'io in passato sono stata molto fortunata. Quando ero nel mondo del lavoro mi sono sempre impegnata al massimo ed ho conosciuto persone eccezionali, ho avuto modo di lavorare con persone meravigliose, colleghi gentili e rispettosi, ed avere come responsabili anche personaggi di grosso calibro.
Ho lavorato per anni con un gruppo di ingegneri e tecnici americani che hanno collaborato con la nostra Società per la costruzione della più grande piattaforma petrolifera italiana.... quindi, non robetta da poco.
Sono stati anni belli e laboriosi, il lavoro non mi è mai pesato e mi sono sempre data da fare per portare avanti la mia vita in modo onesto e dignitoso.
Ma gli anni passano ed eccomi qui a fare la figura della donnetta noiosa che non capisce un c.... e parla a sproposito !!
Certamente sono una donna matura, di mezza età diciamo ....  ;D che però non si sente vecchia e che potrebbe dare tanto e tanto ancora.
Ho esperienza da vendere, non sono malata (grazie a Dio) non ho problemi mentali e sono perfettamente in grado di lavorare..... perciò perchè questo silenzio ??
So già che la mia è una battaglia persa, non posso cambiare il mondo, figuriamoci se potrò cambiare l'Italia.....
E' più facile che un cammello passi nella cruna di un ago, che trovare italiani solidali fra loro !!
Io comunque insisto e vado avanti. Se riuscirò a migliorare la mia situazione attuale, può darsi che questo sia un piccolissimo passo che aiuterà anche tante altre donne come me.





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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #23 il: 20 Settembre 2012, 11:44:33 »
rimango sempre convinta però che la colpa di come sono andate le cose non sia completamente mia.
E' dura da ammettere, nel suo discorso purtroppo di evince che tutto e' dipeso dalle sue scelte.
Le colpe esistono solo quando certe azioni si fanno con l'intento o con la consapevolezza di farle sbagliate. In questo caso non ci sono colpe ma solo responsabilita' e quelle sono tutte sue. Non trasferirsi a Roma e' stata una sua scelta, non trovarsi subito un altro lavoro (che avrebbe potuto trovare subito con l'inerzia di quello precedente) e' stata una sua scelta, lei e' responsabile delle azioni intraprese e quindi non le puo' addossare ad altri.
Citazione
Sono stati anni belli e laboriosi, il lavoro non mi è mai pesato e mi sono sempre data da fare per portare avanti la mia vita in modo onesto e dignitoso.
Ho esperienza da vendere, non sono malata (grazie a Dio) non ho problemi mentali e sono perfettamente in grado di lavorare..... perciò perchè questo silenzio ??
Il suo errore secondo me e' che vuoi ripartire da dove ha lasciato. Dopo anni di niente non puo' pretendere che la assumino semplicemente perche' "era qualcuno 10 anni fa...". Il suo impegno deve essere per una posizione inferiore, dove basta un'esperienza di base, se poi e' capace se ne accorgeranno loro e la faranno progredire. Sbaglia ancora a pensare di essere indispensabile. Non lo e' piu', la sua azienda esiste ancora (forse) anche senza di lei. 
Citazione
Io comunque insisto e vado avanti. Se riuscirò a migliorare la mia situazione attuale, può darsi che questo sia un piccolissimo passo che aiuterà anche tante altre donne come me.
Lasci perdere, le battaglie contro i mulini a vento non servono a nessuno, si ricicli e trovera' il giovamento che cerca, altrimenti s'inventi un'attivita' in proprio magari online, in quello non c'e' problema di eta' solo di capacita' e se e' capace i risultati verranno da soli.
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« Risposta #24 il: 23 Settembre 2012, 19:22:11 »
non ha mai speso un euro? ahahahah scusa la risata, ma basta che sali su un autobus, ammettendo che paghi il biglietto, già lì lo stato spende più di un euro per consentirti la corsa, visto ceh lavorano in perdita.

