L’Italia non fa più per me”

“L’Italia non fa più per me”. Quante volte abbiamo sentito e pronunciato questa frase. Forse una di troppo. Colpa delle poche opportunità di lavoro, dell’incertezza per il futuro o semplicemente di tanta voglia di cambiare, magari ricostruendosi una nuova vita all’estero. Sì, ma dove andare? A stilare una classifica dei Paesi migliori in cui trasferirsi ci ha pensato il colosso finanziario Hsbc che ogni anno pubblica l’“Expat Explorer Survey”, un rapporto con il quale i ricercatori mettono sotto la lente di in gradimento tutto il mondo, intervistando 27mila persone e cercando, dalla qualità delle loro risposte, di capire quali siano i migliori Paesi per iniziare una nuova vita. Gli intervistati sono i cosiddetti “expat”, coloro che hanno scelto di trasferirsi altrove e iniziare una nuova esistenza in un Paese straniero definitivamente. Gli elementi considerati per l’indagine sono diversi: l’impatto sulla famiglia, il contesto di vita, le prospettive lavorative, i servizi e l’ambiente sociale.

Così, soprattutto in base a tre variabili – Family, Experience ed Economics – gli expat hanno premiato per il secondo anno consecutivo Singapore. Il motivo? La stabilità che la città-stato offre in termini di situazione politica ed economica. Quattro intervistati su cinque, infatti, hanno dichiarato di sentirsi tranquilli come se fossero a casa. Al secondo posto ancora una conferma. Si tratta della Nuova Zelanda che piace per l’esperienza di vita, la facilità d’inserimento e l’accessibilità di abitazioni a buon prezzo. Medaglia di bronzo per il Canada, grazie alla tolleranza dei suoi abitanti e alla sicurezza.

E in Europa? Dobbiamo aspettare il quarto posto dove a sorpresa si piazza la Repubblica Ceca come miglior Paese in cui ricominciare. Un risultato incredibile se si pensa che nella classifica dell’anno precedente era appena 18esima. Il merito è dell’educazione e degli altri parametri legati alla qualità della vita in famiglia, a cui si aggiunge un’inflazione inferiore all’1%, disoccupazione sotto al 5% e una città come Praga che affascina milioni di turisti ogni anno. Quinta classificata la Svizzera, che naturalmente va forte in termini di salari: in media gli espatriati guadagnano 188mila dollari l’anno, margine di manovra che consente loro fruttuosi investimenti e risparmi. Anche se l’elevato costo della vita rischia di annullare molti di questi vantaggi.

Norvegia, Austria, Svezia e Germania, con il Bahrein in nona posizione, completano la top ten stilata da Hsbc. Scelte ambientali e qualità del welfare sono le maggiori virtù della Norvegia, mentre famiglia ed educazione quelle dell’Austria. E poi c’è la Svezia, dove tre quarti degli espatriati sottolineano l’attenzione alla vita di famiglia e dunque ai bambini. Chiude la top ten la Germania, specie per la qualità del mercato del lavoro. Si inserisce, infine, tra Austria e Germania, il Bahrein, la monarchia-isola del golfo Persico. Un luogo questo non solo privo di tassazione ma ideale anche per “fare nuove conoscenze”, secondo le risposte degli espatriati.

Insomma, non resta che preparare le valige e partire. E se queste dieci destinazioni non vi entusiasmano, qui potete consultare la classifica completa dei Paesi migliori per trasferirsi stilata da Hsbc.

Partecipa alla nuova edizione di Expat Explorer e condividi la tua esperienza all’estero: 

https://g4-emea.yougov.com/vKC4txs7ZtkD2Q