Uno stile di vita non troppo dissimile da quello occidentale, pur con gli adeguati distinguo; una lingua, lo spagnolo, di facile comprensione indipendentemente dal suo livello di conoscenza scolastico; un clima che, con le inevitabili eccezioni, declina sole e caldo 360 giorni all’anno; il costo della vita che consente, a chi è in grado di raggranellare 800 euro al mese, di cavarsi pure qualche bella soddisfazione; la consapevolezza da parte dello Stato che chi dall’estero entra nel Paese per aprire un’attività coinvolgendo i locali è da considerare, anche fiscalmente, benvenuto.

Tutto questo è il Messico, destinazione scelta non a caso da centinaia di nostri connazionali per dare una sterzata alla loro vita. Non sono tutte rose e fiori, ovviamente, come peraltro dappertutto. Tuttavia le storie di quelli che ce l’hanno fatta raccontano di un Paese in grado di offrire molte opportunità se solo ci siano la disponibilità al sacrificio e la voglia di emergere. Un Paese, peraltro, che nel panorama economico e finanziario internazionale sta dando prova di grande dinamismo.

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Il pil è in costante crescita (nel 2015 ha fatto registrare un invitante +2,4% rispetto all’anno precedente), l’inflazione risulta da anni sotto controllo (2,13 nello scorso anno) e il debito pubblico è ancora sotto il livello di guardia, nonostante i grandi progetti di modernizzazione che per forza di cose andranno ad incidere negativamente da questo punto di vista, anche se a tutti gli effetti si tratta di investimenti che in un futuro prossimo dovrebbero tornare a vantaggio di tutti i cittadini. Simili numeri negli ultimi mesi hanno finito inevitabilmente per attirare l’interesse di grandi gruppi finanziari provenienti da ogni parte del mondo, che hanno iniziato ad investire in modo massiccio, al punto che le riserve valutarie messicane hanno raggiunto nel 2015 il livello record di 174 miliardi di dollari statunitensi, un picco mai registrato, pur con gli inevitabili aggiornamenti, nella storia recente del Paese. A dispetto della mitologia e della sua percezione nel mondo occidentale, il Messico è dunque diventato un punto di riferimento per il mondo del business, che da qualche anno sta trovando proprio lì pane per i suoi denti, un pane molto più commestibile di quello che oggi è possibile recuperare in aree limitrofe.

Membro prestigioso del G20, il Messico è considerato per volume di scambi commerciali la seconda economia dell’America Latina, ma le proiezioni degli esperti fanno ipotizzare entro pochi anni il raggiungimento della vetta della speciale classifica. Ce n’è abbastanza, dunque, per prendere in considerazione l’ipotesi di rivolgere al di là dell’Atlantico il proprio sguardo e verificare le possibilità offerte a chi si rende disponibile a volare in America Centrale. Il visto turistico dura ufficialmente 90 giorni, ma basta uscire dal Paese 72 ore per poterlo rinnovare per un periodo equivalente: quanto basta per guardarsi un po’ intorno e verificare, soprattutto nell’emergente comparto turistico, se sussistono le basi per prolungare indefinitamente la propria permanenza laggiù. Si tenga presente però che qualsiasi attività dipendente permette di guadagnare uno stipendio adeguato al contesto, dunque non particolarmente elevato. Il trasferimento in Messico diventa vantaggioso qualora si sia in grado di avviare un’attività in proprio.

Determinazione, capacità di adattamento, idee brillanti: questi gli ingredienti per un’avventura felice a quelle latitudini. Oppure la disponibilità a svolgere compiti gravosi: l’economia messicana sta da qualche tempo concentrandosi in particolare nel settore dell’energia. Lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi e lo sviluppo di tecnologie legate all’energia rinnovabile hanno richiamato grandi gruppi da tutto il mondo, anche e soprattutto dall’Italia, ai quali necessitano individui in grado di offrire le loro competenze e le loro abilità in ambiti particolarmente delicati.

In caso contrario ampie opportunità vengono offerte da un comparto turistico che negli ultimi anni ha iniziato a muoversi per adeguare la propria offerta a quella dei competitor mondiali: molti nostri connazionali hanno trovato la quadra fra sogni e realtà proprio in questo ambito, lanciando nuove idee e avanzando proposte mutuate da quelle che dalle nostre parti funzionano da tempo, ma che a quelle latitudini non avevano ancora preso piede.

Una volta individuato il pertugio da cui passare, le procedure per fare di quella una scelta di vita definitiva diventano un problema facilmente superabile.

Gianluca Ricci

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