E poi non sei andata a scuola? non hai mai fatto una visita medica o un intervento magari? detesto la gente che parla tanto per paralre senza nemmeno informarsi... se lo stato non avesse speso un euro, come dici, probabilmente tu saresti si e no alfabetizzata grazie ai tuoi genitori, di certo non potevi andare in una scuola privata (a meno di poter spendere molte migliaia di euro annui), per non paralre dei costi di medicinali convenzionati e visite. Alcune medicine, ti faccio un esempio di mia madre che deve prenderne con continuità, costano più di cento euro a confezione, eppure vengono passate GRATIS, anche perché se così non fosse non potrei permettermele. E quindi non è questione di essere contenti e soddisfatti, ma neppure di dire caxxate solo perché oggi è tanto in voga dare addosso allo stato.

Sul fatto che tu possa esprimere opinioni niente di male, ma anche gli altri possono, e di solito sarebbe meglio, se si vuole essere credibili, dire opinione sensate e non solo dettate dall'ira perché non si ha la pensione dopo soli 20 anni di lavoro.

Senti, se pensi si mettermi all'angolo solo perchè non ti è piaciuto ciò che ho scritto, o perchè sono una donna, hai sbagliato persona.
Ma che ne sai della mia vita?? Ma come ti permetti di offendere senza sapere nemmeno chi sono, come ho vissuto, e cosa ho fatto in tutti questi anni ??
Visto che non sai un cavolo, preciso che sono sempre andata in scuole private a spese della mia famiglia: e allora? come la mettiamo??
Visto che non viaggio mai in autobus, sei caduto in un'altra minchiata. Forse sei tu quello che viaggia a scrocco, ma come ti salta in mente di pensare che abbia mai preso un autobus senza pagare il biglietto ??
Per quanto riguarda le medicine non ne prendo. Sono contraria e non prendo niente, nemmeno l'aspirina.
Perciò prima di parlare senza sapere informati meglio.

cioè, non ho parole. Non hai nemmeno capito che gli esempi che ti ho fatto sono appunto esempi, se tu sei una che in 60 anni non ha mai preso una medicina né mai fatto una visita buon per te, ma permettimi di dubitare di questa marea di sciocchezze.
Io non la metto in nessun modo, sei tu che ti lamenti, non io, che pure ho due lauree e sono costretto a fare lavori di merda a giornata tipo caricare cassette di vegetali e frutta da 30 chili, quindi?
Tu hai la casetta in campagna, magari col terreno, due figlie ormai adulte, che forse lavorano o avranno i loro maritini e i nipotini, hai avuto le scuole private ecc.
Io ho un appartemento in una zona popolare e trafficata con tanto smog, in affitto, non ho nessuna prospettiva familiare e faccio questi lavori di merda benché sia titolato, dovrei essere permanentemente davanti al palazzo del governo a berciare, se fossi come te a questo punto. Ma ovviamente sei tu che fai bene a lamentarti siccome lo Stato non ti paga la pensione, a 57 anni, dopo soli 20 anni di contributi... E va bene, allora diciamo che se a te danno la pensione in questo modo, io voglio l'assegno di disoccupazione (mi accontento di 500 euro al mese, il minimo per campare), a vita, finché non vinco un concorso ai beni culturali o come ricercatore i nqualche ateneo.

quanto alla solidarietà, invece di saperla solo chiedere, comincia ad offrirla tu, che con una casa in campagna, che non penso proprio tu abbia la sfortuna di dover condividere con litigiosi condomini, sei sicuramente molto più fortunata di tante gente costretta a dormire in dormitori con gente sconosciuta o in automobile.
« Ultima modifica: 23 Settembre 2012, 19:25:19 da Gabriele79 »

il pasticcere

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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #25 il: 25 Settembre 2012, 19:31:13 »
stiamo a dire sempre le stesse cose i politici continuano a rubare e rimanere fuori e noi,,,,,,,,,,,,,,,facciamo le file per comprare l iphone  ma dai..................

