Ciao,Talofa, la tua risposta rispecchia pienamente il concetto della "ricerca", che non e' verso l'esterno, che e' solo un mezzo (il viaggiare) per conoscere meglio noi stessi, chi siamo e sopratutto, cosa siamo capaci a fare.
Se viviamo una vita con la testa nel sacco, ossia, famiglia,lavoro,casa,hobby,insomma "normalita'", difficilmente ci porremo la domanda: cosa c'e' al di la del Giardino? cosa so fare?ho veramente il coraggio di affrontare le situazioni difficili?posso rinunciare a quello che possiedo? se cado a terra ho la forza di rialzarmi?.A causa delle vicessitudini della vita, qualcuno e' obbligato ad affrontare le avversita', per esempio, fallimento,malattia,catastrofi ecc, e quasi sempre da queste situazioni ne esce MIGLIORE, anche con una sensibilita' diversa.
Altri, smaniano, non riescono a tenere la testa nel sacco...non trovano soddisfazione in niente, anche questi fanno un percorso, e prima o poi, trovano loro stessi.
QUESTO, in tutti i casi e' VIVERE, non importa se nessuno si ricorda di noi, anzi e' meglio,significa che non abbiamo creato danni a nessuno.
Chi si vanta di aver portato qualche progresso in questo mondo, a mio avviso,pecca solo di presunzione, il mondo ha gia' tutto quello che serve...gli errori del cosi' detto "PROGRESSO" li paghiamo e li pagheremo sulla nostra pelle..
Ragazzi!!prendete uno zainetto, quattro soldi che stanno in una tasca, e andate, qualche anno a scoprire chi siete...c'e' tempo per decidere cosa volete fare.