Autore Topic: Vivere in Italia  (Letto 195544 volte)

Ghibli

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #225 il: 02 Novembre 2011, 17:32:08 »
certo quando si è inca**ati non si vedono le cose in modo razionale, va bè non è che sto inca**ato 24 ore al giorno, e nei momenti di meno inca**atura cerco di ragionarci sopra bene, poi oggi mi è stata pure offerta una soluzione quadri definitiva alla scadenza del contratto, che significherebbe ufficio e ufficio e sempre ufficio con timbro cartellino a cui non sono abituato e solo all'idea esco di testa, visto che finora ho fatto tutt'altro x 20 anni con molta indipendenza e quasi nessun orario da rispettare, x cui non credo che accetterò. oggi ho capito che qui continuerei a lavorare senza problemi, ma se il tipo di lavoro non mi piace allora il problema si presenta e pure grande, praticam. se lo accettassi accetterei di fare qualcosa controvoglia e con grossa forzatura e ne soffrirei molto sicuramente: a questo punto conviene maltrattare la propria vita facendo q.c. che si ritiene sgradevole giusto x la busta paga mensile? forse hai ragione dicendo che è + facile riuscire nell'impresa di prendere e partire quando in italia non si ha + nulla da fare, perché così è + difficile quando qui c'è da lavorare e guadagnare, malgrado sia al costo alto di fare 1 cosa che ti fa schifo e quindi ti farà vivere 1 vita da schifo nonostante la busta paga accettabile, x cui non è questione di denaro ma di qualità della vita, che può essere migliore pur guadagnando molto meno, ma vaglielo a spiegare a mia moglie, e non ho figli altrim. altri ostacoli. cmq  è da matti accettare un lavoro che sai che ti farà stare male con te stesso, se non hai alternative va pure bene e lo fai volente o nolente, ma se si ha 1 alternativa da giocarsi bisognerebbe sfruttarla, solo perché la vita è 1 sola e i giorni passano e ogni giorno che passa è uno + vicino a quello della dipartita finale...

VoglioVivereCosì53

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #226 il: 03 Novembre 2011, 07:03:36 »
messaggio cancellato
« Ultima modifica: 03 Novembre 2011, 17:38:14 da VVC:5/3 »

Miky

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #227 il: 03 Novembre 2011, 07:20:49 »
Ghibli, dici molto bene nella tua ultima frase. La vita e' 1 sola....per cui vale la pena godersela.

Non sei felice? Non accettare il lavoro.
Te ne vuoi andare? Allora vai.
Tua moglie no? Perche'? Non condividete gli stessi ideali di vita? O lei e' troppo legata alla sua family?
Credo che dovresti seriamente parlarne con lei, metterla contro un muro e capire se potete passare il resto della vs. vita insieme. Non sarebbe la fine del mondo non cio' non accadesse....spero per te di no ma a volte e' meglio scorporarsi dalla "zavorra" che ti tiene a fondo.

Scusa le metafore ma credo che il messaggio sia chiaro.

VoglioVivereCosì53

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #228 il: 03 Novembre 2011, 07:44:09 »
AHAHAHAHAH, questa si che è bella!!! hai una fantasia mica da poco!!! complimenti! ma dove te le studi queste??  ;D ;D
Vedi caro Andrea nord (perche' nord?) io scrivo prevalentemente in Inglese, in Italiano scrivo praticamente solo sul forum. Tutto il resto della mia vita "scritta" a parte qualche amico Italiano e' solo in Inglese e qualche volta anche in Francese.
e' un'abitudine mettere la maiuscola su certe parole, a parte che per alcune me lo fa direttamente il software, per la maggior parte delle altre e' una abitudine alla quale, per esigenze professionali non intendo rinunciare anche se questo puo' scontentare ghibli mimi' e coco' e...
Ma c'e' un altro concetto basilare ed e' quello dell'essere in una democrazia e che quindi se a me piace cosi' lo scrivo cosi', tanto sbagliato non e', semmai potrei esser preso per bizzarro, sicuramente non sclerotico o pazzo come qualcuno insinuava che, a ben guardare, tanto normale non deve essere nemmeno lui.

