Autore Topic: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?  (Letto 12789 volte)

Rotailater

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Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« il: 02 Marzo 2010, 15:05:19 »
Sono qui per elencare quelli che, secondo me, sono i motivi che ci spingono lontano dall'Italia, anche quando questa fuga rimane solo un sogno irrealizzato.
Voglio dare un mio contributo alla visione del "problema", e spero che questo possa servire a qualcuno per capire meglio se stesso e i motivi che lo guidano in questa scelta.

Consiglio a tutti di leggere questo testo e contribuire, ma soprattutto di analizzare a fondo ogni punto e cercare di capire quanto questi motivi siano validi nella nostra situazione. Cercate, mentre leggete questo testo, di capire quanto questi motivi possano stare influenzando la vostra scelta.

Ecco quelle che secondo me sono le principali cause che ci spingono (ma che mi spingono) all'idea di andarsene dal nostro paese, abbandonando la nostra attuale vita.

Infelicità cronica: Fin da piccoli siamo abituati a desiderare sempre di più. Questo non è mai un concetto di vita sbagliato, ma bisogna fare in modo che questo non ci condizioni troppo il presente e che ci consenta di vivere serenamente. Non è da escludere che dietro la voglia di qualcosa di meglio si nasconda una buona dose di infelicità cronica, ovvero la costante incapacità ad "accontentarsi" e a trovare un compromesso. E' quasi impossibile che questa sia l'unica causa che vi stia portando all'idea di fuggire dalla vostra vita attuale, ma in parte può sempre contribuire.

Clima: Il clima ha un ruolo molto più importante di quanto si pensi: E' risaputo che la temperatura e l'irradiazione solare abbiano un effetto molto positivo sul fisico, favorendo la secrezione di ormoni che contribuiscono alla sensazione di felicità (endorfine, testosterone e altri). Desiderare di vivere un luogo sempre caldo e soleggiato è una necessità biologica non trascurabile, ed è quindi importante valutare con cura la destinazione e rapportarla con il clima presente nella nostra posizione attuale. Ovviamente, c'è chi preferirà un clima freddo, ma per la stragrande maggioranza delle persone un clima caldo e piacevole è un fattore assai decisivo nella scelta di una destinazione.

Economia: Nel nostro paese è possibile guadagnare cifre esorbitanti per i nostri "cugini" lontani, eppure tutto questo denaro si rivela vano perché è rapportato al costo della vita. Rendetevene conto: in Italia la maggioranza della popolazione ha più preoccupazioni legati alla sopravvivenza che la popolazione che vive nei quartieri periferici delle città del terzo mondo. E' paradossale. Per fortuna, avendo una pensione o una rendita è possibile vivere in paesi lontani da re con quanto qui si vivrebbe per strada. E questo non è poco.

Stile di Vita: La parte più importante. Al di là del capitale, delle ricchezze e dei vantaggi della società attuale, è lo stile di vita che conta più di tutto.
In alcuni paesi come nell'america latina la vita è calma, lenta e rilassante (per lo meno in certi casi). Portandosi qualche piccolo capitale dietro è possibile rivoluzionare il proprio stile di vita rendendolo migliore, più adatto a una vita che meriti di essere vissuta.

Dove in Italia sopravvivi a malapena, hai 40 ore settimanali e stress a non finire,
In altri paesi vivi tranquillamente, senza pensieri, apri una tua attività e hai il tempo di "vivere".

Voglia di sperare: Lo stress uccide. Per davvero. Solo che lo fa lentamente. Lo stress, inteso come quello cronico, senza via d'uscita, è il migliore killer in occidente. Lavorare per 40 anni, dalla mattina alla sera, per avere poi mille preoccupazioni e dover rischiare sempre di rimanere in mezzo alla strada non è conveniente. Non è conveniente perché, anche volendo, la mancanza di speranze lentamente ti renderà tutto insopportabile.
Non è la fatica che ci abbatte. E' l'idea che la situazione sia immutabile, è l'idea di non avere la possibilità di sognare. Non avere scelta significa morire lentamente.
Bisogna invece tenersi sempre una scelta, sapere che c'è sempre qualcosa a cui punteremo e che forse raggiungeremo. La spinta dei viaggiatori è proprio questa: la speranza in qualcosa di migliore. Si cambia vita per alimentare questa speranza, anche se sappiamo di dover essere cauti.

