Le cose da sapere e da fare per prendere la residenza a Minorca

Avete deciso che Minorca è l’isola che fa per voi e che questo sarà il vostro angolo di mondo per i prossimi anni? Bene, è arrivato il momento di preoccuparsi di prendere la residenza in Spagna. L’iter è semplice, ma è bene sapere alcune cose. Analizziamo quindi passo per passo come fare per prendere la residenza a Minorca.

Per prima cosa vediamo cosa prevedono la legge spagnola e quella italiana.

La Spagna ai cittadini dell’Unione Europea chiede, superati i tre mesi di permanenza in territorio spagnolo, l’iscrizione nel Registro Central de Extranjeros (vedremo tra breve di cosa di tratta e come iscriversi).

Lo Stato italiano stabilisce invece che i cittadini italiani che risiedono all’estero per più di 12 mesi all’anno debbano chiedere l’iscrizione all’AIRE (Anagrafe Italiani residenti all’estero). A quel punto diventano italiani residenti all’estero con una serie di implicazioni riportate nel sito dell’AIRE che abbiamo linkato (tra tutte quella di perdere l’assistenza del medico di base in Italia).

Ma veniamo al dunque: come procedere per prendere la residenza sull’isola di Minorca iscrivendosi al Registro Central de Extranjeros ossia il registro che accredita che un cittadino appartenente all’Unione Europeo è residente in Spagna.

Prima cosa: diamo per scontato che siate in possesso del NIE (Número de Identidad de Extranjero) che è una sorta di codice identificativo che viene attribuito dalle autorità spagnole e che vi verrà richiesto praticamente per fare tutto (aprire un conto in banca, attivare una SIM, affittare una casa, etc). Si richiede con una prassi semplice (ma in continuo cambiamento) negli uffici della Polizia – Sezione Extranjería di Ciutadella o Mahón. Gli indirizzi: a Mahon: C/ Concepcion 1, a Ciutadella C/República Argentina Nº 4.

Secondo passo: dovete “Empadronarvi” ossia chiedere l’Empadronamiento nel comune dove avete il domicilio. Questo documento ha lo scopo di dimostrare che state effettivamente vivendo all’indirizzo che dichiarate. Per ottenerlo vi chiederanno o un contratto di affitto oppure un atto di proprietà dell’immobile. E’ un documento importante anche per un altro motivo: vi darà diritto allo sconto residenti per le tratte verso la Spagna (sia in nave che in aereo).

Terzo passo: studiare quali sono le tre possibilità che prevede la legge spagnola per ottenere la residenza da cittadino comunitario. Vediamole:

1) Avere regolare contratto di lavoro (in questo caso sarà sufficiente portarne una copia).

2) Avere una posizione aperta come lavoratore autonomo (vi chiederanno il documento di “alta como autonomo” che rilascia Hacienda, l’equivalente della nostra Agenzia delle Entrate).

3) In mancanza di una delle due precedenti opzioni dimostrare di avere un conto corrente spagnolo con almeno 5007,80 euro versati (verificate prima perchè questa cifra cambia abbastanza frequentemente) un’assicurazione sanitaria privata (che può essere sia spagnola che di un altro paese) ma che deve prevedere la copertura delle spese mediche ed eventuale ospedalizzazione mentre siete in territorio spagnolo.

Se siete in possesso di uno di questi tre requisiti il gioco è fatto. Vi presentate alla Polizia (dove sarete comunque già passati precedentemente a prendere i moduli che tra poco vedrete nell’elenco qui sotto) con tutti i documenti che, oltre a quelli previsti per i 3 punti sopraindicati dovranno essere:

Un documento d’identità valido e una fotocopia dello stesso

Il NIE

Il Certificato di Empadronamiento

Un modulo compilato con i vostri dati (che vi rilasceranno al primo appuntamento)

La ricevuta del pagamento di una tassa di circa 10 euro da effettuare in una qualsiasi banca (anche questo bollettino ve lo daranno al primo appuntamento).

A questo punto vi rilasceranno una tesserina verde (consiglio: fatela plastificare in cartoleria) che attesta che siete residenti in Spagna e che vi servirà anche per andare a chiedere al Centro de Salud del vostro comune il medico di base (medico de cabecera).

E’ tutto!

PS.

Per quanto riguarda la residenza fiscale all’estero (che è una cosa differente rispetto alla mera residenza all’estero) vi rimando a questo ottimo articolo pubblicato dal sito Nomadi Digitali: Come Rinunciare alla Residenza Fiscale Italiana e Andarsene all’Estero.

Alessandro Castagna

Mercadal, Minorca, Isole Baleari

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