BERLUSCA DENTRO O FUORI X NOI è LA SOLITA SCHIFOSA ZUPPA
Il paese è ostaggio del suo debito, per cui paga quasi 100 miliardi di interessi all’anno, debito che blocca di fatto qualsiasi risorsa per stimolare in qualsiasi modo investimenti per uscire dalla stagnazione strutturale in cui si trova; abbiamo una pressione fiscale - che è diventata oppressione, con meccanismi di controllo che assomigliano sempre più a uno stato di polizia tributaria -che ha raggiunto livelli indecenti, soprattutto poi(e questo nessuno lo dice) se pensiamo che riceviamo in cambio (e in alcune zone d’italia nemmeno li ricevono) servizi indegni di un paese civile; abbiamo una burocrazia parassitaria, corrotta, incapace, degna figlia della classe politica che l’ha partorita, con cui imprese, artigiani, commercianti, tutto l’apparato produttivo del paese, combatte quotidianamente per tirare avanti; medie e grandi imprese, in massa, quotidianamente annunciano vendite di partecipazioni o dell’intera azienda a stranieri, o licenziamenti di buona parte della forza lavoro, con spostamento degli stabilimenti dove gli stati hanno una tassazione e un costo del lavoro tali da giustificare un investimento e un rischio di impresa; e con questo scenario, che produce costantemente un impoverimento di fette sempre più grandi della popolazione, noi abbiamo il coraggio di festeggiare o di rammaricarci, a seconda dello schieramento di appartenenza, per la condanna di Berlusconi???
Tutti si stanno chiedendo in queste ore cosa succederà dopo questa condanna: statene certi, non accadrà un bel nulla. La lenta agonia del paese potrà continuare imperterrita. A Berlusconi certo non conviene, al di là dei proclami, far cadere questo governo, che da a lui le migliori garanzie di protezione che possa immaginare, ovviamente sempre andando avanti “per il bene del Paese”, sia chiaro. A questo centrosinistra, completamente spaccato e dilaniato dai conflitti interni, certamente non conviene presentarsi alle urne senza prima aver risolto almeno in parte queste diatribe, scegliendo al tempo stesso un leader in grado di affrontare e vincere la prossima campagna elettorale. All’Europa cambiare lo status quo certo non conviene, perchè con l’attuale governo, guidato dal nipote di Gianni Letta, c’è la migliore garanzia che in caso di necessità tutte le misure, anche le più drastiche, per attaccare i patrimoni e risparmi degli italiani, saranno a completa disposizione, per salvare sempre e comunque le banche amiche e gli investitori stranieri.
E agonia continui ad essere dunque. Questo è il vero paradosso di questi giorni: siamo in una crisi sistemica strutturale devastante e senza fine, che sta distruggendo lentamente l’ossatura produttiva, industriale ed economica del paese, e qualcuno ha il coraggio di festeggiare la condanna di Berlusconi, come se d’incanto, togliendo lui di mezzo(ammesso poi che possa mai essere cosi), tutti i problemi del paese fossero risolti in un attimo!!!!