Autore Topic: Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!  (Letto 80340 volte)

Foxbat

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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #15 il: 28 Ottobre 2012, 19:59:08 »
Non è sempre vero questo ,molti si sono arricchiti non pagando tasse , e sono tanti compreso chi fà il doppio e triplo lavoro, non cerchiamo giustificazioni che non esistono.
Un attimo: due o tre lavori part-time possono coesistere, purché ne vengano pagate le tasse.
Questo è permesso dalla Legge Biagi del 2003.
Giovanni

SergioBalacco

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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #16 il: 28 Ottobre 2012, 23:04:03 »
Non è sempre vero questo ,molti si sono arricchiti non pagando tasse , e sono tanti compreso chi fà il doppio e triplo lavoro, non cerchiamo giustificazioni che non esistono.
Un attimo: due o tre lavori part-time possono coesistere, purché ne vengano pagate le tasse.
Questo è permesso dalla Legge Biagi del 2003.
Si, il problema sta anche in quello, molti quei doppi o tripli lavori li fanno in nero. Quindi non paga le tasse chi lavora e anche chi quel lavoro lo affida. Il danno allo Stato e' doppio.

E' un serpente che si morde la coda.
Evado perche' il fisco e' esoso, il fisco e' esoso perche' io non pago.

Il fatto e' che il fisco ha il compito di riempire un bicchiere virtuale di soldi prelevati con le tasse, se tutti le pagassero allora basterebbero quantita' minime a testa per riempirlo.
Siccome in italia le paga si e' no il 50% allora vuol dire che per riempirlo devo far pagare il doppio a chi non ha scappatoie (o non e' abbastanza furbo) per non non pagarle.
Ma cosi' facendo procuro altri che si dissaffezionano alle tasse perche' ritenute troppo alte e il fisco deve ancora rincarare la dose andando a cercare sempre piu' freneticamente nuove soluzioni per riempire quel bicchiere.

E' nato tutto da noi, non dallo Stato, al tempo del fascismo le aliquote fiscali erano le meta' di adesso. Al tempo, anche per paura, le tasse le pagavano quasi tutti. E' vero che c'erano dei favoritismi pero' la massa pagava, poi con la Repubblica e senza il guardiano e feroce mastino, all'italiano non e' sembrato vero che evadere potesse essere facile e le tasse non le ha piu' pagate, anche se questo ha prodotto un aumento sempre piu' sconsiderato delle aliquote fiscali, per riempire quel famoso bicchiere.

Che poi i politici ci mettano anche del loro e' indubbio, ma si parla di noccioline. La spesa Italiana si attesta sui 492.859 miliardi di euro all'anno (dato riferito al 2012), mentre le entrate (sempre nel 2012 sono state pari a 470.788 miliardi di euro. La raccolta fiscale pura e' stata pari a 437.323 miliardi di euro. Il resto e' raccolta extratributaria (affitti e rese varie).
Considerando le contabili e varianti varie alla fine dell'anno il disavanzo sara' di 22.701 miliardi di euro.

Dove li pigliano?

Indovina!

i dati di cui sopra provengono da qui: rgs.mef.gov.it
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Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #17 il: 29 Ottobre 2012, 09:42:10 »
Chi ha mai visto il classico ferroviere che fa l'elettricista, imbianchino o idraulico..... fare la ricevuta?
Chi e' quel qualsiasi ragazzo che arrotonda facendo qualche ora il cameriere il sabato sera, che non prende una parte delle ore in nero?
Chi e' quell'operaio che fa gli straordinari e non vuole una parte fuori busta?

Per dirne un altra... l'altro giorno chiacchieravo con un conoscente che sbraitava contro gli evasori e l'evasione e poi cosa e' uscito fuori? Che sua moglie fa le pulizie in giro..... (neanche a dire come)

Gli ho chiesto se l'evasione e' solo quella che fanno gli altri?

Cosa ha risposto? Ma gli altri si comprano i suv con l'evasione.

Cavolo vuol dire!? Sempre di evasione si tratta.

Chi ragionano come lui (il 99.99% di quelli che sono contro l'evasione) hanno il salame sugli occhi che si fanno abbindolare dai media!!

