Daniele e il suo agriturismo a Norcia

Il racconto di Daniele, che ha scelto di aprire un Agriturismo a Norcia e la Val Nerina (in Umbria) per allontanarsi dal caos di una grande città.

Ero veramente stanco.

Le mie giornate in ufficio erano infinitamente lunghe, lente monotone, piatte, senza senso e mi sentivo svuotato dentro. Decisi di trascorrere le mie vacanze nella casetta dei nonni, in un piccolo paesino ai confini del mondo nel Parco dei Monti Sibillini. Un paesino dove la strada asfaltata finisce e cominciano quelle sterrate, le antiche strade romane, perché questa zona fu ai tempi delle guerre puniche, avamposto dell’esercito di Roma.

Siamo ai confini tra il Regno delle due Sicilie e le terre dello Stato Pontificio, come testimoniano antichi “cippi”, colonne in granito, poste sul crinale dei monti con lo stemma degli stati scolpiti sui lati. Le strade si inerpicano in direzioni diverse fino a portarti a 1500-1800 metri di altezza con paesaggi straordinari, con cime di monti e colline che si alternano fino all’orizzonte. La sera rientravo a casa a godere lo spettacolo di un cielo color indaco, che diventa con la notte super stellato, di un’acqua leggera e fredda della sorgente, che alimenta le case e del silenzio che ti avvolgeva e del profumo della valle che la brezza ti portava, facendomi dimenticare ciò che mi angustiava.

Agriturismo a Norcia

Il nuovo giorno mi portava la voglia di essere allegro, dinamico e in realtà potevo scegliere cosa fare. Cominciai con il rafting, la discesa del fiume Nera, con il gommone, francamente non sapendo nuotare, amo stare sulla terra ferma, ma la competenza dell’organizzazione e le tute da sub, che mi fecero indossare, mi tranquillizzarono, e la curiosità fu il motore, e l’esperienza fu straordinaria.

Vivere un fiume dal di dentro è molto più entusiasmante che guardarlo dal di fuori. È un altro mondo, mentre il gommone, guidato da mani esperte, scivola sull’acqua e la riva ti scorre vicino, scopri piante, luoghi, aspetti di una realtà sconosciuta. È un altro mondo, un’altra dimensione, puoi entrare nell’energia dell’acqua e sentirti fiume, acqua che scorre libera, superficiale, profonda, ma sempre sicura, perché il fiume Corno, è un piccolo fiume, vorticoso e suggestivo. E così ho ripetuto altre volte l’esperienza!

Poi ho sperimentato le passeggiate a cavallo, partendo dalla Piana di s. Scolastica,gli itinerari sono tanti e ti permettono di scoprire luoghi sconosciuti, dove le strade non arrivano, antichi percorsi ormai in disuso, come quello dell’antica strada sterrata, che da Piediripa porta a Cascia, tra boschi e scorci panoramici, sempre nella frescura del verde. Ma la cosa più divertente, è portare un cavallo nella Piana di Castelluccio, puoi correre liberamente nel vento, fino a stancarti, senza ostacoli, senza pericoli circondato da un paesaggio magico, il piccolo Tibet di Castelluccio.

Qui ti puoi fermare nelle trattorie della piazza, a mangiare su tavoli di legno, corallina e pecorino di fossa con lenticchie biologiche del Parco. Ma la cosa divertente è leggere le scritte sulle mura, messaggi che si mandano da sempre i paesani, antichi sms, in dialetto umbro, con cui si raccontano i fatti privati dei nemici, si commentano le vicende accadute nel paese, con lazzi e guizzi. E ancora più straordinario è scoprire che le scritte dopo un poco vengono cancellate per essere coperte da nuove scritte, a dimostrare che la tradizione continua…..

Agriturismo a Norcia

Un mondo contadino fuori dal mondo e ancora vivo.

In verità avrei potuto volare con il deltaplano, ma amo stare con i piedi per terra, preferisco il trekking, in compagnia ed anche solo, per godere la pace ed il silenzio dei monti. Così ho fatto lunghe camminate, sono andato a trovare castelli ormai abbandonati, tra rovi ed erbacce, ed anche luoghi riabilitati dalla cura dell’uomo, come le aziende degli apicoltori, che nel produrre il miele hanno fatto un gran bene al territorio. Certo, ho pensato anche ai percorsi avventura, a provare il ponte tibetano, o le varie attività come la “soft air”, che sono di gran moda in questo momento, nel Parco dei Monti Sibillini, ma non fanno per me. La verità è che il mio sport preferito è il bird watcting, osservazione degli uccelli, che qui sono tanti, in particolare le poiane, regine di questo territorio, insieme alle aquile. Io sono un agronomo, ma ancora più della terra, amo gli animali e queste passeggiate sono occasioni straordinarie per vedere esemplari che è difficilissimo incontrare.  Così ho avuto il piacere di osservare da vicino una coppia di istrici sculettanti, che fianco a fianco, scendevano lungo il bordo di una strada asfaltata, anche se deserta, al calare del sole….vari tassi, che attraversano la strada correndo, un poco impacciati, ma di cui sono visibili le tane a decine. Facili da vedere sono anche i ricci, i cinghiali e caprioli, più difficili da vedere sono i cervi verso Castel S. Angelo.

