Autore Topic: RIVENDITORI DROPSHIPPING: individuare i fornitori  (Letto 30633 volte)

SergioBalacco

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RIVENDITORI DROPSHIPPING: individuare i fornitori
« il: 11 Novembre 2012, 10:08:23 »
Per individuare una societa' fornitrice di prodotti da rivendere secondo la formula del dropshipping e' necessario impiegare un po' di tempo e fatica. Niente viene facile, questo l'abbiamo imparato ormai fin da piccini, quindi armiamoci di pazienza e un pizzico di ostinazione, i risultati sono sempre positivi.
Come gia' detto in altri post della stessa sezione, l'e-commerce del quale il dropshipping fa parte, e' in continua crescita, cresce anche ora che il mercato italiano non e' dei piu' floridi causa la crisi, cresce anche in paese quasi sull'orlo della bancarotta, possiamo infatti considerare la Spagna come nostro target perche' ci precede nella classifica virtuale dell'e-commerce europeo.

Andiamo dunque a vedere in cosa consiste questo approccio utile a diventare dropshippers ricondandoci che ne vale la pena pero', perché una volta trovato un fornitore drop shipper, siamo sicuri che i prodotti che lui offree sono sicuramente inferiori dal punto di vista prezzo a altri con le stesse caratteristiche ma venduti secondo i canali tradizionali, questo si traduce, per noi, in maggiori guadagni.

Acquistare la merce in dropshipping, che va poi venduta online e' decisamente meglio di un semplice acquisto attraverso un sito online, forse perche' anche lui vende in dropshipping? Confrontando i costi, gli oneri dropship e le tipologie di prodotti che l’azienda offre, si possono individuare i migliori fornitori cha a parita' di prodotto offrono il miglior prezzo ribassato per il vostro business.

Come si individuano i Dropshippers

Prima di tutto si decide che tipo di prodotti vogliamo vendere, eventualmente decidere anche sulla base delle nostre esperienze, conoscenze. Non occorre essere degli specialisti ma una buona conoscenza dell'argomento evita di accampare scuse incredibili il girono che un cliente ci chiede un dettaglio, un'informazione, un consiglio.
Quindi per prima cosa e' bene scrivere un elenco di prodotti che si desidera vendere. Meglio condurre delle ricerche di mercato sul web o attingendo ai dati che le camere di commercio nazionali e da qualche tempo anche europee mettono a disposizione gratuitamente per invogliare a scegliere il commercio come fonte di guadagni. Sicuramente la nostra ricerca osservera' con attenzione quale sia la rrichiesta per una certa tipologia di prodotti, quegli stessi che vorremmo vendere, verificare se questi ci sono online e anche confrontare i prezzi e verificare il livello di spesa, o il livello dei prezzi che i consumatori sono disposti a pagare per ottenere quei prodotti. A volte viene difficile avere questo tipo di informazione, per una questione tutta italiana molti non ti diranno mai se vendono o non vendono, una verifica abbastanza probante la puoi ottenere attraverso google.it.

Sulla pagina di ricerca digiti il nome del prodotto del quale vuoi avere un'idea e attendi i risultati. Il motore di ricerca, se hai impostato correttamente i parametri di ricerca, ti dira' quali sono i siti web che vendono maggiormente un determinato prodotto perche' lo calcola in base alle visite che gli utenti fanno. Maggiore e' il traffico, verosimilmente maggiori saranno le possibilita' che quel dato produttore venda la merce che espone.

Facciamo un esempio, parliamo di Italia e parliamo di prodotti tipici alimentari delle nostre tavole.
Poniamo abbiamo deciso di vendere la ricotta. A noi piace la ricotta fresca, abitiamo all'estero dove facciamo fatica a trovare la ricotta, sappiamo che anche i nostri vicini di casa hanno gli stessi problemi e lo stesso desiderio di acquiatarla e mangiarne almeno una confesione ogni settimana.

Andiamo su google.it e digitiamo "ricotta" sul browser.
Quando si apre la pagina delle ricerche noterete che i primi termini sono quelli relativi a Wikipedia, forums e siti dove se ne spiegano le caratteristiche organolettiche e consigli per la dieta.
Dopo di questi siti che definisco istruttivi (conservateli perche' ci serviranno in seguito) troviamo i primi produttori, Galbani per esempio, Fattorie Osella ecc.

