Progettare uno stile di vita valido da tutti i punti di vista...Unire ecologia e rispetto dell'ambiente a uno stile di vita sano e naturale rimangono gli obiettivi primari da raggiungere e rinnovare sempre.
Allora perchè sentirsi costretti a vivere in un modo palesemente sbagliato?? Perchè dover continuare a farsi mungere??
......ti dico come sto progettando la mia nuova casa e la mia nuova vita !
Partiamo dai materiali di costruzione.
I Materiali edili e la Bioecologicità
La Terra (argilla) "cruda e cotta"
Pietra
Legno
Paglia
Biomassa
Calce
Vetro
Questi materiali hanno un doppio vantaggio. Primo sono sani e secondo sono a buon mercato.
Questi materiali sono stati già usati dall'uomo e con successo in tante epoche addietro. Alcuni sono tutt'ora usati in molti posti nel mondo.
Da una rimescolata a questi ingredienti si giunge a tre conclusioni: o casa in legno o casa in legno e pietra o casa in paglia, argilla e legno.
In tutti e tre i metodi costruttivi vedo del buono...ma (c'è sempre un ma)
nel primo caso:
la casa in legno mantiene dei costi di materiale relativamente alti
può essere ben costruita solo da personale specializzato
utilizza ovviamente un alto quantitativo di legno (si abbattono molti alberi)
non è perfetta nella tenuta delle escursioni termiche (dipende anche dal legno usato)
dovrebbe essere costruita con legno del posto
nel secondo:
mantiene costi di materiale relativamente alti
può essere ben costruita solo da personale specializzato
non è perfetta nella tenuta termica (meglio del legno)
induce all'uso di malte non compatibili
resta la casa in paglia, argilla e legno (e vetro per gli infissi) :-))
Perchè:
i costi dei materiali sono relativamente bassi o molto bassi (come nel caso della paglia che è il componente base)
altissimo isolamento dalle escursioni termiche
traspirazione naturale
impatto ambientale pari a zero
può essere costruita anche da inesperti (la manodopera specializzata si limita alla supervisione da parte di un solo esperto di settore)
la sua costruzione mette gioia e voglia di vivere (parola mia)
Esattamente al contrario di quello che viene raccontato nella favola dei tre porcellini...questa è decisamente la casa che progetto. La casa dove vivrò...ovviamente in un ambiente esterno adatto.
Posto dunque che la casa è in argilla, paglia e legno ora va scelto il contesto adatto.
Io la vedo in una collina alta. Terrazzata per consentire la realizzazione di un orto (o più) biologico, con spazio boschivo per il reperimento di legna da ardere e spazio idoneo all'allevamento di piccoli animali da cortile.
Perchè la collina alta?
Per svariati motivi tra cui:
Il mantenimento di una certa distanza dal livello del mare. (tutti sappiamo che i ghiacci si stanno sciogliendo e che il livello di innalzamento delle acque marine sale. gli scienziati dicono che ci sarà un innalzamento delle coste di circa 9 metri pertanto il futuro assetto geologico favorirà chi vive lontano dal mare o almeno ad una altezza decente dal livello del mare.
La collina medio-alta permette la coltivazione di un buon numero di ortaggi e frutta.
Per concludere, in collina troviamo legna e biomassa che utilizzata come combustibile e isolante gratuito tiene anche pulito il bosco, quindi genera un doppio vantaggio.
Una volta che la scelta dei materiali e del luogo adatto è fatta...passiamo ai dettagli. Penso ad una casa che:
sia autonoma dal punto di vista energetico ed idrico
abbia una discreta (anche se non totale) autonomia alimentare
mi permetta di vivere più lontano possibile dalla plastica e dai veleni
mi faccia risparmiare o non spendere affatto danaro
sia produttiva e quindi attiva
sia confortevole e bella
sia tecnologicamente compatibile con l'ambiente
sia calda d'inverno e fresca d'estate
sia semplice nella manutenzione
AUTONOMIA ENERGETICA
Ovviamente qui entrano in gioco le tecnologie pulite, rinnovabili e a costo basso (o ammortizzabili in pochi anni).
