Nuovi orizzonti o FUGA ?

[viking117]

Cari Amici,

vi scrivo dopo aver appreso con entusiasmo la nascita di questo nuovo sito. Dopo aver visionato le diverse storie di persone che un giorno hanno deciso di mollare tutto una domanda è insistentemente tornata a farmi visita, non è che più che la voglia di scoprire nuovi orizzonti la molla che spinge queste persone (tra cui mi inserisco pure io) non sia più una voglia di fuga dal "vecchio".
Me lo sono chiesto perchè dopo avere incontrato diverse persone in giro per il mondo e dopo aver catalizzato decine di storie (molto simili) ho capito che più forte della voglia di scoprire sembra essere la voglia di lasciare un paese, l'Italia, nel quale le persone fanno sempre più fatica ad esprimere se stessi.
Così mi sono chiesto ma è possibile che la nostra cara Italia, tanto amata e tanto denigrata, sia essa stessa il primo motivo di insoddisfazione per chi sente questo bisogno di "levare le tende" ?
In effetti se ragioniamo a freddo possiamo subito capire che vivere in quest'europa in cui tizi che opulentemente siedono su poltrone dorate nei pressi di ogni capitale vorrebbero, tra un coca party e l'altro, programmare una vita a prova di errore sicuramente non aiuta il singolo individuo a sentirsi libero.
Personalmente l'unica cosa che mi manca veramente del mio paese quando sono all'estero è il cibo, VERO la cucina italiana e' la migliore al mondo e questo è un dato di fatto, un'altro dato di fatto è che tale capacità culinaria è insita nei nostri geni tanto quanto può esserlo per i Tedeschi fare la birra o per gli Americani fare film !
Al contrario le cose che NON mi mancano del mio paese quando sono all'estero sono tantissime, se dovessi però dirne una su tutte sceglierei l'esasperazione del senso estetico.
In Italia più che in altri paesi europei non conta come sei ma come gli altri ti vedono, su questo stesso concetto si possono sviluppare 1.000.000 di argomenti come ad esempio l'ignoranza e la moda oppure l'ignoranza e la macchina ed ancora l'ignoranza ed un paio di occhiali di gucci !
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, la differenza è sottile ma abissale un conto è andarsene perchè si vogliono vivere nuove esperienze ed un'altro è farlo perchè quando ti alzi la mattina il primo pensiero che nasce è "che schifo..." 

[sogno]

Ciao, ho appena letto i tuoi pensieri e mi sono registrata per poterti rispondere...è vero e condivido ciò che hai esposto circa la situazione dell'Italia.
E penso che la maggior parte delle persone che decidono di lasciarla lo fa per fuga, perchè se si sta bene nel proprio paese e ci si sente realizzati , si può essere curiosi verso il resto del mondo,per una settimana o due o anche un mese,viaggi, visiti , ti rilassi, lavori anche, come per te per esempio, ma alla fine si ritorna " a casa...
Anche io al mattino mi alzo e dico "che schifo " e oggi che ho trovato questo sito per puro caso, anche se il caso non esiste , mi sono sentita di nuovo bene...lasciare il nostro paese l ho sempre detto per gioco o per scherzo ma credo sia venuto il momento di farlo sul serio...qui ormai neanche si sopravvive piu..non si ha neanche il diritto al lavoro e se si vuole creare qualcosa di proprio i problemi burocratici non ti consentono di arrivarci senza esserti sfiancato del tutto...se hai i soldi vali...se non li hai sei messo da parte...specie poi se hai avuto dei problemi con le banche o protestato ..sei considerato peggio di un lebbroso e poco valgono tutte le agevolazione , false che ti fanno credere di darti per farti andare avanti.
Ormai si e" solo un numero in tutte le aziende...e chi riesce a trovare un compromesso rimane, chi crede ancora nei sogni e cerca di non spegnerli per vivere quello che gli resta in maniera dignitosa, almeno per i valori che si porta dietro, allora scappa..fugge per cercare di non morire prima del tempo....e questo si traduce sempre in una lotta ...quella per la sopravvivenza unita alla speranza di trovare il proprio posto in una terra meno ostile, ma pur sempre facente parte di questo mondo..con altri sorrisi da ricambiare e parole da condividere..oppure emozionarsi nel vedere un tramonto o l-immensita del mare..anziche il caos e lo schifo che abbiamo ormai qui...gli stranieri si sono impossessati del nostro paese, dei nostri lavori e delle nostre famiglie, perche in primis glielo abbiamo permesso noi...e adesso noi andiamo altrove...ci seguiranno..spero di no...
Mi auguro di aver trovato il posto giusto, questo sito intendo,dal quale partire per andare avanti e sperare che davvero le persone che ce l-hanno fatta siano dei veri punti di riferimento e non meteore o racconti lasciati qui di passaggio...
a presto
Un saluto a tutti

