Autore Topic: Sfatiamo un mito!  (Letto 16555 volte)

VoglioVivereCosì53

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Sfatiamo un mito!
« il: 15 Ottobre 2011, 18:46:30 »
Sfatiamo un mito!
L'Italia e' abitata da quasi 61,000,000 abitanti.
I maschi 29 milioni circa, le femmine 31 milioni circa
Il saldo medio fra nati e morti e' stato negativo nel 2010.
Gli immigrati che nel 2010 sono entrati in Italiano erano 485,000
Gli emigranti nel 2010 sono stati 78,771.

Ne entrano piu' di quanti ne escano.
I 78 mila di ci sopra sono solo italiani.
Ogni anno tutti sognano di lasciare il bel paese ma solo 78 mila fortunati lo fanno per davvero.
Ma tutti chi?
Gli immigrati, principalmente dall'area del Mediterraneo rappresentano corca il 10% delle presenze, 6,000,000.
Ne restano 55,000,000.
I minori sono il 22% della popolazione (escludendo quelli immigrati), gli anziani (sempre escludendo gli immigrati) il 34%.
Restano 18,700,000 cittadini attivi che lavorano e dovrebbero produrre (sic!)
Di questi nel 2010 78771 se ne sono andati fuori dall'Italia.
In percentuale sono solo lo 0,00217%.
Significa che, escludendo chi all'estero c'e' gia', fra tutti quelli che qui scrivono, solo 1 (forse) lascera' l'Italia per andarsene a vivere all'estero.
1 su 4000 lettori.

Ma siete proprio sicuri che volete andarvene?
Perche' i numeri e le percentuali dicono diversamente.

Sfatiamo questo mito, andarsene all'estero non e' la panacea per risolvere tutti i mali.
Non andrete li da vincitori e non vi metteranno il tappeto rosso appena sbarcate.
Se volete diventare qualcuno o solo aspettare la fine dei vostri giorni senza stress e senza affanno dovete guadagnarvela la pagnotta che mangiate, li come in Italia se non si lavora, se non si suda sangue e sudore non si mangia, non si vive.

Ma continuare a sognare senza muovervi dalla poltrona e' anche peggio, qualcuno diceva che peggio di rischiare e' non rischiare. Non saprete mai come avreste potuto star meglio se aveste rischiato.
Fate la valigia e partite, la sorte e' benigna con i viaggiatori della speranza, dell'avventura. Scollatevi dalla poltrona e saltate sul primo aereo per i mari del sud e non dimenticatevi di mandarci una cartolina.

lostsoul

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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #1 il: 17 Ottobre 2011, 09:13:07 »
Articolo interessante, ma secondo me bisogna fare una netta distinzione tra le tipologie di fuggitivi, secondo me ce ne sono 2:

-I sognatori, che sono quelli più comuni che visualizzano la fuga all'estero con l'apertura di un bar sulla spiaggia in un posto esotico, dove si lavora tutto l'anno sotto al sole e circondato da gente che si ammazza per bere un drink al tuo bar.

-I realisti: che sono quelli che effettivamente partono a parere mio, quelli che valutano pro e contro ma soprattutto sono le persone che sanno benissimo che vanno in un paese straniero dove sono LORO gli stranieri e sanno che si dovranno sbattere e sputare sangue per raggiungere un livello di benessere che rispecchia le loro prerogative.


Per quanto riguarda il nostro paese devo dire che chi sento che vuole scappare dall'Italia è più sognatore che realista, forse è proprio per questo che tanti alla fine se ne rimangono sulla poltrona a sognare, non mettendo in preventivo le difficoltà alla prima che incontrano si scoraggiano!
The person who risk nothing, does nothing, has nothing, is nothing and becomes nothing.
He may avoid suffering and sorrow, but he simply cannot learn and feel and change and grow and love and live.(Leo Buscaglia)