Recuerdos 8)
« Ultima modifica: 03 Novembre 2011, 07:47:07 da VVC:5/3 »

Ghibli

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #229 il: 03 Novembre 2011, 08:09:45 »
Non essere precario ma avere un contratto di lavoro significa "timbrare il cartellino" anche se poi dal punto di vista dei quadri il cartellino non si timbra, non in Italia almeno, ma e' uno status mentale, sei condizionato dal fatto che ti devi attenere a determinate regole che come precario non hai, sei libero.
La fine di tutti gli italiani, fintanto che hanno contratti da precari sono scontenti e mugugnano, quando finalmente, magari dopo ventann di attesa il contratto arriva ecco che allora si intravvedono difficolta', perdita delle liberta', controlli e cartellini anche se virtuali.
L'alternativa e' andarsene perche' indietro non si torna.

Volevate la bicicletta? Adesso pedalare!!!


lp vedi che parli sempre e dai le tue sentenze anche quando le cose non le conosci? io non volevo la bicicletta che mi hanno proposto, è un palliativo, se continuassi con la mia mansione attuale ma a tempo indefinito non timbrerei proprio niente e continuerei a fare quello che faccio da 20 anni con l'unica differenza del tempo indeterminato del contratto, ma siccome questo contratto devono darlo a un altro e non + a me come promesso e garantito in precedenza negli anni allora mi è stato detto che se voglio ottenerlo devo aspettare ancora chissà quanto e io mi sono inca**ato di brutto e con ferocia e con minacce di denuncia ed ecco che mi hanno proposto quell'altra soluzione dove xò oltre al timbrare perderei tutta l'indipendenza che ho oggi e dovrei andare a lavorare in sede tutti i giorni e pure va a finire coi rientri pomeridiani se voglio evitare il sabato ecc. ecc., cosa che non ho mai fatto finora e pensavo che avrei continuato così come da promesse e come fanno tutti i miei colleghi a tempo indeterminato con la mia mansione attuale,  x cui si tratta di tutt'altro incarico, quello che faccio oggi esiste sia a tempo determinato che intedetrminato, ma siccome c'è da aspettare ancora altri anni mi hanno proposto l'altra soluzione, poi va a finire che manco si timbra veramente non lo so, cmq ci sono da fare delle ore fisse alla settimana + 30 giorni di ferie all'anno ecc. ecc., quando io sono abituato da 20 anni a un altro tipo di lavoro con quasi totale indipendenza di orari, x cui non penso che lo accetterò, morirei in un ufficio di crepacuore.

Ghibli

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #230 il: 03 Novembre 2011, 08:13:07 »
AHAHAHAHAH, questa si che è bella!!! hai una fantasia mica da poco!!! complimenti! ma dove te le studi queste??  ;D ;D
Vedi caro Andrea nord (perche' nord?) io scrivo prevalentemente in Inglese, in Italiano scrivo praticamente solo sul forum. Tutto il resto della mia vita "scritta" a parte qualche amico Italiano e' solo in Inglese e qualche volta anche in Francese.
e' un'abitudine mettere la maiuscola su certe parole, a parte che per alcune me lo fa direttamente il software, per la maggior parte delle altre e' una abitudine alla quale, per esigenze professionali non intendo rinunciare anche se questo puo' scontentare ghibli mimi' e coco' e...
Ma c'e' un altro concetto basilare ed e' quello dell'essere in una democrazia e che quindi se a me piace cosi' lo scrivo cosi', tanto sbagliato non e', semmai potrei esser preso per bizzarro, sicuramente non sclerotico o pazzo come qualcuno insinuava che, a ben guardare, tanto normale non deve essere nemmeno lui.

Recuerdos 8)


io ti ho corretto unicam. perché parlavi in quel tuo msg di come andavano scritte correttam. le cose, laddove tu scrivevi con ortografia errata, tutto qua, mi sembrava 1 incongruenza.