Ognuno evade quel che puo' per tirare a campare.

gioviale1956

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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #18 il: 29 Ottobre 2012, 09:58:41 »
Non è sempre vero questo ,molti si sono arricchiti non pagando tasse , e sono tanti compreso chi fà il doppio e triplo lavoro, non cerchiamo giustificazioni che non esistono.
Un attimo: due o tre lavori part-time possono coesistere, purché ne vengano pagate le tasse.
Questo è permesso dalla Legge Biagi del 2003.




Era sotto inteso che parlavo di lavori in nero , praticamente l'italia và avanti cosi da decenni e poi ci si lamenta del fisco esoso,finchè la situazione rimane cosi nessuna speranza di vedere diminuite le imposte.

Foxbat

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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #19 il: 29 Ottobre 2012, 10:40:16 »
Per Segio Balacco. Rispondo a due Suoi posts. Lavoravo e studiavo in UK negli anni 1972/1975. Io lavoravo nel catering, e la conoscenza delle lingue straniere era essenziale. All'epoca non c'erano validi istituti professionali alberghieri in Italia, per cui scelsi la gavetta. Con grande stupore appresi che in Gran Bretagna c'erano già 40 anni fa università britanniche che offrivano lauree specifiche per il settore turistico. In Italia, la prima facoltà universitaria per il Turismo, fu operativa negli anni '90!
Nella mia dichiarazione dei redditi in UK, fatta ad aprile 1975, avanzavo soldi. Il rimborso della loro PAYE (nostra IRPEF) avvenne dopo tre mesi, nel luglio dello stesso anno. All'epoca non c'erano computers, ed ogni ditta faceva le buste paga (settimanali) a mano.
Nel 2012, in Italia, ho ricevuto il rimborso IRPEF del 2002 (si, DIECI anni dopo!).

Grazie per il link dove ho trovato sintetizzate le voci di bilancio italiane.
Giovanni
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SergioBalacco

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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #20 il: 29 Ottobre 2012, 10:49:39 »
Per Segio Balacco. Rispondo a due Suoi posts. Lavoravo e studiavo in UK negli anni 1972/1975. Io lavoravo nel catering, e la conoscenza delle lingue straniere era essenziale. All'epoca non c'erano validi istituti professionali alberghieri in Italia, per cui scelsi la gavetta. Con grande stupore appresi che in Gran Bretagna c'erano già 40 anni fa università britanniche che offrivano lauree specifiche per il settore turistico. In Italia, la prima facoltà universitaria per il Turismo, fu operativa negli anni '90!
Nella mia dichiarazione dei redditi in UK, fatta ad aprile 1975, avanzavo soldi. Il rimborso della loro PAYE (nostra IRPEF) avvenne dopo tre mesi, nel luglio dello stesso anno. All'epoca non c'erano computers, ed ogni ditta faceva le buste paga (settimanali) a mano.
Nel 2012, in Italia, ho ricevuto il rimborso IRPEF del 2002 (si, DIECI anni dopo!).