Penso al fotovoltaico, penso ai pannelli termici solari, penso ai forni solari, penso al minieolico.
Penso a generatori di corrente alimentati a biodiesel. Penso a semplici generatori di corrente meccanici (a manovella e a pedale). Penso al fuoco alimentato a legna e penso al biogas.
Non occorre essere dei geni della fisica per coprire piccole e medie richieste di energia domestica.
Si possono utilizzare tutte queste opportunità elencate in un sistema ibrido che preveda soluzioni ad hoc.
Ma scendiamo ancora di più nei dettagli facendo esempi concreti.
RISCALDAMENTO DOMESTICO
Una caldaia posta centralmente nell'abitazione (possibilmente equidistante da tutte le stanze), alimentata a legna o a biomassa. Coadiuvata da un piccolo impianto (spento in estate) di ventilazione forzata in tubi di alluminio leggero, porterebbe il calore della caldaia e/o del camino dappertutto, consentendo così un minimo dispendio di combustibile per un massimo rendimento in termini di calore equamente distribuito.
L'alimentazione delle ventole (le semplici ventole da computer sono perfette ed economiche perchè le troviamo anche nei computers rotti) verrà erogata dall'eolico o dal fotovoltaico ecc. Pertanto non abbiamo speso niente, il solo tempo di raccogliere legna e biomassa, cosa che ci permetterà di fare delle belle passeggiate nel bosco in compagnia di amici e parenti.
CUCINA
Le cucine che attualmente adoperiamo sono alimentate o a gas o ad energia elettrica.
Per la cottura a fiamma ovviamente c'è una richiesta energetica minore rispetto al forno.
La soluzione per me resta il fuoco alimentato a legna e penso a queste possibilità:
Cucine del tipo "economico". Quelle utilizzate nelle case di montagna e che prima (ai tempi dei miei nonni) erano in auge anche in città.
Cucina economica all'interno dell'abitazione e forno a legna (per pane e pizza ma non solo) esterno, costruito nelle immediate adiacenze della casa.
Oppure cucina economica e forno a legna all'interno, utilizzati con criteri avanzati anche in funzione di caldaia come sopra per il riscaldamento. E...crepi l'avarizia...vedo anche la possibilità di avere un forno a legna dentro e fuori dalla casa.
ILLUMINAZIONE
L'illuminazione resta più o meno legata alle fonti energetiche alternative di cui sopra: pannelli fotovoltaici, minieolico oppure alimentata dal magnete permanente (poi ne parlerò più specificamente) collegato a un alternatore. Mi piacciono molto anche i sistemi di illuminazione portatile (torce elettriche) autoalimentati da dinamo a manovella ma credo che le vecchie candele (si possono fare in casa) opportunamente piazzate siano sempre belle ed economiche.
Il vero problema (purtroppo) da risolvere per l'impianto elettrico restano le gabbie dei cavi elettrici. E' risaputo che gli impianti di cui siamo attualmente dotati, generino campi elettromagnetici. La creazione di campo elettromagnetico inibisce la produzione di melatonina per cui non si riposa dormendo. Questa è una delle cause principali dello stress nervoso che l'impiantistica vecchio stile produce negli esseri umani.
L'uso limitato di cablatura elettrica (limitatissimo e non inguainato in plastica) e la progettazione razionale degli interni della casa che considerino questo problema, dovrebbero bastare a garantirci un sereno riposo notturno e diurno.
ELETTRODOMESTICI E UTENSILI ELETTRICI
Ricordo una delle lezioni di fisica (elettrologia) che seguivo all'università, il professore fu parecchio chiaro quando spiegò che: motori e resistenze elettriche (lavoro e calore) assorbono una quantità notevole di energia. Si parla di "ampere" e di "watts" che ritengo parole stimolanti il turpiloquio perchè sono alla base del grosso consumo di energia in qualunque abitazione. Come ovviare a ciò??
