L’integrazione degli stranieri in Australia

L’Australia è una nazione giovane (dal punto di vista della colonizzazione britannica) con poco più di duecento anni di storia dall’arrivo del Capitano Cook.L’Australia come le definiamo oggi è stata costruita grazie all’immigrazione di milioni di persone che da tutte la parti del mondo sono partiti per un continente sconosciuto ed ostico in cerca di una vita migliore. Partendo dall’immigrazione forzata di galeotti britannici ed arrivando alla immigrazione studentesca da parte di Indiani e asiatici in generale, l’Australia ha sempre accolto etnie diverse. Oggi in Australia circa il 25% dei residenti risulta essere nato all’estero. A questi si aggiungono coloro che sono nati in Australia ma con genitori a loro volta immigrati. Insomma, è probabilissimo che in Australia il vostro vicino di casa sia arrivato da poco nella terra dei canguri. Vediamo un po’  qual è la situazione in termini di integrazione.

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Come si integrano gli stranieri in Australia?

Secondo il mio personalissimo parere, molto bene. Come in tutte le parti del mondo, esistono le persone che vedono l’immigrazione come una minaccia alla loro qualità di vita ed alle loro prospettive di lavoro. E’ importante però separare la retorica dei politici e dei giornalisti dalla realtà di tutti i giorni.

Prendiamo ad esempio l’immigrazione italiana del dopoguerra. Centinaia di migliaia di Italiani partirono in nave per arrivare in una nazione della quale sapevano poco e della quale spesso non conoscevano la lingua. Gli Italiani si integrarono lavorando molto duramente facendo i lavori che gli Australiani non volevano fare. Agricoltura ed edilizia furono due dei settori sui quali i nostri connazionali si tuffarono, trasformando l’Australia con il proprio lavoro.

Ovviamente ci furono momenti difficili a causa della accoglienza diffidente da parte degli Anglosassoni però, con il passare del tempo, il lavoro svolto dagli Italiani permise loro di guadagnarsi il rispetto da parte di chi prima li denigrava trattandoli come cittadini di Serie B. Al giorno d’oggi, grazie all’esempio fornito dalle generazione precedenti (aggiungendo alla lista i Greci, i Croati e tutti gli altri gruppi etnici arrivati in passato), l’integrazione è molto più facile. In quanto Italiani, non si viene più visti con sospetto, anzi.

La situazione è ben gestita grazie alla politica di immigrazione dell’Australia che limita il numero di visti elargiti e seleziona il tipo di persone alle quali viene elargito il visto.

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A differenza dell’Europa, dove non esistono barriere interne e quindi i movimenti transnazionali di persone non può essere regolamentato, in Australia l’immigrazione viene usata leva di crescita della nazione considerando il lato economico come priorità. Ciò aiuta ad accogliere immigrati che sanno fare un certo tipo di lavoro e che sappiano parlare un minimo di Inglese. In questo modo si riducono i rischi di avere sezioni della società emarginate.

Ovviamente ci sono certe persone che mantengono un forte legame con la loro terra d’origine ed i suoi usi e costumi. Questi fanno più fatica ad integrarsi ma hanno comunque a loro disposizione gli strumenti per integrarsi. Ad esempio, le strutture governative (ad esempio la sanità) offre servizi di traduzione in dozzine di lingue (Italiano incluso) in modo che i residenti abbiano la possibilità di usufruire dei vari servizi senza essere bloccati dall’ignoranza della lingua (questo vale soprattutto per le generazioni più anziane).

La cosa più importante da ricordarsi quandi si pensa all’integrazione degli stranieri in Australia è che siamo in così tanti stranieri che l’integrazione avviene comunque, grazie alla vita di tutti i giorni. Ad esempio io lavoro o ho lavorato con colleghi Cinesi, Indiani, Messicani, Polacchi, Americani, Canadesi, Inglesi, Cingalesi, Thailandesi, Francesi e chi più ne ha più ne metta. Concludendo, l’integrazione degli stranieri in Australia dipende in gran parte dagli stranieri stessi. Se avete voglia di integrarvi, troverete una nazione che vi accoglie a braccia aperte.

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Se lavorate duramente e seriamente in Australia, siete i benvenuti, venite rispettati e vi integrate bene.

Aldo Mencaraglia

www.italiansinfuga.com

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