Parola di Monica Bruni che ad Amandola in provincia di Fermo ha un’agenzia immobiliare (www.monicabruni.org).

Casali nelle Marche

La redazione di Voglio vivere l’ha intervistata.

Di quanto è cresciuta la percentuale di chi investe in immobili in campagna o nei centri storici negli ultimi dieci anni?

Moltissimo. Siamo partiti da zero e ora gli immobili sono quasi tutti esauriti in determinate zone. Alcuni centri storici, che fino a qualche anno fa erano quasi del tutto abbandonati, hanno stuzzicato l’interesse di giovani coppie locali e di tanti stranieri. La stessa cosa è avvenuta per i casali di campagna, acquistati soprattutto da stranieri (inglesi, americani, israeliani, olandesi, belgi, australiani) e da qualche italiano, proveniente da grandi città del Nord Italia.

Tracci il profilo di chi compra!

L’età è cambiata, soprattutto negli ultimi anni. Da noi vengono coppie mature in età di pensionamento o pre-pensionamento per una residenza stabile. Circa cinque sei anni fa erano giovani. Dieci anni fa i nostri clienti erano artisti, personaggi piuttosto eccentrici, diciamo stravaganti.

Ora?

Molti manager, dirigenti d’azienda, addetti informatici, persone informate non solo sulla qualità abitativa dei luoghi, ma anche sulle potenzialità d’investimento e sulla rendita a medio- lungo termine. Questo tipo di utenza si è diretta soprattutto sull’acquisto della casa di vacanza.

Si investe al Centro più che al Nord e al Sud?

Noi operiamo nelle Marche, il Centro Italia attrae molto per le sue spiccate caratteristiche ambientali:  il clima, l’ospitalità, la possibilità di spostarsi per motivi turistici anche in  altre zone, le usanze, la buona cucina, la presenza di piccoli scali aeroportuali. Ma anche perché è facile raggiungere la propria casa di vacanza o farsi raggiungere da familiari e amici in poco tempo e con estrema comodità.

Casali nelle Marche

Chi investe nelle Marche ?

Per lo più stranieri, perché l’ambiente delle Marche riassume in se delle peculiarità uniche. Una magnifica campagna, tra bellissimi monti con parchi naturali e il mare, bellissimi borghi di origine medievale, un museo diffuso a cielo aperto, tanta storia, affascinanti leggende, vita attiva, a cui è facile partecipare grazie alla spontanea integrazione di chi viene a vivere in questi luoghi. L’atmosfera è genuina. Ancora non si sono comprese le potenzialità turistiche di questi luoghi. Questo posto non è adatto a chi è attratto dal glamour.

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E questo cosa implica?

Garantisce ancora buona scelta di fabbricati, e prezzi accessibili.

In genere si investe per dare in locazione o per viverci?

Per tutti e due gli obiettivi, che sono una buona forma di investimento. Gli stranieri comprano un casale, lo ristrutturano, costruiscono in genere una piscina. E lo danno in locazione ad altri stranieri per alcune settimane. Pare renda davvero. Gli stranieri, in genere non sono come gli italiani.

Cioè?

Non sono gelosi della propria abitazione, per cui affittano anche persone che hanno acquistato la loro casa di vacanza. Molti al contrario scelgono le Marche come sceglierebbero la Florida. Vengono qui per abitarci. Sono anziani che vengono da noi per vivere in modo sereno quella parte di vita destinata alla pensione. Ma ci sono anche coppie di giovani, che scelgono di cambiare vita. Chi compra per viverci spesso viene dall’Australia e dal Sud Africa.

Casali e rustici nelle Marche

Quale l’investimento che rende di più e in quali zone delle Marche?

Conviene sempre acquistare immobili tipici, ovvero antichi, costruiti con materiali classici dell’architettura locale: pietra, laterizio, travature in legno, sia in campagna che nei centri storici. In questo caso, è bene investire in quei rari edifici che abbiano almeno un piccolo spazio all’aperto (terrazzo, giardino). Alcune zone sono più richieste di altre, ma in queste stesse zone è diventato difficile trovare valide occasioni. L’edificio classico deve avere una certa metratura, quindi un certo potenziale abitativo, uno spazio aperto, una bella vista, un certo “carattere”. Molto gettonata la zona Sibillini, ossia quell’area che si estende ai piedi dei Monti Sibillini, tra le provincie di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Parlo del cosiddetto “Golden Triangle”, considerato il cuore di questa zona, compresa tra i comuni di Amandola, Sarnano, Monte San Martino, Sant’Angelo in Pontano, Penna San Giovanni, Gualdo.

Ci sono eventi che rendono particolarmente redditizio investire nelle Marche?

Non eventi particolari. Ma ci sono molte strutture sciistiche, turistiche in genere.Che tipo di servizio offre ai suoi clienti?

Dalla promozione degli immobili, alle ricerche mirate se richieste, dall’aiuto nella ricerca personalizzata dell’immobile, all’ assistenza pratica, formale, burocratica dalla scelta dell’immobile, fino alla sua completa acquisizione. Se il cliente è straniero, garantiamo: l’ acquisizione del codice fiscale, l’apertura del conto bancario, l’elaborazione dei contratti in lingua, l’assistenza all’atto, il cambio delle utenze contrattuali,  un aiuto per ottenere il permesso di soggiorno in caso di cittadini non europei, e tanti altri consigli.

Come avviene il contatto e cosa avviene subito dopo?

Tramite website oppure rivista specialistica, trasmissioni tv straniere, passaparola. Segue un’ e-mail o un contatto telefonico e poi c’è la visita ai luoghi scelti.