Prendiamo singolarmente gli elettrodomestici dei quali non farebbe a meno nessuno di noi.
La LAVATRICE
Alimentata a corrente elettrica (con generatore a biodiesel) tirerebbe comunque una gran quantità d'acqua e necessita di una pressione idrica sufficiente.
Questa quindi rientra anche nell'autonomia idrica (di cui parlerò poi). Rappresenta pertanto un doppio problema e credo che l'unica risposta possibile nasca da un nuovo tipo di lavatrice. Alcune persone stanno utilizzando delle vecchie lavatrici modificate a pedali. Sembra uno scherzo ma non lo è. Sembra sia possibile modificare semplicemente la puleggia di trasmissione del moto del cestello, applicandola a un sistema a pedali simile alla cyclette. Una volta caricata l'acqua e il detersivo (ecologico, autoprodotto e a impatto zero), si seguono le fasi del programma manuale. Fai ginnastica e lavi i panni.
Oppure utilizzi una semplicissima lavatrice a manovella (vedi foto). Con un minimo di ingegno secondo me è possibile comunque risolvere il problema lavatrice.
IL FRIGORIFERO
La refrigerazione o il congelamento degli alimenti è un problema che è stato risolto dalla società consumista in maniera semplicistica e completamente errata con l'avvento del frigorifero.
E' necessario, secondo me, riscoprire tutte quelle tecniche di conservazione che un tempo venivano usate.
Dal momento che abbiamo scelto di vivere in un ambiente che ci consente l'allevamento di qualche animale da fattoria è proprio quello che ci salverà dall'obbligo alla conservazione. Uova e latte freschi li possiamo avere tutti i giorni e questo ci consente di conoscere "domanda e offerta". Se una gallina è poca se ne prendono due. Magari tre comincerebbero ad essere troppe e le uova in eccesso uno spreco.
Una opportuna capacità di conservazione (sottoli, sottaceti e la marmellata per la frutta) ci permetterà la conservazione di ortaggi e frutta non di stagione. La stagionatura dei formaggi invece (penso al buon formaggio di fossa) ci consentirà di gestire il latte in eccesso per esempio. C'è poi l'essiccatura che è un'altra tecnica di conservazione che non potrai mai fare se abiti in condominio.
Sono certo che non sentirò la mancanza del frigo (che oltretutto era imputato per le emissioni di gas freon), simbolo di opulenza e consumismo sfrenato.
Se però...per te...il frigorifero è necessario...con la alimentazione autoprodotta puoi permetterti anche questo.
LA LAVASTOVIGLIE
Stesso discorso della lavatrice. Qui però l'uso di stoviglie in legno e piatti in terracotta ci dovrebbe facilitare il compito.
LA TV
No comment. Credo sia da abolire se si vuol vivere in una casa felice.
Ciò nonostante i videodipendenti possono alimentarla come un qualsiasi altro elettrodomestico.
PERSONAL COMPUTERS E TELEFONI CELLULARI
Qui occorre valutare la opportuna ubicazione all'interno della casa, di "posti di ricarica" autonomi (alimentati con piccoli pannelli fotovoltaici già in commercio). Ovviamente le postazioni di ricarica vanno scelte in posizioni dove il sole batte più a lungo, in più aggiungo anche il minieolico (di riserva in caso soffi il vento e manchi il sole). A tale scopo prevedo l'uso di una piccola centralina (anche esterna) esposta al sole e al vento che convogli tutta l'energia immagazzinabile e/o disponibile.
PHON asciugacapelli
Come per gli altri elettrodomestici vale il discorso della autoproduzione di corrente elettrica.
AUTONOMIA ALIMENTARE
La realizzazione di un orto bio per uso domestico non è: nè impossibile, nè diffcile, anche per i neofiti.