[Marco]

Un saluto agli amici in questa discussione! Ho letto con interesse i due interventi che mi precedono. Devo dire che, per quanto mi riguarda, avete colto un aspetto importante. Io sono uno di quelli che ha descritto la propria esperienza sul sito. Sono emigrato in Estonia. La mia testimonianza affronta in velocita' anche l'aspetto del clima deprimente dell'Italia di oggi. Piu' da giovane era l'interesse per i viaggi a farmi riempire lo zaino. Oggi e' stato l'amore per la vita in Estonia. Ma mi rendo conto che questo amore e' cresciuto sul terreno fertile della delusione per cosa e' diventato oggi il mondo occidentale. In particolare, l'Italia non e' piu' il Belpaese dove e' possibile far nascere e allevare un nuovo miracolo italiano. Non ci sono piu' gli spazi se non sei gia' affermato o hai amicizie altolocate (leggi di dubbia moralita'). Non puoi sottrarti alla vita piatta e pianificata (e tartassata) dal sistema. O ti immergi nel lavoro sommerso, o apri un ristorante (il cibo ci ha sempre aiutati e consolati), o emigri. Nemici dappertutto sul suolo amico, e spesso invisibili. Questa non e' vita vera.
In pochi mesi di vita in Estonia ho realizzato che stando le cose come le vivo e le sento oggi, non vedo la minima possibilita' di tornare a ristabilirmi in Italia.
Magari un giorno sara' cosi' anche quassu', ma per ora questo e' per me un terreno adatto a trasferirci le risorse umane di cui ognuno dispone, il posto dove applicare con successo e soddisfazione, e relativamente facilmente, la libera iniziativa che abbiamo dentro e che ci fa muovere, che ci spinge a realizzarci.
E' vero che in Italia non mi sentivo piu' libero di esprimermi, tutto mi andava stretto. Pero' me ne sono reso conto maggiormente una volta che ero gia' emigrato, chissa' perche'! Probabilmente perche', avendo avuto gia' da tempo come sfogo una finestra e poi una porta aperta sul Baltico, non ho dovuto aspettare di soffocare in Italia. Piu' ci penso e piu' qua mi sento liberissimo... Casa mia ora e' quassu' in Estonia. Trovo molto piu' facile vivere in questa societa' piccola e semplice.
Spero di sbagliarmi, ma per l'Italia non vedo la possibilita' di invertire la rotta, ormai la situazione sembra irrecuperabile, avviata decisamente verso il disastro totale, magari in un futuro lontano, ma sempre disastro totale, da cui rinascere piu' tardi, come sempre. Forse sono piu' forti quelli che scelgono stoicamente di rimanere. Grazie alla forza della bellezza naturale dell'Italia, o per altri motivi. Ma io non ce la farei a sacrificarmi. Per chi? Avendo avuto l'opportunita' a portata di mano, l'ho sfruttata in pieno.

Credo che il sistema parlamentare bicamerale sia proprio di un Paese in cui la sfiducia reciproca sia radicata nel sangue e nel dna di quel popolo. E con tale premessa, non vedo molto di buono nell'avvenire dell'Italia, non c'e' governo che tenga...

Comunque e' vero, il cibo italiano e' un'arte insuperabile.

[luibo]

sicuramente fuga o meglio miglior vita ,si perche' quella che ormai si vive in italia non si puo' piu' chiamare cosi' tutto troppo difficile,falso 

[viking117]

