Non se ne parla, quasi tutti la ignorano o la sottovalutano. È la terza causa di morte nel mondo ma, per molti, è come se non esistesse.

Abbiamo parlato in due post precedenti dei paesi dove nessuno muore di malattie cardiovascolari e dove nessuno muore di tumore (che sono rispettivamente la prima e la seconda causa di morte nel mondo). Oggi voglio analizzare la terza causa di morte ed indicare gli Stati migliori, quelli dove nessuno, o praticamente nessuno, ne è colpito. Si tratta di una malattia tremenda che peggiora inesorabilmente nel tempo, uno stato di infiammazione cronica dell’apparato respiratorio che colpisce le persone che inconsapevolmente o meno, mettono a repentaglio la propria vita con comportamenti che, come vedremo, in molti paesi sono considerati la normalità.

Prima di approfondire la questione per capire davvero cos’è questa malattia e dove è più o meno presente, vorrei precisare che i dati e le informazioni usate per questo articolo provengono Eden, trova il Tuo Paradiso Terrestre, libro elettronico che esamina tutti gli argomenti-chiave che influenzano la vita di chi decide di emigrare all’estero: per ognuno dei 196 Stati del mondo, vengono analizzati il costo della vita, il livello salariale, il clima, la criminalità, la qualità del sistema sanitario, il rispetto dei diritti e delle libertà, l’inquinamento atmosferico e tanti altri importanti argomenti. Un capitolo dell’e-book è dedicata specificatamente alle malattie che colpiscono i vari paesi del mondo.

La terza causa di morte nel mondo è una malattia non trasmissibile, cioè non infettiva. Colpisce le vie respiratorie e il tessuto polmonare causando uno stato di infiammazione cronica (non guaribile) e porta inesorabilmente alla morte. Chi fuma ha il 20% di probabilità in più di esserne colpito. Anche chi si espone a polveri, sostanze chimiche, vapori o fumi irritanti all’interno dell’ambiente di lavoro ha maggior rischio di esserne colpito. Così anche chi respira continuamente aria inquinata (non solo quella delle città) ma anche quella presente all’interno delle abitazioni, provocata dalle emissioni di stufe, apparecchi elettrici, impianti di aria condizionata ecc…

A causa della Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (questo è il nome vero della malattia) i bronchi cambiano gradualmente la propria forma e, ogni giorno che passa, si fatica sempre di più per inspirare ed espirare, fino all’inevitabile atroce morte che arriva nel momento in cui non si è davvero più capaci di respirare. Purtroppo per tutto ciò non esiste una cura, ma solo farmaci che tentano di rallentare il declino.

Questa orribile malattia è presente quasi ovunque, ma la situazione è veramente gravissima in Cina ed in India dove il vizio del fumo e l’inquinamento atmosferico provocano ogni anno un vero sterminio: in ognuna di queste due nazioni, più di un milione di persone muore ogni anno. Come è facile da immaginare, sono i paesi più industrializzati (e quelli che si stanno velocemente adeguando al modello consumistico) ad avere il più alto numero di vittime: le nazioni occidentali con il loro inquinamento ed i loro vizi sono quindi una vera fabbrica di morti causate dalla BPCO (Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva). Se stai cercando di capire quale possa essere una buona alternativa all’Italia nell’ottica di un espatrio, ti sarà utile sapere quali sono i luoghi dove questa malattia è praticamente assente.

Ecco i 10 paesi migliori del mondo:

  1. Isole Kiribati (0,2)
  2. Montenegro (0,2)
  3. Kuwait (0,5)
  4. Qatar (1,0)
  5. Emirati Arabi Uniti (1,7)
  6. Haiti (1,9)
  7. Azerbaijan (2,1)
  8. Isole Bahamas (2,7)
  9. Isole Antigua e Barbuda (2,9)
  10. Georgia (4,2)

Tra parentesi il numero di decessi annuali ogni 100mila abitanti.

Se sogni di trasferirti in un altro paese, ora sai quali sono quelli dove questa tremenda malattia è pressoché assente.

Roberto Stanzani

www.ilmioeden.it