La cura dell'orto bio è qualcosa che ci permette di rafforzare il nostro rapporto con l'ambiente circostante senza impegnarci più di tanto.
Con la permacoltura è possibile (ma non subito) coltivare in maniera perfettamente integrata all'ambiente e alla biodiversità del posto.
Questo ci permette un notevole risparmio di danaro per l'acquisto di ortaggi spesso di scarsa qualità e a costi stratosferici.
E' ovvio che non potrò produrre: sale, olio (a meno che non abbia olivi), vino (a meno che non abbia qualche albero di vite) zucchero e farina, pertanto almeno questi e poco altro restano da acquistare per forza.
Per lo zucchero è interessante il percorso della apicoltura che consente l'addolcimento con miele.
Interessante video sulla Permacoltura
http://youtu.be/icZFYghEeUEAUTONOMIA IDRICA
L'acqua piovana è, in assenza di inquinanti, acqua pura.
Ma bisogna tener presente anche che la prima pioggia lava via dall'atmosfera (e soprattutto dai tetti e dal suolo) tutte le polveri che vi si erano depositate. Si può usare per lavare e lavarsi filtrandola in maniera abbastanza semplice oppure utilizzando piccoli impianti di depurazione e arricchimento.
Un uso rapido ed economico dell'acqua piovana è l'irrigazione. Questa non necessita di depurazioni speciali.
Interessante e praticabile mi pare, l'idea di applicare sul tetto la "fitodepurazione".
In pratica si può creare un tappeto di erba sul tetto che tramite le radici depuri l'acqua piovana.
Ma senza complicarsi la vita, il solo uso semplice per scopi irrigui ci permetterà di risparmiare acqua preziosa.
Un pò alla Robinson Crusoe, con piccoli accorgimenti e gronde intelligenti, raccoglieremo tanta buona acqua.
Acqua Potabile per Uso Alimentare
L'approvvigionamento idrico è fondamentale.
Acquedotto, pozzo, fonte, fiume, lago e acqua piovana da noi non mancano ancora, per fortuna.
Ho scelto di vivere in collina anche per questo motivo. In collina così come sui monti...l'acqua è più certa che altrove.
Vivere più in alto, a ridosso dei 1000 mt mi garantisce acqua si...ma anche neve e ghiaccio.
Il Bagno o WC o Ritirata o Toilette o come volete...
Acqua Calda
Un applauso allo scopritore dell'acqua calda :-)
Per ottenerla, inserisco una stufa a legna del vecchio tipo, di quelle da "bagno" di un tempo.
Oppure posso installare dei semplicissimi pannelli termici autocostruiti e ancora utilizzare un semplicissimo impianto idraulico che prenda il calore dalla nostra caldaia centrale tuttofare, sempre alimentata a legna o a biomasse.
Da "estremista" posso permettermi di suggerire anche l'utilizzo di "docce solari", ovviamente in estate ma...occhio...vien fuori bella calda.
WC
Sulle toilettes è interessante il concetto di "compost toilet".
Di cosa si tratta?
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Compost toilet brevettata nel 1873 da Henry Mouleil. Una compost toilet è un dispositivo idoneo a raccogliere e trasformare le feci umane in compost utilizzabile come concime organico, attraverso una digestione aerobica. Il materiale organico viene decomposto fino ai sui costituenti minerali. Il processo è reso possibile dai batteri aerobici che grazie all'ossigeno dell'aria ossidano i composti organici rilasciando anidride carbonica ed acqua. Le compost toilet sono utilizzate in alternativa ai sistemi di depurazione centralizzati e alle fosse settiche. Vengono preferite ai sistemi tradizionali quando si cerchi di ridurre il consumo di acqua, sia necessario minimizzare l'immissione di elementi eutrofizzanti o patogeni in ambienti sensibili oppure si voglia riutilizzare le deiezioni umane come fertilizzante
Una compost toilet ci risolve tre problemi senza crearne altri
Igiene assicurata, ottenimento di fertilizzante che a noi serve molto e risparmio di preziosissima acqua.