Voglia di natura e semplicità: Molti di quelli che vogliono evadere stanno semplicemente cercando queste due cose. La prima deriva dal fatto che oramai l'uomo si è allontanato in modo eccessivo dalla natura. Le meraviglie e i ritmi della vita di campagna sono oramai risapute, ma non è questo l'aspetto più importante.
Tasse, pensieri, impegni, lavoro, pressione sociale, aspettative: decine e decine di migliaia di piccoli pensieri ci turbano ogni giorno e si mescolano a più grandi e pesanti preoccupazioni. E' questo che rende tutto insopportabile! In una fuga estera si possono trovare sia tranquillità che semplicità, e anche se spesso si deve essere disposti a rinunciare a qualcosa, l'effetto benefico della semplicità è enorme. Ecco perché in cuor nostro ci auguriamo tutti di finire un giorno in una capanna in riva al mare, con pochi pensieri e poche preoccupazioni, se non quelle leggere della vita quotidiana.

carpindo

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #1 il: 24 Marzo 2010, 16:23:36 »
Ciao.
Direi che condivido la tua analisi. Tuttavia mi permetto di dire che non necessariamente si deve lasciare l' Italia per realizzare qualcosa " a misura d' uomo ".
Credo possa aiutare molto ad alimentare filosofie in questa direzione, la lettura di Silvano Agosti, di cui mi permetto di darti un link a youtube "il discorso tipico dello schiavo " : http://www.youtube.com/watch?v=5YANjIKfNEo

Ciao
 ;)

Brasile

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #2 il: 24 Marzo 2010, 18:59:12 »
Ciao a tutti, dal mio punto di vista (italiano all'estero da 6 anni) le motivazioni che hai descritto,  non sono altro che l'effetto di una situazione in cancrena che putroppo difficilmente verrà curata.

Sono tornato in Italia per 15 giorni e ti dico che ne ho avuto abbastanza, ho incontrato un'aria pesante che fondamentalmente riflette la sensazione della mancanza di prospettive per il futuro, sia per i giovani che per i vecchi.

Purtroppo è difficile per chi vive tutti i giorni in questa situazione vedere la "luce".

E' logico e sano che le persone sognino, è l'ultima valvola di sfogo che hanno rimasto, nessuno potrà impedire alla gente di sognare.

Saluti.

Rotailater

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #3 il: 21 Aprile 2010, 08:28:17 »
Ciao a tutti, dal mio punto di vista (italiano all'estero da 6 anni) le motivazioni che hai descritto,  non sono altro che l'effetto di una situazione in cancrena che putroppo difficilmente verrà curata.

Sono tornato in Italia per 15 giorni e ti dico che ne ho avuto abbastanza, ho incontrato un'aria pesante che fondamentalmente riflette la sensazione della mancanza di prospettive per il futuro, sia per i giovani che per i vecchi.

Purtroppo è difficile per chi vive tutti i giorni in questa situazione vedere la "luce".

E' logico e sano che le persone sognino, è l'ultima valvola di sfogo che hanno rimasto, nessuno potrà impedire alla gente di sognare.

Saluti.

Spiegati meglio per favore... Se per te è davvero così, allora come pensi che ci si potrebbe "svegliare" senza correre il rischio di confondere la luce con un'allucinazione?