SergioBalacco

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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #26 il: 25 Settembre 2012, 19:49:32 »
Certamente sono una donna matura, di mezza età diciamo ....  ;D che però non si sente vecchia e che potrebbe dare tanto e tanto ancora.
Ho esperienza da vendere, non sono malata (grazie a Dio) non ho problemi mentali e sono perfettamente in grado di lavorare..... perciò perchè questo silenzio ??
Mi creda c'e' chi sta peggio, molto peggio e non si lamenta, lavora duro per dare un tetto ai propri figli e la pensione non sa nemmeno cos'e'!
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
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gaibola

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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #27 il: 28 Settembre 2012, 18:40:18 »
Che schifo di paese è l'Italia !! Piena di bellezze e di cultura, ma "matrigna" con i propri figli !! Mi sento una cittadina di serie B.... meglio trattati di me anche gli extracomunitari ....almeno loro possono rivolgersi e vengono aiutati, io a chi mi rivolgo?
Gli extracomunitari lavorano duro in italia, li pagano la meta' di un italiano che pure prende una miseria e se possono fanno anche due o tre lavori per sopravvivere. All'italiano medio fa schifo lavorare 18 ore al giorno, a loro no, e meno male altrimenti i lavori midesti chi li fa? Lo Stato li ricompensa? Alleluia!
Citazione
Ma che schifo di posto è diventato l'Italia??
E' l'italia che abbiamo voluto noi italiani, quelli che stanno in parlamento li abbiamo votati noi adesso lamentarsi non ha senso, io infatti che mi lamento per fare? meglio andarsene invece di tediare il prossimo con i miei problemi.
Citazione
Veramente mi vergogno di essere italiana...
io non mi vergogno di essere italiano anche se le colpe dei nostri padri sono ricadute sulla mia generazione, adesso e' tardi per recriminare, a me non vanno tante cose, invece di protestare me ne vado in Australia anche se la mia vita e' piu' rosea della maggior parte di quelli che scrivono sul forum,
Citazione
la mia casa è già in vendita perchè ormai con la piccola pensione di mio marito non riusciamo ad arrivare a fine mese.... se potessi scapperei via ma è più facile a dirsi che a farsi.... almeno per me che non ho appoggi o punti di riferimento...
Mi fermo qui, per ora. Sono molto triste e delusa e non so che fare...
La casa e' in vendita perche' quando la si compra non si pensa che il mutuo di trentanni iniziera' veramente a pesare quando arriva alla fine. Mantenere una casa, pagare il mutuo ed in piu' risparmiare quando si e' in pensione diventa un grosso problema. Allora la si vende. Forse era meglio non comprarla prima. Auguri, non so cosa dirti, forse perche' io sono vissuto avvolto nella bambagia, fprse perche' problemi economici io non ne ho mai avuti. I miei genitori a suo tempo si son fatti il culo, adesso godiamo tutti dei loro sacrifici anche se a qualcuno (io) incomincia a star stretto il fiato sul collo. Ti faccio tanti auguri affinche' possaite trovare piu' forza d'animo e serenita' per andare avanti ma senza guardarvi indietro, e' inutile e dannoso.
Ciao
direi che é un' analisi che non fa una grinza

Concordo in pieno!!!!

cplpilot

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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #28 il: 28 Settembre 2012, 20:30:27 »
Anche io mi vergogno che sei italiana, speriamo che trovi l'oppurtunità per andartene presto e mi raccomando non tornare!

SergioBalacco

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Re:Mi vergogno di essere italiana
« Risposta #29 il: 28 Settembre 2012, 23:07:57 »
Anche io mi vergogno che sei italiana, speriamo che trovi l'oppurtunità per andartene presto e mi raccomando non tornare!
Concordo
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.