Autore Topic: 150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va  (Letto 17409 volte)

SergioBalacco

  • Maestro
  • *****
  • Post: 1.158
  • Ingegnere, Scrittore e Blogger
    • Mostra profilo
    • E-mail
150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« il: 11 Novembre 2012, 06:21:45 »
150.000 posti "rifiutati": mancano sarti, panettieri e falegnami. Ecco i mestieri che nessuno vuole fare
E' quello che emerge da uno studio della Confartigianato, secondo cui a fronte di circa 600.000 nuove assunzioni previste per quest'anno le aziende italiane avranno grosse difficoltà a coprire oltre 147.000 posti di lavoro. Sono tanti i mestieri "trascurati" che non hanno appeal sui giovani.
 
Paradossale ma vero. Nell'Italia del 2012 dove il lavoro rischia di diventare una chimera ci sono quasi 150.000 posizioni che le imprese non riescono a coprire. Lavoro che c'è, e che nessuno vuole fare. Ed e' paradossale che una buona meta' di quei giovani a cui sono rivolte quelle offerte di lavoro stia cercando le stesse opportunita' fuori dai confini italiani forse con l'illusione di andare a star meglio.
Troppo spesso, i numeri lo confermano, si tratta solo di una illusione, ne parleremo piu' avanti.

Rapporto di Confartigianato
E' quello che emerge da uno studio della Confartigianato che elabora i dati del Rapporto 2012 Unioncamere, secondo cui a fronte di circa 600.000 nuove assunzioni previste per quest'anno le aziende italiane avranno grosse difficolta' a coprire oltre 147.000 posti. Sono tanti i mestieri "trascurati" che non hanno appeal sui giovani.

Installatori di infissi e panettieri
La disoccupazione giovanile e' in netto aumento ma in alcuni settori dell'artigianato il posto di lavoro sarebbe assicurato. Ad esempio, manca l'83% dei 1.500 installatori di infissi di cui necessitano le aziende. E sono in pochi a voler fare il panettiere artigianale, probabilmente a causa dei pesanti orari di lavoro notturni: non si riesce a coprire il 39% dei 1.040 posti disponibili.

Pasticceri, sarti e gelatai
Sempre richiestissimi sono anche gli infermieri, ma la Confartigianato, concentrandosi sul suo settore di competenza, nota come ci siano posti di lavoro per gelatai e pasticcieri (il 29% dei 1.750 posti e' ancora libero), come anche per aspiranti sarti e tagliatori artigianali (su quasi 2.000 posti di lavoro a disposizione ancora il 20% non e' stato occupato).

Baristi e camerieri
Nel settore della ristorazione i numeri cambiano, ma c'e' comunque un buon numero di posizioni che non vengono coperte. Per fare un esempio, e' libero il 14% dei posti disponibili da barista e da cameriere. Non si trovano anche piu' del 10% dei muratori e dei macellai di cui ci sarebbe bisogno nelle aziende italiane.

"Posti in piedi"
Lavori che assicurano un posto e un reddito ma che vengono ignorati nonostante siano ben 216.000 i giovani tra 15 e 34 anni che hanno perso il posto negli ultimi due anni. I giovani sembrano poco interessati ai cosiddetti "posti in piedi", cioe' quelli manuali, dove non si lavora a una scrivania.

Ricerca lavoro, contano le amicizie
Sempre basandosi sullo studio Confartigianato l'aiuto di amici, parenti e conoscenti risulta determinante nella ricerca lavoro per il 55% dei giovani. Il 16% ha trovato invece lavoro rivolgendosi direttamente all'impresa mentre poco meno del 7% dei giovani e' riuscito a ottenere un posto dopo avere letto annunci sulla stampa o sul web. Soltanto il 4% poi e' entrato in azienda al termine di uno stage o di un tirocinio.

Formazione e informazione inadeguate
Tuttavia viene difficile credere che non ci siano ragazzi che vogliono "imparare un mestiere": sono in tanti a fare quotidianamente lavori altrettanto faticosi, ma che possono essere svolti senza una specifica preparazione. Quello che manca, molto probabilmente, sono la formazione e l'informazione: basti pensare che due giovani su tre non hanno avuto alcun contatto con il mondo del lavoro durante gli studi.
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.

gioviale1956

  • Esperto
  • ****
  • Post: 476
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #1 il: 11 Novembre 2012, 09:56:44 »
150.000 posti "rifiutati": mancano sarti, panettieri e falegnami. Ecco i mestieri che nessuno vuole fare
E' quello che emerge da uno studio della Confartigianato, secondo cui a fronte di circa 600.000 nuove assunzioni previste per quest'anno le aziende italiane avranno grosse difficoltà a coprire oltre 147.000 posti di lavoro. Sono tanti i mestieri "trascurati" che non hanno appeal sui giovani.
 
