Ciao a tutti,
mi sono appena iscritta e voglio raccontarvi un pò la mia storia.
Ho 42 anni, un diploma da perito chimico e ho appena lasciato l'Italia per la seconda volta.
Dopo la scuola ho cercato lavoro nelmio ramo e come potete immaginare, negli anni 90, nell'industria non c'era posti per una donna. Ho fatto qualche concorso ma chissà come mai anche con buoni risultati il posto era sempre preso dall'amico dell'amico.
Trovai un posto come tecnico di laboratorio in un ospedale veneto......bene direte voi......è vero, super posto nel pubblico....pensione assicurata e anche presto....orario di lavoro da favola........insomma il posto ideale. Piccolo problema però.....per avere il posto con contratto d'assunzione bisognava lavorare lì come volontario fino a quando il tecnico di turno andava in pensione e allora ti avrebbero mandato a fare il "concorso" che avresti vinto e così ti avrebbero assunto. Bello he!
Lavorai lì per 6 mesi fino a che il mio capo mi disse che un posto si sarebbe liberato presto e se fossi andata a passare il fine settimana sulla sua barca il posto era mio! Inutile dire che non andai più in quel posto!!!!
Per un pò feci lavoretti stagionali come la cameriera, le vendemmie o le pulizie negli alberghi, lavorai anche come operaia in un allevamento di galline ovaiole. E nel campo della chimica?..........il deserto dei tartari!!!!
Ebbi l'occasione e partii negli USA dove restai per più di 15 anni. Giurai di non tornare più in Italia, un paese che non da opportunità e se sei donna le uniche opportunità le avrai "se sei carina con me!"
Purtroppo le vicissitudini della vita e i genitori sempre più anziani, 6 anni fa, mi portarono alla decisione di tornare. Questa volta Milano fu la destinazione di scelta. Città cosmopilota, giovane, dinamica e sicuramente mentalmente aperta, insomma il posto giusto per chi ha voglia di lavorare e fare. SBAGLIATO!!!!!
Ho fatto veramente fatica a trovare lavoro........non era cambiato nulla.......non fregava nulla delle competenze professionali bisognava sempre "essere carina con me". Insomma alla fine trovai lavoro come secretaria in una multinazionale americana ma che di americano aveva solo il nome, la gestione era tutta italiana. Risultato: premi a che lecca di più il cxxx, a chi è più meschino con i colleghi e li sputxxx apertamente con i capi, addirittura c'era che si era messo la foto del capo sulla scrivania a mo di santino per aver il premio (che poi gli hanno dato). Io invece che venivo da una società dove si lavora e si è premiati per le proprie capacità e si è incantivati a dare il meglio ed essere propositivi ed inventivi io ho sempre e solo ricevuto:" ma tu non sei come noi, tu sei troppo americana, tornatene al tuo paese, tu crei solo problemi".
Dal punto di vista sociale, non parliamo poi del fatto che gli italiani che ho conosciuto in questi anni a Milano mi hanno sempre trattata come straniera e fatto pesare che non ero come loro.
Quando sono tornata avevo la speranza che l'Italia si fosse evoluta e fosse cambiata in meglio, che la gente fosse diventata più cosmopolita e che i "vecchi difetti" che tutti conosciamo e aborriamo fossero spariti, insomma che l'Italia avesse imparato la lezione! In fondo in ognuno di noi che parte, dopo un pò si insinua la speranza e a volte si torna perchè in fondo è il nostro paese e vorremmo tanto che diventasse migliore perchè effettivamente potrebbe essere un paradiso, con ricchezze che tutto il mondo ci invidia. Come mi sbagliavo! Ho trovato un decadimento morale e sociale disgustoso, una corruzione senza pari e senza limiti. HO RITROVATO ANDREOTTI E PIPPO BAUDO E LA CARRA!!!!!!!!!!!
Devo dire però che certe cose sono comunque cambiate in meglio come la sanità che in Lombardia funziona molto bene.
Ma la cosa più triste è che la gente ha perso ogni speranza e non le interessa niente di niente, a tutto fanno spallucce; i giovani non hanno più sogni o speranze, ho trovato una società vuota e dedita solo al consumismo, le cose importanti sono solo le cose griffate, l'apparire in televisione o il nuovo modello di telefonino. UNA TRISTEZZA INFINITA! Sorvolerò poi sulla classe politica e la corruzione che tanto non sono un segreto per nessuno.
Morale.......nel frattempo ho avuto un figlio e con mio marito abbiamo deciso che non vogliamo che nostro figlio cresca in un paese come l'Italia, vogliamo insegnarli ad essere una persona onesta ed una persona che sa che si è premiati per le proprie capacità e ilduro lavoro e non perchè si è rubato o perchè si ha un amico in certi posti. Abbiamo venduto tutto e ci siamo trasferiti in Francia.
E questa volta in Italia MAI PIU!