VoglioVivereCosì53

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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #2 il: 17 Ottobre 2011, 12:42:18 »
.... secondo me bisogna fare una netta distinzione tra le tipologie di fuggitivi, secondo me ce ne sono 2
Se e' un sognatore allora non e' un fuggitivo, se resta in poltrona a casa sua in una qualsiasi citta' dell'italietta mia lontana (molto lontana) allora non fugge, resta e magari sogna.
Intanto non tutti fuggono.
- C'e' chi fugge per rincorrere l'amore della sua vita, non ci crederete ma sono la maggioranza (salvo poi rientrare appena le cose prendono un verso inaspettato)
- C'e' chi fugge perche' non si sente compreso professionalmente, magari si e' laureato con tanti bei voti ed in Italia gli offrono un lavoro solo come tranviere, spazzino, bagnino, cameriere... insomma per buttar via gli anni di studio secondo loro e per fare gavetta dicono gli altri
- C'e' chi fgge perche' ha una moglie che non lo capisce, lo boicotta, pensa solo al lavoro in Italia qualsiasi esso sia, anche se non da soddisfazioni, anche se ti prosciuga il conto, anche se devi pagare per tenertelo, anche se ti passano sempre sopra, anche se sei precario a vita,. Tutto purche' sia un lavoro che ti tenga attaccato alle radici e tu proprio non lo sopporti.
- C'e' chi fugge perche' nella vita non ha combinato nulla e vorrebbe provare a far di meno in un oasi di pace.
- C'e' chi fugge perche' si e' fatto un culo cosi' nella vita e adesso vuol provare a far di meno in un oasi di pace.
- C'e' chi fugge perche' e' di moda, lo hanno gia' fatto tutti gli amici e si sente di farlo pure lui.
- C'e' chi fugge perche' pensa che all'estero si fanno i soldi facili e che tutti stiano li ad aspettare a lui salvatore dell'economia disastrata tropicale.
- C'e' chi fugge per non pagare le tasse
- C'e' chi fugge perche' ha vinto la lotteria e non vuole dividere con il fisco la propria fortuna
- C'e' chi e' ricco e fugge perche' ha paura di diventare povero
- C'e' chi fugge perche' pensa che l'Italia non abbia un futuro e cerca di darne uno ai propri figli.
- C'e' chi fugge perche' pensa che prima o poi l'Italia fallira' a causa di un governo ladrone ed e' meglio vivere lontani e meglio che vivere peggio....
Insomma tante ragioni e poi c'e' chi non fugge ma all'estero ci va per scelta personale, perche' ce lo manda l'azienda per cui lavora e poi decide di restare all'estero per sempre, e anche per nessuno dei motivi elencati qui sopra.

L'importante caro mio non e' fuggire ma valutare attentamente e scegliere la migliore soluzione, certo non da diventare ricchi il giorno stesso dell'arrivo e magari nemmeno dopo 10 anni ma arrivarci forse piano piano in pace e serenita', senza stress, senza patemi rcordandosi che per tutto ci vuole sudore ed a volte sangue ma dedicando il tempo che resta alla propria famiglia ed un po' a se stessi.

lostsoul

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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #3 il: 17 Ottobre 2011, 14:13:34 »
Inizio la risposta con una puntualizzazione, i dati ISTAT affermano che ogni anno sono 50.000 le persone tra i 20 e i 39 anni che lasciano il "bel" paese, detto questo pensavo alla perdita di capitale umano che subisce costantemente il nostro paese che lascia partire menti eccelse e manovalanza giovane, mi chiedo fondamentalemente quando si risolleverà l'Italia da questa tragedia, per fortuna mal comune mezzo gaudio, parlando con amici spagnoli i problemi sono gli stessi!
A prescindere mi rendo conto che l'Italia è ormai un paese in ginocchio ma quello mi fa più tristezza è che non c'è voglia di cambiare o meglio c'è ma solo a parole, come disse pasolini: "l'italia è costruita e unificata grazie alla televisione e alle parole".

Tornando a noi è evidente come anche tu dividi le categorie in sognatori e non, i sognatori sono anche quelli che partono e si aspettano di trovare i datori di lavoro che li aspettano all'aeroporto per offrirgli posti dirigenziali, ho amici che sono partiti per mete esotiche e non con la speranza di trovare lavoro che ne so, come brand manager o posizioni altolocate, salvo poi finire a fare lavori umili e tornare con la cosa tra le gambe, infatti cio che dici tu alla fine lo condivido appieno, ci vuole forza di volontà, tanta cosapevolezza e anche olio di gomito!

Ma mi chiedo, quando è reale la voglia di lasciare il proprio paese e quando è solo un infatuazione dettata dai momenti nefasti della vita?
Mi spiego meglio, capita di sentire persone che decidono di andare in posti esotici o negli States (esiste ancora il sogno americano?)con progetti di bar sulla spiaggia o l'apertura di locali, senza effettivemente mai esserci stati in quei posti prima, ma decidono comunque che saranno il loro eldorado, ovviamente dietro queste scelte si celano le solite motivazioni, elencate da te in precedenza.
Altri invece decidono di partire non per motivazioni dettate dall'insoddisfazione personale, ma perchè in quei paesi si sentono a casa, e forse questi ultimi sono i più attendibili e motivati.
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VoglioVivereCosì53

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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #4 il: 17 Ottobre 2011, 16:32:47 »
La grande emigrazione italiana del periodo subito successivo all'unita' d'Italia prima e all'ultma guerra poi ha portato fuori dai confini italiani piu' di 6 milioni di individui. Tale diaspora e' continuata nel tempo e continua ancora oggi.
Detto molto fra noi 50000 ogni anno, rappresentano una minima percentuale rispetto a quelli che restano e, se consideriamo che non tutti sono le cosidette "teste d'uovo" c'e' ben poco da preoccuparsi perche' se guardiamo le universita' e il piccolo mondo che gira attorno, sono ancora tante quelle che restano nel bel paese per cercare di farlo crescere anche a dispetto dei politici (tutti e nessuno escluso).