Brasile

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #4 il: 21 Aprile 2010, 23:40:41 »
Ciao Rotaliater, se risiedi all'estero, ti trovi bene e ti sei inserito socialmente, dovresti sapere bene di che cosa parlo, se invece risiedi ancora in Italia e non hai mai provato, spiegami come puoi filosofeggiare senza avere una esperienza materiale. Saluti.

talofa04

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #5 il: 22 Aprile 2010, 11:01:10 »
Ciao ,credo che Rotailater filosofeggia si,ma non come chi sa come si vive all'estero ma come chi elenca le motivazioni e cerca di trovare le ragioni per accingersi a farlo.Poi é vero che a volte non bisogna troppo pensarci e buttarsi ,ma a venti/trentanni é una cosa, dopo si é meno "Filosofi"o troppo e ci assalgono mille paure.Brasile hai ragione comunque sul fatto che molti usano questo forum come sfogo e nulla piu',in quanto alla ricetta per distinguere la "Luce" da un allucinazione non esiste, a parte partire e vivere sul posto e trarre le conclusioni dalle propie esperienze.
ps.premetto che sono undici anni che vivo fuori dall'Italia
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Rotailater

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #6 il: 22 Aprile 2010, 12:03:03 »
Concordo sul fatto che la ricetta per distinguere la luce dall'allucinazione non esiste, e l'unico metodo realmente efficace è quello di provare. Però, anche se io non ho mai vissuto stabilmente all'estero, penso che molte persone si lascino trasportare troppo dalla voglia del momento e dall'impulsività. Io sto analizzando la situazione da un punto di vista generale di una persona che non ha ancora fatto il grande passo (se così lo possiamo chiamare).

Poi è ovvio che non esiste una ricetta generale per tutti: C'è chi magari ha agito impulsivamente e non se ne è pentito, però questo dipende molto dalle circostanze e dalle prerogative di ognuno.

Elencando i punti che ho scritto, ho voluto "ricordare" alle persone quali sono le principali motivazioni del perché si parte, ma dopo spetta a ciascuno giudicare quanto ogni aspetto sta influenzando questa "voglia".
Poi concordo sul fatto che molti degli utenti di questo forum vengono qui per il semplice bisogno di sognare e di sfogarsi.

Brasile, mi piacerebbe sapere qualcosa di più sulla tua storia e sulla tua situazione, perché credo che ognuno sia un caso a parte e magari potremmo imparare tutti qualcosa dalla tua storia. Alla fine infatti penso che qualsiasi considerazione -come ho già detto- possa valere da 1 a 100 in base alle circostanze, agli obbiettivi e alle prerogative di ognuno.

C'è chi si vuole trasferire per cambiare stile di vita,
C'è chi si vuole trasferire per vivere in un contesto più semplice e tranquillo,
C'è chi si vuole trasferire per cogliere delle opportunità,
C'è chi si vuole trasferire anche solo perché nell'attuale situazione non riesce a crearsi un "quotidiano" adatto alle sue esigenze.


lilloz80

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #7 il: 22 Aprile 2010, 22:45:17 »
....e se in realtà il "fatidico trsferimento all'estero" fosse solo un traferimento all'estero?
Forse alcuni di noi (me compreso nonostante lo stia per fare fra meno di 2 mesi) tendono a enfatizzare e mitizzare troppo il pensiero di questa ipotesi??
Inoltre, ma solo di recente, ho sempre come l'impressione che chi "lascia" l'Italia deva quasi "sentirsi in colpa" da quello che leggo su questo forum...aiutatemi a chiarire l'impressione...magari mi sbaglio (spero).
Scusate le tante "" ma sono concetti non troppo concreti che però aono convinto voi capiate in quanto assidui frequentatori di questo forum...

Conclusione: A chi va di farlo e può farlo, lo faccia. Chi l'ha già fatto e non lo ha ancora raccontato, lo racconti in grande tranquillità, sia stata essa un'esperienza positiva ma anche nel caso di una negativa. (Anche quelle servono nella vita)

Siete d'accordo ??

