Impugnate le vostre bottiglie e brandite i vostri calici, in Spagna arriva il conflitto più alcolico di sempre. Ogni anno, in occasione di San Pedro patrono della città di Haro, nella regione settentrionale di La Rioja conosciuta come la terra dei “centomila vini”, migliaia di persone scendono in piazza armate di pistole giocattolo per tingere le strade di viola nella divertentissima Batalla del Vino, la grande battaglia del vino della penisola iberica.

La mattina del 29 giugno, intorno alle 7, il sindaco della città sale a cavallo e guida i cittadini, vestiti di bianco e con sciarpe rosse, verso il santuario del Monte de Bilibio, dove viene celebrata una messa. Dopo la funzione comincia la festa vera e propria che coinvolge tutti, bambini compresi. I partecipanti sono muniti di borse di cuoio, pompe irroratrici a zaino, spruzzatori, secchi e palloncini. La sola arma è il vino, che in pochi istanti impregna i tessuti e colora le strade di viola. A mezzogiorno la battaglia si sposta nel centro della città, in Plaza de la Paz, per la tradizionale corrida a cui prendono parte i più giovani che danno la caccia ai tori. La festa prosegue poi con il tradizionale pranzo a base di lumache, il tutto ovviamente accompagnato da buon vino. Dopo pranzo tutti i superstiti della battaglia, con gli abiti bianchi ormai macchiati dal vino, ballano e cantano fino a sera le tradizionali vueltas.

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Come ogni festa popolare, anche la Batalla del Vino ha origini antiche. Secondo la tradizione gli abitanti di Haro vi partecipano ogni anno per cercare di mantenere la loro supremazia sugli abitanti di Miranda de Ebro. Se un anno gli abitanti di Haro non dovessero presentarsi alla battaglia, la zona passerebbe di diritto in possesso degli avversari. Il tutto, infatti, sarebbe nato per dispute territoriali nel XIII secolo tra le due popolazioni che si contendevano il territorio di Bilibio. Per calmare gli animi il re ordinò ad Haro di marcare il confine ogni anno, nel giorno dei Santi Pietro e Paolo, con striscioni color cremisi. Nel ‘600 questa tradizione si trasformò in una prima battaglia del vino, che simulava l’antica disputa, fino a raggiungere la forma attuale rimasta invariata dal 1965 quando è stata eletta Festa di Interesse Turistico per diventare, il 22 marzo 2011, Festa di Interesse Turistico Nazionale.

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Per partecipare non è necessario prenotarsi o usare accorgimenti particolari. Ciò che conta è armarsi di pistole ad acqua, secchi, spruzzini o qualunque attrezzo si possa utilizzare. E naturalmente non dimenticate i vestiti bianchi.

Per informazioni e curiosità questa è la pagina della divertente e singolare manifestazione: www.batalladelvino.com