Significa che la maggior parte degli internauti intenzionati a acquistar online la ricotta o solo per verificare le qualita' alimentari visita i siti della prima e della seconda pagina.
Prendete nota di tutti i produttori e prendete anche nota di tutti i siti che non producono ricotta.
Contattate quindi il produttore dei prodotti o i produttori di ricotta che si desidera vendere (si dovrebbe essere in grado di scoprire questo semplicemente guardando il prodotto) inviando loro una lettera commerciale magari preceduta da una telefonata (meglio che un'email, chissa' quante ne ricevono ogni giorno) al reparto di competenza.
Richiedete quindi informazioni sulla vendita dei loro prodotti, nel nostro caso la ricotta, e chiedete se offrono il dropshipping o se fossero interessati a questo tipo di vandita.
In caso contrario, chiedere chi sono i loro distributori, e se si possono contattare per giungere a un accordo di dropshipping.

Meglio scrivere una lettera, preceduta da una telefonata se avete dei dubbi, al distributore e chiedere loro se offrono dropshipping.
Se non lo fanno, potrebbero essere in grado di darvi il nome e il numero di telefono di un distributore che lo fa.
Preparatevi prima di telefonare, siate anche pronti a dare loro informazioni sulla vostra azienda, non improvvisate e soprattutto partite con una posizione gia' definita, quindi un'azienda regolare, iscritta alla camera di commercio o alle strutture che ne prevedono l'iscrizione, aprite per tempo la posizione IVA, insomma non telefonate tanto per sentire se, rovinereste il mercato a chi ha serie intenzioni per crearsi un futuro ne commercio.

Simili ricerche possono essere effettuate attraverso le pagine gialle, in repertori di aziende, o su retail e siti web aziendali per ricercare ulteriori idee su aziende dropshippers. Porebbero esserceneo alcuni nella vostra zona, con magazzini e uffici vicini. Contattate altri rivenditori che magari conoscete e che vi possono aiutare se loro non effettuano questo tipo di vendita, se siete in buoni rapporti potreste anche provare a convincerli della convenienza, avere gia' nel portafoglio un produttore da fiducia anche agli altri, preso uno e' piu' facile prenderne altri.

Un'altra strada e' chiedere alle compagnia che effettuano i trasporti, tipo DHL e UPS le principali, ce ne sono diverse altre, magari informati con gli autisti in genere i piu' disposti a parlarne piuttosto che le sedi di questi corrieri dropshipping, perche' sappiatelo bene, DHL e UPS sono nate principalmente come pony express, trasportavano celermente posta e pacc hetti vari porta a porta per ovviare agli inconvenienti dei sistemi postali nazionali lenti e insicuri.

Chiedere ai fornitori che servizi di trasporto utilizzano, cioe' a chi si appoggiano per fare dropshippingper lavorare, chiedete oro se sono contenti del servizio e se sono disponibili a dirvi sei costi sono buoni o pessimi (magari non vi diranno quanto spendono, ma se sono contenti di quanto spendono forse si).
E gia' che ci siete chiedete loro come e' servizio e come vengono evasi gli ordini.
Se ci sono stati problemi con i prodotti da loro venduti, se e' stato facile trovare informazioni sui prodotti in modo da poter fornire queste informazioni ai vostri clienti.

E per finire cercate anche sulle riviste di settore o riviste di business per i produttori che mancora mancano alla vostra lista, piu' ne avete da contattare meglio e', tenete presente che il 50% nemmeno vi rispondera' (in Italia, all'estero in genere la risposta e' attorno al 75%). E cercate anche nelle pagine della pubblicita'.
Dovete avere un quadro completo e esaustivo di quello che cercate per poter dire: ok, si comincia a vendere (e naturlamente a incassare).

All'inizio abbiamo parlato di siti vari, forums e quant'altro trovati al momento della ricerca su google.it della ricotta.
Con esclusione di Wikipedia, tutti gli altri siti potrebbero essere dei buoni veicli per pubblicizzare la vostra attivita' di vendita, in particolare certi forum. Quindi prendetene buona nota e riservatevi di contattarli in seguito, e non dimenticatevi di FaceBook e di AdWord di Google, atro veicolo quest'ultimo per pubblicizzare le vostre attivita' a prezzi irrisori e con grandi potenzialita' di sviluppo.