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Sui Piani di Accumuli ho quasi incontrato un orso, di cui ho visto le tracce. Senza contare lepri e fagiani che ho incontrato a gruppi, e tante tracce di animali diversi. Una esperienza particolare l’ho vissuta una sera, salendo verso casa, quando nel buio più assoluto ho visto migliaia di luci. Non ci potevo credere, era illuminata a destra ed a sinistra da migliaia di lucciole. Una esperienza magica. La sera, invece, mentre sedevo sulla terrazza sentivo spesso un lupo sul pendio del monte Pizzuto, ed un altro che gli rispondeva, come i chiù chiù, che si chiamano nella notte. Un giorno sono salito al lago di Pilato, spettacolo straordinario, sempre diverso nel percorso poi quasi lunare. Ma quello che preferisco in assoluto la sera, è osservare le stelle, milioni di stelle, invisibili in città sembrano strizzarti gli occhi, e …..non ci crederete….ho visto anche altro, satelliti velocissimi o astronavi, non lo so, ma certo più di una volta ho visto aerei che non erano aerei nelle chiare notti d’estate.

VACANZE A NORCIA

Così quando sono tornato a Roma, tutto questo mi mancava, ed allora non sto a raccontare i lunghi mesi che ho passato a studiare le possibilità di cambiamento e come realizzarle. Posso dire che,intanto, continuavo a venire in Agriturismo a Norcia, ogni domenica, per cercare una casa vacanze più grande, dove poter portare i figli, la famiglia. Ed un giorno ho trovato il posto giusto, e mi sono detto: perché non creare una attività che mi permetta di vivere sempre in questa realtà? Io voglio vivere così, con questo cielo indaco, quest’acqua pulita, queste stelle a portata di mano.

E con questo sogno ho realizzato una casa vacanze più bella di un agriturismo, L’Antico Borghetto di Norcia. All’inizio è stato duro ed impegnativo, soprattutto la ristrutturazione ed i problemi tecnici, ma anche esaltante, ogni volta che si risolveva un problema, era una vittoria e di problemi ne uscivano ogni giorno. Poi un giorno una pietra mi ha insospettito. Cosa fa una pietra di fiume in un giardino così? Era saltata fuori al passaggio di un camion. Subito l’idea: ci potrebbe essere sotto al prato un piancito. Ebbene era proprio così, un’antica aia quadrata di cotto, circondata da un bordo di pietre di fiume,  per circa 500 mq, un’aia straordinaria risalente ad epoca antichissima, ci abbiamo messo tre mesi per tirarla fuori e sistemarla, poi alla fine è rimasta parzialmente coperta dal prato ad opera incerta. Ma è pur sempre la straordinaria cornice di un luogo fatato, dove le mura di pietra degli antichi casali sembrano addolciti dal sussurro della fontanella del rock garden, dai fiori dai colori diversi che si alternano in ogni stagione, dai profumi delle piante aromatiche di ogni tipo che accompagnano il camminamento nel giardino. Qui mi diverto ad accogliere i clienti, raccontando le vecchie leggende che ho letto nei libri di storia locale. Come quella dei Norcini, che in guerra con i Vissani erano pronti ad affrontarli nella piana viscina a Castelluccio, quando i Vissani al calar sole, inviarono un carro pieno di otri di vino e di prostitute. I Norcini, non comprendendo da chi provenisse il dono, pensarono di profittare del carico di un carro di passaggio, ed il giorno dopo distrutti da una notte di baldoria, furono facilmente sconfitti dai Vissani, perdendo quel territorio che da allora fu chiamato “Pian Perduto”. Oppure gli preparo itinerari storici o artistici per visitare chiese e castelli più o meno conosciuti, più o meno in buone condizioni, ma sempre situati in posti bellissimi e strategici per il controllo del territorio. Ma l’indicazione a me più cara è sempre quella relativa alla visita alla “Grande Quercia”. La quercia più antica di Europa, o meglio l’essere vivente tra i più antichi d’Europa, considerando altri alberi della Foresta Nera o delle Alpi. Sostare sotto l’Antica quercia, significa godere della serenità che la sua energia pulita riesce a trasmettere, significa rasserenare la mente e rifare pace con il mondo. E forse, per chi sa aprire bene le orecchie, ascoltare i consigli di una amica, che ne sa molto più di noi.

Ebbene io voglio vivere così.

Se vuoi immergerti per qualche giorno in questa atmosfera vieni a trovarmi all’Agriturismo a Norcia Antico Borghetto, assagerai le prelibatezze locali delle norcinerie come il tartufo e sarai avvolto dalla bellezza di un territorio unico.

Daniele