L'Italia pero' non e' un paese in ginocchio. Ti invito ad andare su questo sito (e' banale lo so) http://www.autoscout24.it cercare un modello di auto di lusso, per esempio la Mercedes ML320 , e vedere quante auto usate in vendita vengono fuori, poi andare nella pagina "Ricerca avanzata" e scegliere nell'opzione "Luogo" a fondo pagina,  quante ce ne sono in Francia, Belgio, Germania e via dicendo e ti accorgerai che in Italia c sono ben 1033 utenti che vendono il loro bel ML320 mentre ce ne sono solo solo 49 in Austria, 68 in Belgio, 47 in Francia, 569 in Germania, solo 11 in Lussemburgo, 103 in Olanda, 90 in Russia e 218 in Spagna. In tutta Europa se ne vendo 2193 e di queste la meta' solo in Italia. Rifai l'esperimento con qualsiasi altra auto di lusso e ti accorgerai che gli italiani poveri non sono, si atteggiano, quello si. Gli italiani vorrebbero cambiare ma solo a parole, hai ragione. La scorsa settimana ho parlato con un collega che stava in una societa' romana, sapevo volesse cambiare, sentiva di esser stanco del ruolo, voleva riciclarsi. Gli chiedo che avesse deciso gli offro una possibilita' all'estero, in Vietnam, si guadagna bene e lui risponde che si, cerca, cerca ma alla fine sta bene dove sta, che insomma le sue erano parole, lamentele virtuali ma alla fine si sta meglio a casa propria.

I sognatori sono quelli che partono e sperano di accasarsi, i non sognatori programmano e programmano e programmano e ... poi non partono mai perche' programmano troppo. I realisti sanno che andare a lavorare all'estero, che sia da dipendente, da manager per conto di altri o per se stessi, bisogna fare sacrifici, bisogna lavorare, impegnarsi, piangere lacrime a volte amare e sudare anche sangue.
Non ti regala niente nessuno, credimi!

lostsoul

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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #5 il: 17 Ottobre 2011, 17:09:09 »
Ma come fai a fare le citazioni dei paragrafi?

Vabbè di certo 50.000 ogni anno non è molto rispetto a chi rimane, ma non parlo solamente di cervelloni ma anche di manovalanza, il fatto è che mi fa specie la tua frase ossia: "sono ancora tante quelle che restano nel bel paese per cercare di farlo crescere anche a dispetto dei politici (tutti e nessuno escluso)" da buon italianotto ti faccio un po di polemica qualunquista, dove sono questi personaggi che si impegnano a far crescere l'Italia, è un costume del nostro paese piangersi addosso? allora che facciano vedere i TG anche i lati positivi di questo nostro paese, che potrebbe essere il migliore del mond per potenzialità ma che ahimè ce lo stiamo rovindando e non do assolutamente la colpa ai politici ma al popolo, troppo facile dare la colpa agli altri, tutte le volte che intraprendo discorsi del genere salta sempre fuori che la causa di tutti i mali è berlusconi o chi altro! E noi che facciamo?

Interessante l'analisi sulla rivendita delle macchine, sicuramente risalta un aspetto molto controverso della società italiana, ossia quello dell'appparenza (non lo dire a me che vivo a Milano),questo paese ha molti problemiso l'assenza di meritocrazia, il classico Italian Job, ma quello che mi fa più inca**are è l'apatia, le continue lamentele senza fare nulla di nulla.
Leggevo un articolo interessante dove risultava che i paesi adesso in fermento quali Libia e Egitto hanno una media di età della popolazione di circa 29 anni, in Italia la media è di 47 se non ricordo male, insomma un paese vecchio dove non c'è voglia di fare qualcosa di concreto, parere mio ovviamente!
E questo comprende anche l'esempio del tuo amico, un uomo lamentoso, stanco della sua quotidianeità ma che alla fine rimane dov'è con il broncio e inca**oso! Tipicamente italiano!