Non abbiamo parlato dei costi.

Un dominio web costa, solo il dominio, abbastanza poco, con un centinaio di euro per tre anni avete riservato ilnome del dominio.
A quelli dovete aggiungere il vostro sito in hosting, cioe' dovete avere un contratto di hosting, in genere presso la struttura/societa' che vi ha "venduto" il dominio. Venduto fra parentesi perche' non e' una vendita ma un servizio, voi avete il dominio, loro vi danno l'accesso e questo e' vostro per tutto il tempo che il contratto e' attivo, se vi dimenticate di pagare o lo lasciate volontariamente scadere sappiate che non sara' piu' vostro.
Un sito in hosting ha un costo variabile, dipende dallo spazio che volete vi sia riservato. Diciamo che costa dai 50 ai 200 euro al mese, account di email compresi.
Per avere un business di dropshipping potete crearvi il vostro sito, dal punto di vista design e organizzativo oppure aderire a organizzazioni che concedono l'uso del proprio sito o vi concedono di aderire. Le possibilita' sono molteplici e i costi limitatissimi, con meno di 800 euro siete gia pronti partire.

Allora vi interessa?
« Ultima modifica: 11 Novembre 2012, 10:10:49 da SergioBalacco »
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Re:RIVENDITORI DROPSHIPPING: individuare i fornitori
« Risposta #1 il: 13 Novembre 2012, 10:20:04 »
Salve,
mi permetto di risponderLe, anche se forse, considerato che i miei studi non comprendono l'economia o il marketing, dovrei essere l'ultima.
Solo che dopo aver letto entrambi i suoi post ( E-COMMERCE compreso) sento di avere dei dubbi e delle domande da porle..
Parto dal drop ship e mi aggangio al suo esempio di voler commercializzare la ricotta.
Non sarebbe più logico rivolgersi a tutti quei produttori che invece ancora fanno le vendite dirette o utilizzano il carrettino? Chi è già avvezzo alla vendita on line perchè dovrebbe "fidarsi" o comunque diciamo mettersi in attività anche con me?
Voglio dire è vero che un e-commerce rispetto ad un attività su strada ha dei costi più contenuti, ma richiede anche delle abilità diverse. Non ci si improvvisa imprenditori (on-line), anche se pare sia l'attività più amata dagli italiani ;)
Un'altro dubbio. Poniamo che mi decida e apra il mio bell' e-commerce , che ne so, di cappelli. Non sono tenuta a far sapere che è in drop-ship (o si?). La spedizione sarebbe comunque a carico del fornitore. Quindi mi chiedo DHL, UPS e similari che sono solo dei corrieri perchè dovrebbero essere a conoscenza di certi dettagli? Quindi cercare di farmi amica gli autisti,  a cosa mi servirebbe?
Lo chiedo perchè è da un pò che cerco di capire come aprire un'attività del genere. Intendo in drop ship , ma sono più le domande ed i dubbi che i fatti.... ???
Grazie,

A.
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SergioBalacco

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Re:RIVENDITORI DROPSHIPPING: individuare i fornitori
« Risposta #2 il: 13 Novembre 2012, 17:05:35 »
Parto dal drop ship e mi aggangio al suo esempio di voler commercializzare la ricotta.
Non sarebbe più logico rivolgersi a tutti quei produttori che invece ancora fanno le vendite dirette o utilizzano il carrettino?

Scommetto che lei e' una delle poche persone che non controlla il suo conto corrente online, che non acquista alcunche' online per il semplice motivo che, forse sarebbe piu' conveniente farsi quattro passi a qualunque ora del giorno e magari della sera e andare in banca, al negozio, allo store e acquistare mediare, negoziare di persona. Mi sbaglio?

Non e' piu' logico e l'ho anche spiegato perche' questo tipo di e-commerce sta avendo un successo strepitoso in tutta europa, meno in Italia forse anche a causa di persone che pensano che forse sarebbe piu' logico il carrettino...
 
