Vulcani e supervulcani: dove stare sicuri?

Il terreno su cui camminiamo non è per niente immobile, ma è in costante e continuo movimento. La litosfera (la crosta terrestre più il mantello) è suddivisa in numerose “placche” tettoniche. Queste placche si possono paragonare a zattere che galleggiano sopra ad un mare di magma in movimento. Certo, i continenti si muovono solo di pochi centimetri ogni anno, ma abitare ai bordi delle placche tettoniche è pericoloso a causa dei continui terremoti provocati dello scontro o dello sfregamento dei margini delle placche. Qui di seguito si può vedere la mappa mondiale delle placche tettoniche:

vulcani nel mondo

Abitare ai margini delle placche tettoniche significa convivere con terremoti più o meno ricorrenti. Inoltre è molto interessante notare come quasi tutti i vulcani nascano proprio in corrispondenza dei margini delle placche. I vulcani sono di certo pittoreschi, ma anche alquanto pericolosi. La storia è piena di eventi tragici e catastrofici. Tutti intuiscono quanto vivere nelle vicinanze di un vulcano sia una scelta molto azzardata, ma nonostante questo, città importanti e popolose, tra le più importanti a livello mondiale, sorgono proprio in zone dove il rischio di essere distrutte è altissimo, dove si verificano spesso terremoti di grande intensità e, soprattutto, condannate prima o poi a scomparire dalla geografia della Terra. Oggi circa 500 milioni di persone nel mondo vivono nelle vicinanze di un vulcano attivo. Come dicevo, quasi tutti i vulcani nascano in corrispondenza dei margini delle placche tettoniche. Quasi tutti, ma non tutti.

Ci sono alcune eccezioni: esistono delle aree vulcaniche anche molto lontane dai margini delle placche. Questi casi prendono il nome di “hot spots” sotto i quali, nel mantello, a causa di un altissimo calore ed un’elevatissima pressione, si verifica una risalita di materiale fuso. Si potrebbero paragonare ad una sorta di valvola di sfogo del pianeta. Come accade per tutti i tipi di vulcani, anche in questo caso, durante la risalita del magma, si sprigionano delle onde sismiche che danno vita ai terremoti. Un esempio di vulcanesimo hot spots è rappresentato dalle isole Hawaii (USA), un arcipelago di origine vulcanica dell’Oceano Pacifico. Alle Hawaii le eruzioni vulcaniche sono una prassi piuttosto che un’eccezione.

I vulcani di tipo “hot spots” sono normalmente contraddistinti da un tipo di eruzione poco violenta (detta effusiva) nella quale la lava, essendo molto calda, è molto liquida e per questo scorre verso valle (a causa della forza di gravità), percorrendo anche parecchie decine di chilometri ed in caso di eruzione si ha più tempo per fuggire.

I vulcani che si trovano in corrispondenza delle faglie tettoniche, sono invece i più pericolosi, poiché provocano delle eruzioni violente ed esplosive, a causa delle quali scaraventano enormi quantità di materiale piroplastico anche a molti chilometri di distanza. Particolare attenzione bisogna poi prestare a quei vulcani molto alti ed innevati: infatti, in caso di eruzione, essi determinano lo scioglimento di grandi quantità di neve e ghiaccio, creando di conseguenza delle tremende valanghe di fango, che possono protrarsi addirittura per mesi e mesi e raggiungere centri abitati che si trovano anche a centinaia di chilometri di distanza. Una delle eruzioni più letali è stata quella del vulcano Nevado del Ruiz, in Colombia: nel 1985 la colata di fango seguita all’eruzione uccise 23mila persone. Bisogna poi segnalare l’esistenza di mostruose entità vulcaniche, i cosiddetti supervulcani. I loro effetti sono tanto catastrofici da modificare radicalmente il paesaggio locale e condizionare pesantemente il clima a livello mondiale per diversi anni. Un’eruzione di questo genere cancellerebbe tutte le forme di vita in un raggio di qualche centinaio di chilometri, mentre un’area delle dimensioni paragonabili ad un continente verrebbe sepolta da metri di cenere vulcanica.

Nella realtà essi non sono dei veri e propri vulcani come vengono concepiti solitamente, in quanto non hanno un edificio vulcanico visibile (il classico monte a cono), ma al contrario sono costituiti da una depressione, dotata di dimensioni talmente grandi che è possibile non accorgersi che ci si sta abitando sopra. Si tratta propriamente di caldere, con diametri anche di varie decine di chilometri, al di sopra delle quali si possono formare laghi o foreste, oppure dove possono essere stati costruiti veri e propri centri abitati. Fortunatamente sulla terra non esistono molte caldere di questo tipo. Se ne contano solo 10 in tutto. Le più pericolose si trovano in Alaska (USA), in Indonesia, nel parco di Yellowstone (USA), e nell’area dei Campi Flegrei a Napoli. Non è del tutto chiaro quale sia il comportamento più saggio da attuare per evitare le conseguenze dell’eruzione di un supervulcano, ma starne parecchio alla larga appare in ogni caso la strategia migliore da attuare. Prendendo informazioni e dati da Eden, trova il Tuo Paradiso Terrestre ho stilato la lista dei paesi più sicuri del mondo. Si tratta di quegli Stati che all’interno del proprio territorio, non hanno alcun tipo di attività vulcanica. Inoltre sono stati presi in considerazione solamente quei paesi che si trovano ad almeno 3 mila km da uno dei 10 supervulcani esistenti al mondo.

Questa è quindi la lista dei 43 paesi più sicuri della terra dal punto di vista vulcanico:

  1. Kiribati
  2. Nauru
  3. Haiti
  4. Repubblica Dominicana
  5. Trinidad e Tobago
  6. Venezuela
  7. Guiana
  8. Suriname
  9. Brasile
  10. Paraguay
  11. Uruguay
  12. Senegal
  13. Gambia
  14. Guinea Bissau
  15. Guinea
  16. Sierra Leone
  17. Liberia
  18. Costa d’Avorio
  19. Ghana
  20. Togo
  21. Guinea Equatoriale
  22. Gabon
  23. Congo (Brazaville)
  24. Sud Sudan
  25. Angola
  26. Zambia
  27. Namibia
  28. Zimbabwe
  29. Botswana
  30. Sudafrica
  31. Lesotho
  32. Swaziland
  33. Mozambico
  34. Seychelles
  35. Mauritius
  36. Oman
  37. Emirati Arabi Uniti
  38. Qatar
  39. Bahrein
  40. Uzbekistan
  41. Turkmenistan
  42. Tajikistan
  43. Kirghizistan

Sostanzialmente si tratta di pochi Stati insulari del Pacifico e dei Caraibi, di alcuni paesi del Sud America, di svariati Stati Mediorientali e Asiatici e di numerose nazioni dell’Africa Sub-sahariana.

Se hai paura delle conseguenze di un’eruzione vulcanica, tra questi paesi c’è quello che fa al caso tuo.

Spero di essere stato utile.

Roberto Stanzani

www.ilmioeden.it