Grazie per il link dove ho trovato sintetizzate le voci di bilancio italiane.
Giovanni
Con la r.
Mi sono laureato in UK nel 78, vuoi che non lo sappia?
Quando mi sono iscritto all'uni non c'era l'obbligo del toefl, per cui non mi iscrissi ai corsi. L'anno dopo fui obbligato ma intanto avevo studiato insieme agli inglesi ed ero +preparato.
Tre mesi? Pure troppo, a me hanno rimborsato un importo pagato in surplus solo 43 giorni dopo.
Nel 1989 il mio commercialista sbaglio' la dichiarazione dei redditi (avevo delle case in Italia a quel tempo), mi inviarono la comunicazione che avevo sbagliato la compilazione e che un importo pari a non ricordo piu', credo 700mila lire, mi sarebbe stato accreditato. Sono ancora in attesa dell'accredito o dell'assegno.
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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #21 il: 29 Ottobre 2012, 11:12:44 »
Con la r.
Mi sono laureato in UK nel 78, vuoi che non lo sappia?
Quando mi sono iscritto all'uni non c'era l'obbligo del toefl, per cui non mi iscrissi ai corsi. L'anno dopo fui obbligato ma intanto avevo studiato insieme agli inglesi ed ero +preparato.
Tre mesi? Pure troppo, a me hanno rimborsato un importo pagato in surplus solo 43 giorni dopo.
Nel 1989 il mio commercialista sbaglio' la dichiarazione dei redditi (avevo delle case in Italia a quel tempo), mi inviarono la comunicazione che avevo sbagliato la compilazione e che un importo pari a non ricordo piu', credo 700mila lire, mi sarebbe stato accreditato. Sono ancora in attesa dell'accredito o dell'assegno.
Per Sergio Balacco.
Ogni tanto questa tastiera fa i capricci, e credo di avere digitato correttamente, ma non l'ho fatto, oppure mi appare qualcos'altro sullo schermo!
Un anglofilo direbbe "Sorry!" ma un Britannico risponderebbe: "Don't be sorry, be careful!"  ;D
La mia divagazione nel settore del catering era per dare un messaggio ai lettori, "In Italia, siamo indietro in tutto, nel settore turistico, e se non ci sarà una inversione di rotta, a breve, andremo sempre più male!
Tornando al titolo di questo forum, anch'io ero vittima del cattivo operato di un commercialista, perché all'epoca avevo la partita IVA,  transai con lui per mancati versamenti INPS, ma per quel rimborso IRPEF, che già mi era stato riconosciuto all'epoca, il commercialista non potè attivarsi.
Giovanni
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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #22 il: 29 Ottobre 2012, 17:40:46 »
Mpapavi, cosa c'entra la crisi. Dobbiamo mantenere imprenditori che in qualsiasi regime di libera concorrenza sarebbero falliti? Se un imprenditore fa del nero, significa che usa in modo parassitario i servizi che gli altri pagano. Quindi pesa sulla collettività. Inoltre fa una sleale concorrenza agli altri imprenditori, quelli che le tasse le pagano. Per questo è meglio che cambi lavoro.

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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #23 il: 29 Ottobre 2012, 18:30:37 »
Mpapavi, cosa c'entra la crisi. Dobbiamo mantenere imprenditori che in qualsiasi regime di libera concorrenza sarebbero falliti? Se un imprenditore fa del nero, significa che usa in modo parassitario i servizi che gli altri pagano. Quindi pesa sulla collettività. Inoltre fa una sleale concorrenza agli altri imprenditori, quelli che le tasse le pagano. Per questo è meglio che cambi lavoro.
Giustissimo. Odio e quindi mi impunto, quando in un bar, o altro esercizio che è obbligato ad emettere uno scontrino NON lo fa!
Mi spiego con un esempio, un bar mi faceva pagare l'IVA sulla consumazione, NON emettendo lo scontrino.
Prima volta, forse ero distratto, ma dalla seconda volta in poi ho dovuto fare valere i miei diritti e suoi doveri.
Giovanni

mpavavi

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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #24 il: 29 Ottobre 2012, 21:59:45 »
Mpapavi, cosa c'entra la crisi. Dobbiamo mantenere imprenditori che in qualsiasi regime di libera concorrenza sarebbero falliti? Se un imprenditore fa del nero, significa che usa in modo parassitario i servizi che gli altri pagano. Quindi pesa sulla collettività. Inoltre fa una sleale concorrenza agli altri imprenditori, quelli che le tasse le pagano. Per questo è meglio che cambi lavoro.
Se un imprenditore fa del nero, lo usa per pagare i dipendenti che vogliono parte dei soldi fuori busta e per pagare le tasse. E' troppo difficile questo concetto?
Adesso non tirarmi fuori il suv e macchine varie. La maggior parte di queste sono intestate alla societa' che le compera legalmente in leasing.

In ogni caso la crisi centra eccome!

Le ditte chiudono, i dipendenti vanno a spasso e non permettendosi piu' alcun che', comprano il minimo indispensabile (quando riescono). Questo vuol dire un calo di consumi che si ripercuote sulle aziende ancora aperte che si trovano comunque a dover pagare tasse e dipendenti senza incassare.
Ovviamente non potendo esimersi dal non pagare le prime, chiudono o licenziano il personale.
E si ritorna da capo.

L'aumento delle tasse o la lotta all'evasione (parlo di quella piccola, non quella milionaria!), altro non fa che velocizzare la spirale. 