Ci pensi un attimo, mi viene il sospetto che qualcuno in famiglia ne abbia uno..., se possiede il carrettino dei formaggi innanzitutto lo deve comprare!
Non ho idea cosa costi, se e' uno di quelli che si vedono nei mercati itineranti diciamo che non se la cava con meno di 20mila euro, poi deve fare gasolio, pagare il bollo, l'assicurazione, se si rompe non lavora ecc, poi da qualche parte, perche' il carrettino ogni tanto lo deve fermare, ha un magazzino, piccolo finche' vuole con una cella frigorifera, stiamo sempre parlando di ricotta, magari qualche mozzarella, caciottine, mascarpone, la crescenza che buona e mettiamoci anche quella.

Tutta merce che deve eessere venduta prima che scada altrimenti se la mangia il venditore. Quella merce cara heze scade anche alla svelta, si salvano le caciottine ma la ricotta, fresca, se ne va in tre giorni, le mozzarelle primo latte in altri 3, crescenza e mascarpone arrivano ai quattro forse cinque.
I produttori all'ingrosso, io ne ho recentemente contattato uno di Roma, non le vendono 5 kg di merce, vendono a bancali da 100kg per volta, significa che li dentro ci sono le sue ricotte e un po' di tutto il resto che deve essere venduto in 7/8 giorni affinche' non vadano a male e il suo conto in banca progredisca....

Col dropshipping niente di tutto questo.
Il produttore di Roma che ho contattato dopo lungo discutere alla fine ha ammesso che si, lui non lo fa ma se ne occupano alcuni suoi rivenditori, grossisti diciamo. Ho contattato i grossisti ed e' venuto fuori che la meta' sta gia' facendo il drop shipper per conto dei propri clienti. Uno mi ha anche detto: "perche' sa vendere tanto di sti tempi non e' facile, vendo di piu' a un kg alla volta che con le grandi quantita'."
Fanno che? Il dropshipping, e badi che si fa gia' per le mozzarelle, e sono anche tanti, provi a digitare mozzarella vendita online su google.it e vedra' quanti sono i risultati.
Attenzione che non sono tutti in dropshipping, molti pero'. Per esempio uno dei primi links che trova, questo http://www.flyingmozzarella.com/ e' un dropshipping.
Lei ordina e la mozzarella rigorosamente priva di immagini scritte e pubblicita' altro che flyingmozzarella arriva a casa sua in 24 ore, massimo 48. Il pacco e' sufficientemente refrigerato, le ho acquistate e me le ha spedite in Francia, mozzarelle di bufala buonissime....

Citazione
Chi è già avvezzo alla vendita on line perchè dovrebbe "fidarsi" o comunque diciamo mettersi in attività anche con me? Voglio dire è vero che un e-commerce rispetto ad un attività su strada ha dei costi più contenuti, ma richiede anche delle abilità diverse. Non ci si improvvisa imprenditori (on-line), anche se pare sia l'attività più amata dagli italiani ;)
Che sia una delle attivita' piu' amate dagli italiani ho qualche dubbio, basta vedere le sue perplessita' e non creda di essere l'unica. Questa e' anche una delle ragioni perche' in Italia la vendita online migliora ma non decolla. La strafallita Spagna vende piu' di noi, vende in Spagna e vende anche all'estero, segno questo che siamo solo noi a farci prendere dai dubbi.
Mia moglie compra l'abbigliamento per nostro figlio solo online, compra i regali di Natale, compra la mozzarella e anche la ricotta. Crede che tutti quelli che vendono quella merce abbiano un magazzino rifornitissimo che aspetta solo il suo ordine?

Citazione
Un'altro dubbio. Poniamo che mi decida e apra il mio bell' e-commerce , che ne so, di cappelli.
Una bella idea, un prodotto di nicchia che non tutti trattano, destinato a un buon successo, perche' non ci prova?
Citazione
Non sono tenuta a far sapere che è in drop-ship (o si?).
No, perche' vorrebbe dirlo? Al consumatore che compra online, interessano principalmete due cose:
1. Spendere meno
3. Avere prodotti di qualita'
Citazione
La spedizione sarebbe comunque a carico del fornitore. Quindi mi chiedo DHL, UPS e similari che sono solo dei corrieri perchè dovrebbero essere a conoscenza di certi dettagli? Quindi cercare di farmi amica gli autisti,  a cosa mi servirebbe?
No la spedizione e' a carico suo, ma alla fine la paga chi acquista.
Gli autisti amici? Non intendevo quello. Ha equivocato anche perche' nel momento che lei apre un business in dropshipping di autisti non credo li vedra' mai. Gli autisti che intendevo io sono quelli che le portano la merce che LEI ordina online, di solito sono disposti a scambiare quattro chiacchere, e' un modo per carpire informazioni, ma ci sono altri metodi, magari meno dispersivi.