Ghibli

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #231 il: 03 Novembre 2011, 08:17:38 »
Ghibli, dici molto bene nella tua ultima frase. La vita e' 1 sola....per cui vale la pena godersela.

Non sei felice? Non accettare il lavoro.
Te ne vuoi andare? Allora vai.
Tua moglie no? Perche'? Non condividete gli stessi ideali di vita? O lei e' troppo legata alla sua family?
Credo che dovresti seriamente parlarne con lei, metterla contro un muro e capire se potete passare il resto della vs. vita insieme. Non sarebbe la fine del mondo non cio' non accadesse....spero per te di no ma a volte e' meglio scorporarsi dalla "zavorra" che ti tiene a fondo.

Scusa le metafore ma credo che il messaggio sia chiaro.

mia moglie non ha l'età mia quindi non ha la mia esperienza di vita ed è molto attaccata alla famiglia e ha paura dei grandi cambiamenti, è fatta così e non c'è da colpevolizzarla io la capisco non tutti la pensiamo allo stesso modo, x lei sono 1 matto scellerato a voler lasciare un lavoro con la crisi che c'è nel mondo x andare alla ricerca di 1 qualcosa all'estero di incerto, quindi lasciare il certo x l'incerto, la capisco ma non ne condivido il pensiero perché alla fine sono io a soffrire e non lei. lei dice che lo farebbe pure ad andare dove voglio andare io a ricostruirci la vita ma solo nel caso qui non si facesse niente, ma se qui c'è da lavorare e mangiare lei non vede il senso della cosa, appunto perché non soffre le mie sofferenze.
« Ultima modifica: 03 Novembre 2011, 08:21:04 da Ghibli »

VoglioVivereCosì53

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #232 il: 03 Novembre 2011, 09:44:51 »
vedi che parli sempre e dai le tue sentenze anche quando le cose non le conosci? io non volevo la bicicletta che mi hanno proposto, è un palliativo,
Non era ad personam il mio pensiero ma generale. Ti riconosci nella fotografia?
Citazione
se continuassi con la mia mansione attuale ma a tempo indefinito non timbrerei proprio niente e continuerei a fare quello che faccio da 20 anni
Non esistono precari a tempo indeterminato.
Citazione
ma siccome questo contratto devono darlo a un altro e non + a me come promesso e garantito in precedenza negli anni
le promesse verbali valgono come le foglie, ogni inverno cadano e vengono spazzate via. Hai un pezzo di carta che certifica?
Citazione
mi è stato detto che se voglio ottenerlo devo aspettare ancora chissà quanto e io mi sono inca**ato di brutto e con ferocia e con minacce di denuncia ed ecco che mi hanno proposto quell'altra soluzione dove xò oltre al timbrare perderei tutta l'indipendenza che ho oggi
era meglio quando si credeva di stare peggio.
Citazione
e dovrei andare a lavorare in sede tutti i giorni e pure va a finire coi rientri pomeridiani se voglio evitare il sabato ecc. ecc., cosa che non ho mai fatto finora
ripensa alla storia della bicicletta, un po' di moto ti farebbe bene, ai nervi!
Citazione
pensavo che avrei continuato così come da promesse e come fanno tutti i miei colleghi a tempo indeterminato con la mia mansione attuale...
Lo diceva anche la mia mamma buonanima: tu pensi troppo!
Citazione
quando io sono abituato da 20 anni a un altro tipo di lavoro con quasi totale indipendenza di orari, x cui non penso che lo accetterò, morirei in un ufficio di crepacuore.
adesso l'orchestra e' cambiata, nuova musica signori....