Volevo ringraziarvi per le risposte che avete dato al mio post, come immaginavo altra gente la pensa come me e molte delle cose che avete detto mi hanno fatto rilfettere......sono propio daccordo nulla avviene per caso, io credo fortemente nella reincarnazione e credo che se ora siamo quì è solo per poter superare delle prove che non siamo riusciti a portare a termine in vite precedenti.
E' indubbio che viaggiare (da veri viaggiatori.....il mordi e fuggi non serve a nessuno) è la più grande possibilità di accrescere la nostra capacità di comprendere e comprendendo si riesce a crescere e a convivere meglio con tutte quelle persone che si fà fatica a capire.
Attualmente la mia sfida più grande è riuscire a non giudicare gli altri, neppure quando le loro scelte risultano diametralmente opposte alle mie, madre teresa ci ha dato un sacco di insegnamenti ma se dovessi sceglierne uno su tutti mi piacerebbe ricordale una sua frase......"Se perdi tempo a giudicare gli altri non ne avrai più per poterli amare" credo che questa sia una sintesi perfetta di ciò che dovremmo fare.
Stò parlando di un sano egoismo quello che ti porta a fare le tue scelte in base alle tue esigenze personali senza preconcetti o induzioni esterne e che allo stesso modo ti dovrebbe portare a capire che anche gli altri fanno le loro sacrosante ed incontestabili scelte.
Se mai riusciremo a capire questo allora forse per noi ci sarà la speranza di poter vivere liberamente la nostra vità e tutte le possbilità di crescita che quotidianamente riceviamo.
Per finire vorrei aggiungere una banalità che però è fondamentale ribadire se fossimo veramente arrivati alla crescita spirituale necessaria per lasciare questo "inferno", che ostinatamente ci sforziamo di chiamare civiltà, allora potremmo essere felici in qualsiasi punto, anche il più alienante, del mondo e nulla riuscirebbe a tangere il nostro ego semplicemente per il fatto che l'ego stesso non esisterebbe più.
Come in tutte le cose viaggiare o vivere altrove è una grandissima opportunità ma non è la soluzione a tutti i nostri umani limiti perchè quelli ci raggiungeranno ovunque andremo......

Ciaoooo 

[pablo68]

Un saluto a voi tutti. Me ne sono andato da un Italia e da un sistema che non lascia un minimo spazio per la libera azione. Da troppa gente che da' piu' valore all'apparire che all'essere. Non che poi dove vai a cadere sia tutto rose e fiori. Il materialismo e' portato all'eccesso proprio nei paesi in cui la poverta' e' maggiore, per assurdo. Ma il nuovo affascina, ed il vecchio e' sempre piu' lento ed ingolfato visto da qui, da lontano. Sono piuttosto daccordo con voi, solo una puntualizzazione per Sogno. Tu scrivi degli stranieri in maniera generale e negativa. Se andrai a vivere all'estero sarai circondata da stranieri, anzi sarai tu straniera, forse allora il tuo punto di vista verso di loro cambiera'. Lo spero per te. Io non dimentico mai di essere ospite-ospitato in questo paese asiatico, anche quando mi accorgo di potermi permettere cose che i piu' qui si sognano, anzi in quei casi ancora di piu'. Da un po' di tempo ho iniziato a guardarmi dentro, ad esplorare il mio universo interiore. Sono sicuro sia fondamentale guardare e conoscere noi stessi per poter meglio accettare e conoscere gli altri.
La vita e' il nostro viaggio, le esperienze il nostro bagaglio.
Ritengo che il freno che trattiene molti italiani dal tentare una nuova via, anche all'estero sia la paura della liberta', la liberta' vera. Trovarsi incanalati in una strada, e' diverso dal trovarsi in un enorme parcheggio vuoto, dove la maggior parte di loro non saprebbe dove andare o dove parcheggiare. Forse qui si trova la differenza tra chi decide di trasferirsi all'estero, con tutti i dubbi e gli interrogativi del caso, e chi, aggrappato a delle pseudo certezze, non lo fara' mai.
Un caro saluto a voi e a tutte le persone che non ho mai conosciuto e che mai incontrero'......eppur compagni di viaggio...Paolo.

[SENATORE]

Mi sono appena registrato a questo forum, un pò per scaricare la tensione che ho accumulato ed un pò per visionare i commenti su un argomento che mi sta' a
cuore.Fuggire da quest'inferno sperando in una vita migliore senza oppressioni o restare,perche' non c'è la possibilita' di andare altrove con la certezza di soccombere.Condivido perfettamente quanto e' stato gia' detto, ritengo che non ci sia niente da aggiungere.L'Italia e' ormai questa.
Io sono ormai convinto che bisogna reagire e non c'è di meglio che evadere da
quest'inferno.In questo paese, tanto decantato per le sue bellezze paesaggistiche ed architettoniche bisogna lasciare il passo all'arroganza delle istituzione, della criminalita' organizzata, dei poteri economici ai quali sta a cuore solo il proprio profitto.
E vero, per chi non ha oggi una idipendenza economica gia conseguita non c'è piu' niente da fare se non vincere a superenalotto.
Ho una sufficiente esperienza nel settore della direzione nella ristorazione e nel settore tecnico per assistenza elettronica, vorrei tanto riuscire a trasferirmi nella Repubblica Dominicana.Se qualcuno ha da fornirmi qualche buona indicazione ne sarei grato.
Ciao a tutti
Sergio