SergioBalacco

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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #25 il: 30 Ottobre 2012, 06:57:14 »
Se un imprenditore fa del nero, lo usa per pagare i dipendenti che vogliono parte dei soldi fuori busta e per pagare le tasse. E' troppo difficile questo concetto?
Sei tu che non capisci o non vuoi capire perche' sei un imprenditore e sospetto che ti comporti alla stessa maniera. Per questo ti sembra normale, ma non lo e' affatto.
La legge parla chiaro, tutte le attivita' devono rispettare le regole impositive e assistenziali.
Il danno che un imprenditore, che lavora in nero, fa alla collettivita' e' enorme.
E non parlo solo di tasse non pagate ma anche di tutto quello che gira attorno al suo "nero" quindi operai pagati in nero, servizi pagati in nero eppoi quegli operai in nero non li puoi assicurare perche' non risultano e quando succede qualcosa, un incidente, ecco che il datore di lavoro scompare come neve al sole. Materie prime acquistate in nero, nessuna garanzia in caso di difetti, merce venduta in nero, anche li nessun controllo, nessuna garanzia poi muoiono le persone perche' scoppia un elettrodomestico e la colpa non e' mai di qualcuno.

E' la cultura che va cambiata, e' inutile lamentarsi se poi siamo noi i primi a approfittarne.

Citazione
Le ditte chiudono, i dipendenti vanno a spasso e non permettendosi piu' alcun che', comprano il minimo indispensabile (quando riescono). Questo vuol dire un calo di consumi che si ripercuote sulle aziende ancora aperte che si trovano comunque a dover pagare tasse e dipendenti senza incassare. Ovviamente non potendo esimersi dal non pagare le prime, chiudono o licenziano il personale. E si ritorna da capo.

Le ditte chiudono perche' non sono capaci di gestire l'azienda anche quando va male, non sanno adeguarsi ai tempi e operare delle scelte coraggiose e licenziare quando e' momento giusto. Le ditte purtroppo devono anche pararsi il culo dai sindacati che fanno ostruzionismo senza nessuna reale ragione, la legge pone molti problemi perche' troppo assistenzialista. Tutto questo porta alla crisi, a un innanzamento dei livelli di crisi, Se l'imprenditore non ce la fa a tirare avanti e' meglio che dichiari fallimento e si tolga dalle scatole e ci riprovi magari tentando di condurre la societa' meglio di quanto non avesse mai fatto prima.

Da cosa e' originata la crisi?
Parlate parlate ma non sapete nemmeno qual'e' la causa scatenante di questa crisi, di tutte le crisi.
Attenzione che NON e' scoprire che la Chase Manhattan bank di NY o il Caixa Banco spagnolo hanno supervalutato il mercato immobiliare, nossignori, quello e' un episodio a cui viene dato, dai media, un grande risalto, un peso.
La causa della crisi e' la paura della gente, gente che teme di perdere i propri risparmi, gente che come tante piccole formiche che prima portavano i risparmi alle banche adesso fanno il percorso inverso e dalle banche li prelevano per ripararli altrove, e siccome tutti sono spaventati ecco che, come in un gioco del domino, tutto si ripercuote a cascata sulle altre attivita' della societa' civile, e tutti ne sono coinvolti anche se incolpevoli.
E non mi si dica che i vari Benetton, Pirelli e Mediaset portano i capitali all'estero perche' quelli i capitali, piu' o meno lecitamente li hanno sempre portati anche i tempi di vacche grasse. La differenza la fanno i piccoli, che non hanno gli strumenti adatti per valutare efficacemente il mercato e si fidano quasi sempre del proprio fiuto, vero o presunto o addirittura fallimentare, negli affari.
E cosi' assistiamo a fughe di grandi capitali nel contesto ma pccoli risparmiatori, tante teste che tutti insieme portano via i quattrini per metterli altrove e sperare almeno di non dover rimpiangere il capitale.

Ecco la crisi. Per tornare in alto la ricetta e' una sola, lo e' sempre stata: spendere, spendere e spendere. E parlo dei cittadini non dello Stato, quello invece deve fare delle scelte e decidere che e' ora di non essere piu' troppo assistenzialista ma piu' diretto nei propri interventi volti a fornire un reale appoggio ai cittadini senza essere un controllore asfissiante.

