Serafina, dalla Sicilia a Lille

Un desiderio di indipendenza e di confronto con il resto del mondo. Queste le motivazioni che hanno spinto Serafina Loggia a trasferirsi a Lille, nel nord della Francia, dove è riuscita ad affermarsi come autrice di alcune novelle e di alcuni testi di canzoni già pubblicati e registrati. “Si, è proprio così, il mio forte desiderio di indipendenza, oltre a ragioni sentimentali, abbinate alla voglia di viaggiare e conoscere altre realtà, mi hanno spinto a lasciare Enna, la mia città natale e a confrontarmi con il mondo. Sono già 17 anni che vivo in Francia e da 7 sono approdata a Lille”.

Serafina Loggia, Lille, Francia

Perché proprio Lille?

Perché Lille é una metropoli a taglia umana, é una città viva, giovane, ricca di attività culturali e di locali, sede di numerose aziende e di grandi università e scuole.

Hai trovato molte difficoltà ad adattarti al diverso stile di vita?

Non direi, a parte per il clima al quale ancora, dopo ben 17 anni, non mi sono ancora abituata. All’inizio mi mancava la buona, VERA cucina italiana, che ho faticato un po’ a ritrovare in Francia. Inoltre, ho avuto qualche difficoltà con la lingua francese che, comunque, ho superato nel giro di pochi mesi, avendo già studiato il francese in Italia; arrivata qui sono rimasta in “osservazione” per qualche tempo in modo da familiarizzare con l’accento, poi mi sono “buttata”, e adesso ho fatto delle lingue il mio mestiere! Provenendo da un paesino di meno di 10.000 anime, direi che mi si é aperto un mondo! Grazie all’efficace rete di trasporti pubblici posso spostarmi rapidamente e senza difficoltà da una parte all’altra della città e della regione; la posizione della mia città é altresì strategica, perché nel cuore dell’Europa: da qui le capitali quali Bruxelles, Londra e Parigi sono facilmente raggiungibili, con solo un’ora di treno. Mi piace molto organizzare delle serate fuori con gli amici e scoprire ogni volta locali diversi, assistere a delle mostre o a dei concerti, a delle conferenze o a dei saloni professionali. In qualità di amministratrice della sezione locale dell’associazione internazionale ItaliansOnLine, devo dire che frequento anche tantissimi italiani, cosa che mi tiene legata alle mie radici ed alla mia cultura natale.

Serafina Loggia, Lille, Francia

A quando risale il tuo primo viaggio in Francia?

Sono approdata qui nel 1993.

Con quale frequenza torni in Italia?

Dipende: una o due volte l’anno per tornare in famiglia, ma mi può capitare di tornarci per ragioni di lavoro. In entrambi i casi, sono sempre felice.

Quali sono le maggiori differenze tra la cultura italiana e quella francese?

Come molti miei connazionali, non sono mai riuscita a capire perché i francesi non conoscano l’uso del bidet, presente invece in ogni casa italiana. Ironia a parte, penso che i francesi siano nettamente meno spontanei e naturali rispetto a noi italiani ed anche meno schietti; in compenso sono forse più strutturati dal punto di vista professionale, anche relativamente più efficaci. Il modello sociale francese dovrebbe servire da esempio a quello italiano, anche se in questi ultimi anni, purtroppo, sta perdendo in qualità.

Che attività svolgi in Francia?

Sono traduttrice, interprete e formatrice sia in Italiano che in Francese; adesso anche autrice (di una novella che è stata pubblicata a fine aprile vedi: http://aeditalia.wordpress.com/2011/03/13/ma-nouvelle-publiee-au-printemps-2011/ e di alcuni testi di canzoni già pubblicati e registrati). Dopo aver acquisito la padronanza della lingua francese ed aver ripreso gli studi, ho ricoperto per diversi anni varie mansioni d’ufficio, anche come assistente di Gestione e di Direzione; queste esperienze mi hanno aiutata a prendere coscienza del fatto che, il lavoro da indipendente e da creativa, é quello che più si addice alla mia personalità.

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Ci descrivi una tua giornata tipo?

La sveglia suona quando fuori é ancora  buio (almeno é cosi durante il lungo inverno); appena fuori casa, mi tuffo subito nel ritmo frenetico della città e comincio a correre, spesso più per abitudine che per fretta vera e propria. Durante la giornata, i vari impegni esterni – di interprete o di formatrice – si alternano al lavoro in casa – di traduzione ma anche amministrativo, commerciale… Riesco spesso ad organizzarmi per poter pranzare in casa, cosa che mi permette di mantenere un’alimentazione equilibrata d’ispirazione italiana. Durante la settimana, al di fuori degli orari di lavoro, vedo gli amici e pratico un po’ di sport; vado regolarmente a cena fuori con gli amici ed assisto a concerti di musica, per lo più classica o jazz.

Ti interessi ancora delle vicende politiche italiane o dello sport?

Certamente! Non ho mai perso il contatto con le mie radici, anzi lo tengo ben saldo e cerco di condividerlo attraverso gli articoli che pubblico sul mio blog http://aeditalia.wordpress.com. Durante le partite dei Mondiali nelle quali si affrontano la Francia e l’Italia ovviamente tifo per quest’ultima!!

Serafina Loggia, Lille, Francia

Com’ è la situazione economica e lavorativa in Francia?

In Italia la qualità della vita é migliore con un budget leggermente inferiore a quello che occorre qui; ma in Francia, la copertura sociale e sanitaria é notevolmente più efficace di quella italiana nella tutela dei diritti dell’individuo, in particolare per quel che riguarda le persone anziane, disoccupate, isolate. La crisi economica ha colpito la Francia quanto l’Italia, i contratti a tempo indeterminato sono rari ed i licenziamenti e le delocalizzazioni sono troppo frequenti. Come da noi, i diplomi qui, contano spesso più dell’esperienza ed i cinquantenni che si ritrovano senza lavoro, perché troppo “costosi”, fanno legione. In compenso lo stipendio minimo sindacale é più dignitoso che in molte regioni d’Italia e i diritti dei lavoratori globalmente più rispettati. I disoccupati, in Francia, sono più aiutati che in Italia. La disoccupazione purtroppo dilaga; un italiano disoccupato che cerca lavoro qui deve, oltre che saper parlare il francese, poter prima disporre di un alloggio e prima ancora di un conto in banca! E’ un paradosso tutto francese: se non si hanno un conto in banca ed un lavoro, non si trova casa, se non si ha casa non si può avere un conto in banca né un lavoro; se non si ha lavoro non si può avere nulla di tutto ciò! E’ come un cane che si morde la coda…

Ti manca qualcosa della Sicilia?

Tutto! Se trovassi un buon lavoro ci tornerei subito, anche se qui, ormai, sento di far parte di questa nuova realtà. Purtroppo però,sento molto la mancanza della mia famiglia, dell’aria pura, del sole, del cibo naturale, dei panni stesi fuori ad asciugare, della bellezza del mar Mediterraneo. E comunque, in base alla mia esperienza, consiglio a chiunque di trasferirsi all’estero, anche se provvisoriamente, perché penso che un’esperienza all’estero non può che essere salutare per l’evoluzione personale e professionale dell’individuo.

Per scrivere a Serafina:

Seralog: amministratrice della sezione LILLE sul sito www.italiansonline.net

Intervista a cura di Nicole Cascione