Paradossale ma vero. Nell'Italia del 2012 dove il lavoro rischia di diventare una chimera ci sono quasi 150.000 posizioni che le imprese non riescono a coprire. Lavoro che c'è, e che nessuno vuole fare. Ed e' paradossale che una buona meta' di quei giovani a cui sono rivolte quelle offerte di lavoro stia cercando le stesse opportunita' fuori dai confini italiani forse con l'illusione di andare a star meglio.
Troppo spesso, i numeri lo confermano, si tratta solo di una illusione, ne parleremo piu' avanti.

Rapporto di Confartigianato
E' quello che emerge da uno studio della Confartigianato che elabora i dati del Rapporto 2012 Unioncamere, secondo cui a fronte di circa 600.000 nuove assunzioni previste per quest'anno le aziende italiane avranno grosse difficolta' a coprire oltre 147.000 posti. Sono tanti i mestieri "trascurati" che non hanno appeal sui giovani.

Installatori di infissi e panettieri
La disoccupazione giovanile e' in netto aumento ma in alcuni settori dell'artigianato il posto di lavoro sarebbe assicurato. Ad esempio, manca l'83% dei 1.500 installatori di infissi di cui necessitano le aziende. E sono in pochi a voler fare il panettiere artigianale, probabilmente a causa dei pesanti orari di lavoro notturni: non si riesce a coprire il 39% dei 1.040 posti disponibili.

Pasticceri, sarti e gelatai
Sempre richiestissimi sono anche gli infermieri, ma la Confartigianato, concentrandosi sul suo settore di competenza, nota come ci siano posti di lavoro per gelatai e pasticcieri (il 29% dei 1.750 posti e' ancora libero), come anche per aspiranti sarti e tagliatori artigianali (su quasi 2.000 posti di lavoro a disposizione ancora il 20% non e' stato occupato).

Baristi e camerieri
Nel settore della ristorazione i numeri cambiano, ma c'e' comunque un buon numero di posizioni che non vengono coperte. Per fare un esempio, e' libero il 14% dei posti disponibili da barista e da cameriere. Non si trovano anche piu' del 10% dei muratori e dei macellai di cui ci sarebbe bisogno nelle aziende italiane.

"Posti in piedi"
Lavori che assicurano un posto e un reddito ma che vengono ignorati nonostante siano ben 216.000 i giovani tra 15 e 34 anni che hanno perso il posto negli ultimi due anni. I giovani sembrano poco interessati ai cosiddetti "posti in piedi", cioe' quelli manuali, dove non si lavora a una scrivania.

Ricerca lavoro, contano le amicizie
Sempre basandosi sullo studio Confartigianato l'aiuto di amici, parenti e conoscenti risulta determinante nella ricerca lavoro per il 55% dei giovani. Il 16% ha trovato invece lavoro rivolgendosi direttamente all'impresa mentre poco meno del 7% dei giovani e' riuscito a ottenere un posto dopo avere letto annunci sulla stampa o sul web. Soltanto il 4% poi e' entrato in azienda al termine di uno stage o di un tirocinio.

Formazione e informazione inadeguate
Tuttavia viene difficile credere che non ci siano ragazzi che vogliono "imparare un mestiere": sono in tanti a fare quotidianamente lavori altrettanto faticosi, ma che possono essere svolti senza una specifica preparazione. Quello che manca, molto probabilmente, sono la formazione e l'informazione: basti pensare che due giovani su tre non hanno avuto alcun contatto con il mondo del lavoro durante gli studi.






Ma per carità ....non vorrai credere a tutto ciò spero, vieni con me una mattina qui al CPI di Cremona e vedrai quante possibilità di lavoro che offrono ,l'ultima volta mi hanno cacciato fuori in malo modo , se non basta Cremona ,facciamo un giretto anche a Parma ,Piacenza ,Brescia e toccherai con mano com'è effettivamente la situazione lavorativa qui in Italia e parlo della zona piu ricca del Paese ...figuriamoci al Sud...

SergioBalacco

  • Maestro
  • *****
  • Post: 1.158
  • Ingegnere, Scrittore e Blogger
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #2 il: 11 Novembre 2012, 10:50:00 »
Vieni con me una mattina qui al CPI di Cremona e vedrai quante possibilità di lavoro che offrono..... e parlo della zona piu ricca del Paese ...figuriamoci al Sud...

