La curiosità spinge a “toccare con mano”: saranno davvero queste le atmosfere che ancora si respirano nelle città dei grandi testi letterari ? Nulla ci impedisce di accertarcene di persona, grazie alle offerte di Volagratis, che ci permettono di raggiungere le città che passiamo in rassegna:

COAHUILA, MESSICO

“Cavalli Selvaggi” di Cormac McCarthy

E’ la storia del viaggio a cavallo di due ragazzi attraverso la regione di Coahuila: la loro meta è il Messico, e la speranza di lavorare come Cowboys.

Tratto dal libro: “Quella notte sognò i cavalli sull’altopiano. Le piogge della primavera avevano reso l’erba rigogliosa, ed i fiori selvatici ricoprivano la terra di blu e giallo fino all’orizzonte, e nel sogno lui correva con i cavalli…”

ISTANBUL, TURCHIA

“Il Museo dell’Innocenza” di Orhan Pamuk

Definito il biografo ufficiale di Istanbul, Pamuk ama descrivere i luoghi della città dove oriente ed occidente si incontano. La città descritta ne “Il Museo dell’Innocenza” non sembra reale, data la velocità con cui Istanbul si sviluppa e cambia, ma il Museo esiste davvero. Il romanzo narra la storia d’amore di un ricco giovane che sacrifica tutto ciò che possiede (dalla carriera al matrimonio) per la bella Füsun.

Tratto dal libro: “Amore è ciò che lega Kemal a Füsun. Amore è ciò che sentono quando sono insieme: quando viaggiano insieme, quando passeggiano, quando entrano in una casa, una stanza, un giardino. Amore è ciò che sente Kemal quando osserva Füsun prendere il tè in giardino o seduta ad un tavolo”.

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BIG SUR, CALIFORNIA

“Big Sur” di Jack Kerouac

Si tratta di un’autobiografia: del viaggio attraverso la regione californiana di Kerouac quando scelse di fuggire dalla tumultuosa vita di città. Il protagonista (Jack Duluoz) è un personaggio tormentato, che cerca e trova (anche se solo temporaneamente) la pace tra le montagne della regione costiera di Big Sur.

Tratto dal libro: “Nelle dolci serate primaverili rimango immobile a guardare le stelle – tutto questo deve portare a qualcosa di buono, che sarà splendente, magico ed eterno come lo sono loro – non c’è altro che io possa aggiungere”.

L’ ISOLA DI SKYE, SCOZIA

“Gita al faro” di Virginia Woolf

Il romanzo modernista di Virginia Woolf si svolge nelle Ebridi, dove la famiglia Ramsay si reca ogni estate. Sebbene la maggior parte del libro si sviluppi sui monologhi interiori di Mrs Ramsay e del marito, il paesaggio – ed in particolare il mare e le onde che separano l’isola dal faro di Godvrey – diventa un personaggio chiave ed assolutamente indipendente.

Tratto dal libro: “Era uno splendido mattino, tranne per il vento. Il vento univa cielo e mare, come se fossero un tutt’uno: come se ad un tratto le barche volassero nel cielo e le nuvole fossero cadute sul mare”.

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CUERNAVACA, MESSICO

“Sotto il Vulcano” di Malcom Lowry

Il romanzo di Lowry viene spesso citato come uno tra i migliori del XX secolo, sebbene sia complesso e piuttosto intricato. Il testo segue il console inglese Geoffrey Firmin nel Giorno dei Morti, a Cuernavaca (circa 30 minuti da Mexico City).

Tratto dal libro: ” C’era qualcosa nella forza selvaggia di quel paesaggio, un tempo campo di battaglia, che sembrava urlargli in faccia. Una presenza nata da una forza il cui grido egli riconobbe come familiare, che lo prese e lo gettò tra le braccia del vento, ed un coraggio, una passione, un desiderio di agire, di essere e di fare si impossessarono di lui…”

LA BRUGHIERA DELLO YORKSHIRE, INGHILTERRA

“Cime tempestose” di Emily Brontë

Il romanzo di Emily Brontë si svolge interamente nella brughiera dello Yorkshire, dove le sorelle Brontë abitarono per un certo periodo.

Tratto dal libro: “Il mio amore per Linton è paragonabile alle foglie dei boschi: cambiano con il cambiare delle stagioni. Il mio amore per Heathcliff è come le eterne rocce su cui essi poggiano: quasi non si vedono, ma sono essenziali”.

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LAS VEGAS, NEVADA

“The Goldfinch” di Donna Tartt

Sebbene la maggior parte dei romanzi della Tartt si svolgano a New York, le sue descrizioni di Las Vegas sono spesso più vive ed emotive di quelle di Manhattan. Gli ambienti turistici non vengono quasi mai citati, mentre l’autrice predilige il deserto e la periferia della “città del peccato”.

Tratto dal libro: “Ormai stavamo guidando da un pezzo, ma non c’erano segnali visibili, ed era praticamente impossibile stabilire verso che direzione ci stavamo muovendo. L’orizzonte, monotono, sembrava non voler cambiare e temevo saremmo finiti in uno di quei sentieri bruciati dal sole che si vedono nei film”.

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ONTARIO, CANADA

“Lives of girls and women” di Alice Munro

Premiata con il Nobel lo scorso anno, Alice Munro è nata e vive a Wingham (Ontario), dove ha poi vissuto fino al 1963, quando si è trasferita a Victoria ed ha aperto la “Munro’s Books”. I luoghi e paesaggi canadesi le sono cari e familiari.

Tratto dal libro: “La vita delle persone, lì come altrove, era piatta, semplice, incredibile e misteriosa, come una profonda caverna rivestita di scintillante linoleum da cucina”.