Fabio
« Ultima modifica: 22 Aprile 2010, 22:48:06 da lilloz80 »

Rotailater

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #8 il: 23 Aprile 2010, 01:41:59 »
....e se in realtà il "fatidico trsferimento all'estero" fosse solo un traferimento all'estero?
Forse alcuni di noi (me compreso nonostante lo stia per fare fra meno di 2 mesi) tendono a enfatizzare e mitizzare troppo il pensiero di questa ipotesi??
Inoltre, ma solo di recente, ho sempre come l'impressione che chi "lascia" l'Italia deva quasi "sentirsi in colpa" da quello che leggo su questo forum...aiutatemi a chiarire l'impressione...magari mi sbaglio (spero).
Scusate le tante "" ma sono concetti non troppo concreti che però aono convinto voi capiate in quanto assidui frequentatori di questo forum...

Conclusione: A chi va di farlo e può farlo, lo faccia. Chi l'ha già fatto e non lo ha ancora raccontato, lo racconti in grande tranquillità, sia stata essa un'esperienza positiva ma anche nel caso di una negativa. (Anche quelle servono nella vita)

Siete d'accordo ??

Fabio

Ecco quando tu dici: ....e se in realtà il "fatidico trsferimento all'estero" fosse solo un traferimento all'estero?

Ti riferisci a una situazione in cui una persona non cambia radicalmente qualche aspetto della sua vita.

Dico questo per sottolineare QUANTO questo argomento possa essere "diverso" per ognuno di noi:

Se si parla del signor X che fa di lavoro il pizzaiolo a Milano e si trasferisce a Sydney a fare un lavoro simile, allora questo è un semplice cambio di città. Orari, stile di vita, ambiente cittadino, obbiettivi, consuetudini non cambiano di molto. L'uniche cose che cambiano è l'ambiente e la cultura in maniera comunque moderata. Il signor X si è trasferito, presumibilmente, per vivere in un ambiente migliore, in un contesto a lui più consono, ma non aveva intenzione di modificare radicalmente lo stile di vita.

Ecco che se invece si parla del signor Y che fa il pizzaiolo a Roma e decide di trasferirsi alle Maldive intenzionato a vivere su un'isoletta deserta, le cose cambiano. Cambiano abitudini, obbiettivi, stile di vita, società, ambiente, e tante altre cose. Non è come cambiare semplicemente paese e città. Significa abbandonare uno stile di vita e un ambiente in favore di uno totalmente nuovo.

Come si vede, entrambi si trasferiscono all'estero, ma non si può dire che il trasferimento abbia un uguale peso sia per il signor X che per il signor Y.
Con questo non voglio dire che una scelta sia più giusta di un'altra, ma che tutto dipende dal DOVE, dal COME, e dal cambiamento dello stile di vita.
« Ultima modifica: 23 Aprile 2010, 01:56:20 da Rotailater »

Rotailater

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #9 il: 23 Aprile 2010, 01:53:55 »
Forse alcuni di noi tendono a enfatizzare e mitizzare troppo il pensiero di questa ipotesi??

Certamente sì.
Si tende troppo a mitizzarlo, a renderlo qualcosa di magnifico ma secondo noi irraggiungibile.

Al di là delle considerazioni che ho fatto prima, a meno che il trasferirsi non riguardi uno stravolgimento totale dello stile di vita, il cambiamento può essere preso con più leggerezza di quanto di solito pensi la maggior parte delle persone.

A volte tendiamo a complicarci la vita da soli...

