Nel caso in cui vi siano dei vuoti temporali tra un lavoro ed un altro, assicuratevi di specificare chiaramente il motivo di tali interruzioni e le attività svolte in tale intervallo di tempo. Per quanto riguarda la propria formazione, è consigliabile strutturare il proprio percorso di studi, menzionando per primo l’ultimo titolo conseguito. Per quanto concerne le precedenti esperienze lavorative, invece, è importante inserire il nome dell’azienda, la mansione svolta, la durata, i propri compiti all’interno dell’azienda, il proprio grado di responsabilità e gli obiettivi raggiunti durante il periodo lavorativo. In Germania veniva utilizzato una volta abbastanza frequentemente un tipo di curriculum vitae (scritto a mano), il cosiddetto “ausführlicher Lebenslauf”. Attualmente non è più molto utilizzato, ma nel caso in cui vi venga richiesto, dovrete seguire le norme del curriculum tradizionale, cercando di essere più brevi ed anche più precisi e prestando attenzione al tipo di linguaggio utilizzato. Assieme al curriculum vitae, è necessario allegare la lettera di presentazione sempre in lingua tedesca, la quale gioca un ruolo fondamentale poiché contiene tutti gli elementi necessari per poter valutare le competenze e le qualità di un candidato, al fine di essere certi che il suo profilo corrisponda in pieno alle competenze richieste dalla mansione in questione. Anche la lettera di presentazione, così come il CV non può essere scritta a mano; deve essere concisa e deve contenere la vostra firma. E’ consigliabile rendere la lettera di presentazione personalizzata, informandovi precedentemente sull’azienda e sui suoi prodotti. Dovrete inoltre cercare di non esaltare eccessivamente le vostre qualità e di sottolineare tutte le competenze che vi rendono idoneo per quella determinata posizione lavorativa.

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Nella sezione “Sonstiges” vanno inseriti i propri interessi, le lingue conosciute, le abilità informatiche e gli eventuali soggiorni all’estero, in ordine cronologico (dal più recente al più remoto). E’ consigliabile citare gli hobbies con criterio, tralasciando quelli che potrebbero sottrarre tempo all’attività lavorativa. Le leggi tedesche antidiscriminatorie consentono di non indicare il luogo e la data di nascita, così come lo stato civile, se non si desidera farlo. Anche la cittadinanza e il proprio credo religioso non vanno menzionati. Oltre al curriculum redatto seguendo l’ordine cronologico, vi è anche il CV sotto forma di patchwork, consigliabile per coloro i quali intendono cambiare lavoro. Quindi, utilizzando questo secondo tipo di curriculum vitae è possibile mettere in risalto le più importanti competenze e qualifiche possedute. Sarà necessario ovviamente descrivere tutte le proprie esperienze per evitare che ci siano dei buchi che possano provocare incertezza da parte del datore di lavoro. La cosa più importante è riuscire a giustificare i cambiamenti effettuati, cercando di creare un filo conduttore all’interno del proprio percorso. Un ultimo consiglio: se ne avete la possibilità, fate rileggere sia il vostro curriculum vitae sia la vostra lettera di presentazione ad un tedesco madrelingua in modo da evitare errori grammaticali o stilistici.

↪ Ecco come si scrive un curriculum vitae di successo ↩

A cura di Nicole Cascione