Citazione
L'aumento delle tasse o la lotta all'evasione (parlo di quella piccola, non quella milionaria!), altro non fa che velocizzare la spirale.
Le tasse aumentano perche' i piccoli non le pagano, i grandi le hanno sempre pagate, son troppo grandi per far finta di non esistere. Chi riesce a non pagarle o non pagare abbastanza spende anche tanto in consulenti e specialisti, alla fine il bilancio e' lo stesso. I grandi da soli non fanno i piccoli, i ricchi e super ricchi in italia sono poco meno di diecimila individui, su 60 milioni e' una bella percentuale! Ma fatemi sto piacere va.....
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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #26 il: 30 Ottobre 2012, 08:52:20 »
Se un imprenditore fa del nero, lo usa per pagare i dipendenti che vogliono parte dei soldi fuori busta e per pagare le tasse. E' troppo difficile questo concetto?
Sei tu che non capisci o non vuoi capire perche' sei un imprenditore e sospetto che ti comporti alla stessa maniera. Per questo ti sembra normale, ma non lo e' affatto.
La legge parla chiaro, tutte le attivita' devono rispettare le regole impositive e assistenziali.
Il danno che un imprenditore, che lavora in nero, fa alla collettivita' e' enorme.
E non parlo solo di tasse non pagate ma anche di tutto quello che gira attorno al suo "nero" quindi operai pagati in nero, servizi pagati in nero eppoi quegli operai in nero non li puoi assicurare perche' non risultano e quando succede qualcosa, un incidente, ecco che il datore di lavoro scompare come neve al sole. Materie prime acquistate in nero, nessuna garanzia in caso di difetti, merce venduta in nero, anche li nessun controllo, nessuna garanzia poi muoiono le persone perche' scoppia un elettrodomestico e la colpa non e' mai di qualcuno.

E' la cultura che va cambiata, e' inutile lamentarsi se poi siamo noi i primi a approfittarne.

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Le ditte chiudono, i dipendenti vanno a spasso e non permettendosi piu' alcun che', comprano il minimo indispensabile (quando riescono). Questo vuol dire un calo di consumi che si ripercuote sulle aziende ancora aperte che si trovano comunque a dover pagare tasse e dipendenti senza incassare. Ovviamente non potendo esimersi dal non pagare le prime, chiudono o licenziano il personale. E si ritorna da capo.

Le ditte chiudono perche' non sono capaci di gestire l'azienda anche quando va male, non sanno adeguarsi ai tempi e operare delle scelte coraggiose e licenziare quando e' momento giusto. Le ditte purtroppo devono anche pararsi il culo dai sindacati che fanno ostruzionismo senza nessuna reale ragione, la legge pone molti problemi perche' troppo assistenzialista. Tutto questo porta alla crisi, a un innanzamento dei livelli di crisi, Se l'imprenditore non ce la fa a tirare avanti e' meglio che dichiari fallimento e si tolga dalle scatole e ci riprovi magari tentando di condurre la societa' meglio di quanto non avesse mai fatto prima.

Da cosa e' originata la crisi?
Parlate parlate ma non sapete nemmeno qual'e' la causa scatenante di questa crisi, di tutte le crisi.
Attenzione che NON e' scoprire che la Chase Manhattan bank di NY o il Caixa Banco spagnolo hanno supervalutato il mercato immobiliare, nossignori, quello e' un episodio a cui viene dato, dai media, un grande risalto, un peso.
La causa della crisi e' la paura della gente, gente che teme di perdere i propri risparmi, gente che come tante piccole formiche che prima portavano i risparmi alle banche adesso fanno il percorso inverso e dalle banche li prelevano per ripararli altrove, e siccome tutti sono spaventati ecco che, come in un gioco del domino, tutto si ripercuote a cascata sulle altre attivita' della societa' civile, e tutti ne sono coinvolti anche se incolpevoli.
E non mi si dica che i vari Benetton, Pirelli e Mediaset portano i capitali all'estero perche' quelli i capitali, piu' o meno lecitamente li hanno sempre portati anche i tempi di vacche grasse. La differenza la fanno i piccoli, che non hanno gli strumenti adatti per valutare efficacemente il mercato e si fidano quasi sempre del proprio fiuto, vero o presunto o addirittura fallimentare, negli affari.
E cosi' assistiamo a fughe di grandi capitali nel contesto ma pccoli risparmiatori, tante teste che tutti insieme portano via i quattrini per metterli altrove e sperare almeno di non dover rimpiangere il capitale.