talofa04

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #10 il: 23 Aprile 2010, 12:17:51 »
Non credo che il pizzaiolo o il ragioniere possa trasformarsi all'improvviso in un Robinson Crusoe,puo' cambiare e trovare un ritmo di vita piu' lento ma non cosi radicale.La nostra educazione e le nostre abitudini ci formano,ci fanno credere e dare per scontato che certe nostre piccole sicurezze quotidiane siano ovunque.Quanti viaggiatori ho incontrato in villaggi sperduti ma non troppo,scandalizzati perché non c'erano distributori automatici dove ritirare denaro,oppure mi ricordo Lino con un bellissimo resort su una  bellissima spiaggia messicana bestemmiare ogni giorno peché i pescatori gli occupavano la spiaggia che lui aveva in concessione e pagava,ma i pescatori non ne volevano sapere al ritorno dalla pesca avevano attraccato sempre li! E Lino mi diceva:"Vedi quando entro in un negozio in Italia ho l'impressione che ci si capisca con pochi gesti e con gli sguardi,questo mi manca un po' "
Voglio dire si nasce viaggiatori e poi si viaggia e poi se ne vuole sempre di piu'  e si cerca un posto dove vivere in pace ,ma coscienti dopo tanto girovagare cosa vuol dire o almeno in parte,vivere  a contatto con una cultura diversa,quotidianamente.
C'é chi non si é mai mosso ha messo su famiglia ha fatto debiti lavorato tutta la vita e adesso non si trova contento e cerca un altra via, questa categoria deve andarci piano con il "grosso cambiamento"perché lo shock puo' essere non sempre positivo e tornare indietro é sempre difficile.
Quanti ho conosciuto  nei paesi centro americani:"Ma non c'é un ufficio del lavoro?!Ma le scuole come sono non vorrei mica che mio figlio diventi un asino!"Oppure nei supermercati:"Ma questi non capiscono niente quando parlo!"
Siamo noi che dobbiamo capire.
Ciao

sergio_ganassini

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #11 il: 24 Aprile 2010, 14:02:39 »
ciao Rotailater e ciao Talofa,
Andrea tu dici :
" C'è chi si vuole trasferire per cambiare stile di vita,
C'è chi si vuole trasferire per vivere in un contesto più semplice e tranquillo,
C'è chi si vuole trasferire per cogliere delle opportunità,
C'è chi si vuole trasferire anche solo perché nell'attuale situazione non riesce a crearsi un "quotidiano" adatto alle sue esigenze."

io aggiungo c'è anche chi come me si vuole ri trasferire perchè non riesce più a reinserirsi nell'ambiente originario dopo aver trascorso un periodo di vita più o meno lungo all'estero. Ciao

Adalberto

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #12 il: 08 Giugno 2010, 11:24:30 »
 .. ho letto tutto con attenzione, cari amici, tutti avete ragione in qst porpurì di idee, commenti, sensazioni, ecc. ecc.
basta saper cucire bene il tutto, sarà facile? la riva è lontana, ma se remiamo bene riusciamo ad arrivare alla meta ......

maddalena

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #13 il: 17 Luglio 2010, 12:00:20 »
ciao ragazzi,
fortuna che si è ancora capaci di sognare in questa società che tende ad addormentarci...non disperate si può uscire liberarsi...qualcuno di voi parlava che è difficile vedere la luce quando si è incastrati nei ritmi alienanti, ma c'è chi sta lavorando per questo credeteci, non è neanche difficile anzi molto divertente creare un altro modo di vivere, basta inoltrarsi nel mondo della natura con qualcuno con cui condividere queste visioni etiche della vita.
un saluto a tutti
maddalena
http://www.ilcerchiosacro.it/

pinco pallino

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Re: Autoanalisi: perché si vuole fuggire?
« Risposta #14 il: 18 Luglio 2010, 01:32:59 »
Lino con un bellissimo resort su una  bellissima spiaggia messicana bestemmiare ogni giorno peché i pescatori gli occupavano la spiaggia che lui aveva in concessione e pagava,ma i pescatori non ne volevano sapere al ritorno dalla pesca avevano attraccato sempre li!
Mi disgusta  l'attitudine di Lino
lui e troppi altri, per il proprio guadagno, stracciano i diritti di sopravvivenza di tanta gente locale.
pensso che i pescatori dovrebbero prende lui e tutti gli altri come lui e passarli nel macina carne.
Se volete andare all'estero per inseguire il vostro sogno fate in modo che non distruga lo stile di vita della gente del posto.