La storia

Trent’anni dopo la nascita del punk, un travolgente tour scuote la Cina. Quello degli Smegma Riot, un irriverente gruppo punk di stalloni italiani che si esibisce all’ombra della Grande Muraglia proponendo a un pubblico esclusivamente locale le cover dei Ramones, con l’accento del Padrino. Lucio Cascavilla di Manfredonia (FG), alias Luzi Casca Willer, è il suo fondatore, vocalist e manager. A settembre e ottobre 2010, con la sua band ha attraversato la Cina da nord a sud, portando al suo seguito alcuni intrepidi turisti ai quali ha mostrato, tra una tappa e l’altra del tour, aspetti sconosciuti dell’Impero di Mezzo e come sopravvivere all’avventura del suo vorticoso sviluppo. E’ così, per quasi due mesi, un improbabile gruppo di turisti e punkrocker ha condiviso concerti, pernottamenti in ostello, ma anche presso case di amici compiacenti, cene tipiche, spostamenti in aereo ma più spesso sui magici treni comunisti, scalate sui monti a bordo di cavalle, shopping nei mercati del falso, visita all’Expo, oltre che alle attrazioni naturali e architettoniche. Dell’insolito tour che si è appena concluso – e che ha toccato Pechino, Tianjin, Shanghai, Dali, Shuhe, Kunming, Hong Kong, Zhuhai, Guangzhou, Shenzhen e Macao – è stato realizzato un documentario, il cui trailer è disponibile su: www.cineticlab.it/, e un libro, che sarà pubblicato il prossimo anno.

Abitare in Cina punk

Cosa significa Smegma Riot

Non significa nulla: Smegma è una parola capita male da una canzone dei Clash, Guns of Brixton. Il nostro nome cinese invece, tradotto in italiano, è: la punk band degli stalloni italiani. Il nome ci è stato dato da un’accanita fan, a cui abbiamo dedicato un singolo dell’ultimo album Evolve or die!

Cosa significa vivere come uno Smegma Riot

Significa vivere nell’indecisione creativa, nell’indigenza volontaria e nella sconclusionatezza patologica. E’ come sottoscrivere una rata di un’assicurazione sulla vita, di cui alla fine non avrai indietro nemmeno un centesimo. Ma avrai vissuto.

Spiega la Cina a chi non la conosce in 140 caratteri

Un continente in cui due punti di vista, anche se opposti, possono essere entrambi giusti o sbagliati allo stesso tempo, a seconda del luogo e della situazione.

Chi è il vostro pubblico e perché ai Cinesi piace la musica punk

I cinesi sono curiosi, noi anche, e il caos organizzato, da che mondo è mondo, funge sempre da attrattiva per le persone pronte a confrontarsi con il diverso. Il punk in Cina è arrivato tardi, tra la fine degli anni ’80 e i primi ’90, e si è sviluppato in ambiente underground, ai margini del mercato della musica pop che attualmente impazza in tutto il Paese. Chi viene ai nostri concerti tanto bene non sta: è un pubblico di nicchia, non omologato con le mode imperanti.

I tre pezzi punk più belli di sempre

Holiday in Cambodia dei Dead Kennedys, I wanna be sedated dei Ramones e London Calling dei Clash.

Il concerto più bello della tournée appena conclusa

Quello di chiusura del tour, a Canton, davanti a un nutrito gruppo di fans. Il più bello perché il pubblico ha cantato e ballato con noi dall’inizio alla fine. Il concerto è stato registrato, presto sarà autoprodotto e sarà possibile scaricarlo.

Il pubblico più caloroso mai incontrato nella vostra carriera

Quello di Kunming, città dove abbiamo vissuto per svariati anni. Qualcuno di noi abita ancora lì: è lì che ci siamo conosciuti e abbiamo cominciato.

Le tre più belle città della Cina e perché

Kunming perché è rilassata, rustica ed economica. Xiamen perché architettonicamente mescola cinese e coloniale, ed è vivibile e calma. Canton perché è dinamica, pittoresca e inquinata.

Quanto costa vivere a Kunming

500 euro al mese.

Quanto costa vivere a Pechino

1000 euro al mese. Il nostro chitarrista riesca a sopravvivere con una borsa di studio di 200 euro mensili: vive in un dormitorio senza cucina, con bagno alla turca in corridoio e mensa scolastica, condividendo la camera con un ragazzo coreano.

Tre cose che gli Italiani dovrebbero imparare dai Cinesi

L’incredibilità. I cinesi fanno cose incredibili, in un tempo limitato, con una logica diversa, a volte anche al di là di ogni senso pratico.

La rilassatezza. Il saluto di commiato in cinese significa, letteralmente: arrivederci e vai piano. La Cina e’ un paese esteso, in cui i tempi si dilatano a dismisura, e la sovrappopolazione ha spinto la popolazione a una calma filosofica che lo adatta a qualsiasi situazione. La pazienza. La pazienza ha un limite, i cinesi no.

Lucio Cascavilla punk

Tre cose che gli Italiani potrebbero insegnare ai Cinesi

La passione. Il cinese è freddo. Poco propenso agli slanci d’entusiasmo. Poco avvezzo al contatto fisico in luoghi pubblici.

La creatività. Se un’idea funziona viene copiata all’eccesso, anche se non vende più, e nessuno pensa mai di cambiarla. Il retaggio confuciano rende il passato immutabile. Un cambiamento sociale è comunque in atto. Lento, disordinato e inesorabile.

E la terza?

Se fossimo tedeschi, sarebbe la disciplina. Se fossimo inglesi, il rispetto delle regole. Ma visto che siamo italiani, potremmo insegnare il tresette, il calcio, il bunga-bunga…

Chiudi gli occhi e pensi: Voglio vivere così. Cosa vedi?

Pechino, Piazza Tian ‘An Men stracolma di gente: il pubblico che canta durante un nostro concerto.

Intervista di Claudia Ceroni