Ecco la crisi. Per tornare in alto la ricetta e' una sola, lo e' sempre stata: spendere, spendere e spendere. E parlo dei cittadini non dello Stato, quello invece deve fare delle scelte e decidere che e' ora di non essere piu' troppo assistenzialista ma piu' diretto nei propri interventi volti a fornire un reale appoggio ai cittadini senza essere un controllore asfissiante.

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L'aumento delle tasse o la lotta all'evasione (parlo di quella piccola, non quella milionaria!), altro non fa che velocizzare la spirale.
Le tasse aumentano perche' i piccoli non le pagano, i grandi le hanno sempre pagate, son troppo grandi per far finta di non esistere. Chi riesce a non pagarle o non pagare abbastanza spende anche tanto in consulenti e specialisti, alla fine il bilancio e' lo stesso. I grandi da soli non fanno i piccoli, i ricchi e super ricchi in italia sono poco meno di diecimila individui, su 60 milioni e' una bella percentuale! Ma fatemi sto piacere va.....

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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #27 il: 30 Ottobre 2012, 09:14:41 »
Inoltre, almeno in Italia, c'è una "giustificazione" a fare del nero, o avere entrate in nero. Nel settore alberghiero e PE, aperti stagionalmente, bisogna combattere contro una realtà data dal libro presenze e dalla paga retribuita al dipendente. Mi spiego meglio. Un albergo, ristorante, bar etc. per poter lavorare stagionalmente, e produrre utili, deve "per forza" versare dei "fuoribusta" ai dipendenti. Infatti l'imprenditore non può pensare di avere dipendenti, a libro paga, con SEI ore e QUARANTA minuti giornalieri ed il settimo giorno di riposo. Inoltre le straordinarie fatte, non possono legittimamente essere dichiarate oltre un certo limite mensile, riposi non goduti etc. Queste straordinarie, sono tassate e rendono il collaboratore "poco incentivato" a farle. Un cuoco, ma anche altre figure professionali, NON si acconterà di venire retribuito solo come stabilito dal CCNL, perché la paga prevista sarà irrisoria rispetto alla sua professonalità D'altronde, l'imprenditore dovrebbe pagare cifre altissime ufficiali, per poter garantire a questo professionista un netto in busta paga.  La maggior flessibilità di turnazioni è possibile con più di 15 dipendenti, ma certi problemi rimangono.  Perché la professionalità va pagata, e quanto sancisce il CCNL fa ridere in molte realtà.....
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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #28 il: 30 Ottobre 2012, 22:03:07 »
Sergio, tu sai meglio degli altri che sono stato artigiano, freelancer, imprenditore e dipendente. Negli anni mi sono fatto l'dea sulle necessita' degli uni e degli altri.

Le aziende piccole hanno sempre evaso per non pagare cifre folli di tasse. Idem i dipendenti. Il nero serviva ad entrambi. Se le tasse fossero accettabili, nessuno ne avrebbe bisogno.  Meglio poco ma tutti o tanto a pochi? Nessuno dei due... in itaglia si vuole tanto da tutti. E' questo il problema.

Sergio, da quanto tempo non hai un azienda in italia? Perche' non apri una sede nel tuo dolce paese? Secondo me 6/8 mesi e poi saresti costretto a chiudere baracca. Non per tua incapacita, ma per la situazione generale.

Ahhh, dici di spendere, ma come fai a farlo sapendo che potresti rimanere a piedi nel giro di poco tempo? Giusto x fare un esempio, mi cognata lavora in una azienda di vestiario. Fino ad un po di tempo fa montava circa 100 abiti al giorno. Ora ne fa 10! Alcuni suoi colleghi sono stati licenziati ed altri sono stati messi in cassa integrazione. Secondo te cosa deve fare? Spendere spendere spendere?