L'ultima parte riguardante i realisti la condivido pienamente, io stesso in famiglia ho esempi di persone (mio nonno) che per guadagnarsi la pagnotta sono andati in Germania a lavorare e hanno sputato sangue e credo che gli emigranti di una volta erano molto diversi da quelli odierni, ora è più un vezzo che va di moda lasciare l'Italia perchè qua non si è compresi prima la si lasciava perchè altrimenti ti mangiavi i lacci delle scarpe a cena!
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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #6 il: 28 Ottobre 2011, 13:23:47 »
Citazione
C'e' chi fugge per rincorrere l'amore della sua vita, non ci crederete ma sono la maggioranza (salvo poi rientrare appena le cose prendono un verso inaspettato)

Sono ricapitato in questa discussione, e mi ha colpito questa tua affermazione!Vorresti dire che tanta gente scappaper inseguire probabili amori?
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VoglioVivereCosì53

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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #7 il: 28 Ottobre 2011, 14:43:06 »
Ebbene si, leggi anche questo forum e capirai.
Sono tanti quelli che vorrebbero lasciarsi tutto alle spalle ed iniziare una nuova vita ma la maggior parte di chi lo fa veramente e' perche' ha una fidanzata/compagna/moglie che lo attrae verso il paese dove lei risiede e che non vorrebbe lasciare mai.
Nella mia cerchia di amici quasi tutti quelli sposati con stranieri vivono nel paese originale di lui o di lei se non e' l'Italia.

lostsoul

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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #8 il: 28 Ottobre 2011, 16:39:26 »
Eh al cuor non si comanda, sperando che non sia solo un abbaglio!
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Miky

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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #9 il: 04 Novembre 2011, 13:48:23 »
Dopo (I) sognatori e (II) realisti, io credo che ci sia un terzo gruppo di fuggitivi: (III) quelli che lasciano tutto e partono per davvero.

Non e' detto che i fuggitivi del gruppo (II) appartengano necessariamente anche al gruppo (III). Siete d'accordo?

Io ho lasciato l'Italia in modo permanente da 7 anni e non passa giorno che ringrazio Dio per avermi dato le palle per farlo. Certo, devi avere anche l'occasione (non sempre forse) ma te la devi anche andare a cercare.

Mai e poi mai tornerei piu' indietro.

VoglioVivereCosì53

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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #10 il: 04 Novembre 2011, 22:18:02 »
Ma come fai a fare le citazioni dei paragrafi?
semplice!
prima della frase da quotare digiti [ quote ] senza gli spazi
dopo la frase che vuoi quotare digiti [/ quote ] senza gli spazi
et voila'

VoglioVivereCosì53

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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #11 il: 04 Novembre 2011, 22:37:48 »
Dopo (I) sognatori e (II) realisti, io credo che ci sia un terzo gruppo di fuggitivi: (III) quelli che lasciano tutto e partono per davvero.
Approvato ma con qualche riserva, direi allora di aggiungere un ultimo gruppo (IV) quelli che all'estero ci vanno per lavoro e poi decidono di restare per sempre.
Citazione
Mai e poi mai tornerei piu' indietro.
Causa mia moglie ho pensato qualche volta se fosse stato possibile ma alla fine credo che sto molto meglio fuori dall'Italia. Non mi rappresenta piu' un paese ideale per viverci, forse per le vacanze...

Miky

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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #12 il: 05 Novembre 2011, 06:46:01 »
Dopo (I) sognatori e (II) realisti, io credo che ci sia un terzo gruppo di fuggitivi: (III) quelli che lasciano tutto e partono per davvero.
Approvato ma con qualche riserva, direi allora di aggiungere un ultimo gruppo (IV) quelli che all'estero ci vanno per lavoro e poi decidono di restare per sempre.
Citazione

Sono d'accordo. Quelli del gruppo (III) possono talvolta anche appartenere al gruppo (IV).

Mai e poi mai tornerei piu' indietro.
Causa mia moglie ho pensato qualche volta se fosse stato possibile ma alla fine credo che sto molto meglio fuori dall'Italia. Non mi rappresenta piu' un paese ideale per viverci, forse per le vacanze...

Idem con patate!!!

clara111

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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #13 il: 10 Novembre 2011, 19:37:14 »
ci sono molti motivi per desiderare di partire... io l'ho fatto con l'incoscienza dei 18 anni e vi assicuro non e' stato facile.credete che tutti cadano in ammirazione dell'italia, degli italiani?
ne ho visti tanti , italiani trionfi e gonfi che intendono insegnare ai poveri indigeni ignorante la buona cucina e la bella moda italiana. Ma non e' cosi' vi assicuro. Se volete partire fatelo ma ricordatevi che nessuno cadra' in ammirazione davanti a voi.

Miky

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Re:Sfatiamo un mito!
« Risposta #14 il: 10 Novembre 2011, 20:46:17 »
ci sono molti motivi per desiderare di partire... io l'ho fatto con l'incoscienza dei 18 anni e vi assicuro non e' stato facile.credete che tutti cadano in ammirazione dell'italia, degli italiani?
ne ho visti tanti , italiani trionfi e gonfi che intendono insegnare ai poveri indigeni ignorante la buona cucina e la bella moda italiana. Ma non e' cosi' vi assicuro. Se volete partire fatelo ma ricordatevi che nessuno cadra' in ammirazione davanti a voi.

Ben detto, bisogna sudare 7 camicie e a volte anche di piu'....