Ciao a tutti,
qualcuno avrà già letto in passato qualche mio post su questo forum, ma per chi non lo avesse fatto o non ricordasse, noi siamo Erika (30) e Fabio (29) di Genova. In realtà non abbiamo ancora "mollato tutto", ma siamo felici comunque perché stiamo davvero per farlo !
Già da alcuni anni stiamo immaginando una trasferimento in un paese dal clima tropicale, dove sia ancora possibile realizzare il sogno di vivere una vita essenzialmente diversa da quella che ci troviamo a vivere in Italia, una vita che ormai non ci stimola più molto e non ci prospetta grandi orizzonti futuri. Saremmo forse noiosi e prolissi se ci soffermassimo sull'argomento a lungo, dunque procederemo col raccontarvi la nostra breve storia, magari riprendendo il discorso in un secondo tempo se a qualcuno di voi andasse di approfondire il capitolo "Italia".
Sono parecchi anni che appena possiamo ci mettiamo uno zaino sulle spalle e partiamo alle volte di paesi lontani alla ricerca di un eventuale piccolo paradiso che possa accoglierci a braccia aperte. Non appena riusciamo, compatibilmente con le nostre relative occupazioni e quant'altro, scegliamo una destinazione, tracciamo un itinerario di viaggio, prenotiamo un volo aereo e senza troppi problemi e prenotazioni varie, partiamo! Questo succede con regolarità almeno dal 2006, da quando abbiamo avuto il piacere e l'onore di visitare splendidi paesi in Europa come la Spagna e le sue isole Canarie, l'Austria, la Francia e la maestosa Grecia costellata d'isole che sembrano perle, altri extra UE come l'Egitto, Cuba, il Messico, New York city negli States, la Thailandia, tutti luoghi bellissimi, tutti viaggi indimenticabili che ci hanno insegnato moltissimo e lasciato una voglia sempre più grande di cambiare definitivamente aria. Fu proprio non molto tempo prima di partire per Bangkok, destinazione Thailandia, che io, Fabio, conobbi via internet Elisa e Massimo, due ragazzi italiani rispettivamente di Savona e Modena, che già da qualche anno, stanchi come noi della loro vita in Italia e motivati da una grande passione per il viaggio e la conoscenza di nuovi luoghi, usi e costumi, erano impegnati nell'attuazione di un importante definitivo trasferimento nella Repubblica di Panama, precisamente località Playa Las Lajas, provincia del Chiriquì. Ancora non lo sapevamo, ma questa nuova conoscenza, seppur ancora virtuale, ci avrebbe di li a poco portati verso un grande cambiamento.
Fu così che nel febbraio del 2009, il nostro nuovo viaggio, la nostra nuova destinazione era Panama! Già, perché parlando per ore, per giorni, con Elisa e Massimo, cominciammo a scoprire un paese, una realtà alla quale fino a quel momento non avevamo mai pensato né quindi preso in considerazione. E che scoperte! Da quello che ci raccontavano e da quello che ci consigliavano di leggere su internet, si intuiva, se non altro, che Panama sarebbe potuto davvero essere quel paese pronto ad accoglierci e che già da qualche anno stavamo cercando. Questo sostanzialmente per motivi di stabilità politica, economici, climatici, legali e burocratici.
Partiti da Genova per Parigi e non prima di esserci fermati poi qualche giorno a New York, arrivammo finalmente a Panama Ciudàd in una caldissima sera del verano Panameño. Inutile dire quanto già l'atmosfera della capitale ci stava in qualche modo stregando, forse anche per quel sentore inconscio che ci diceva "forse sta volta è la scelta giusta, questo è il posto giusto...".
Il giorno dopo, eravamo già in partenza verso David, il capoluogo del Chiriquì, da dove ripartimmo subito con un bus verso Playa Las Lajas, località ormai divenuta fissa dimora dei nostri nuovi amici, in quanto proprietari e gestori di uno splendido ostello ristorante battezzato La Spiaza situato a pochi passi da una delle spiagge più belle dell'intera costa Pacifica. Fu proprio nei giorni trascorsi in compagnia di queste due splendide persone e grazie al loro aiuto, che ebbe inizio un miracolo, l'inizio del processo di realizzazione del nostro più grande desiderio: l'acquisto di un lotto di terra che sarebbe poi diventato la nostra Pepita de Marañon, nome di battesimo dovuto alla presenza di due ancora piccoli alberi al suo interno, appunto due Marañones (Gli alberi che danno quei frutti rossi, le pepite, che potete vedere nella home page, le quali a loro volta terminano con uno strano guscio che contiene una specie di anacardo). Il colpo di fulmine fra noi e la pepita fu praticamente istantaneo. La sua strategica ubicazione sulla strada principale a Las Lajas e soprattutto la sua splendida vista panoramica sulla Cordillera Central che divide le province del Chiriquì e di Bocas del Toro di cui si può godere alle sue spalle, catturarono i nostri cuori nel giro di pochi secondi, dandoci l'impressione di essere nel bel mezzo di un pascolo svizzero piuttosto che a pochi chilometri da una spiaggia tropicale del Pacifico!
Ecco, queste sono le poche pagine della nostra breve storia...speriamo di poterne scrivere tante altre ancora anche con l'aiuto di voi che verrete a trovarci. Potete se vi va dare un'occhiata rapida ad alcune foto che abbiamo messo sul nostro sito in costruzione
www.lapepitapanama.com !
Fabio, Erika e ovviamente, la Pepita de Marañon