Per quel che riguarda i grandi che pagano le tasse.... si, in parte hai ragione. Ma chissa perche' i grandi hanno sempre sedi all'estero o chissa' xche' hanno sempre un sacco di spese con ditte che sempre casualmente si trovano in paesi con un regime fiscale agevolato. Direi che sarebbe piu' preciso dire che pagano tutte le tasse su quel po di utile che rimanere in italia.

Per curiosita', quanto e' la tassazione nel paese dove vivi?

SergioBalacco

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Re:Niente scontrino? Puoi andartene senza pagare!
« Risposta #29 il: 31 Ottobre 2012, 09:16:37 »
Sergio, tu sai meglio degli altri che sono stato artigiano, freelancer, imprenditore e dipendente. Negli anni mi sono fatto l'dea sulle necessita' degli uni e degli altri.

Cio' non toglie che il tuo dovere di cittadino lo devi fare comunque. E lascia perdere gli altri, ognuno pensi per se. Se tutti facessero cosi' potremmo evitare di parlarne, invece no, ne parliamo perche' il sommerso in Italia con la elle, e' un grosso problema, atavico direi, e deriva dalla convinzione che pagare le tasse sia sbagliato.

Citazione
Le aziende piccole hanno sempre evaso per non pagare cifre folli di tasse. Idem i dipendenti. Il nero serviva ad entrambi. Se le tasse fossero accettabili, nessuno ne avrebbe bisogno.  Meglio poco ma tutti o tanto a pochi? Nessuno dei due... in italia si vuole tanto da tutti. E' questo il problema.

Ti ho gia' fatto l'esempio del bicchiere che va riempito e questo nonostante a te dia fastidio.
Una nazione come l'Italia ha tante spese che derivano da tante voci di spesa. Non sono solo  quelle, ci sono gli impegni internazionali, la NATO, l'ONU, la difesa, i corpi militari a cui non possiamo rinunciare pena l'isolamento internazionale vale a dire il default perche' in questo mondo bene o male si vive assieme agli altri e se noi andiamo per i fatti nostri ecco che si muore di fame. E ti faccio anche l'esempio (ce ne sarebbero tanti) La Cina era isolata e lo e' rimasta fino alla fine degli anni 80, poi e' arrivato l'illuminato Deng Xiao Ping che ha deciso che non si poteva continuare con una carestia via l'altra, che si doveva misurarsi col mercato globale e prendere il controllo reale finanziario della regione e non solo quello militare che gia' aveva. E vediamo oggi cosa e' diventata la Cina.

Negli anni il mondo si e' evoluto non siamo rimasti con la carretta trainata dall'asino, per cui i costi sono saliti.
Oggi in Italia la spesa dello Stato e' pari a 492 miliardi di euro annui, che salgono perche' aumenta tutto e aumenta pure l'inflazione. Alla fine del 2011 il disavanzo era di 22 milardi di euro che gli italiani hanno dovuto pagare mettendo mano al portafoglio. E questo perche' i piccoli non pagano il dovuto e s'arricchiscono. E che si arricchiscono alla faccia dei poveracci che restano tali basta andare a vedere, un esempio che faccio spesso, sul sito www.autoscout24.it , quante auto di lusso usate si vendono gli italiani (spesso per comprarne una piu' di lusso) e quante i francesi o i tedeschi. Poniamo che si voglia la popolare BMW X5, auto che da nuova costa un minimo di 59000 euro senza optionals e raggiunge i 120000 con optional e motori serie M.
Ebbene, la ricerca dice che:
Italia: 1824
Francia: 668
Germania: 2992
BMW X5
Facciamo lo stesso ragionamento ma con la Mercedes GL auto che costa come minimo 80000 euro, ebbene la ricerca dice che:
Italia: 85
Francia: 16
Germania: 299

Notato nulla? Noi non siamo ne piu' ricchi ne messi meglio della Francia eppure spendiamo 4 volte piu' quattrini di loro per comprarci le belle auto. Non dico che tutti quelli che se le comprano sono persone che lavorano in nero, spendono in nero e non pagano le tasse ma insomma....

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Sergio, da quanto tempo non hai un azienda in italia? Perche' non apri una sede nel tuo dolce paese? Secondo me 6/8 mesi e poi saresti costretto a chiudere baracca. Non per tua incapacita, ma per la situazione generale.

