Messico: vivere a Playa del Carmen, Yucatan

Federica si è trasferita a Playa del Carmen, Yucatan, da pochi mesi e ci racconta la sua storia.

Mi sono trasferita a Playa de Carmen solo da due mesi che mi sono serviti per imparare a parlare spagnolo senza sembrare un’ handicappata, anche se devo ancora imparare molto; è una lingua molto ricca di vocaboli, come l’italiano! Dall’ Italia me ne sono andata per varie ragioni: prima di tutto sono giovane e avevo molta voglia di scoprire come è il mondo al di fuori di quello che già conoscevo, avevo un forte desiderio di mettermi alla prova e poi mi piaceva molto l’idea di vivere in posto di mare, che a dire il vero è sempre stato un mio desiderio. In Italia addestravo cani, un attività in proprio. Il lavoro mi piaceva molto però non avevo la possibilità di lavorare in regola, e questo mi dava molti problemi. Ad un certo punto il lavoro iniziò a diminuire perchè, come sappiamo tutti, la gente ha sempre meno soldi e quindi evita di spendere per cose di cui non ha veramente bisogno. A dire la verità poi non sopportavo più la mancanza del contatto diretto con le persone che c’è ormai in tutte le grandi città, in cui tutti hanno fretta, devono correre al lavoro e non hanno tempo di guardare chi e cosa hanno attorno. Nessuno fa pìù caso al vicino di casa, non lo conosce e non gli interessa conoscerlo; nessuno si ferma più a parlare con la persona che incontra sul tram tutte le mattine, o con il barista che gli prepara il caffè. Ricordo ancora quando da piccola nel mio palazzo (vivevo in una casa di corte) i bambini giocavano in cortile, le donne la sera si trovavano sulle ringhiere per chiaccherare e mantenere quei rapporti unici e speciali tra vicini di casa. Ricordo che lasciavamo le chiavi di casa alla vicina perchè se succedeva qualcosa poteva darti una mano. Ora tutto è cambiato: in cortile ci sono troppe macchine, e troppi pochi bambini…nessuno si fida più del prossimo per paura che gli rubi qualcosa…..come se le cose materiali valessero di più del calore umano.

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Io mi sento diversa: per questo ho scelto un posto dove la spiritualità ha un valore altissimo e dove la gente ti giudica per quello che sei e che puoi dare, e non per quello che hai e chepuò prendere. Logicamente prima di partire mi sono informata il più possibile: la sanità qui non è gratuita come da noi perciò quando sarò sicura di rimanere dovrò per prima cosa farmi un’assicurazione, e anche per poter lavorare ci sono in po’ di difficoltà, soprattutto perchè è necessario un documento difficile da ottenere, chiamato fm3. Per questo vorrei aprire un’attività mia. Da quando sono qui la cosa che mi manca di più sono le persone che amo,in particolare le amiche con cui ti capisci al primo sguardo, anche se le persone che ho conosciuto sono riuscite a darmi quel calore che non ho avuto in Italia da chi magari vedevo tutti i giorni. Per fortuna in poco tempo mi sono fatta degli amici sinceri che sento molto vicini e che mi consolano quando sono triste.

Beh da vera italiana ..mi mancano il prosciutto la bresaola e il limocello!!!! E anche quella varietà di paesaggi che qui non trovi…in fondo il nostro paese è stupendo!! Possiamo andare dalla montagna più alta al mare in non più di 4 ore!! Qui invece le distanze sono enormi e per trovare qualcosa di nuovo si deve prendenre l’aereo. Comunque i momenti veramente duri ci sono ma cerco di resistere alla tentazione di mollare tutto e tornare a casa.

E’ dura ma ce la farò,anche se la solutidune è una pessima compagnia. Però sono stata anche fortunata : mi hanno dato 6 mesi di permesso turistico che voglio proprio vivere fino in fondo. Non so ancora quando potrò tornare casa ,anche se so che gli italiani che vivono qui tornano a casa una volta l’anno… ma ho voglia di riabbracciare tutte le persone che amo,e poter raccontare tutta la mia esperienza !! Da quando sono qui mi sento un po cambiata (chissà se quando torno si noterà !) : sono meno diffidente verso il prossimo, anche se ho imparato a capire subito con chi ho a che a fare perchè, penso a causa della povertà, purtoppo a volte le persone che vivono qui cercano di farsi prestare soldi pensando di aver incontrato la tipica europea ricca. A chi pensa di lasciare il proprio paese consiglio di pensarci 100 volte perchè ancora ricordo l’ultima settimana in Italia…terribile! Mi svegliavo tutte le mattine pensando che non avrei più potuto abbracciare mia mamma ,fare una passeggiata col mio cane, accarezzare il mio gatto, andare a prendere un aperitivo con le amiche..camminare per le strade del mio quartiere..insomma nostalgia già in partenza! Però, una volta presa la decisione bisogna affrontare tutto con molta determinazione e pensare che tutto passa e ogni giorno ti può riservare qualcosa di nuovo..bello o brutto che sia farà sempre parte di te per sempre.

Per quanto riguarda la parte pratica consiglio a tutti di informarsi bene sulla sanità (e se le nostre medicine di prima necesità sono repreribili o meno !!), i permessi di lavoro, il tempo che ti è permesso rimanere come turista,e, più in generale, quanto costa la vita nel paese scelto.Quindi una volta fatto tutto questo, informarsi sul clima e preparare una valigia adatta, ricordando che l’eccesso di peso della valigia si paga a chilo !! Inoltre non dimenticatevi che se non ve ne siete preoccupati in anticipo, per i primi tempi sarete senza lavoro… quindi preparatevi economicamente ad affrontare qualche mese di vacanza forzata !

federoger@hotmail.it