Non è poco e ne sono felice.
Non avrò nemmeno problemi col comune e col servizio sanitario nazionale perchè i modelli di compost toilettes sono in commercio e sono perfettamente a norma di legge.
IGIENE della CASA
Di suggerimenti sui prodotti detergenti ecologici è pieno il web. Ti metto un link:
Biodetersivi Allegri tanto per citarne uno.
C'è da fare una considerazione che riguarda la produzione domestica di biodetersivo sia per l'igiene personale sia per la pulizia in generale.
La autoproduzione di questi detersivi ci permette intanto, di non incentivare lo sviluppo dei prodotti chimici aggressivi per l'ambiente. Dal punto di vista economico non temono confronti perchè prodotti a costo pressochè zero. Occorrerà invece, trovare spazio per un bellissimo limone nel nostro giardino.
I RIFIUTI ALIMENTARI
Intanto attivo subito una compostiera. Considerando che già ora utilizziamo in casa e con successo il metodo del compostaggio domestico...
avendo maggiore spazio, posso autocostruire con materiali di recupero a costo zero e senza particolari abilità...una bellissima compostiera.
Altrimenti utilizzo uno dei tanti modelli di compostiera in commercio.
La produzione del compost ci fornirà gratuitamente (e senza sforzo) elementi preziosi per il nostro orto, oltre al favorire la correzione dell PH del terreno rendendolo molto fertile.
Altri Rifiuti
Per "rifiuto in genere" si intende oggi; qualsiasi altra cosa che non sia biodegradabile.
Basta non produrne !!!
E credo non occorra aggiungere altro. Mi si potrà obiettare che è impossibile...e io rispondo tranquillamente che:
In casa abbiamo una cifra interminabile di oggetti inutili. Se avete mai traslocato sapete cosa intendo :-)
Salverei oggetti in plastica o altro solo se realmente utili.
La plastica se ci pensiamo bene è entrata in uso solo da pochi decenni. Il che significa che il nostro passato...in questo è stato "forzatamente" più saggio.
Penso a posate in legno o bambù, bottiglie e damigiane in vetro e terracotta, sacchi in juta o cotone, cesti in vimini ecc. Insomma credo sia possibile sia evitare l'assunzione di ossido presente sulle stoviglie in metallo sia l'accumulo di rifiuti non biodegradabili. E' solo questione di abitudine.
Facendo un pò di conti
Così alla buona...e senza nemmeno utilizzare la calcolatrice, chiunque potrà tirare un pò di somme.
A parte qualche costo iniziale ben ammortizzato, siamo in una casa produttiva che risparmiando già guadagna.
Intanto non sono obbligato a staccarmi del tutto dalla rete dei servizi e parlo di corrente e/o acqua.
Posso anche adottare un sistema ibrido che mi permetta addirittura la "vendita di energia in sovrapproduzione" qualora restassi attaccato alle forniture delle aziende erogatrici. Questo mi consentirebbe ad esempio la possibilità di ottenere sconti in bolletta.
LA VERA RETE
Alla luce di queste soluzioni che ho elencate...se più unità abitative basate su quanto detto...fossero in "connessione" tra loro, si avrebbe una rete di ecocase. Significherebbe far parte di un gruppo in grado di condividere non solo risorse ma anche idee ed esperienze.
La mia esperienza di vita comunitaria mi ha insegnato molto al riguardo e molto si può ottenere dalle doti e dalle "specializzazioni" dei singoli componenti di un simile gruppo.
La forza del gruppo è sicuramente vincente rispetto al singolo isolato...questo è certo.
Ho finito qua la nota...per ora. Se avete suggerimenti o volete farmi domande sono a vostra disposizione.
Giuseppe Pino Attanasio Indirizzo e-mail: stefano10089@hotmail.it