Eleonora, graduate student in Connecticut

Mi chiamo Eleonora, ho 25 anni e sono di Venezia. Oggi vivo in Connecticut, USA. L’America è sempre stata una mia passione, sin dal liceo mi perdevo nei suoi vasti paesaggi catturati nei film di Wim Wenders e tra le pagine di Kerouac. Nonostante la mia attrazione per questo paese, mai avrei pensato di potermi trasferire qui.

USA Connecticut

Questa è la mia storia, in breve.

Dopo una laurea in Letteratura americana, nell’estate del 2007 ho deciso di fare il mio primo viaggio negli USA, un breve viaggio vacanza, da sola. Qui ho conosciuto Mike, il mio attuale fidanzato. Dopo qualche mese ho lasciato il mio appartamento, il lavoro, la laurea specialistica che avevo appena cominciato e sono tornata negli Stati Uniti, con tutta l’intenzione di restarci, ma senza idee su come riuscirci.

Non sapendo da dove cominciare, ho provato a mandare curricula a tante compagnie in Ohio, dove abitavo con Mike, ma senza visto, nessuno mi avrebbe presa. Dopo circa due mesi e zero risultati, per pura curiosità mi sono interessata all’insegnamento dell’Italiano. Ho deciso di contattare l’università più grande del Midwest (e degli USA) e dopo qualche colloquio con i professori, ho deciso di fare domanda. Con l’università a farmi da sponsor ho ottenuto un visto F1, che ancora mi accompagna. Le università americane offrono posizioni di ‘graduate students’, ossia studenti laureati che mentre conseguono una specialistica o un dottorato, possono lavorare per l’università, tranquilli che le tasse d’istruzione sono coperte dalla stessa. È, questa, un’opportunità che permette a molti giovani, anche stranieri di studiare all’estero senza dover spendere un occhio della testa!

All’Ohio State University ho fatto un MA (la nostra specialistica) in letteratura Italiana ed ho insegnato Italiano per due anni. Da Agosto 2010 abito in Connecticut, dove mi sono trasferita per conseguire un Dottorato alla University of Connecticut.

Eleonora Boscolo

La vita nel New England è molto diversa, soprattutto nel paesino di campagna dove vivo (vedi foto). Mi manca la vita di città che facevo a Columbus, Oh, che anche se mediocre, era pur sempre una capitale. Sono comunque molto vicina a Boston e NYC e quindi ogni tanto scappo dalla sana vita campagnola per respirare un po’ di smog nelle grandi città.

Questa, invece, è la storia dietro alla favola.

Quando sono partita definitivamente per gli USA, con il visto, ero la donna più felice del mondo. Ottenere il visto non era stato così terribile come me l’aspettavo. E’ stato difficile ambientarsi i primi mesi, mi mancavano molto la famiglia e gli amici, il lavoro era stressantissimo e non avevo soldi per tornare in Italia, anche solo per una visitina. Da quando mi sono trasferita qui, sono tornata in Italia sono una volta; sto progettando un viaggio di ritorno per la prossima estate, anche se i soldi continuano a scarseggiare. La vita del graduate student non è semplice, divisa tra insegnamento e studio devi anche trovare tempo e forza per partecipare a quante più conferenze, cercare di pubblicare articoli per cominciare a costruire una carriera nel tuo campo di ricerca. Spesso questa posizione viene presa in giro e criticata, perché noi studenti lavoriamo tanto e per pochissimi soldi.

Studiare negli Stati Uniti

Non è un lamento il mio, anzi, mi considero fortunata perché so che in Italia non avrei mai potuto fare niente di questo, ma ho voluto raccontare questo lato della mia storia perché spesso vengo contattata da connazionali che vogliono seguire le mie tracce e non voglio si pensi che l’università sia semplicemente un mezzo come un altro per ottenere un visto. Il mio legame con l’Italia è legato al mio lavoro. Studiare la letteratura, il cinema, la cultura Italiana da lontano, con un occhio più obiettivo, apre spazio a tante domande e mette in discussione la mia identità di Italiana e di immigrata. L’Italiano lo parlo al lavoro ma a casa parlo esclusivamente Inglese e l’inglese è quindi diventato parte essenziale di me, come anche tutte quelle piccole ‘cose americane’ che mi ritrovo a fare. Sento un legame forte con entrambi i paesi. Dopo soli 3 anni in questo paese, mi sento molto divisa tra Italia ed USA. Mentre mi mancano gli amici, la famiglia e il buon cibo italiano, quando torno in Italia mi manca molto l’America. Per raccogliere tutti questi pensieri e tutte queste esperienze, 2 anni fa’ ho cominciato un blog attraverso il quale ho conosciuto tantissime persone interessanti, Italiani, che come me hanno optato per una vita all’estero. L’Italia è il mio paese ma è qui che sto realizzando i miei sogni e sto costruendo il mio futuro. La prossima estate (in teoria) tornerò a visitare l’Italia, dopo due anni di assenza, mi chiedo spesso se il futuro mi riporterà in Italia ma per ora il mio posto nel mondo è qui.

 

Il blog di Eleonora:

www.elfoamerica.blogspot.com