La mia azienda italiana, l'unica che ho posseduto in Italia, aperta nell'83 fu venduta nel 1992 quando mi sono trasferito in South Africa. Cosa vorresti dire con questo? Le aziende chiudono e' vero ma ne restano ancora molte che funzionano, non dico alla grande ma funzionano e sono la maggior parte quelle che hanno saputo gestirsi diversificando i mercati e non focalizzarsi solo su un prodotto.
La ditta di mio fratello lavora da piu' di 20 anni (e' legata al mondo della nautica) perche' in genere i suoi clienti sono persone di un certo peso finanziario, segno questo che la crisi la sentono di piu' i poveracci.

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Ahhh, dici di spendere, ma come fai a farlo sapendo che potresti rimanere a piedi nel giro di poco tempo? Giusto x fare un esempio, mi cognata lavora in una azienda di vestiario. Fino ad un po di tempo fa montava circa 100 abiti al giorno. Ora ne fa 10! Alcuni suoi colleghi sono stati licenziati ed altri sono stati messi in cassa integrazione. Secondo te cosa deve fare? Spendere spendere spendere?


La prima regola del commercio dice che bisogna vendere per andare avanti, evidente che chi spende e' il cliente e non il commerciante. Il commerciante da par suo deve mettere in bella mostra merce appetibile che possa invogliare il compratore (e quindi spende anche lui), anche il piu' tirchio a comprare. Chiaro che non spende tua cognata ma i suoi clienti.
Pero' tu non puoi venir qui a fare certi esempi del cappero (per non usare altro).
Lo sanno anche i bambini quali sono le regole del commercio, su non perdiamoci in un bicchier d'acqua. Le tue sono scuse, scuse e scuse puerili che non stanno in piedi, tu cerchi di giustificare il tuo non pagare le tasse nascondendoti dietro il classico filo d'erba.

Bisogna crescere ragazzi, altro che balle!!!

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Per quel che riguarda i grandi che pagano le tasse.... si, in parte hai ragione. Ma chissa perche' i grandi hanno sempre sedi all'estero o chissa' xche' hanno sempre un sacco di spese con ditte che sempre casualmente si trovano in paesi con un regime fiscale agevolato. Direi che sarebbe piu' preciso dire che pagano tutte le tasse su quel po di utile che rimanere in italia.


Guarda che le sedi all'estero non si fanno con due lire, ci vogliono i soldi, e non e' come credi tu, non funziona cosi'. In passato mi sono occupato di aprire due uffici commerciali per altrettante aziende italiane che volevano riposizionarsi in mercati d'oltre oceano, a grandi linee mi ricordo che spendemmo per una circa un paio di milioni di euro fra tasse e contributi vari e per l'altra di piu' perche' trasferirono anche il personale italiano. Oggi come oggi trasferire i quattrini nei paradisi fiscali e' diventato tremendamente difficile. I paesi comunicano fra di loro, per esempio le Caymans che prima accettavano tutti adesso si son fatti piu' accorti, se apri un conto li sappi che hanno un accordo col fisco italiano, lo viene a sapere in diretta, idem per la Svizzera.

Continuo a ripetere che ti sbagli e alla grande, i ricchi e super ricchi i Italia (sempre e solo con la elle) non sono piu' di 10000 contro 62 milioni e rotti di italiani, direi che anche se evadessero stiamo parlando di, andiamo alla grande, tutti quanti evadessero 5 milioni di euro a testa? ok, vada per i 5, fanno 50 miliardi, ma dalle casse dello Stato i miliardi di tasse non pagate sono oltre 200 tutti gli anni, significa che gli altri 150 non li paga la gente come te. Come la mettiamo?

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Per curiosita', quanto e' la tassazione nel paese dove vivi?

In Francia e' globalmente inferiore all'Italia, ho gia' inserito una tabella di confronto mi sembra in una sezione dove si parla di Austria, vattela a leggere, in Vietnam e' di circa il 30% flat rate sullo stipendio, in Australia dove ha sede la Joint Venture per cui lavoro, la tassazione e' per aliquote e raggiunge il 41% annuo, pero' vanno considerati dei parametri, sarebbe dispersivo e non corretto indicare un tasso medio. In Vietnam le societa' pagano una With Holding Tax pari al 25% flat rate.
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.