[buggia10]

ciao a tutti
X SENATORE: vai sulla home del sito e cerca di un ragazzo di genova che si è trasferito nella REP.DOMINICANA da un bel pezzo. ho guardato il suo articolo ed è molto interessante. sicuramente ti darà parecchie dritte..
a presto

[Noiseless]

Ciao a tutti, mi sono appena iscritta e ho letto con estrema curiosità cio che tutti voi avete scritto.... Sarò la + piccola del gruppo, sicuramente, ma sappiate che sostengo tutto cio che pensate. Sulla Home page ho trovato interessante il "SCOZIA, CERCASI ABITANTI" ma nn sono riuscita a approfondire l'argomento.... potrebbe qualcuno darmi una mano? Si parlava della National Trust for Scotland e s alludeva ad una selezione di famiglie per andar a vivere a Canna,nelle Ebridi, ma nn riesco a ottenere ulteriori informazioni....
Vi ringrazio per l'aiuto.
Un saluto. 

[sandro]

ciao a tutti mi sono appena iscritto e  sto cercando disperatamente notizie su come  "fuggire" dall' italia e andare a vivere in spagna.....possibilmente andalucia. ho 30 anni e sono 1 cuoco con buona esperienza. se qualcuno ha conoscenze o agganci in quella zona o semplicemente ne sa' piu' di me me lo faccia sapere .  grazie mille in anticipo e ciao a tutti

[laspiazapanama]

Personalmente l'unica cosa che mi manca veramente del mio paese quando sono all'estero è il cibo, VERO la cucina italiana e' la migliore al mondo e questo è un dato di fatto, un'altro dato di fatto è che tale capacità culinaria è insita nei nostri geni tanto quanto può esserlo per i Tedeschi fare la birra o per gli Americani fare film !
Al contrario le cose che NON mi mancano del mio paese quando sono all'estero sono tantissime, se dovessi però dirne una su tutte sceglierei l'esasperazione del senso estetico.

Siamo pienamente d'accordo!!! Noi a Novembre prendiamo baracca e burattini e ci trasferiamo a Panama per aprire un ristorantino alla buona in una remota spiaggia del Pacifico...andiamo a cercare una dimensione + adatta a noi e alle nostre idee sulla vita, un posto dove lavorare x vivere e non vivere per lavorare. Quest'anno ci abbiamo passato 3 mesi durante i quali abbiamo aperto un chioschetto italiano (tutto fatto da noi...mai stati + cntenti di avere vesciche alle mani!).
Il ritorno è stato traumatico, è stato come svegliarsi da un bel sogno e ritrovarsi nella solita vita di cui tanto ci lamentiamo. Beh cmq novembre arriverà presto...
Cmq pensiamo che, per chi ha una certa visione della vita, ci voglia + coraggio a rimaner in italia che a trasferirsi! Ok, qui di sicuro le cose materiali sono a portata di mano, ma alla fine uno che se ne fa di una bella macchina/casa/carriera se poi fa una vitaccia e non se la gode? Come diceva un vecchio indiano, i soldi non si possono mangiare...noi vogliamo una vita serena, a ns. misura, dove abbiamo il lusso di non correre sempre, di avere il tempo di godere delle piccole cose che poi son quelle che ti fanno davvero felice...se poi per fare questo bisogna lavorare duro, ben venga, stanchi nel fisico e sereni nella mente...molto meglio che il contrario!

Elisa & Massimo

[buggia10]

GRANDI alla coppia che si trasferisce a PANAMA...
anche io stò aspettando il momento giusto per cambiare aria..
è solo una questione di "sbattersi" un pò e di coraggio..
ah se avete bisogno di un "tuttofare" amante delle cose semplici della vita io ( per ora) sono qua..
Buon avventura!