Pensierino della sera: A volte si crede di star male in un luogo di lavoro e le ragioni, almeno per gli Italiani, sono sempre le stesse: l'essere precario non si digerisce, il capo arrogante, la collega str***a, il collega permaloso, l'ufficio troppo vicino a casa, troppo lontano, troppe scale a piedi, l'ascensore troppo piccolo, poca luce dalle finestre, troppa luce dalle finestre, il computer non e' portatile, non voglio il portatile perche' non voglio portare il lavoro a casa e... e mi fermo qui, in 40 anni ne ho sentite di cotte e di crude, dagli Italiani ma anche Americani, Inglesi, Francesi e ognuma delle mille nazionalita' che ho avuto la fortuna / sfortuna di gestire.
All'essere umano non ne va mai bene nulla e l'italiano di questo ne e' maestro, potremmo creare una scuola per insegnare l'arte di criticare. Io lavoro principalmente con rapporti di consulenza (in Italia mi chiamerebbero precario, all'estero sono un professionista), vado da chi mi paga meglio, sono rigoroso, attento, molto efficace, quando arrivo tutti si mostrano amichevoli, quando parto qualcuno piange, taglio le teste (virtualmente) taglio i posti di lavoro, tolgo letteralmente le sedie da sotto il culo alla gente. Questo perche' in genere sono io che gestisco la baracca e i miei compiti sono rientrare nel budget, tagliare le spese, completare in tempo il progetto. Tutto cio' obbliga a dei sacrifici.
Certe volte bisognerebbe entrare nella propria testa e dirsi faccia a faccia: potevo starmene zitto ed abbozzare?

Ghibli

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #233 il: 03 Novembre 2011, 11:09:11 »
"se continuassi con la mia mansione attuale ma a tempo indefinito non timbrerei proprio niente e continuerei a fare quello che faccio da 20 anni

Non esistono precari a tempo indeterminato."

come te lo devo spiegare che il mio contratto esiste anche a tempo indefinito con esattam. la stessa mansione che svolgo oggi e da 20 anni? non so se ci 6 o ci fai...

Ghibli

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #234 il: 03 Novembre 2011, 11:13:46 »

Pensierino della sera: A volte si crede di star male in un luogo di lavoro e le ragioni, almeno per gli Italiani, sono sempre le stesse: l'essere precario non si digerisce, il capo arrogante, la collega str***a, il collega permaloso, l'ufficio troppo vicino a casa, troppo lontano, troppe scale a piedi, l'ascensore troppo piccolo, poca luce dalle finestre, troppa luce dalle finestre, il computer non e' portatile, non voglio il portatile perche' non voglio portare il lavoro a casa e... e mi fermo qui, in 40 anni ne ho sentite di cotte e di crude, dagli Italiani ma anche Americani, Inglesi, Francesi e ognuma delle mille nazionalita' che ho avuto la fortuna / sfortuna di gestire.
All'essere umano non ne va mai bene nulla e l'italiano di questo ne e' maestro

non ti incaponire con le solite tue maiuscole pur sapendo di sbagliare, fai un bagno di umiltà ogni tanto...

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #235 il: 03 Novembre 2011, 11:16:00 »
Tanti italiani preferiscono vivere in Italia, tanti inglesi prediligono vivere in Inghilterra e tanti americani amano vivere in America.

Miky

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #236 il: 03 Novembre 2011, 11:17:30 »
Beh, di Inglesi che prediligono vivere in Inghilterra, ne ho incontrati proprio pochini....

Ghibli

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #237 il: 03 Novembre 2011, 11:19:29 »
quando arrivo tutti si mostrano amichevoli, quando parto qualcuno piange


non ci credo manco se lo vedo coi miei occhi, mi sa che è esattam. il contrario se nella vita ti poni come fai in questo forum...
« Ultima modifica: 03 Novembre 2011, 11:21:52 da Ghibli »

Ghibli

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #238 il: 03 Novembre 2011, 11:20:52 »
Beh, di Inglesi che prediligono vivere in Inghilterra, ne ho incontrati proprio pochini....


Miki non ho scritto quelle frasi in quel senso, forse vvc53 lo sa che cosa volevo dire...

VoglioVivereCosì53

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #239 il: 03 Novembre 2011, 13:27:03 »
messaggio cancellato
« Ultima modifica: 03 Novembre 2011, 17:37:21 da VVC:5/3 »