Intanto l'area piu' ricca del Paese e' il nord est, non Cremona e zone limitrofe da sempre denominate "la bassa" evidente non solo del Po ma anche della pianura padana produttiva e industriale.
Il lavoro c'e' in Italia, basterebbe vedere quante sono le inserioni pubblicate sui vari siti delle varie associazioni di categoria, che poi non ci siano a Cremona ci puo' anche stare, il problema e' che sono lavori "poveri" che pochi sono disposti a accettare, forse a Cremona sono di bocca buona, non li propongono nemmeno piu'.

Solo per una ricerca di cameriere guarda quante offerte ci sono su questo sito che non e' neppure italiano.
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.

B-Movie

  • Visitatore
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #3 il: 11 Novembre 2012, 12:18:40 »
Tutto molto interessante. Già da qualche hanno (o anche più) è stata segnalata questa mancanza di nuove leve nell'artigianato. Però è ovvio che la domanda nasca spontanea: si fa notare il paradosso di chi cerca lo stesso lavoro all'estero; orbene, non sarebbe lecito chiedersi del perché accada questo? Solo puro ideale esterofilo? 

Ciò fa il paio con la questione del prezzo delle case in Italia con annessi mutui. Ha senso e vale la pena imbarcarsi nella disgraziata idea di comprar casa in Italia?

Secondo me, come già altre volte ho fatto notare, bisognerebbe considerare cosa un paese chiede ed in séguito offre. Siamo sicuri che non sia più conveniente fare il panettiere, il macellaio, l'idraulico all'estero anziché farlo in Italia?

È soddisfacente lavorare in un paese che puntualmente ti ruba l'8x1000 ed in altre parti posso anche scegliere di non acconsentir ciò?  Et etiam - anche se divago - vogliamo parlare della SIAE, ché non ha uguali nel resto del mondo?

attila

  • Apprendista
  • **
  • Post: 84
    • Mostra profilo
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #4 il: 11 Novembre 2012, 16:14:59 »
Sono i soliti annunci farlocchi, le aziende non cercano apprendisti ma lavoratori già capaci, magari con anni di esperienza, a cui offrire 1000 euro al mese(se va bene, altrimenti stage non retribuito). 
"Gli italiani non vogliono più fare certi lavori" è una favoletta inventata dagli imprenditori che vorrebbero manovalanza qualificata a basso costo...
Manca una figura professionale ? Paghiamola 2000-3000 euro al mese e voglio proprio vedere se non si fa avanti nessuno.

SergioBalacco

  • Maestro
  • *****
  • Post: 1.158
  • Ingegnere, Scrittore e Blogger
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #5 il: 11 Novembre 2012, 16:27:26 »
Ecco, il miraggio dei 3000 euro al mese. e' quello che non va.
Perche' un italiano aspira a traslocare magari alle philippines per andare a guadagnare uno stipendio che raramente supera i $500 al mese magari lavorando come lavapiatti, dormendo all'umido in qualche baracca e rifiuta categoricamente qualsiasi lavoro umile a casa propria?
Gli immigrati africani vengono in Italia e restano perche' viene offerto loro il lavoro, lavoro che evidentemente viene rifiutato dagli italiani.

Su non prendiamoci in giro.
Nemmeno tanto tempo fa sul forum c'era uno che offriva un lavoro di volantinaggio, 2 ore di lavoro al giorno, 400 euro mese, praticamente regalati.

Non ha trovato un cane, nemmeno uno disposto a accettare l'incarico. Un utente gli ha pure chiesto l'auto, la mutua, l'assicurazione, la pensione ecc ecc.

Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.

mpavavi

  • Esperto
  • ****
  • Post: 288
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #6 il: 11 Novembre 2012, 17:27:33 »
Non ha trovato nessuno xche' il lavoro consisteva nell'andare in giro con la macchina. La benzina costa un occhio della testa e fai presto a fare 400€ o oltre.

Questo e' il genere di lavoratori che cercano in italia:

attila

  • Apprendista
  • **
  • Post: 84
    • Mostra profilo
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #7 il: 11 Novembre 2012, 17:41:18 »

Nemmeno tanto tempo fa sul forum c'era uno che offriva un lavoro di volantinaggio, 2 ore di lavoro al giorno, 400 euro mese, praticamente regalati.