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TANGERI, MAROCCO

“Il tè nel deserto” di Paul Bowes

Il deserto nordafricano fa da sfondo a quello che è stato inserito dal Times nella lista dei 100 migliori romanzi scritti tra il 1920 ed il 2005. Bowes visse a Tangeri dal 1947 sino alla morte nel 1999.

Tratto dal libro: “La bellezza del deserto da il meglio di sè nella luce dell’alba o del tramononto. Non c’è alcun senso di distanza nè di spazio, ed ogni piccolo dettaglio può essere un’importante variante in una trama paesaggistica altrimenti ripetitiva”.

DUBLINO, IRLANDA

“Ulisse” di James Joyce

Un classico della letteratura, di cui lo stesso Joyce disse: “Voglio dare un’immagine di Dublino talmente completa ed esatta, che se la città dovesse improvvisamante scomparire dalla faccia della terra, potrebbe essere ricostruita esttamente uguale grazie al mio libro”…si può dire che ce la fece.

Tratto dal libro: “Ombre silenziose si addensarono sulla pace di qual mattino. Il mare che stava ammirando divenne quasi bianco: il petto candido di un mare oscuro. Lo stagliarsi delle onde gli ricordava una mano che suonava un’arpa, la forza di corde da cui usciva una melodia leggera. Una nuvola ricoprì lentamente il sole, fino a far cambiare colore alla baia: dall’intenso blu ad un verde scuro”.

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TOKYO, GIAPPONE

“After Dark”di Haruki Murakami

Molti sono i romanzi di Murakami che descrivono la città di Tokyo, ma “After Dark” cattura l’affanno della città nel corso di una sola notte.

Tratto dal libro: “Salimmo su un autobus diretto a Shinjuku, per poi dirigerci verso un locale clandestino, il DUG, che si trovava proprio dietro la libreria Kinokuniya. Iniziammo tutti con due vodka tonic”.

MOSCA, RUSSIA

“La signora con il cagnolino” di Anton Chekhov

Definita da Nabokov una delle migliori novelle mai scritte, “La signora con il cagnolino” si svolge tra Mosca e yalta, dove il narratore incontra la dama del titolo.

Tratto dal libro: “A casa, a Mosca, tutto procedeva secondo la routine invernale: si scaldavano le stoviglie e si faceva colazione al buio del mattino, quando la lampada ad olio veniva accesa solo per qualche breve istante. Il ghiaccio ricopriva già tutto”.

NEW YORK CITY, NEW YORK

“Il giovane Holden” di J.D. Salinger’s

Moltissime sono le descrizioni di Salinger della città di New York (da Central Park al Museum of Natural History), tutte ancora accuratissime.

Tratto dal libro: “Stavo pensando al lago di Central Park, quello a sud, accanto a Cantral Park South. Stavo pensando se sarà già ghiacciato per quando sarò di ritorno a casa. E se si è ghiacciato, che fine hanno fatto le anatre? Dove vanno le anatre quando il lago ghiaccia completamente. Forse qualche giovanotto arriva con un gran furgone e le trasporta tutte allo zoo o in qualche luogo simile. O forse, semplicemente, volano via”.

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PAMPLONA, SPAGNA

“Il sole sorgerà ancora” di Ernest Hemingway

Ecco, quella di Hemingway non è una descrizione che si adatta all’odierna Pamplona, tanto è cambiata la città. Nonostante ciò la descrizione che ne fa l’autore è ancora di grande impatto.

Tratto dal libro: “Attraversammo un vasto altopiano. Il fiume scorreva sulla destra, ed il sole splendeva sulla sinistra, attraversando la linea degli alberi all’orizzonte. In lontananza si intravedeva Pamplona: le mura della città, la Cattedrale ed il profilo della città interrotto dagli innumerevoli campanili delle chiese cittadine”.

NOTTINGHAMSHIRE, INGHILTERRA

“Figli e amanti” di D.H. Lawrence

Lawrence è nato e cresciuto nel Nottinghamshire, sfondo di molti dei suoi romanzi autobiografici.

Tratto dal libro: “Ammirò le rose: erano bianche, pure, rigogliose. L’albero accanto invece era scuro ed ombroso. D’impulso si diresse verso le rose, vi si stese accanto, quasi a proteggerle…”

CARTAGENA, COLOMBIA

“L’Amore ai tempi del colera” di Gabriel García Márquez

Come in “Cent’anni di solitudine” la città in cui si svolge la trama non viene mai esplicitamente svelata, ma sappiamo che Márquez ha vissuto molti anni a Cartagena, ed alcuni aspetti del testo, oltre al fiume Magdalena, richiamano fortemente la città colombiana.

Tratto dal libro: “Da una delle finestre entrava lo splendore dell’alba ad illuminare la stanza carica di oggetti che serviva da laboratorio e da camera da letto. Nonostante la luce gli fu impossibile non riconoscere immediatamente la presenza autorevole della morte”.

FIRENZE, ITALIA

“Camera con vista” di E.M Forster

Sebbene a Lucy, la protagonista del libro non piaccia all’inizio il panorama fiorentino di cui gode dalla sua camera d’albergo, si innamora perdutamente della città durante le sue passeggiate.

Tratto dal libro: “Era piacevole svegliarsi a Firenze, aprire gli occhi e ritrovarsi in una camera immersa nella luce del sole e dal pavimento in mattoni rossi. Il soffitto dipinto ritraeva amorini blu e grifoni rosa circondati da violini. Era piacevole aprire le finestre e sporgersi al sole, ammirare le splendide colline, gli alberi ed i marmi delle chiese della città”.