Metti tre viaggiatrici solitarie, creative e autonome. Ognuna con una storia differente e interessi diversi, unite dalla passione per i viaggi e un forte spirito d’indipendenza.

Elena, dopo anni passati a Torino – in una vita stabile e canonica – molla tutto per rincorrere un sogno di libertà e sperimentare nuove soluzioni di vita. Nomade da quasi tre anni, esplora il mondo e se stessa, reinventandosi ogni volta e dando voce alle sue molteplici passioni, la scrittura, l’educativa, i cavalli, la ricerca spirituale e di uno stile di vita più sostenibile.

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Dana, dopo molti viaggi in gruppo e in coppia, per il primo viaggio da sola sceglie di tornare nel suo amato Portogallo e di lavorare in un ostello in cambio di sistemazione. Tre mesi a contatto con viaggiatori di tutto il mondo le fanno capire di aver trovato il suo personale modo di viaggiare. Adesso che lavora come web designer freelance, nello zaino ha sempre il suo computer, con cui può lavorare ovunque si trovi, e riesce a trasformare in ufficio anche il tavolo di un ostello.

Tre amiche e un blog dedicato a viaggia da solo

Eliana, l’amore per la scrittura, per i viaggi, la natura. Alle spalle un soggiorno di un anno a Pechino e sei mesi a Londra, viaggi in solitaria in Europa e in Cina. Dopo il fallimento dell’azienda per cui lavorava, decide di ritirarsi in campagna e di dedicarsi esclusivamente ai suoi sogni: inizia a collaborare come web-writer freelance, apre un blog di eco-viaggi e torna a viaggiare.

Elena e Dana, entrambe piemontesi, si conoscono dal 2008. Nell’agosto del 2015 decidono di fondare un gruppo Facebook intitolato Viaggio da sola Perché per creare una rete di viaggiatrici solitarie, esperte e aspiranti. Di lì a poco nascono il sito e il blog che raccolgono risorse di viaggio e che includono anche un network di blog di altre viaggiatrici solitarie.

Il gruppo diventa poco a poco un punto di riferimento per tutte coloro che sono alla ricerca di consigli su nuove mete, su chi ha bisogno di supporto psicologico per affrontare il primo viaggio in solitaria e tutte le difficoltà annesse, ma anche suggerimenti pratici e tecnici su come viaggiare leggere, a quale banca affidarsi per risparmiare sulle commissioni all’estero ecc.

Un gruppo compatto, solidale, di cui fanno parte studentesse, lavoratrici, libere professioniste, pensionate, mamme, donne sposate e impegnate, che però non rinunciano alla propria indipendenza e ai viaggi quando il loro partner non può accompagnarle.

Donne che amano viaggiare, ma che condividono diversi stili: ci sono le backpacker avventurose e quelle che preferiscono optare per la comodità del trolley.

Ad oggi il gruppo supera i 2.600 membri. Con l’aumentare dell’impegno che comporta la gestione del sito, il blog e i canali social, a maggio 2016 – in occasione del terzo incontro di Viaggio da sola Perché che si è tenuto a Firenze – Elena e Dana propongono a Eliana di unirsi al team per il coordinamento della community.

E così le loro storie si uniscono in un progetto comune che le anima e le riempie di soddisfazione, le mette in connessione con altre viaggiatrici seriali o meno e fa scoprire loro le storie affascinanti di altre donne che hanno deciso di esplorare il mondo.

viaggio da sola perchè

Oggi le donne che viaggiano da sole sono in aumento. In vetta alle statistiche primeggiano americane, australiane e canadesi, che culturalmente parlando sono più portate a viaggiare da sole. Secondo booking.com il 59% delle donne sono soddisfatte della loro prima esperienza di viaggio in solitaria e vorrebbero ripeterla. E lo stesso sondaggio ci tiene a sottolineare che questa tipologia di viaggio non è preferita solo da viaggiatrici single, ma anche da donne con bambini e partner.

Ed è proprio questa una delle tante missioni del gruppo Viaggio da sola Perché: sfatare il mito che la donna che viaggia da sola sia in cerca di avventure, abbattere i pregiudizi di chi ritiene che le viaggiatrici solitarie siano donne audaci e senza paure, perché nella maggior parte dei casi si tratta di donne che non nascondono la loro fragilità e anzi, cercano di superarla. Ecco dunque che il viaggio in solitaria si trasforma in una sorta di terapia per oltrepassare i propri limiti mentali e debolezze.

Viaggio da sola perché…una frase non completata perché ogni donna ha una ragione diversa per farlo.

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