Non ha trovato un cane, nemmeno uno disposto a accettare l'incarico. Un utente gli ha pure chiesto l'auto, la mutua, l'assicurazione, la pensione ecc ecc.

Ah si ricordo...cercava un agente che gli vendesse i suoi prodotti, non era nemmeno volantinaggio, e le 400 al mese erano ipotetiche in base ai prodotti venduti. Infatti gli scrissi di mettere almeno un fisso+incentivi ma lui disse che non poteva. E giustificava pure l'offerta dicendo che tanto se uno è disoccupato meglio di niente è...Ma come ha detto mpavi la benzina costa un botto e quindi quello è un costo fisso sicuro.
Il mio miglior amico è falegname, quasi tutti giorni va qualcuno a chiedergli se ha bisogno di un aiutante, altro che mancanza di lavoratori...Sergio tu forse non vivi più in Italia da tempo e non sai bene come vanno le cose  qui ma ti assicuro che non è come pensi tu.
« Ultima modifica: 11 Novembre 2012, 17:47:47 da attila »

gioviale1956

  • Esperto
  • ****
  • Post: 476
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #8 il: 11 Novembre 2012, 17:47:25 »
Vieni con me una mattina qui al CPI di Cremona e vedrai quante possibilità di lavoro che offrono..... e parlo della zona piu ricca del Paese ...figuriamoci al Sud...

Intanto l'area piu' ricca del Paese e' il nord est, non Cremona e zone limitrofe da sempre denominate "la bassa" evidente non solo del Po ma anche della pianura padana produttiva e industriale.
Il lavoro c'e' in Italia, basterebbe vedere quante sono le inserioni pubblicate sui vari siti delle varie associazioni di categoria, che poi non ci siano a Cremona ci puo' anche stare, il problema e' che sono lavori "poveri" che pochi sono disposti a accettare, forse a Cremona sono di bocca buona, non li propongono nemmeno piu'.

Solo per una ricerca di cameriere guarda quante offerte ci sono su questo sito che non e' neppure italiano.



La regione piu ricca rimane di gran lunga la Lombardia , non per nulla il reddito medio piu alto è come facile pronosticare quello di Milano.

SergioBalacco

  • Maestro
  • *****
  • Post: 1.158
  • Ingegnere, Scrittore e Blogger
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #9 il: 11 Novembre 2012, 18:16:05 »
Ah si ricordo...cercava un agente che gli vendesse i suoi prodotti

No no, quello che dico io voleva proprio fare volantinaggio, se non sbaglio il nick era MrHyde con un numero, mentre quello di cui parli tu e' clay qualcos'altro.
Due figure diverse, il fine o il movente quasi lo stesso, i risultati simili vedo.
Ma sai, c'e' gente che scrive anche qui sul forum conosce perfettamente chi ha davantri, ne percepisce la disperazione e spesso ne approfitta.
E con loro tutta una bella fetta di imprenditori che offrono stipendi da fame a chi lavora, giustificandoli con la classica frasetta: 'che vuoi, meglio questo che morir di fame' e poi magari se ne vanno in giro col Q7 e tutti gli anni a far vacanze di natale a Cortina.
Ne conosco uno personalmente cosi', imprenditore di un'azienda di servizi a Milano, pure amici siamo.
Tempo fa offri' ad in amico un posto, sembrava interessante, gli dava 1000 euro mese di fisso piu' le provvigioni per andare acercare clienti interessati ai loro pacchetti.
L'amico mi scrisse dicendo che dopo sei mesi era disperato, di clienti ne aveva trovati qualcuno ma mai abbastanza, che la benzina costa, che le spese erano tante e che alla fine del mese faceva fatica ad arrivarci.
L'imprenditore amici cambia il Q7 ogni anno, fa le vacanze a Cortina oppure ai caraibi tutti gli anni, tratta da schiavi la gente che lavora con se.
Sono quelle le persone da combattere, non andarsene e far finta di nulla sperando che tutto cambi.
In Italia non cambiera' nulla, nemmeno fra mille Monti o governi tecnici perche' a tutti fa piacere che resti cosi' per continuare a godere di piccoli e grandi privilegi.

