Monica e Philippe e la loro vita a Martinica (Antille)

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.

(Ode alla vita di Martha Medeiros, erroneamente attribuita a P. Neruda).

Monica e Philippe, 47 e 45 anni, Martinica

Nell’estate del 1998, a fine giugno, non avevo ancora deciso la destinazione delle mie vacanze: ero sola e ho scelto un po’ a caso sul catalogo di Avventure nel Mondo una crociera in barca a vela, « Piccole Antille ». E’ stato un viaggio che ha cambiato la mia vita. Grazie a questo viaggio ho conosciuto Philippe, armatore e skipper del Sideral, la barca con la quale sono partita. Coup de foudre, partenza, email, viaggi, vacanze, ancora email, incontri a metà strada…..insomma….dopo due anni la decisione: ho lasciato il mio lavoro di insegnante in Italia e sono partita definitivamente.

Vivere in Martinica

☀ Sogni di vivere al caldo tutto l’anno? Ecco la Guida Definitiva per trasferirsi ai Caraibi! ☀

Philippe ed io, per due anni, abbiamo messo tutte le nostre energie nella ristrutturazione del Sideral e nel rilancio dell’attività che più che altro è per lui una passione irrinunciabile. Come dire…non si vive di solo charter, e per farlo bisogna rivoluzionare l’ordine di priorità dei nostri valori.

Vivere nelle Granadines

Philippe è martinicano, ma preferisce affermare che ha le sue radici nella cultura dei Caraibi in generale. Tutte le isole del sud dell’arco delle Antille hanno in comune un modo di sentire e di vivere e una natura rigogliosa e incontaminata: il mar dei Caraibi con le sue mille sfumature e il possente Oceano; la costante brezza dei venti, gli Alisei; le foreste e i vulcani; le spiagge di sabbia bianca da cartolina e quelle di sabbia nera che ha origine nelle profondità della terra. Sono isole che il mare separa e unisce. Il mare racconta la loro storia: dal mare sono giunti i primi abitanti di questi luoghi, gli Indiani Tainos e i Caribe, poi gli Europei, poi le navi negriere, le popolazioni africane rese schiave. Oggi questa storia è ancora drammaticamente presente nei contrasti di queste isole: c’è l’Europa e c’è l’Africa; c’è ricchezza e povertà; ci sono armonia e lotte sociali; c’è un passato doloroso da accettare e un futuro da costruire. Queste isole sono ancora in preda alle doglie del parto di una cultura nuova, comune, che non sia né Africa né Europa né Usa: si parla di cultura creola, di una cultura che tenga conto delle infinite influenze di questo crocevia del Nuovo Mondo e delle ferite profonde dalle quali è nato.

Vivere e lavorare in Martinica

I posti sono splendidi : la Martinica è un’isola in cui è evidente la sua appartenenza all’Europa (alto tenore di vita, centri commerciali e grande distribuzione, ottimi ospedali, strade e traffico), ma è sempre Madinina, l’isole dei fiori, dalla splendida natura. A nord ci sono la foresta e il vulcano, la montagna Pelée, e le sue belle spiagge di sabbia nera. A sud le lunghe distese di spiagge bianche incorniciate dalle palme; dappertutto bei fondali e mare di tutte le nuances del blu.

La barca ci consente di passare d’isola in isola, il più delle volte verso sud, verso isole più povere, più sconosciute, e per fortuna lontane dai circuiti del turismo di massa, le Grenadine. In crociera navighiamo dalle verdi e vulcaniche Martinica, St Lucia e St Vincent a Bequia, isola di navigatori e, nel passato, cacciatori di balene; poi verso le spiagge bianche e incontaminate delle isolette disabitate delle Tobago Cays; le acque cristalline di Petit St Vincent; la selvaggia Chatam Bay a Union Island dove pescano i pellicani e ancora….dappertutto musica: belen, mazurca e zouk in Martinica, soca e ragga a St Lucia, e reggae reggae e ancora reggae. Nelle isole ex colonie anglosassoni il reggae non è solo musica ma una filosofia e uno stile di vita.

Martinica natura

Per gran parte dell’anno Philippe ed io organizziamo crociere a bordo del Sideral. Io mi occupo in particolare del sito internet, dei blog, delle pagine di Facebook e a bordo spesso della cucina. Philippe è capitano Marine Marchande diplomato (brevet capitaine 200 voile) e, come certamente sa chi va per mare, sa fare tutti i mestieri che riguardano la manutenzione della barca: meccanico, elettricista, idraulico, pittore, falegname, e animatore!.

Vacanze in barca in Martinica

La vita in barca è appassionante perché la barca è un luogo di libertà e autenticità. Si riscoprono la dimensione vera del tempo, i ritmi della natura ; si riscoprono il silenzio, la capacità di osservare, la lettura, le tranquille chiacchiere in compagnia. Navigare è un insieme di emozioni e sensazioni: la vibrazione della barca che fende il mare, la potenza delle vele, il silenzio, l’osservazione del gioco delle onde dalle trasparenze di mille colori, un pesce volante che salta all’improvviso, un albatros, e poi la gara che ci entusiasma con un altro veliero che vedevamo lontano, all’orizzonte, e che ci sembra più vicino….e ancora il tempo che scorre naturale, senza fretta, senza stress… la mente che si svuota. E poi c’è la vita insieme, in compagnia, la festa, l’immancabile aperitivo, le cene in pozzetto sotto le stelle, ognuno porta i suoi CD si ascolta musica, si balla, si ride….da dieci anni io e Philippe festeggiamo l’ultimo dell’anno in compagnia dei nostri « passeggeri », ed è sempre diverso, sempre e comunque bello e divertente.

Mercato della frutta

Quello che amiamo di più in questa vita in barca è la libertà che ci offre, il tempo che abbiamo a disposizione  e che possiamo gestire in tutta autonomia e i tanti compagni di viaggio che per un breve momento, il tempo di una vacanza, condividono con noi la nostra vita.

Tanti, amici e conoscenti, mi dicono che sono « fortunata », che vivo in un paradiso. Senza dubbio i Caraibi rispondono ad una immagine ideale: le isole dei Caraibi sono luoghi splendidi per chi ama il mare; per quel che riguarda l’aspetto culturale, come dicevo, sono paesi giovani con una storia recente, ancora in cerca di identità e con tante ferite non ancora rimarginate, ma certo la gente è molto attaccata alle proprie tradizioni. Noi veniamo qui portando il peso positivo e negativo della nostra storia. In questi dieci anni mentre io ho conosciuto e apprezzato i Caraibi, Philippe ha imparato a conoscere l’Italia e l’ha subito amata, per la cordialità della gente, per la cucina, per la bellezza di luoghi e natura, per la sua storia millenaria che ha lasciato cultura e eredità. Per queste ragioni ci piace dividerci tra l’Italia e i Carabi : questa possibilità ci permette probabilmente di valorizzare maggiormente gli aspetti positivi di entrambi gli stili di vita. D’altra parte è difficile riunire tutte le circostanze positive per una vita felice in un unico luogo o situazione. Philippe ed io conduciamo una vita molto semplice, essenziale, ma che ci permette la libertà di essere noi stessi e di scegliere giorno per giorno. Credo che il proprio posto nel mondo sia davvero là dove è il proprio cuore.

Spiagge Martinica

Voglio concludere con un invito a tutti coloro che vogliano conoscere queste belle isole in crociera a visitare le nostre pagine e a contattarci. Philippe ed io saremo felicissimi di condividere un momento della nostra vita ai Caraibi con chiunque voglia partire all’avventura con noi.

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