Citazione
Lo chiedo perchè è da un pò che cerco di capire come aprire un'attività del genere. Intendo in drop ship , ma sono più le domande ed i dubbi che i fatti.... ???
Grazie, A.

Lei e' gia' avanti, sta gia' pensando a come fare, si butti, avra' successo secondo me.
Cominci a visitare i links che ho inserito, per esempio l'Aicel ha una convenzione con UPS per i propri associati per la spedizione di prodotti in dropshipping.

E le diro' di piu', ho scoperto che se io apro la mia societa' per il dropshipping a Gibilterra, non devo nemmeno pagare le tasse italiane. Ed e' tutto legale, perche' Gibilterra fa parte del Commonwealth e perche' fa anche parte dell'Unione Europea ed e' stata autorizzata a operare facendo a meno dell'IVA, si informi. Non ho alcuna paura a scriverlo qui, sono molti i dropshippers che hanno sede li. Non ci sono particolari obblighi, si paga un tot annuale anche limitato, 1000 euro circa per aprire la societa', altrettanti fra conto in banca e nomine varie e poi circa 600 euro l'anno di contributo annuale.
Tutto legale, tutto alla luce del sole.
Se conosce l'inglese le faccio pervenire alcuni links.
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Re:RIVENDITORI DROPSHIPPING: individuare i fornitori
« Risposta #3 il: 13 Novembre 2012, 18:49:18 »
Curiosita'... e' legale il drop-shipping in italia? Sapevo (ma sono ignorante quindi....) che la legge non ammette triangolazioni.  Non e' che x caso sia una di quelle attivita' che vanno bene per anni, poi un mattino di un giorno qualsiasi, il magistrato di turno in cerca di notorieta', si ricorda che esiste una certo articolo e fa chiudere tutti?

ps: ci avevo pensato una decina di anni fa, ma poi ho lasciato perdere

SergioBalacco

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Re:RIVENDITORI DROPSHIPPING: individuare i fornitori
« Risposta #4 il: 14 Novembre 2012, 02:20:43 »
Curiosita'... e' legale il drop-shipping in italia? Sapevo (ma sono ignorante quindi....) che la legge non ammette triangolazioni.  Non e' che x caso sia una di quelle attivita' che vanno bene per anni, poi un mattino di un giorno qualsiasi, il magistrato di turno in cerca di notorieta', si ricorda che esiste una certo articolo e fa chiudere tutti?
ps: ci avevo pensato una decina di anni fa, ma poi ho lasciato perdere

Se scrivo che sono gia' tante le aziende che lo praticano e' evidente che e' legale.
Oltre alla legge italiana, c'e' una legge delle comunita' europea che ne sancisce il diritto a operare e esistere.