[kikka]

Salve a tutti, mi sono appena registrata e ho letto un pò dei vs. msg...incredibile quanti siamo a non starci più dentro a vivere in quello che definiscono il bel paese...io ho preso ora a 33 anni la decisione di provare a trasferirmi in spagna. Non so da dove cominciare...se qualcuno di voi ha voglia di darmi qualche consiglio,magari chi già ha fatto questo passo,la cosa che più mi preme è trovare una casa x me il mio cane e i miei 2 gatti..che mai lascerei qua...il lavoro non credo sia un problema faccio la cameriera quindi non dovrei trovare grosse difficoltà...So che non sarà una passeggiata o una vacanza ma la voglia di cambiare vita è così tanta che sono già con le valige pronte....Aspetto qualche utile consiglio o anche solo un vs pensiero a riguardo...Ciao e sempre buena suerte...!!!!!Kikka

[larucciad]

Ciao a tutti,
Anche se fosse fuga, sarebbe una fuga ben giustificata, non dovrei fare del popularismo e della poltica, in questo spazio, ma credo che bene o male dall'Italia certamente non si va via per cause climatiche (tranne casi e localita' assai rare), ne' per mancanza totale di servizi (la sanita' pubblica italiana e' cmq una spanna sopra quella di quasi tutte le nazioni del mondo), ne' per mancanza di stimoli culturali, ma  quando un paese e' retto  da una classe politica di mangioni, incapaci  e corrotti (a chi non viene lo schifo alla vista di molte di quelle "faccie da parlamentari"), quando la fetta di societa' che viene premiata e che vince vi riesce grazie a spinte, raccomandazioni e corruzione o frode (basti dire che abbiamo avuto come recente capo di governo un noto prestanome P2, corruttore e graziato da Craxi anni addietro, ovvero gia' pregiudicato), quando le tasse e la burocrazia ti stroncano giornalmente, tutto diventa difficile, anche godersi il Nostro cibo, il Nostro sole, il Nostro mare  e le Nostre bellezze e spontaneo sorge il desiderio di una ricerca di luoghi incontaminati (non solo in riferimento a natura e ecologia, ma a sentimenti e societa').
Diciamo che l 'Italia non delude tanto per cio' che e', quanto per cio' che potrebbe essere, se non fosse per i difetti ormai cronici del carattere, della societa' e della filosofia di vita degli italiani.
Probabilmente e' un illusione questa ricerca, ma e' diritto di tutti provarci e anche solo il sorgere di tale desiderio e il trovare la determinazione e il coraggio per tentare un cambiamento, certamente sono
segno di purezza d' animo, di buone e positive intenzioni, di vitalita' e  di proattivita', perche' spesso chi cambia aria, nel nuovo territorio ospitante, esprime il meglio di se, aiutando di piu' il prossimo e rispettandolo di piu', anche perche' ci si sente un po ospite e perche' si vuol partecipare a conservare questa nuova patria e magari a migliorarla apportando quanto di buono abbiamo accumulato nel Ns vissuto.
Questo la mia personale esperienza mi racconta.
Ciao e grazie a chi ha realizzato questo sito, ovvero punto di riferimento e sfogo, per gli amanti della vita intesa come viaggio e non come stantio accumulare.
DL

[pacifico]

Salve a tutti. Mi sono appena registrato, non ho letto quasi niente perche' voglio farlo con calma ma una cosa miinteressa piu' delle altre ed e' questa. Mi sono trasferito in Thailandia da 8 mesi con la famiglia. abbiamo avutoi regolari permessi (le leggi qui sono disastrose e non si capisce niente)e il mio problema e' mio figlio di 32 anni. Non sto a farvi la storia ma qui io e mia moglie siamo pensionati e per il momento con i permessi nesun problema, ma mio figlio con le regole che ci sono qui ha momentaneamente il permesso dilavoro, ma non sono tranquillo perche' come dicevo prima le leggi sono, specialmente in questo momento molto strane. Piu' precisamente, non si sa perche', contro gli stranieri . Qui non ci vogliono nonostante i soldi che lasciamo.
Saro' piu' esplicito in seguito. Mi interesserebbe per il momoento sapere quanto ci vuole per vivere decorosamente senza lusso, come si fa per avere i permessi e questa gente vuole gli stranieri tranquilli? Per mio figlio sopratutto se mi trasferissi li ci sarebbero problemi. Qui fino a 50 anni si.
Ovviamente qualcuno dovrebbe spiegarmi come arrivare li dalla Thai. C'e' da fare il giro del sondo, ma se fosse necessario per stare tranquillo lo farei, ovviamentedevo vedere se ci "sto dentro"
Grazie a tutti
Pacifico