Ricorda cosa scriveva Giuseppe Tomasi di lampedusa nel famoso Gattopardo nella sua analisi storiografica di matrice gramsciana, orientata a rileggere il Risorgimento italiano come una rivoluzione mancata (o tradita), risoltasi in un semplice ricambio di gruppi dirigenti che ha lasciato immutati i rapporti di proprietà e potere. Nella celebre frase Bisogna cambiare tutto per non cambiare niente si sintetizza l'opportunismo dei ceti dominanti e l'operazione trasformistica di cui si fanno portatori, protesi a perpetuare un privilegio sociale attraverso il cambiamento dell'involucro istituzionale. Lo scetticismo storico del principe di Salina, che sanziona l'immodificabilità del secolare immobilismo della Sicilia in questo caso l'Italia e la vocazione ad una rassegnata passività del suo popolo si intreccia con il suo presentimento di morte che culmina nella festa danzante finale nella quale una classe che ha concluso il proprio ciclo storico sembra celebrare l'imminenza della fine.
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.

cayone

  • Apprendista
  • **
  • Post: 40
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #10 il: 24 Dicembre 2012, 20:11:30 »
                 Mi dispiace contraddire, però questi numeri a mio parere sono errati, per me c'è qualcuno che si prende gioco di noi, premetto che io bene o male ho  sempre lavorato, magari non ho fatto quello che mi piaceva come ora però lavoro perchè mi sò adattare alla situazione del momento.

                 Comunque ripeto che sono informazioni fantascientifiche, io mi sono iscritto a tutte le agenzie di lavoro della mia città e provincia, seguo sempre il centro per l'impiego, che fa di tutto tranne aiutarti a cercare lavoro, tutto passa attraverso le agenzie , comunque anche le agenzie sono indottrinate alla loro maniera , perchè se tu hai fatto un lavoro e ti adatti pure per svolgere altre mansioni niente , io ho provato più volte a richiedere il lavoro di falegname idraulico panettiere o altro però nulla io sono autista di professione e mi hanno trovato solo quello, io quando ero giovane prima di conseguire la patente ho lavorato in falegnameria anche nel settore idraulico edile e altro, però guardano solo il lavoro che hai svolto di più,  ci sarebbe da scrivere un secolo su questo argomento è che non ne vale la pena , i media sono quelli che dettano legge e tutto il popolo beve..........  auguri a tutti.... comunque l'unica cosa che vale è quella di arrangiarsi   

gioviale1956

  • Esperto
  • ****
  • Post: 476
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #11 il: 25 Dicembre 2012, 09:20:34 »
Il problema vero è che è scomparso il lavoro non certo i lavoratori ,basta guardare al settore casa ,non cè piu nessuno che compra che ristruttura , speriamo che il prossimo governo qualunque esso sia dia una svolta a tutto ciò.

Cambiare Vita

  • Apprendista
  • **
  • Post: 36
  • Smettere di Lavorare e Cambiare Vita
    • Mostra profilo
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #12 il: 14 Gennaio 2013, 06:20:14 »
Difficilmente cambieranno le cose, questa volta la crisi è profonda e durerà molti anni... l'aspetto positivo è che tutti sarem costretti a vivere con poco, questo segnerà un ritorno ai valori veri della vita.

gioviale1956

  • Esperto
  • ****
  • Post: 476
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #13 il: 14 Gennaio 2013, 08:24:27 »
Tutti no ... c'è gente come il presidente dell'inps che si becca 1300000 euro all'anno , alla faccia della crisi , per i soliti noti non c'è mai crisi!!!

manicomic

  • Apprendista
  • **
  • Post: 26
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:150,000 POSTI SENZA PADRONE: Cosa c'e' che non va
« Risposta #14 il: 15 Gennaio 2013, 01:48:17 »
Beh io sarei disposto a fare questi lavori, in molti ho 0 esperienza, in alcuni una vaga esperienza, se accompagnati da uno stipendio adeguato a vivere.
Il fatto è che spesso alcune di queste offerte consistono nella ricerca di persone che hanno una buona esperienza ma disposti a lavorare per uno stipendio da apprendista.
Altre volte invece si tratta di breve durata (3-6 mesi) per cui devi anche fare uno o piu' colloqui preliminari ed in tal caso considerando quanto costa spostarsi e prendere una casa ma anche una stanza in italia diventa proibitivo.
Oggi per sopravvivere con uno stipendio mediamente basso c'è la necessità che questo sia costante, pagato in tempo e vicino casa... altrimenti semplicemente... non riesci a sopravvivere.
Il volantinaggio da 400 euro al mese per 2 ore al giorno sembra interessante, bisognerebbe capire dove e come deve essere svolto, io accetterei anche subito (attualmente sono senza lavoro) ma se i volantini devo metterli un giorno a gioia tauro e quello dopo a melito (2 comuni a caso della città in cui abito), non mi conviene perchè i 400 euro li spendo tra benzina e manutenzione dell'auto.