Per maggiori informazioni vai a leggere qui: http://www.aicel.it/forum/forumdisplay.php?f=54
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Re:RIVENDITORI DROPSHIPPING: individuare i fornitori
« Risposta #5 il: 14 Novembre 2012, 08:59:35 »
ahahaha ma non esce mai dal personaggio Lei? ahaha è da un pò che seguo i suoi post. Adoro il modo in cui scrive. ( Si può dire che sono una sua fan  :P ) In ogni modo..
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quote]Scommetto che lei e' una delle poche persone che non controlla il suo conto corrente online, che non acquista alcunche' online per il semplice motivo che, forse sarebbe piu' conveniente farsi quattro passi a qualunque ora del giorno e magari della sera e andare in banca, al negozio, allo store e acquistare mediare, negoziare di persona. Mi sbaglio?
Non mi vergogno a dirlo. Non è esattamente così, ma trovo che questo eccessivo attaccamento al 2.0 ci stia facendo perdere il contatto con la realtà. Acquistare on line sarebbe sircuramente più pratico ma non necessariamente più logico. Proprio perchè donna, certi piaceri come assaggiare una ricottina prima di acquistarla, sentire l'odore del cuoio di una borsa o toccare con mano il tessuto di un vestino , rimangono uno dei miei passatempi preferiti, piuttosto che contemplare una sterile foto. In ogni modo non boccio l'idea , sono consapevole che passiamo più tempo in uffico che nei parchi pubblici, nonostante la crisi.Quindi bisognerebbe si, puntare su un buon prodotto..
Probabilmente è Lei che ha frainteso la mia domanda. Non ho detto che sarebbe meglio commercializzare con un carrettino ( e per chiarezza, in famiglia trattiamo un altro tipo di affari  ;) ) , ma proporre un drop ship a chi ha questo tipo di attività, perchè forse vedrebbe meglio e accetterebbe più volentieri i tipi di vantaggi apportati, rispetto ad un produttore impegnato nella "ideazione- creazione e sponsorizzazione".. La mia rimaneva una domanda a Lei.

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No la spedizione e' a carico suo, ma alla fine la paga chi acquista.
Gli autisti amici? Non intendevo quello. Ha equivocato anche perche' nel momento che lei apre un business in dropshipping di autisti non credo li vedra' mai. Gli autisti che intendevo io sono quelli che le portano la merce che LEI ordina online, di solito sono disposti a scambiare quattro chiacchere, e' un modo per carpire informazioni, ma ci sono altri metodi, magari meno dispersivi.
Sono confusa. Partendo dal presupposto che io NON sia fornitrice ma solo venditrice..quale delle due mi dà per vera? Anche perchè su questo mi mermetto di citarla. Dal suo post sull' E-COMMERCE, in cui dà la definizione di drop ship, presa da wikipedia : Il venditore, effettuata la vendita, trasmettera' l'ordine al fornitore che in questo caso viene chiamato "dropshipper", il quale spedira' il prodotto direttamente all'utente finale.In questo modo il venditore si preoccupa esclusivamente della pubblicizzazione dei prodotti, senza le relative incombenze legate ai processi di imballaggio, spedizione e garanzia che invece sono a cura del fornitore.
Quindi?

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Se conosce l'inglese le faccio pervenire alcuni links.
Le sarei molto grata  :)
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SergioBalacco

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Re:RIVENDITORI DROPSHIPPING: individuare i fornitori
« Risposta #6 il: 14 Novembre 2012, 10:33:06 »
Risposta al volo perche' ho un meeting fra due minuti:

Nel mio primo post per fornitore intendevo quello del servizio, quindi il drop shipper (quello che vende).
Nel secondo ho detto no perche' alla fine e' sempre il cliente che paga (direi in entrambi i casi) anche quando sembra sia gratis.
Il conflitto deriva dal fatto che, confrontandomi con un grossista quello mi diceva che al trasporto provvedeva lui, in seguito invece un secondo grossista mi ha detto il contrario.
Comunque alla fine paga SEMPRE chi acquista sia che sia dichiarata la spesa o compresa nel prezzo della merce venduta.

Il seguito dopo.
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Re:RIVENDITORI DROPSHIPPING: individuare i fornitori
« Risposta #7 il: 15 Febbraio 2013, 09:00:50 »
Ciao Sergio, anche io sto allestendo un negozio online secondo questa metodologia. Volevo vendere materiale informatico (pc,stampanti ecc). Potresti consigliarmi dei buoni fornitori? Io ho sentito parlare di esprinet, ma mi hanno detto che non c'è un grosso margine. Tuttavia la maggior parte delle persone dicono che con questo metodo si guadagna ma è come avere un negozio fisico vero e proprio, con tutto l'impegno del caso.


woodlawn

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Re:RIVENDITORI DROPSHIPPING: individuare i fornitori
« Risposta #9 il: 01 Gennaio 2023, 16:41:23 »
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Re:RIVENDITORI DROPSHIPPING: individuare i fornitori
« Risposta #11 il: 01 Aprile 2023, 20:50:30 »
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Re:RIVENDITORI DROPSHIPPING: individuare i fornitori
« Risposta #13 il: 01 Luglio 2023, 17:14:30 »
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