Casali e rustici nelle Marche

Ho letto sul sito che c’è un’équipe di tecnici pronti a sostenere il cliente. Cosa fanno?

Parliamo di assistenza legale offerta in modo gratuito presso gli studi notarili di riferimento, e anche assistenza tecnica relativa alle opere di restauro. Ci sono geometri ed imprese specializzate nell’intervento su fabbricati antichi. Prima dell’acquisto si possono richiedere preventivi relativi alle spese aggiuntive, alle imposte, agli onorari. I nostri tecnici possono anche dare un’idea di quanto possa costare un restauro.

In genere cosa chiede il cliente?

Immobili con carattere, classici, tipici della nostra architettura residenziale rurale, oppure nel centro storico, abitazioni indipendenti, con spazi aperti in luoghi vitali. Esclusi quasi del tutto gli immobili nelle frazioni o nei centri abbandonati. Per i casali, la prima caratteristica è la famigerata “location”. La vista non deve essere disturbata da fabbricati nuovi nelle vicinanze, da fabbricati industriali, tralicci, strade rumorose, ferrovie. Il contesto è molto importante. Inoltre, è richiesta la presenza di una natura incontaminata: alberi maturi, campi sconfinati, il dolce susseguirsi dei promontori. In particolare, sono in tanti a volere lo scenario dei Monti Sibillini. In altri casi, più rari, si vuole la visuale sul mare.

Le dimensioni?

Quella più richiesta si aggira sui 200/240 metri quadrati. Quindi sono ricercate le abitazioni non enormi, e neanche troppo piccole, in grado di ospitare famiglie e ospiti. Ovvio, tutte rivolte in direzione Sud. Più soleggiate.

Mi parli del dopo acquisto: quali sono le tendenze?

Dipende dall’obiettivo per cui un immobile si compra, se è stato acquistato a fini abitativi o vacanzieri. In ogni caso, quasi tutti fanno grande vita sociale, ricevono ospiti, imparano a cucinare e bere italiano, trascorrono molto tempo intorno e nella piscina, anche a temperature che per noi sarebbero proibitive. Ancora, tanta lettura, relax e voglia di conoscere le località più suggestive, le tradizioni locali. Sono in tanti ad integrarsi nella vita sociale di questi posti. Per alcuni di loro è necessario avere spesso progetti abitativi, in questo noi italiani siamo molto diversi e più stanziali.

Casali e rustici nelle Marche

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Che succede allora?

I clienti rivendono il primo progetto per averne un altro magari anche nella stessa zona, o migrare altrove. I più maturi, dopo qualche anno di assoluta indipendenza, molto spesso si ricongiungono alla famiglia di origine e rivendono l’immobile per un ritorno in patria.

Per l’acquisto o la ristrutturazione sono previste agevolazioni?

Su questo consiglio d’informarsi anno per anno presso la Regione Marche. Pare ci siano agevolazioni e finanziamenti per il restauro di immobili caratteristici. Ma questo varia ogni anno. Stessa storia per attività turistico ricettive, agriturismo, B&B, Country House, affittacamere. Se l’immobile è vincolato dalla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici, è garantito l’intervento diretto del Ministero con l’accesso a mutui agevolati.

Acquisto di immobili e distretti industriali vicini. Cosa mi dice?

Il distretto calzaturiero rappresenta un universo parallelo a quello agricolo residenziale. Si sviluppa nella fascia maceratese più vicina alla costa, vicino alle grandi vie di comunicazione. Questo ha impedito la penetrazione delle attività industriali nella zona più interna e disagiata, poiché mal collegata. Le zone cosiddette disagiate hanno così avuto la fortuna di essere preservate dall’urbanizzazione selvaggia, legata alle attività produttive, che ha visto la concentrazione abitativa nei poli industriali. Chiarisco che per poli industriali intendo piccole industrie manifatturiere molto diverse per grandezza e impatto da quelle del nostro Nord.

E quindi?

Tale universo parallelo non interagisce per niente con la zona agricola residenziale. Molti abitanti della zona interna si spostano per andare nei posti di lavoro, coprendo una distanza da ritenersi piuttosto esigua in termini temporali. Un’ora e anche meno.

Nelle vicinanze si producono scarpe e vini famosi. I suoi clienti fanno visite alle aziende?

Chi ha acquistato casolari nella zona non è molto interessato alla questione fashion, anche perché la fascia di produzione interessa solitamente famosi brand e prodotti di lusso, destinati ad un pubblico cittadino. L’acquisto in outlet rappresenta solo un diversivo per la maggior parte femminile in qualche giornata di vacanza.

Iniziative organizzate per i clienti?

Sì, visite guidate in aziende vitivinicole. E poi c’è l’altro progetto “adotta un Ulivo”, riservato ad un pubblico cittadino d’oltreoceano.

I clienti in genere curano un orto, un giardino?

Quasi tutti quelli che acquistano il casolare con terreno, piccolo o grande che sia, si dilettano nell’autoproduzione. Coltivano un piccolo orto, uliveti e vigneti, con grandi soddisfazioni.

Consigli? 

Consigliamo di acquistare in questo particolare momento. I prezzi stanno scendendo a causa della recessione che ha colpito soprattutto i Paesi anglosassoni. Alcuni inglesi rivendono e a prezzi molto vantaggiosi. Spesso si tratta di casali già restaurati con buon gusto, acquistati quando la sterlina valeva più della lira.

A cura di Cinzia Ficco