Autore Topic: Un passo alla volta  (Letto 5727 volte)

ArsoYagy

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Un passo alla volta
« il: 25 Maggio 2012, 13:01:50 »
Salve
Ho gia' scritto qui giusto per farmi conoscere un po', adesso mi presento.
Sono Andrea, ho 52 anni, vivo dal 1977 in inghilterra dove sono "scappato" per "studiare".
In verita' non volevo fare il servizio militare che a quel tempo era ancora obbligtorio i miei erano poveri non avevano abbastanza risorse per crescere tre figli, presi la decisione di seguire uno zio che viveva a Londra da molti anni con un discreto successo............... La sfortuna fu che appena arrivato, dopo pochi mesi lo zio fu arrestato con la accusa di ricettazione, il mio castello di carte cadde fragorosamente e dovevo arrangiarmi. i primi anni sono stati tremendi, nell'80 mia madre chera da tanto tempo malata mori improvvisamente, che tristezza, non avevo nulla per pagare il biglietto del treno per andare al suo funerale............... due anni dopo acquistati per poche sterline un pub nei sobborghi di manchester che non faceva affari vendeva poco perche frequentato da gangs di criminals. con alcuni amici lo rimordernammo e gliaffari andarono bene, da li mi sono buttato nel business delle agenzie di valutazione patrimonaile, la mia girlfriend era laureata in economia diceva fosse un grasso business. Ora ho sei agenzie, due sono in uk, una in irlanda, le altre in europa. sto bene guadagno, ho famiglia, tre figli, la casa la mare in italia e quella ai monti in svizera, ho sofferto e penato e sono riuscito dove molti falliscono. il mio consiglio e che se siete pronti partite, l'idea e importante i soldi non servono, serve la voglia di fare e sapere adattare e arrangiare e anche un po sognare, senza sogni non si vola.  ;)

pointof

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Re:Un passo alla volta
« Risposta #1 il: 27 Maggio 2012, 02:13:06 »
Grande! Bella testimonianza.

fabioilfabbro

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Re:Un passo alla volta
« Risposta #2 il: 28 Agosto 2012, 11:07:03 »
Ciao , parli bene e pensi come penso io bisogna pensare sempre positivo ed esorcizzare i brutti pensieri , chiedo a te un consiglio , prima di tutto di dico che ho 44 anni con moglie e prole di 5 io sono un fabbro ferraio , lavorazione artigianale artistica e non del ferro , mia moglie geometra entrambi liberi professionisti , ci piacerebbe trasferirsi in UK e lavorarci .Soltanto che avrei piacere di sapere qualchecosa sul come funziona la situazione fiscale e soprattutto tengo a far notare che non intendo e non parlo di fare guadagni stratosferici ma il tanto che basta x vivere dignitosamente e non lavorare x mantenere uno stato in disfascio e ti dilania di tasse su tutto come purtroppo succede all'italia ciao e grazie , in attesa di risposta colgo l'occasione x rivolgere i più cordiali saluti

SergioBalacco

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Re:Un passo alla volta
« Risposta #3 il: 28 Agosto 2012, 18:11:34 »
Hai detto tutto tu, aspetti ancora? Fai le valige e parti.
Le informazioni... domenticavo.
In UK il sole e' un optional, i giovani sono disadattati, violenti, ubriachi spesso. La pioggia una costante. Il caldo non sanno nemmeno cos'e'. Luglio e Agosto sono mesi ideali, si vede il sole, poi sparisce in una coltre di nubi che sembra non abbandonare mai l'isola, gira di qui, giara di la' ma sempre sulla testa le ritrovi. Dimenticavo anche che le scuole. La scuola dell’obbligo in Inghilterra dura 11 anni, dai 5 ai 16 anni di eta'. Cominciano la scuola tutti i bambini che compiono i 5 anni fra il 1 settembre dell’anno scolastico in considerazione e il 31 agosto successivo, quindi non esiste in effetti il concetto di anticipatario. I bimbi nati in estate possono pero' optare per aspettare l’anno successivo (l’obbligo effettivo scatta all’inizio del “termine” successivo al quinto compleanno, dove i termini sono quadrimestri con inizio al primo settembre, primo gennaio e primo aprile e non e' un pesce).
La vasta maggioranza delle scuole e' finanziata dallo stato quindi non si paga, anche se il tipo di gestione puo' variare. Nessun tipo di scuola piu' o meno controllata dallo stato e' comunque a pagamento, anche se ad esempio alcune scuole controllate sono ‘voluntary aided’, cioe' lo stato si aspetta che una parte del finanziamento sia ottenuto dalla scuola. Questo non puo' però tradursi in una “retta” obbligatoria, deve essere un contributo volontario dai genitori e ci si puo' esimere. Il contributo e' comunque non oneroso (dell’ordine di 20 o 30 sterline all’anno).
Poi ci sono delle scuole totalmente indipendenti, che sono a pagamento, e che definiscono un curriculum autonomo, e criteri di ammissione propri.

Come gia' detto in altro post loro guidano dalla parte sbagliata della strada, hanno le sterline, vedrai che confusione le prime volte, parlano l'inglese originale e sono incredibilmente amanti dell'Italia. Le buone notizie finiscono qui.
Le tasse si pagano, urka se si pagano, certo non sono ai livelli italioti, i politici li sono persone per bene, vanno in ufficio in scooter e non soffrono di protagonismo, ma intanto versano lo stipendio (e che stipendio) a una inutile regina e casa reale che farebbe rabbrividire i nostri politici e magari tentarli a chiedere di piu' all'italiano gia' abbondantemente bastonato.
Inizierei a dare un'occhiata su questo sito: http://www.hmrc.gov.uk/rates/it.htm cosi' vi rendete conto del livello di tassazione del paese.
A Inglese come state?
Non penserete per caso che andare li a fare il fabbro e la geometra siate indenni dal pagare dazio con la lingua?
In UK per accedere a determinate professioni bisogna conoscere l'inglese, certo lo IELTS non lo chiedono a tutti ma se non si parla nemmeno una parola mi dite come spiegarvi con il zelante funzionario di sua maesta' l'inutile regina che....
Su ragazzi, vediamo, siamo qui per aiutare ma qualche informazione in piu' non sarebbe male...
Per quello che so io, se proprio volete espatriare e considerando il campo lavorativo di entrambi vedrei meglio la bretagna ma lato francese. Clima simile anche se meno piovoso e piu' caldo, tasse inferiori (almeno per i primi tre anni avete anche l'esenzione che vi sognate in UK), l'euro che non vi provoca crisi di rigetto come la sterlina incomprensibile per chi la conosce (io per esempio). Non dovete prendere per forza un aereo o un treno per tornare in Italia, le strade sono migliori delle nostre e poi si parla il francese che non e' molto diverso dall'italiano (qualcosa la capiscono tutti).
Ne parliamo?
« Ultima modifica: 28 Agosto 2012, 18:44:30 da SergioBalacco »
Ogni pensiero deriva da una sensazione frustrata. (Émile M. Cioran)
Per colpa di qualcuno non rispondo piu' alle email se prima non vi siete identificati per MP! Grazie
Vivo in Francia, lavoro in Australia e Vietnam.

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Re:Un passo alla volta
« Risposta #4 il: 10 Settembre 2012, 18:51:58 »
Bel racconto andrea, complimenti!